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Antonello Antonante

Gioia in Calabria per il Premio Ubu al Teatro dell’Acquario, da 42 anni sulle scene

9 gennaio 2019 – Grande gioia e soddisfazione in Calabria per il Premio Speciale UBU assegnato al Teatro dell’Acquario di Cosenza fondato e diretto da Antonello Antonante, un personaggio-istituzione nel panorama teatrale del Mezzogiorno. Antonante, ovviamente soddisfatto e felice, ha dedicato il premio “a tutti i teatranti delle periferie”. E in una lettera ha auspicato «lunga vita al Teatro» dopo l’assegnazione del Premio Speciale Ubu, «per aver, nel corso degli ultimi 42 anni, creato, inventato, organizzato il teatro, in tutte le sue forme, in una città complicata come Cosenza».

«Questo Premio – si legge nel post pubblicato su FB dal teatro dell’Acquario – non è alla capacità imprenditoriale o artistica; questo Premio è all’incoscienza, al candore, all’ingenuità, alla caparbietà, alla generosità, alla straordinaria stupidità, insomma, degli innamorati del Teatro. Al nostro pubblico, a tutti i teatranti delle periferie, a coloro che operano ai margini, a coloro che creano oasi, agli equilibristi del palcoscenico: questo Premio è il riconoscimento della loro passione e del loro lavoro instancabile e amorevole sul quale poggia l’intero edificio».

Premio Speciale Ubu Al teatro dell'Acquario

Il riconoscimento è stato conferito nell’ambito della 41esima edizione del prestigioso premio, a cura dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, svoltasi il 7 gennaio al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano.

«Il Premio Speciale Ubu al Teatro dell’Acquario – Centro Rat – ha commentato soddisfatta Jole Santelli, vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cosenza – è il riconoscimento ad una istituzione culturale che da oltre quarant’anni in città è un punto di riferimento per il teatro d’avanguardia, testimone attento e competente dell’evolversi dei linguaggi teatrali».

Grande gioia, espressa anche da Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria e da Maria Francesca Corigliano, Assessore Regionale all’Istruzione e alle Attività Culturali.

«Le nostre congratulazioni affettuose – hanno commentato il presidente Oliverio e l’Assessore Regionale Corigliano – vanno ad Antonello Antonante e assieme a lui a Dora Ricca e alle tante professionalità che negli anni hanno contribuito a fare del Teatro dell’Acquario un centro propulsivo di saperi, di talenti, di emozioni, di elaborazione del pensiero critico. Un teatro raffinato, di ricerca, che ha saputo coinvolgere, e continua a farlo sapientemente, spettatori di tutte le età, con una attenzione particolare all’incontro con le giovani generazioni. Oggi è un giorno di festa per tutto il teatro calabrese e per la città di Cosenza in particolare».

Soddisfazione, anche da parte di Giampaolo Calabrese, Dirigente del Settore Cultura, che ha affermato che «il Centro Rat Teatro dell’Acquario, centro di produzione oltre che di rappresentazione teatrale, e cito una su tutte la longeva ‘Giufà e il Mare’ di Antonello Antonante, viaggio nel Mare Nostrum che è anche viaggio nel teatro e nella storia di questo teatro, è un nostro buon compagno di viaggio nella realizzazione delle politiche culturali che guardano soprattutto alla formazione delle giovani generazioni».

«Prova ne sono – ha concluso il dirigente Calabrese – le rassegne di teatro che si svolgono al Teatro Morelli, punto fermo della nostra programmazione, che accolgono un numero sempre maggiore di giovanissimi, con il desiderio di vedere, fare, vivere il teatro».

«È un riconoscimento che ci riempie davvero di grandissima gioia e soddisfazione smisurata – si legge in un post su FB del Teatro dell’Acquario – ed è complicato trovare le parole essenziali per ringraziare coloro che hanno sostenuto la nostra candidatura nell’ambito del più prestigioso contesto teatrale nazionale, e per esprimere, in breve, una emozione così intensa».

