Un viaggio a Bisignano nella Giornata della Memoria

di ANNA MARIA VENTURA – Sabato 27 Gennaio 2024 si è celebrata la giornata in ricordo della Shoah e dei milioni di vittime di uno dei più grandi genocidi della storia. Ebrei innanzitutto, ma anche persone con disabilità, Rom, omosessuali, oppositori politici, testimoni di Geova. È una ferita ancora aperta nella cultura occidentale.

È stato doloroso quest’anno celebrare la Giornata della Memoria mentre è in corso la guerra tra Israele e Hamas. Ma, forse, proprio questa coincidenza ha aiutato tutti a riflettere sui tempi che viviamo.

«L’antisemitismo riguarda tutti perché mette in gioco la possibilità di vivere assieme in maniera pacifica e di superare l’idea che il diverso da sé sia un nemico. In seguito allo scoppio della guerra a Gaza, gli episodi di antisemitismo sono in crescita dovunque. Si diffonde inoltre un negazionismo strisciante, come ha notato il Presidente Mattarella. Il rischio è che l’antisemitismo e la Shoah siano svalutati all’interno di una visione ideologica che mette Israele e Hamas sullo stesso piano. Oggi gli ebrei, da molti considerati collettivamente responsabili delle scelte del governo di Netanyahu, sono accusati di perpetrare sul popolo palestinese le sofferenze che essi stessi hanno subito in passato. Vengono avanzati paragoni storici che non hanno senso, ma che hanno presa nelle masse. Occorre quindi una rinnovata capacità di comunicare ciò che è successo alle generazioni più giovani. Auschwitz è un nodo della storia, un passaggio ineludibile, la pietra d’inciampo che ci costringe a fare memoria, per non preparare un futuro disastroso. L’antisemitismo riguarda tutti, minaccia tutti, è come una slavina che, se non viene fermata, travolge ogni cosa che incontra sul suo cammino, portando morte e distruzione. È il volto della divisione, in un mondo che invece potrà essere in pace solo se saprà trovare le ragioni del vivere insieme tra diversi». (Avvenire, 25 gennaio 2024 “La Giornata della Memoria ai tempi della guerra tra Israele e Gaza: il dolore e il dovere di ricordare”)

Il 27 gennaio ci ha obbligato a guardare dentro l’abisso dell’umanità, a ricordare le vittime dell’Olocausto e l’orrore della Shoah, lo sterminio degli Ebrei voluto dal nazismo nel cuore dell’Europa e di tutti i deportati nei campi di concentramento nazisti. Una tragedia epocale, che cancellò vita, diritti e speranze di milioni di donne, uomini e bambini e di cui anche l’Italia, con le leggi razziali fasciste del 1938, contribuì a disegnarne i più atroci confini. Farne memoria oggi vuol dire ribadire, sempre e ovunque, quell’orrore, perché non debba mai più ripetersi.

«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». (Primo Levi)

Innumerevoli manifestazioni si sono svolte in tutta Italia a commemorare questo giorno. Le più significative quelle delle Comunità ebraiche. Anzi, poiché quest’anno il 27 gennaio è caduto di sabato, giorno in cui le comunità osservano lo Shabbat, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha svolto diversi momenti importanti nel resto della settimana.

Il 21 gennaio si è tenuto il viaggio ad Auschwitz con i vincitori del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, assieme al ministro Valditara. Il 23 gennaio è stata la volta della conferenza stampa a Palazzo Chigi. Giovedì 25 la cerimonia di celebrazione del giorno della Memoria al Quirinale alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Il 25 sera poi il concerto all’Auditorium di Roma “L’infanzia rubata”. Molti gli incontri organizzati dalla Fondazione Museo della Shoah a Roma.

In tutta Italia, altresì, istituzioni e spazi d’arte e cultura, musei pubblici e privati, teatri hanno ospitato molti progetti dedicati alla Giornata della Memoria, culminati il 27 sera, terminato lo Shabbat, al Museo Ebraico di Roma con il concerto di musica classica ebraica italiana per clarinetto e pianoforte “Degenerata”.

In Calabria non sono mancate le iniziative: da Ferramonti alla “Pietra d’inciampo” di Reggio. Nell’ex campo di concentramento fascista più grande d’Italia sono state consegnate 6 medaglie agli eredi degli internati. Reggio ha svelato una “Pietra d’inciampo” in via Giudecca. Alla cerimonia è stata presente anche Nicoletta Bortolotti, tra le più importanti scrittrici contemporanee a essersi occupate della tragedia dell’Olocausto, autrice della Quadrilogia della Shoah.

