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Oggi in Campidoglio il Premio Roma allo Sviluppo

6 dicembre 2018 – Stamattina in Campidoglio, alla Sala Protomoteca, alle 10, la quarta edizione del Premio Roma allo Sviluppo del Paese, un riconoscimento ideato e realizzato dal calabrese cav. Ercole Pietro  Pellicanò che “intende premiare personalità del mondo dell’economia, delle scienze, del sociale e della cultura, che si siano particolarmente distinte per i contributi dati alla crescita e al prestigio del Paese”.

Il Premio Economia, Impresa e Sociale è stato assegnato a Vito Pertosa presidente del Gruppo MERMEC, la laudatio sarà a cura di Salvatore Rossi; il Premio Scienza, Cultura e Arte, a Giorgio Parisi, Presidente dell’Accademia die Lincei, con laudatio di Massimo Egidi; il Premio Speciale a Carla Fracci, con laudatio di Beniamino Quintieri. La cerimonia sarà introdotta dal cav. Pellicanò e chiuda da un intervento del presidente del Premio Marcello Messori.

Ercole Pietro Pellicanò, ideatore del Premio Roma allo Sviluppo

«Il Premio – dice il cav. Pellicanò – è intitolato a Roma e vuole essere un tributo ad una città che è al centro del mondo, economico e civile. Essa, con il suo splendore e le sofferte contraddizioni è la “madre” dalla quale tutto nasce e proietta i suoi valori nell’intelligenza e nella creatività dei figli. È doveroso riconoscere a Roma questa centralità, per la sua storia e per ciò che essa ha rappresentato, e rappresenta per l’intera umanità. L’assegnazione del Premio vuole essere un momento di incontro e di riflessione, in cui si intendono raccogliere intorno all’Urbe capacità realizzatrici ed ideali, espressi da personalità degne di tale riconoscimento».

Il Premio è promosso dalla rivista Tempo Finanziario. In giuria col presidente Marcello Messori e il coordinamento di Ercole Pietro Pellicanò, Fabio Carniol, Pierluigi Ciocca, Giorgio Di Giorgio, Patrizia Grieco, Gaetano Miccichè, Enzo Moavero Milanesi, Beniamino Quintieri, Salvatore Rossi. Il Comitato dei garanti del Premio è presieduto da Giuliano Amato e composto da Innocenzo Cipolletta, Massimo Egidi e Franco Gallo. (rrm)