A Reggio con la Fondazione Magna Grecia si è parlato del futuro del Tito Minniti

«È arrivato il momento di mettere le ali all’aeroporto di Reggio Calabria». Sono le parole del presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, a fare la perfetta sintesi dell’evento svoltosi venerdì nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio e organizzato dalla Fondazione Magna Grecia sul futuro del Tito Minniti.

Una manifestazione che ha visto la partecipazione del vicesindaco della Metrocity RC, Carmelo Versace, Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, Pietro Caldaroni, responsabile Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Ita Airways, Antonello Colosimo, presidente di Sezione della Corte dei Conti, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, Santo Biondo, segretario generale di Uil Calabria, Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, e Santo Strati, direttore di Calabria.Live.

Ciascuno di loro ha offerto, grazie alle loro lucide considerazioni, spunti di riflessioni sullo sviluppo di uno scalo fondamentale per il territorio calabrese e siciliano anche alla luce del recente arrivo di Ryanair.

I presidente Foti ha ribadito l’importanza di «non perdere questa occasione unica nella storia della nostra regione, con un ammontare di risorse finanziarie superiore a quelle del famoso Piano Marshall, che fa giungere in Calabria in aggiunta ai Fondi Pnrr, anche i Fondi Europei di Sviluppo e Coesione del prossimo quinquennio. Oltre agli investimenti fondamentali nelle infrastrutture, bisogna investire sul capitale umano (competenza, esperienza e formazione), specialmente sui giovani e sulle donne».

«L’importante investimento di Ryanair su Reggio Calabria – ha evidenziato – in questa fase così interessante per lo sviluppo del territorio, rappresenta un punto di partenza molto significativo. Faccio i miei complimenti al presidente Occhiuto per quanto fatto e, adesso, ritengo necessario intervenire sull’aeroporto di Reggio in modo intelligente. È l’offerta che fa la domanda».

«Proprio per questo – ha concluso – auspico che i vertici di Ita Airways estendano il servizio attuale, introducendo più rotte su Reggio Calabria da Roma e Milano. Il futuro inizia oggi».

I lavori dell’evento sono stati moderati da Fabrizio Frullani, vice direttore del Tg2. Carmelo Versace ha fatto un plauso «alle attività portate avanti in questi anni dalla Fondazione Magna Grecia che ha perseguito un cammino per la crescita del territorio. L’arrivo della compagnia inglese low – cost rappresenta una vittoria per la comunità e il Ponte sarà un acceleratore in tutto questo processo. Non dobbiamo però dimenticare l’importante dell’Alta velocità è e la valorizzazione del Porto di Gioia Tauro».

Di Palma ha evidenziato come «questo dibattito coglie il momento che sta attraversando la Calabria e riconosco a Occhiuto la visione di sviluppo incentrata sull’incremento dei modelli aeroportuali, ispirandosi a quando avvenuto in Puglia, puntando al turismo e attirando investimenti imprenditoriali».

«L’aeroporto Tito Minniti  – ha concluso –sembrava uno scalo abbandonato e può diventare una realtà molto interessante e, adesso, sono necessarie le interconnessioni. Nell’arco di poco più di un anno abbiamo dato risposte importanti a Reggio Calabria e questa rappresenta una bellissima sfida per consegnare alle nuove generazioni un territorio che rinasce».

Caldaroni ha ricordato come «siamo su questo aeroporto da quando siamo nati, dal 15 ottobre 2021, garantendo la copertura su Milano Linate e Roma Fiumicino. Registriamo 300 mila passeggeri su Reggio Calabria e, il nostro interesse, è quello di rimanere su questo territorio che reputiamo molto importante, garantendo al tempo stesso un prodotto diverso da quelli che offrono i nostri competitor. Con le nostre rotte, inoltre, garantiamo le connessioni con i territori nazionali, internazionali e intercontinentali».

«Faccio i miei complimenti a Occhiuto per il lavoro svolto e adesso siamo di fronte a una grande possibilità di sviluppo per il bacino della Calabria che coinvolge anche i messinesi», ha detto Colosimo.

«Tenendo conto – ha concluso – che l’approvazione del progetto esecutivo del ponte sullo Stretto di fatto collega l’Isola alla terra ferma si tratta di un unico flusso di potenziali viaggiatori che deve trovare un sistema aeroportuale a Reggio Calabria degno di questo nome ed è doveroso cogliere questa occasione».

Il presidente Occhiuto, in video collegamento, ha ribadito come «l’aeroporto di Reggio Calabria può essere davvero l’aeroporto dello Stretto, capace di attrare l’utenza della Sicilia orientale e questa compagnia ci crede moltissimo a consolidare questo rapporto. Siamo solo all’inizio e bisogna lavorare affinché anche le altre compagnie possano partire ed atterrare da Reggio. Questa è una vittoria di tutta la Calabria e la provincia di Reggio ha attrattori di sviluppo che possono essere importanti per altre province».