A Rende (Cosenza) la storica Associazione Ars Enotria ha celebrato la giornata della memoria con un viaggio a Bisignano, importante e bella cittadina nella provincia cosentina.

Da sempre l’uomo ha sentito forte il desiderio di viaggiare. Le arti e la letteratura, in particolare, fin dall’antichità, hanno preso in esame il tema del viaggio come cammino dell’uomo alla scoperta del mondo e di sé. Un percorso esistenziale che esprime inquietudine e insoddisfazione di fronte alla banalità e alla insicurezza del quotidiano, oppure il coraggio dell’uomo che accetta di mettersi alla prova, pur consapevole dei rischi che comporta un percorso sconosciuto. La letteratura ci ha consegnato varie interpretazioni del viaggio: se nell’antichità il viaggio comportava prevalentemente mistero, smarrimento, rischi e pericoli, oggi può essere sinonimo di svago, piacere e arricchimento culturale. Resta comunque la valenza esistenziale, per la quale il bisogno del viaggio nasce dall’esigenza di colmare un senso di vuoto nell’animo umano. Comunque lo si voglia interpretare è una combinazione sempre diversa di elementi spesso in contraddizione come scoperta, pericolo, fuga, crescita, esilio e speranza.

La letteratura del Novecento concepisce il viaggio come una vana ricerca di un senso della vita. Joyce nel suo “Ulysses”, ispirato alla grande Odissea epica di Omero, rievoca il tema del viaggio e dell’eroe viaggiatore, ambientando la vicenda in una città moderna, dove l’uomo cerca di dare un senso alla banalità del quotidiano. Il ritorno di Ulisse verso Itaca e quello di Leopold Bloom verso casa sono frutto di due viaggi, prima che fisici, interiori e personali. Ulisse vaga per il Mediterraneo, supera ostacoli, prove, pericoli, ha sete di conoscenza e tutto il suo viaggio diventa prova di conoscenza. Il significato del viaggio è nel percorso di un uomo che si immola ad eroe coraggioso che ritrova pace solo una volta giunto a casa. Quello di Leopold è invece diverso: il suo viaggio nella vita non porta ad alcuna meta né risultato; il suo percorso è denso di insuccessi e sconfitte. Pertanto, Leopold Bloom si configura come il capovolgimento del modello omerico: un inetto alla vita, l’antitesi dell’eroe greco.

Gli Itinerari culturali, proposti nei tempi recenti dalle tante associazioni culturali, che operano sul nostro territorio, dimostrano come, attraverso un viaggio, le diverse realtà e le diverse culture che si incontrano contribuiscano a creare un patrimonio culturale condiviso e vivo.

Un viaggio, non solo scoperta di un luogo fisico, ma avventura dello spirito, che riempie di significati un giorno qualunque, trasportando i viaggiatori in una dimensione di sospensione, leggerezza e libertà dalla quotidianità, a volte, ingombrante, modificando la percezione del mondo e di sè stessi.

Rientra nell’ambito delle finalità di Ars Enotria organizzare itinerari artistico – musicali in luoghi di interesse storico della Calabria, per far conoscere località poco note ma di rilevante importanza artistico-culturale, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni culturali e le Pro loco. Visitare i borghi della Calabria è per l’associazione una scelta primaria, perchè sono luoghi in cui si conservano identità, saperi e mestieri: un patrimonio materiale e immateriale di tradizioni, storia, arte , cultura e bellezze naturali e paesaggistiche unico al mondo.

Il viaggio a Bisignano il 27 gennaio è stato un viaggio nel tempo e nella memoria, alla scoperta della bellezza nascosta di un luogo della nostra Calabria, privilegiato dalla natura, dall’arte e dalle vicende della storia. Cosa lega Bisignano alla giornata della memoria? Un dipinto raffigurante il martirio di San Bartolomeo, conservato nella chiesetta di S. Bartolomeo su una collina, tra i quartieri di San Simone e Giudecca. Opera dell’artista Michel Fingesten, internato nel campo di Ferramonti di Tarsia, uno dei 2000 rifugiati ebrei tra il 1939 ed il 1943, provenienti da gran parte dall’Europa e in modo particolare dalla Germania.

Michel Fingesten, nato nel 1884. docente di Belle Arti presso l’Università di Berlino, è stato un pittore e incisore ceco di origine ebraica. È considerato uno dei più grandi artisti di ex libris della storia. Ottenuta la libertà dopo l’armistizio del 1943, venne a Bisignano, dove incontrò il parroco di San Bartolomeo don Giuseppe Savaglia; questi gli commissionò la realizzazione di un quadro raffigurante il martirio di San Bartolomeo, “degno di stare sull’Altare”. Come modello ebbe un’immaginetta. Trascorse otto giorni a dipingere in una stanza messagli a disposizione nella stessa casa del parroco. Il quadro, per usare le stesse parole dell’artista, raccontava di “due drammi nei due visi”: in quello del Santo, il dramma della tortura, della sofferenza e della sopportazione; nell’altro la crudeltà del carnefice.