«Questo Premio Speciale – prosegue il post su FB – pur impreziosendo la nostra Storia e il nostro ego, in realtà sottolinea il valore e la resistenza di una “politica culturale”, di un “progetto articolato”, di un modo di fare e di essere Teatro. Consideriamo questo, quindi, un premio, principalmente, alla nostra “idea di Teatro” più che un premio alle persone che l’hanno perseguita. Il Centro Rat e il Teatro dell’Acquario sono stati attraversati da mille anime, chi per una vita, chi per un giorno, e tutti indistintamente hanno lasciato un pezzo di sé, più o meno importante, a costruire un patrimonio che oggi più che mai è un bene comune; ma al di sopra di noi tutti, ciò che ha reso realizzabile 42 anni di attività è stato l’aver perseguito un ideale di “agire teatrale” che, nei fatti, si è rivelato possibile».

«Il Teatro è difficile, soprattutto al Sud. – prosegue il testo su FB – Questo Premio ci ricorda che, a parte il sangue il sudore e le lacrime, la linfa che scorre nelle buone idee, irrobustisce e rende resilienti, anche in territori impervi. Tra le righe di questo Premio, per la Calabria e il suo Teatro, soprattutto per i più giovani, si disvela un significato da cogliere assolutamente: che il Teatro non solo è possibile, non solo è anche necessario, ma è soprattutto plurale, sinergico, condiviso. La rete che si è creata intorno al Teatro dell’Acquario, sia nell’area urbana così come a livello nazionale e internazionale, ha permesso non solo la sua sopravvivenza ma anche quella di un movimento, di una aggregazione sociale e culturale che ha a sua volta permesso la crescita di generazioni di attori e di spettatori offrendo loro l’occasione di sviluppare talento e conoscenza. 
Ma, ancora, c’è, in questo Premio, un protagonista nascosto, a parte “l’idea di Teatro”, la condivisione, o il saper fare bene le cose, che è il messaggio più importante da incorniciare e mostrare a chi si adopera per il Teatro, dagli attori agli organizzatori e ai tecnici, ed è l’amore per il Teatro. Bisogna essere innamorati di questo mestiere, oltre ogni principio razionale.
Lunga vita al Teatro».

I Premi Ubu è uno tra i riconoscimenti più prestigiosi, in ambito teatrale, che, ogni anno, riuniscono artisti, critici e spettatori di diverse vedute in un unico respiro. A scegliere i vincitori delle 15 categorie che caratterizzano il premio, 55 referendari.

Per la categoria Premi Ubu Speciali 2018, oltre al Teatro dell’Acquario, hanno vinto anche Antonio Viganò e l’Accademia della Diversità, Andera Cosentino, Gianni Mazzella per La possibilità della gioia. Pippo Delbono, e Aldes.

Per la categoria Miglior progetto sonoro o musiche originali, il premio è stato assegnato ad Andrea Salvatori; per la categoria miglior allestimento scenico Marco Rossi e Gianluca Sbicca; per la categoria miglior curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice, Daniele Del Pozzo e Francesca Corona; per la categoria miglior nuovo testo straniero o scritttura drammaturgica, Afghanistan: Enduring Freedom di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace.

Per la categoria miglior nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica, “La Cupo” di Mimmo Borrelli; per la categoria miglior spettacolo straniero presentato in Italia, “Nachlass” di Rimini Protokoll; per la categoria miglior spettacolo di danza, “Euforia”: ideazione e regia di Silvia Rampelli, prodotto da Habillè d’eau.

Il Premio Ubu alla carriera è stato assegnato ad Enzo Moscato; Chiara Bersani è la miglior attrice o performer under 35; Piergiuseppe Di Tanno e Marco D’Agostin hanno vinto nella categoria miglior attore o performer under 35; Ermanna Motanari è la miglior attrice o performer; Gianfranco Berardi e Lino Guanciale sono il miglior attore e performer.

Per “La cupa”, è Mimmo Borrelli a vincere la categoria miglior regia, mentre lo spettacolo Overload di Daniele Villa, Sara Bonaventura e Claudio Cirri – regia e produzione di Sotterraneo – vince nella categoria Spettacolo dell’anno. (mp)