Per Santo Biondo «è un momento significativo per la Calabria sul tema del trasporto aereo e condividiamo l’azione del presidente Occhiuto per che sta rilanciando questo aeroporto che nel 2016 era fallito».

«È un obiettivo importante – ha concluso – che gli va riconosciuto e noi come sindacato siamo presenti all’interno di Sacal e abbiamo sempre chiesto che ci fosse al governo del sistema aeroportuale calabrese un soggetto pubblico e, adesso, finalmente è così. La grande sfida è che la Calabria sappia promuovere la propria immagine sviluppando la capacità turistica, creando un brand attrattivo e garantendo flusso di passeggeri all’interno dei nostri aeroporti».

«Il Tito Minniti è stato un aeroporto cenerentola a causa di una mancanza di visione di chi ha governato il territorio», ha ricordato il direttore di Calabria.Live, Santo Strati.

«Bene l’arrivo di Ryanair con il suo hub – ha chiosato – ma dovremmo diventare hub anche di Ita Airways, perché attualmente c’è una illogicità dell’orario dei voli Ita su Roma e Milano. C’è una offerta troppo bassa a fronte di una domanda altissima. Adesso bisognerà mettere in condizione i passeggeri di arrivare a Reggio in modo agevole, anche dalla Sicilia e da Messina in particolare».

«Siamo interessati a questa infrastruttura – ha detto Tramontana – dalla quale ci aspettiamo un rilancio turistico, che è la chiave di volta per lo sviluppo della nostra città. Proprio per questo stiamo lavorando sul settore turistico perché dobbiamo farci trovare pronti in termini di servizi. Stiamo mettendo insieme tutti i soggetti del settore che hanno cominciato a produrre i primi pacchetti turistici di qualità e, in quest’ottica, abbiamo creato l’associazione ‘Reggio Calabria welcome’».

«Per dare stimolo a questa attività del governo regionale – ha concluso – abbiamo anche attivato un dialogo con le camere di commercio estere coinvolte nelle rotte. Ad esempio a Marsiglia siamo in contatto con le camere di commercio di quell’area e nelle prossime settimane presenteremo la nostra proposta turistica». (rrc)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Attivazione nuove rotte grande slancio per gli scali

di FILIPPO MANCUSO – L’attenzione della Regione e del presidente Occhiuto sul sistema delle infrastrutture fondamentali, trova un’ulteriore importante conferma con l’attivazione di nuove rotte da e per la Calabria, dando impulso a un significativo arricchimento dell’offerta dei nostri scali aeroportuali. Con le otto nuove destinazioni, tre domestiche e cinque internazionali, il ‘Tito Minniti’ di Reggio avrà uno slancio senza precedenti.

Esprimo viva soddisfazione per la decisione di Ryanair di lanciare una nuova base operativa a Reggio Calabria, con un investimento di 100 milioni di dollari e l’opportunità di creare circa 200 nuovi posti di lavoro. Un investimento che consente di rafforzare lo scalo su cui c’è grande attenzione da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che, nelle settimane scorse, ha mantenuto la promessa di migliorare l’operatività del ‘Tito Minniti’, ottenendo l’autorizzazione alla nuova procedura di volo che ha eliminato le precedenti e penalizzanti limitazioni.

Importante, poi, il rafforzamento degli altri due scali. Quello di Lamezia Terme, che rimane il principale terminal della regione, avrà un nuovo volo internazionale, mentre quello di Crotone, fondamentale per assicurare al territorio prospettive di sviluppo, potrà contare su una nuova tratta nazionale. Questi sforzi – sottolinea – vanno nella giusta direzione di sostenere il diritto alla mobilità dei calabresi e delineano possibilità di ulteriore sviluppo turistico per una delle regioni più belle d’Europa che mette a disposizione dell’umanità un formidabile patrimonio di natura e cultura. (fm)

[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale]

 

L’OPINIONE / Francesco Meduri: Lavorare a un collegamento gratuito tra il Tito Minniti e la Locride

di FRANCESCO MEDURIAd annunciare l’arrivo di  Ryanair ha Reggio Calabria è stato Michael O’Leary, Ceo della compagnia low cost da oltre 180 milioni di passeggeri l’anno. Previste 8 nuove rotte ancora in via di definizione.