Il quadro del martirio di San Bartolomeo è l’ultima opera eseguita dal prof. Fingesten. Dopo qualche giorno dalla consegna, infatti, morì a causa di un’infezione. Il suo corpo fu sepolto a Cerisano, dove tutt’ora riposa.
Di recente il dipinto è stato esposto nella mostra itinerante dal titolo: “Il rifugio precario: Artisti e studiosi della Germania in Italia 1933-1945”, organizzata dall’ “Akademia der Kunste” di Berlino in collaborazione con il Museo di storia contemporanea di Milano e i Goethe Istitute di Milano e di Roma. Così il quadro è stato posto all’attenzione internazionale. Adesso è lì, in quella Chiesetta, a gridare al mondo l’orrore dell’olocausto, opera di un’artista che l’ha vissuto sulla propria pelle. E’ lì a dare lustro a Bisignano insieme ad un uomo “Umile” di nome e di fatto, diventato Santo.

La cittadina è apparsa a noi visitatori nello splendore dei suoi paesaggi, nella spiritualità del suo Sant’ Umile, nella bellezza delle sue Chiese e dei suoi palazzi, della grande Piazza, dei vicoli che portano all’umile casa del Santo. E poi il sorriso della sua gente che l’ama e la fa vivere. Le parole appassionate e dense di spiritualità del Frate che ci ha accolti al Convento.

La guida autorevole e competente del giornalista Ermanno Arcuri, che ha Bisignano nel cuore e la porta in giro per il mondo, per far conoscere attraverso l’associazione “La città del Crati”, la storia bisignanese, di cui, generosamente, ci ha fatto dono con le sue parole. Non poteva esserci modo più consono per celebrare la giornata della memoria nella suggestiva cittadina di Bisignano, che ha nella bellezza, nell’equilibrio e nell’armonia le basi della sua storia passata, le ragioni del suo presente e la visione del suo futuro. (amv)

Il sindaco Caruso a Bisignano: Escalation di gesti sconsiderati dimostrano la solitudine degli amministratori

L’ escalation di gesti sconsiderati e vili dimostra, ancora una volta, la solitudine dei Sindaci e degli amministratori locali». È quanto ha dichiarato il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, partecipando al Consiglio comunale aperto di Bisignano, esprimendo  «la mia vicinanza e la mia solidarietà a nome dell’intero esecutivo municipale e di tutta la città di Cosenza, al sindaco Francesco Fucile, a tutti i suoi amministratori ed alla meravigliosa e dinamica comunità bisignanese dopo gli atti intimidatori subiti dalla  consigliera comunale, Maria Rosaria Sita e dall’assessore Pierfrancesco Balestrieri».

«L’escalation di gesti sconsiderati e vili, che condanno fermamente, dimostra, ancora una volta, la solitudine dei sindaci e degli amministratori locali – ha ribadito – che hanno fatto della legalità e della trasparenza il baluardo distintivo della loro azione di governo. Costoro, vittime di atti criminali, nei processi, spesso, diventano i veri accusati, perché la politica viene considerata una cosa sporca e tutti i politici ritenuti privi di moralità. Non è così».
«La maggior parte degli amministratori operano nel segno della legalità e della trasparenza – ha spiegato – e devono essere supportati e sostenuti  stigmatizzando gli atti intimidatori che contro di loro vengono perpetrati e, soprattutto, chi lo compie senza tentennamenti e scusanti. Peraltro, noi Sindaci siamo la spugna istituzionale perché prossimi ai cittadini ed ai loro bisogni, lasciati soli anche nell’affrontare e tentare di risolvere le problematiche delle nostre comunità, che spesso parlano, soprattutto alle nostre latitudini, il linguaggio chiaro del disagio sociale ed economico».
«Ritengo necessario, quindi – ha concluso – che siano offerti agli amministratori locali i supporti essenziali ed indispensabili affinché possano operare nel migliore dei modi al fine di poter rispondere adeguatamente alle giuste richieste, a volte impellenti, dei cittadini». (rcs)

Bevacqua e Iacucci (PD): Preoccupa escalation di intimidazioni e gesti criminali in Calabria

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo BevacquaFranco Iacucci, hanno espresso preoccupazione per «l’escalation di intimidazioni e gesti criminali a cui stiamo assistendo da qualche tempo in Calabria».

