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Rino Barillari, Gerardo Sacco e Gianluigi Greco premiati col Premio Mozia

Rino Barillari, Gerardo Sacco e Gianluigi Greco premiati col Premio Mozia

di PINO NANO – È stato Gianni Letta, presidente del Comitato Scientifico del Premio, a leggere in pubblico le motivazioni dei vincitori del Mozia 2024, che si è celebrato sabato scorso a Marsala in Sicilia, e che quest’anno aveva nella rosa dei suoi premiati ben tre calabresi famosi: il grande orafo crotonese Gerardo Sacco, il re dei fotoreporter italiani Rino Barillari originario di Limbadi, e il Direttore del Dipartimento di  Matematica e Informatica all’Università della Calabria Gianluigi Greco, oggi considerato uno dei massimi esperti italiani in tema di intelligenza artificiale.

A Rino Barillari, dice il Presidente Letta, «per aver saputo raccontare la storia e la trasformazione del Costume italiano usando semplicemente la sua macchina fotografica, e per aver reso famosa in tutto il mondo la strada oggi più frequentata di Roma, Via Veneto. Ma anche per aver utilizzato le immagini della “dolce vita” per rappresentare al mondo un’Italia felice e tranquilla. Ma anche per aver saputo raccontare la drammaticità degli anni bui della Repubblica, dai primi aliti del terrorismo alla morte di Aldo Moro».

Rino Barillari sale sul palco a ritirare il premio e racconta delle mille “botte” ricevute nel corso degli anni per il lavoro che fa, sorride, si diverte, prende in giro se stesso, un uomo da palcoscenico e di grande simpatia ed empatia popolare, e tra una parentesi e l’altra del premio continua a fare il suo mestiere di sempre: il fotoreporter. Ne fanno le spese Stefania Battistini, Paola Saluzzi e Incoronata Boccia, tre “stelle del giornalismo Televisivo italiano”, ma per Rino l’occasione di averle tutte e tre qui insieme era troppo ghiotta per rinunciarci. 

Poi è la volta del prof Gianluigi Greco, direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica dove insegna il professore austriaco Georg Gottlob, padre riconosciuto dell’Intelligenza Artificiale, e con cui Gianluigi Greco ha collaborato e lavorato a lungo. Gianni Letta dice di lui: «Maestro innovatore, interprete e traduttore materiale, dei grandi misteri legati all’Intelligenza Artificiale, team leader di un gruppo di ricerca che ha regalato al Paese la consapevolezza di essere oggi noi italiani tra i primi al mondo in un settore, quello degli algoritmi dove per anni noi siamo sempre stati secondi».

Il professore utilizza il podio del Mozia per parlare del suo campus, dell’Università della Calabria e del team con cui lavora e con cui ha raggiunto obbiettivi e traguardi di massimo livello internazionale. 

E infine, ma solo per via del cognome che viene dopo dei primi due, è il turno di  Gerardo Sacco- chi non lo conosce?- e di cui il Presidente letta dice cose bellissime:«a Gerardo Sacco per la straordinaria bellezza dei suoi capolavori orafi, maestro orafo ma anche mirabile protagonista della storia del cinema grazie alla rassegna dei gioielli realizzati per film e attori di primissima fila. A Lei per aver inseguito e continuato a tramandare la tradizione dei grandi artigiani italiani nel mondo».

Anche Gerardo Sacco sale sul palcoscenico del Mozia ed emoziona il parterre esclusivo che c’è davanti a lui, soprattutto quando racconta della sua infanzia, di sua madre, dell’amore che aveva per sua moglie e che ora non c’è più, e per sua figlia, che l’ha salvata dalla crisi e ha riportato il nome e il marchio della sua azienda ai vertici dei mercati internazionali. A lui il Mozia riserva una standing ovation unica e assoluta, e a premiarlo sale sul palco la signora Schifani, moglie del Presidente della Regione, che è qui per spiegare che suo marito non c’è ma solo perché impegnato altrove. 

Ma il resto della lista dei premiati non fa che confermare il valore reale di questo Premio che si tiene sull’Isola di Mozia per una sorta di lancio pubblicitario ai tecnici dell’Unesco, perché il nostro sogno – dice Rosa Rubino, direttrice de Il Vomere, il più antico periodico di Sicilia – è quello di vedere quest’isola meta di turismo e di interesse mondiale e solo l’Unesco riesce oggi a portare tanta gente in un posto così bello come questo. Gli altri vincitori del Mozia sono stati: Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa durante il Capitolo 2022, instancabile testimone della guerra in Israele; Giani Letta, Premio alla carriera per il suo mezzo secoldo di vita passato tra i giornali e la carta stampata; gli stilisti Dolce & Gabbana e che al Mozia hanno mandato un loro messaggio video pieno di sicilianità; Stefania Battistini, icona del giornalismo RAI nelle aree di crisi più calde del mondo, ora in Russia e in Ucraina ma pronta per ripartire; il prof. Rosario Coluccia, famoso italianista dell’Accademia della Crusca; La Vice Direttrice del TG1 Incoronata Boccia, che insieme a Rosa Rubino è stata la madrina di questa prima edizione del Premio; lo scrittore napoletano e “giallista” di grido Maurizio De Giovanni; il grande archeologo italiano Paolo Matthiae; uno dei padri della Cardiochirurgia italiana, il prof. Francesco Musumeci; la psicoterapeuta Maria Rita Parsi; la “regina del salotto televisivo” di Tele2000 Paola Saluzzi, accompagnata per l’occasione dal marito Gabriele Romagnoli scrittore e giornalista di grande fascino letterario; e infine l’enologo Marco Stefanini che viene oggi considerato uno dei massimi esperti dei vini italiani nel mondo. (pn)