È una grande opportunità per tutta la provincia reggina con una stima annua di oltre  400 mila  nuovi passeggeri, oltre 100mila dal solo Aeroporto di Milano Bergamo. E’ chiaro che tutto questo rappresenta per la fascia jonica un’occasione unica ed imperdibile che va sfruttata programmando e stuzzicando, magari anche con piccoli e mirati incentivi, i nuovi viaggiatori.   Il punto di forza di Ryanair è sicuramente rappresentato dalle tariffe low cost e quindi presumibilmente avremo un flusso di turisti che arriverà attratto da prezzi davvero contenuti. La locride, come tutta la fascia jonica reggina, potrebbe puntare a conquistare questo bacino di nuovi utenti attraverso iniziative mirate.

La mia idea è che la politica insieme alle associazioni e le attività commerciali,  possa lavorare per offrire un servizio ai passeggeri che atterrano a Reggio Calabria, proponendo magari un trasferimento gratuito da/per la Locride, soggetto magari ad un requisito minimo di almeno due notti in strutture convenzionate. Un vero e proprio voucher per muoversi gratuitamente da e per l’Aeroporto Tito Minniti. In questo modo probabilmente si riuscirebbe a veicolare nella fascia jonica reggina un numero maggiore di visitatori nuovi, non solo i classici emigranti che ritornano nel periodo estivo.  

Ricordiamoci sempre che la locride ha una grande offerta dal punto di vista del territorio, ma anche dell’enogastronomia e della tradizione culturale. Probabilmente il titolo di Capitale della Cultura avrebbe rappresentato insieme ai nuovi voli, un grande spinta turistica, senza precedenti. Credo comunque che sia una il tempo di questa nuova sfida, che non possiamo pensare di vincere con le armi attuali, bisogna cambiare visione e offrire servizi.

Per la mia iniziativa sentirò i colleghi Presidenti delle Pro Loco limitrofe e solleciteremo i sindaci e i loro organismi, perché si lavori sui collegamenti (in concomitanza con l’orario dei voli) e sull’eventuale voucher gratuito per chi alloggerà almeno due notti in strutture convenzione (b&b, Hotel, ecc).

Sono sicuro che si troveranno adeguati fondi per lo sviluppo promozionale e turistico, dando priorità ad iniziative concrete. Allo stesso tempo vanno sbloccati i bandi e le assegnazioni di alloggi e strutture che i vari comuni hanno a disposizione ma che risultano ancora inutilizzate. (fm)

[Francesco Meduri è presidente della Pro Loco di Martone]

RYANAIR PREANNUNCIA UN HUB A REGGIO
LA SFIDA DELLO SCALO DELLO STRETTO

di CLAUDIO ALOISIOLa notizia ufficiale è che Ryanair aprirà un Hub a Reggio Calabria. In parole semplici, la nota compagnia low cost farà base con un aeromobile nell’Aeroporto dello Stretto e ciò gli permetterà di programmare otto destinazioni settimanali: quattro nazionali e quattro europee. 

Partendo, quindi, da questa positiva novità desidero fare due considerazioni. La prima è funzionale, consentitemi, a un sassolino nella scarpa che mi vorrei togliere: era il 12 agosto quando dichiaravo che grazie all’ostinazione del presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana supportato da tutte le associazioni datoriali, dopo mesi di muro contro muro si era finalmente riavviata l’interlocuzione tra le Istituzioni reggine, la Regione e la Sacal. Interlocuzione che aveva portato a un incontro tra le parti da me pubblicamente definito proficuo, in cui si era tracciata una road map la quale, punto per punto, sino ad oggi è stata rispettata.

Ci tengo a precisarlo perché in quel periodo ho ricevuto molte critiche da chi ora, alla luce dei risultati ottenuti con l’impegno, il confronto e un atteggiamento costruttivo e non sfascista, si è già rimangiato quello che affermava unendosi al coro dei complimenti per il risultato ottenuto. D’altra parte si sa: mentre i fallimenti sono sempre orfani, i successi hanno tanti genitori veri o presunti che siano.

La seconda considerazione, invece, è molto più importante e riguarda l’ennesima grande occasione che ci viene concessa grazie a questo risultato. Un’occasione che non riguarda solo il nostro scalo il quale ha finalmente la possibilità di rinascere divenendo veramente, e non soltanto nel nome, l’Aeroporto dello Stretto, ma tutto il territorio. Ryanair è un volano formidabile per lo sviluppo turistico delle zone dove è presente. Basti pensare, giusto per fare un esempio, a Genova dove ha portato in pochi mesi un incremento del 46% degli arrivi turistici internazionali. 

Il problema è: noi siamo pronti? La risposta è tanto semplice quanto sconfortante: no, non lo siamo. Non abbiamo gli strumenti che consentano di fare rete, sviluppare servizi di incoming e accoglienza, creare opportunità agli operatori economici per prepararsi adeguatamente. 

