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SVIMEZ: LA CALABRIA CRESCE PIÚ DI TUTTI NEL MEZZOGIORNO

1° agosto – Le anticipazioni del Rapporto Svimez 2018 forniscono un dato positivo per la Calabria: Nel Mezzogiorno è la regione che nel periodo 2015-2017 ha fatto segnare la più significativa accelerazione della crescita.
«Sono state soprattutto le costruzioni – si legge nelle note della Svimez – a trainare la ripresa (+12% nel triennio), grazie anche alle opere pubbliche realizzate con i fondi europei, seguite dall’agricoltura (+7,9%) e dall’industria in senso stretto (+6,9%). Molto più modesto nell’ultimo triennio l’andamento dei servizi (+2,9%)».
Nelle anticipazioni si afferma, inoltre, che «nel 2017, Calabria, Sardegna e Campania sono state le regioni meridionali che hanno fatto registrare il più alto tasso di sviluppo, rispettivamente +2%, +1,9% e +1,8%. Si tratta, comunque, di variazioni del PIL più contenute rispetto alle regioni del Centro-Nord, se si considera il +2,6% della Valle d’Aosta, il +2,5% del Trentino Alto Adige e il +2,2% della Lombardia».
Secondo quanto dichiara il Presidente Svimez, Adriano Giannola, «Con la frenata seppur ancora lieve dell’economia le prospettive per il Sud peggiorano. Per ora tutto tiene, ma i dati che iniziano a circolare sul rallentamento della crescita preoccupano, anche perché il Mezzogiorno continua a portarsi dietro tutte le sue arretratezze».
«il recupero che c’è stato negli ultimi due anni – dice il Presidente Giannola – rischia di saltare nella ‘stagione dell’incertezza’, come definisce la Svimez gli anni che stiamo vivendo. SI potrebbe addirittura prevedere una “grande frenata” visto che «si rischia un forte rallentamento dell’economia meridionale: la crescita del prodotto sarà pari a +1,2% nel Centro-Nord e +0,7% al Sud»,
«Certo il Mezzogiorno non è tutto uguale – ha detto Giannola – ci sono regioni che hanno fatto meglio, come Campania e Calabria, ma ce ne sono altre, la Sicilia, che sta andando particolarmente male. E se gli investimenti privati sono ripresi nel 2017 (+3,9%) superando anche quelli del Centro Nord anche se di pochissimo, gli investimenti fissi lordi sembrano essersi fermati, mentre la spesa pubblica s’è dimenticata del Mezzogiorno (tra il 2008 e il 2017 è scesa del 7,1% al Sud, mentre è cresciuta dello 0,5% nel resto del Paese)».(rrm)