Come Confesercenti Reggio Calabria, supportati nella nostra richiesta anche dalla Camera di Commercio, chiediamo da anni l’istituzione di una Dmo una società pubblico/privata che abbia come unico obiettivo lo sviluppo turistico dell’area metropolitana reggina. Purtroppo ad oggi inascoltati. 

Eppure basterebbe prendere esempio da quelle province e regioni dove il turismo funziona veramente per importare delle “buone pratiche” che permettano anche a noi di avviare un percorso virtuoso di sviluppo turistico condiviso. E ci si deve muovere adesso, subito, con una precisa strategia di promozione e accoglienza, facendo leva sulle peculiarità di una terra che ha tutte le carte in regola per divenire una meta ambita e apprezzata. Altrimenti si rischia il gigantesco flop di un’altra occasione irripetibile che siamo stati capaci di non cogliere: il cinquantesimo dei Bronzi di Riace. 

Non possiamo e non dobbiamo rischiare di farci trovare impreparati anche questa volta. Si deve agire immediatamente – e noi la strada da seguire l’abbiamo suggerita – creando condizioni e strumenti per il coinvolgimento attivo delle imprese e dei cittadini in un processo di sviluppo e cambiamento veramente a portata di mano e, oggi più che mai, indispensabile per risollevare le sorti di un territorio altrimenti destinato a desertificarsi e spegnersi definitivamente. (ca)

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TRA PROMESSE E ASPETTATIVE

Siamo sicuri che quattro voli internazionali faranno risorgere l’Aeroporto di Reggio? Che traffico ci potrà essere da e per Marsiglia e Manchester? A Reggio servono cinque voli a/r quotidiani per Roma e altrettanti per Milano: da queste due città si raggiunge il mondo, facendo un semplice scalo (e relativa dogana). Ma i voli che interessano i reggini che viaggiano per lavoro, salute o svago, restano in mano a Ita, con orari impossibili. Dove sta il buonsenso? Trovatelo, per favore. (s)

 

L’OPINIONE / Roberto Occhiuto: Hub Ryanair a Reggio Calabria è evento storico

di ROBERTO OCCHIUTO – Apriremo due nuove basi, una a Reggio Calabria, è un evento storico’. Non lo dico io ma l’amministratore delegato di Ryanair oggi su ‘Repubblica’. Tra qualche settimana verranno i vertici di Ryanair a presentare le nuove rotte che la compagnia aerea ha deciso di mettere in Calabria, prevalentemente dall’aeroporto di Reggio ma che riguarderanno anche gli altri scali calabresi. Quello di Reggio però diventa anche hub di Ryanair.

Quando i vertici di Ryanair sono venuti in Calabria un anno fa mi parlarono della possibilità di inserire qualche nuova rotta dall’aeroporto di Lamezia, ma non pensavano ancora a Reggio Calabria. Io gli parlai invece soprattutto dello scalo di Reggio perché credo possa essere davvero l’aeroporto dello Stretto e attrarre anche l’utenza della Sicilia orientale.

Sono molto contento che se ne siano convinti e così nelle prossime settimane annunceremo anche le rotte Ryanair che riguarderanno l’aeroporto reggino: quattro italiane e quattro collegamenti europei. È stato un lavoro molto duro ma è così che si ottengono i risultati, convincendo chi deve investire in Calabria che in questa regione si può farlo. Ed è un lavoro che è stato fatto anche quando leggevo sulla stampa ingiuste critiche come ‘gli annunci sugli aeroporti.

Io non faccio annunci, cerco solo di produrre fatti, e se Reggio Calabria diventa hub di Ryanair – come dice l’amministratore delegato della compagnia – è un evento storico.

L’Ad di Ryanair, Michael O’ Leary: Nuova base a Reggio evento storico

«Apriremo due nuove basi: a Reggio Calabria, evento storico, e Triste». Lo ha dichiarato Michael O’ Leary, amministratore delegato di Ryanair in una intervista a La Repubblica.

Nel corso dell’intervista, a cura di Aldo Fontanarosa, O’ Leary ha annunciato anche che la prossima estate i biglietti della compagnia aerea costeranno il 4 o il 5% di meno e ha auspicato di poter incontrare il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni per «creare le condizioni perché Ryanair possa investire, come vorrebbe, altri 8 miliardi in Italia».

La soddisfazione di Forza Italia

Francesco Cannizzaro, deputato di Fi, ha definito la notizia «storica per Reggio e per la Calabria, frutto di una strategia mirata, messa in atto dal Presidente Roberto Occhiuto sin dal suo insediamento alla guida della Regione», ricordando come «il nostro sistema aeroportuale, che rischiava il baratro dopo anni di gestioni opache e senza prospettiva, è stato non solo rimesso in sesto in pochi mesi, ma ora si sta anche posizionando tra i più dinamici del mercato nazionale».

«Il consolidamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, la ripartenza di Crotone, unitamente allo straordinario rilancio dello scalo di Reggio – ha spiegato il parlamentare reggino – pongono realmente le basi affinché la Calabria possa godere di nuove importanti opportunità sul piano del turismo nazionale e internazionale, oltre a consentire finalmente a tanti calabresi di godere di una nuova mobilità aerea, come mai era accaduto in passato».

«Intanto al ‘Tito Minniti’ – ha concluso – sono già iniziate e andranno avanti speditamente le opere di ammodernamento dell’aerostazione, un salto di qualità che la Città e tutta la Regione attendevano da tempo. Altro che annunci… quelli del Presidente Occhiuto sono fatti concreti che faranno fare un balzo in avanti a tutto il nostro territorio».

Soddisfazione è stata espressa, anche, dai consiglieri comunali forzisti di Reggio Calabria, Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari, sottolineando come «si tratterebbe di una notizia storica non solo per la Città di Reggio ma per l’intera Calabria. Ed è, inoltre, la risposta perfetta alle chiacchiere ed al disfattismo della Sinistra».

«Grazie alle azioni messe in atto dal Presidente della Regione Roberto Occhiuto – hanno evidenziato –, finalmente sta nascendo un sistema aeroportuale regionale in grado di determinare seriamente quel salto di qualità a un territorio che non ha niente da invidiare al resto del Paese, ma che sul piano infrastrutturale è stato seriamente trascurato per decenni. E grazie alle attività politico-istituzionali portate avanti con grande determinazione in questi anni dal nostro leader, l’on. Francesco Cannizzaro, il rilancio dell’aeroporto di Reggio, che fino a un paio di anni fa sembrava improponibile, rappresenta un fatto ormai a portata di mano».

«Questo si trasformerà presto in un’occasione irripetibile per la crescita economica e turistica della nostra Città – hanno conconlsuo – e, di conseguenza, di tutta l’Area Metropolitana. Dopo anni di aria fritta e disillusioni da parte della Sinistra, tanto a livello cittadino che regionale, oggi con il presidente Occhiuto c’è un governo regionale credibile, concreto, che lavora e porta a casa quei risultati che ci consentono di sperare in un futuro più prospero e dignitoso per tutti i reggini e per tutti i calabresi». 

I consiglieri metropolitani di Fi, Giuseppe Zampogna e Domenico Romeo, hanno evidenziato come la scelta di su Reggio sia «un fatto storico perché pone importanti basi all’intero sistema aeroportuale della regione, permettendo un notevole incremento della connettività della Calabria con il resto d’Italia e soprattutto dell’estero, consentendo finalmente a tutto il territorio di crescere in termini di sviluppo turistico. Si tratta di un grande risultato del Presidente Roberto Occhiuto, che da mesi lavora a questa prospettiva e ad una nuova credibilità della nostra Terra, riuscendo a convincere anche investitori importanti come Ryanair».

«La notizia che Ryanair insedierà a Reggio una delle due nuove basi in Italia – hanno concluso – rappresenta una vera svolta, la stessa a cui sta lavorando da tempo, con estrema lungimiranza e fermezza, il nostro Coordinatore regionale, Francesco Cannizzaro. E finalmente i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi fino a qualche tempo fa non credeva possibile tutto questo, screditando le azioni di Occhiuto e Cannizzaro. Dopo anni di vuoti istituzionali e silenzi assordanti sul tema dei collegamenti, dei trasporti, delle infrastrutture, pian piano i calabresi stanno avendo tutte le risposte che attendevano da anni». (rrc)

Cannizzaro (FI): Reggio sarà anche hub di Ryanair

Il deputato di Fi, Francesco Cannizzaro, ha evidenziato come «la compagnia aerea Ryanair avrebbe nei suoi piani quello di aprire due nuove basi in Italia, tra cui una a Reggio Calabria. Ormai mancano solo i dettagli».

Il parlamentare ha definito la notizia «storica per Reggio e per la Calabria, frutto di una strategia mirata, messa in atto dal Presidente Roberto Occhiuto sin dal suo insediamento alla guida della Regione», ricordando come «il nostro sistema aeroportuale, che rischiava il baratro dopo anni di gestioni opache e senza prospettiva, è stato non solo rimesso in sesto in pochi mesi, ma ora si sta anche posizionando tra i più dinamici del mercato nazionale».

«Il consolidamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, la ripartenza di Crotone, unitamente allo straordinario rilancio dello scalo di Reggio – ha spiegato il parlamentare reggino – pongono realmente le basi affinché la Calabria possa godere di nuove importanti opportunità sul piano del turismo nazionale e internazionale, oltre a consentire finalmente a tanti calabresi di godere di una nuova mobilità aerea, come mai era accaduto in passato».

«Intanto al ‘Tito Minniti’ – ha concluso – sono già iniziate e andranno avanti speditamente le opere di ammodernamento dell’aerostazione, un salto di qualità che la Città e tutta la Regione attendevano da tempo. Altro che annunci… quelli del Presidente Occhiuto sono fatti concreti che faranno fare un balzo in avanti a tutto il nostro territorio». (rp)

L’OPINIONE / Giuseppe Nucera: Serve progetto serio per cogliere potenzialità dell’Aeroporto di RC

di GIUSEPPE NUCERAViviamo un momento storico che vede un fermento unico e irripetibile rispetto allo sviluppo delle infrastrutture, manifestato in modo concreto dall’attenzione del Governo, e le risorse economiche a disposizione per realizzarle. Basti pensare al Ponte sullo Stretto, al Porto di Gioia Tauro, all’alta velocità e le infrastrutture stradali.

In questo contesto  il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria rappresenta un’occasione che non è possibile lasciarsi sfuggire. Il ‘Tito Minniti’ ha tutti i requisiti e le caratteristiche per essere non solo l’aeroporto di Reggio Calabria, ma dell’intera area dello Stretto e di tutta la provincia, abbracciando sia la fascia ionica che quella tirrenica. Affinché tutto questo si realizzi però, serve canalizzare nel modo opportuno non soltanto le risorse attualmente a disposizione, ma anche nuovi fondi da intercettare attraverso il Governo e l’Unione Europea.

I 25 milioni di euro del cosiddetto emendamento Cannizzaro sono certamente una buona base di partenza ma vanno indirizzati in progetti utili per lo scalo reggino, a partire dallo spostamento dell’aerostazione vicino alla linea ferroviaria e al pontile. E’ questo il presupposto iniziare per rivoluzionare il Tito Minniti e costruire un futuro davvero ambizioso, con la possibilità di accogliere centinaia di migliaia di passeggeri all’anno.

Il Governatore Roberto Occhiuto si è dimostrato sensibile rispetto alla questione aeroporto, mettendo in campo una serie di azioni concrete e incisive per rilanciare uno scalo agonizzante. Adesso servono scelte coraggiose per proseguire in questo percorso, che richiede inevitabilmente un progetto nuovo rispetto all’attuale scalo.

In questo senso, c’è già una base progettuale concreta e definita, presentata tempo fa dall’imprenditore reggino Pino Falduto e che rappresenta una buona base di partenza per studiare e realizzare la migliore aerostazione possibile.

Da imprenditore turistico che da oltre 40 anni visita e si confronta con le principali realtà internazionali, compresi i mercati e le compagnie aeree, sono più che consapevole rispetto alle immense potenzialità che un aeroporto moderno e strategico offre. Potenzialità che è arrivato il momento di cogliere anche per lo scalo reggino, inserendolo in una rete di collegamenti ferroviario Jonio Tirreno e via mare con la realtà messinese. (gn)

[Giuseppe Nucera è leader del movimento La Calabria che vogliamo e già presidente di Confindustria RC]

 

Il commissario Ue Valean: L’aeroporto di Reggio strategico, va ammodernato

L’Aeroporto di Reggio Calabria «dovrebbe essere ammodernato, al fine di di conseguire la conformità ai requisiti” previsti nel regolamento della rete Ten-T». È quanto ha dichiarato il commissario europeo ai Trasporti, Adina Valean rispondendo a una interrogazione presentata dall’eurodeputato di Fdi Vincenzo Sofo.

Sofo, infatti, a inizio luglio aveva portato all’attenzione della Commissione europea la situazione dello scalo reggino sottolineando la situazione paradossale di un’infrastruttura al contempo crocevia dello sviluppo della rete di trasporti nell’area mediterranea voluta e promossa dall’Ue ma oggetto in questi anni di un progressivo depotenziamento.

Un paradosso che oggi è stato confermato dallo stesso commissario Valean, il quale ha riconosciuto la visione di Sofo circa la strategicità dell’aeroporto di Reggio Calabria affermando che “svolge un ruolo centrale nel garantire la coesione del territorio dell’UE” e che “soddisfa tutti i requisiti per far parte della rete globale Ten-T”. Un ruolo che però lo stesso commissario europeo sottolinea non essere stato supportato da adeguati investimenti.

Le recenti dichiarazioni del commissario sono per Sofo «un riconoscimento importante da parte della Commissione europea che indica inequivocabilmente la strada da seguire per il futuro dell’aeroporto Tito Minniti, cioè quella dell’ammodernamento e del potenziamento».

«D’altronde il recente inserimento dell’intera Statale 106 nel Ten-T e l’apertura della UE – ha proseguito – alla realizzazione del Ponte sullo Stretto rendono chiaro che il destino naturale dello scalo aeroportuale reggino è quello di hub per tutta l’area dello Stretto».

«La politica di depotenziamento portata avanti negli anni scorsi – ha detto ancora – è stata dunque miope e in controtendenza rispetto ai progetti europei». Perseguendo la logica della sostenibilità economica nel breve periodo si è perso di vista non solo il ruolo sociale di questa infrastruttura in termini di coesione territoriale ma ci si è dimenticati anche di analizzarne il ruolo in prospettiva sulla base dei progetti europei in cantiere».

«Grazie a questa interrogazione – ha concluso – ora possiamo mettere un punto fermo dal quale partire e consentire alle nostre istituzioni regionali e nazionali di programmare gli investimenti necessari con la consapevolezza di poter trovare nella Commissione europea un partner per il rilancio di questa infrastruttura». (rrm)

PERCHÉ NON VOLA L’AEROPORTO DI REGGIO
LIMITAZIONI CHIARAMENTE PRETESTUOSE

di PASQUALE AMATO e DOMENICO GATTUSOAlla luce dei fatti emersi di recente circa l’operatività dell’Aeroporto dello Stretto, occorre che le autorità di governo (Città Metropolitane di Reggio e Messina, Regioni Calabria e Sicilia, Governo nazionale) assumano con immediatezza una serie di scelte determinate, al fine di rilanciarne il ruolo strategico e internazionale. 

A seguito della riunione al Mit del 19 luglio scorso, tra il  Ministro Salvini ed i vertici Enac, Enav e Sacal, è stato diramato un comunicato stampa che menziona un avviso Enac importante: «I requisiti di qualificazione dell’equipaggio di volo per il trasporto aereo commerciale con aerei complessi sono sospesi. Gli operatori effettuano una valutazione dei rischi per la pista 15/33. La pista 15 dev’essere considerata preferenziale per le operazioni». Ma già il 1° luglio il Presidente della Regione aveva dichiarato: «stiamo intervenendo con una procedura negoziata che siamo riusciti ad ottenere grazie alle interlocuzioni con Enac, abbiamo interessato i vertici di Enav per fare in modo che si rimuovano le limitazioni che impediscono alle compagnie low cost di volare su Reggio come si faceva un tempo».

In altri termini, non sussiste ragione cogente di mantenere le limitazioni che hanno penalizzato per anni, ingiustamente, l’Aeroporto dello Stretto. Se ne deduce che in passato è stata attuata una strategia finalizzata a limitarne la piena operatività e concentrare risorse e offerte di servizi solo su quello di Lamezia Terme. È tempo di rivendicare una strategia di compensazione e rilancio del Tito Minniti, prima che sia troppo tardi. Dai dati di traffico pubblicati da Assaeroporti, nel primi 5 mesi del 2023 (Gennaio-Maggio) si osserva che  l’Aeroporto di Lamezia registra 1 milione di passeggeri mentre l’Aeroporto dello Stretto ne registra 105 mila, con un rapporto 10 a 1. Per evitare il disastro occorre pretendere un’azione di rilancio decisa, immediata e lungimirante, attraverso 5 misure prioritarie:

  1. Preso atto che l’Aeroporto dello Stretto può essere funzionale a tutti gli effetti con la pista 15/33, occorre procedere alla sua abilitazione da subito, recuperando la coppia di voli Reggio-Milano (al mattino) e Milano-Reggio (serale)  scippato da Lamezia e concretizzando l’opportunità per voli low cost e charter, senza rinvii immotivati e strumentali (rinviare la caduta delle restrizioni a fine anno avrebbe come conseguenza l’impedimento per tutte le compagnie di programmare voli e tratte in autunno e in inverno). 
  2. Procedere al distacco dalla Sacal e alla creazione di una nuova società di gestione autonoma, adottando un accordo politico fra le 3 Città Metropolitane di Reggio, Messina e Catania, e una partecipazione azionaria a prevalenza pubblica, con partner privilegiato la società di gestione dell’Aeroporto Fontanarossa di Catania (Sac), ma inclusiva di ulteriori soggetti quali le Camere di Commercio delle tre Metrocity, imprenditori che hanno a cuore il nostro territorio, imprenditori di grande rilievo sulla scena internazionale (ad esempio MSC, che gestisce il porto di Gioia Tauro e si sta muovendo anche nel comparto aereo).
  3. Attivare tutte le forme di servizio pubblico che possono essere funzionali all’accessibilità dell’aeroporto da tutta l’Agglomerazione Metropolitana dello Stretto. Tra le azioni da rendere subito operative: la cessione delle deleghe sul TPL da parte di una Regione ostile alla Città Metropolitana di Reggio (sono anni che si registra tale inadempienza), la programmazione di servizi di trasporto coordinati treno-bus-nave a scala di area vasta dello Stretto (Reggio, Messina e Catania), la piena operatività della stazione ferroviaria di S.Gregorio con navetta di raccordo all’aerostazione, il ripristino del collegamento ferroviario dal porto alla stazione di Reggio Lido, la dotazione di una flotta di catamarani di ultima generazione  per i collegamenti fra le due sponde dello Stretto integrando porti e aeroporti (ivi comprese le relazioni  Reggio-Catania e Reggio-Eolie) e assicurando l’integrazione tariffaria  (biglietto unificato).
  4. Concretizzare la continuità territoriale che si traduca nell’abbattimento delle tariffe di trasporto aereo per come avviene in numerosi altri aeroporti d’Italia e d’Europa, superando i giochi truccati di soggetti poco inclini a sostenere lo sviluppo cooperativo di tutti gli aeroporti e dell’economia turistica della Calabria.
  5. Attribuire all’Aeroporto un ruolo  strategico ai fini della protezione civile, per l’assistenza ad un territorio a massimo rischio sismico e drammaticamente soggetto a fenomeni franosi, alluvioni, incendi devastanti, essendo le reti di soccorso terrestri alquanto fragili.  Con un cerchio di raggio pari a 300 km, centrato sullo Stretto (che corrisponde a 50 minuti di volo di un Canadair), si copre la Sicilia, la Calabria, buona parte del territorio lucano e tutto il Cilento campano. In tal senso l’Aeroporto dello Stretto dovrebbe essere dotato di una flotta di canadair ed elicotteri stabilmente insediati. (pa e dg)

[Pasquale Amato e Domenico Gattuso sono coordinatori del Movimento di Cittadinanza Attiva per l’Aeroporto Metropolitano dello Stretto, Strategico e Internazionale]

L’OPINIONE / Tilde Minasi: Per la prima volta una seria opportunità di crescita per l’aeroporto di Reggio

di TILDE MINASI – Gli altri parlano, noi lavoriamo e lasciamo parlare i fatti!

La Lega, con il ministro Matteo Salvini e i suoi rappresentanti sul territorio è riuscita finalmente a sbloccare la situazione dell’aeroporto di Reggio Calabria, portando a casa un successo strepitoso, atteso da lunghissimi anni: l’eliminazione delle limitazioni all’operatività dello scalo che, finora, avevano rappresentato l’ostacolo – e l’alibi perfetto – per bloccare la crescita dell’Infrastruttura a favore di altri territori!

«Ribadisco con gioia il mio grazie al Ministro per aver risposto immediatamente alle mie sollecitazioni e per aver convocato in sole 24 ore un tavolo tecnico con Enac, Enav e Sacal per metterle di fronte alle loro responsabilità e trovare finalmente soluzione al problema.

Ce l’abbiamo fatta, a dispetto di chi ha lanciato stupide accuse di “intermittenza” e di voler “salire sul carro dei vincitori”, nonché di chi da sinistra, responsabile negli anni passati dello sfacelo del nostro scalo, ha cercato di attribuirne la responsabilità agli avversari.

A dare, per la prima volta in decenni, una reale, fattibile e concreta opportunità di sviluppo è invece proprio la Lega! Se ne facciano tutti una ragione.

Anche perché ciò che conta è il risultato, e per noi l’unico risultato possibile era proprio garantire ai reggini e a tutta l’area metropolitana dello Stretto un aeroporto degno di questo nome. Come stiamo facendo, anche in sinergia con il governatore Occhiuto che ha messo a disposizione dello scalo fondi e sforzi per il suo rilancio, e che colgo l’occasione per ringraziare.

A chi, dunque, ha tentato di infangare in queste ore il mio operato e le mie iniziative in merito, rispondo che il mio lavoro in politica non è mai stato basato su proclami, conferenze e annunci, che si rivelano poi pure prese in giro dei cittadini, ma solo sui fatti, su un’azione seria e sostanziale, portata avanti nel silenzio, per poi eventualmente comunicarne, appunto, solo i risultati concreti conseguiti.

Come in questo caso. Ora tocca a chi governa la città metropolitana cogliere questa nuova preziosissima opportunità e non lasciarsela, per l’ennesima volta, sfuggire! Speriamo non sia nuovamente sprecata. (tm)

[Tilde Minasi è senatrice della Lega]