I dem, infatti, hanno espresso solidarietà e vicinanza all’assessore all’Ambiente del Comune di Bisignano, Francesco Balestrieri, dopo l’incendio che ha distrutto la sua auto.

«A Bisignano, per di più, si tratta della seconda intimidazione cui siamo costretti ad assistere nel giro di pochi giorni a danno di esponenti della maggioranza alla guida del Comune. Il vile gesto intimidatorio compiuto ai danni di Pierfrancesco Balestrieri preoccupa ancora di più e impone alla politica di non abbassare la guardia sul tema della criminalità e della lotta alla ‘ndrangheta – hanno proseguito –. Serve sempre maggiore attenzione e impegno per fare in modo che episodi del genere non debbano più ripetersi e un sostegno pieno agli amministratori che, a tutti i livelli, rischiano spesso la propria incolumità. Confidiamo che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto e, nel frattempo, siamo certi che l’impegno di Balestrieri e dell’intera giunta di Bisignano per il bene della Comunità sarà ancora più forte di prima». (rcs)

BISIGNANO (CS) – Domenica il concerto del pianista Massimo Coccia

Domenica 12 novembre, a Bisignano, alle 19, alla Biblioteca Comunale, è in programma il recital del pianista Massimo Coccia, organizzato da Ama Calabria.

La manifestazione si realizza con il sostegno del Ministero della Cultura Direzione Generale Spettacolo e con i fondi delle risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “per il finanziamento di Programmi di Distribuzione Teatrale” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Massimo Coccia, laureato in Lettere all’Università La Sapienza con una tesi sui libretti per musica del ‘600-‘700, pianista, concertista ed organizzatore di eventi da oltre 30 anni è attualmente Responsabile Musicale del Teatro dei Marsi di Avezzano e direttore artistico di Festiv’Alba, rassegna musicale estiva nel sito archeologico di Alba Fucens. Prima del diploma in Pianoforte e della laurea in Lettere, intraprende una intensa attività di concerti pianistici e cameristici in tutta Italia. Nel suo repertorio figura anche molta musica del ‘900: Seconda Scuola di Vienna, Malipiero, Dallapiccola, Ligeti, Ives. All’inizio degli anni ‘90 inizia la passione per l’organizzazione musicale, con l’organizzazione di rassegne ed eventi come l’ideazione del Concerto di Natale nella Cattedrale di Avezzano giunto all’edizione n. 20 e riconosciuto Grande Evento dal Comune di Avezzano nel 2012 e dalla Regione Abruzzo dal 2017, concerto abbinato ad un Premio alla Carriera, che dal 2000 ad oggi ha visto l’avvicendarsi di grandi nomi della musica lirica e pop. Attento studioso di Pier Paolo Pasolini e di Ignazio Silone, nel 2004 è ideatore di un importante progetto sulla riscoperta ed incisione in prima esecuzione nazionale dell’integrale delle 7 Kammerkantaten di Hanns Eisler, musicista prediletto da Brecht per i suoi lavori teatrali, composte su testi tratti dai primi romanzi dello scrittore abruzzese Ignazio Silone. Sua l’ideazione e la produzione nel 2011 di un importante progetto multimediale su Pier Paolo Pasolini, Matteo secondo Pasolini per coro, orchestra, voce recitante e videoproiezioni.

In prima linea nelle battaglie a difesa dei diritti della Musica, nel 2006 fonda un Comitato spontaneo di musicisti e consulenti e figura tra i promotori di un appello al governo nazionale (cui aderiscono Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, Opera di Roma, Teatro La Fenice, Maggio Musicale Fiorentino, etc) che ottiene nella manovra finanziaria 2007 l’interpretazione autentica dell’aliquota IVA agevolata per i concerti vocali e strumentali, interpretazione confermata in via definitiva nella recente Legge Finanziaria 2018. Nel 2009 a L’Aquila è stato insignito del Premio Nino Carloni “per aver operato con professionalità alla crescita socioculturale della città di Avezzano, divenuta così un preciso punto di riferimento nel panorama musicale regionale”. Ulteriore progetto di cui va fiero è l’ideazione delle attività della rassegna musicale Festiv’Alba, nel complesso archeologico di Alba Fucens, con concerti nell’Anfiteatro Romano e nella Chiesa medievale di San Pietro. È vice presidente dell’AIAM Associazione Italiana Attività Musicali. (rcs)

BISIGNANO (CS) – Mercoledì 31 ci sarà la quarta puntata di Jewish Calabria

Si terrà mercoledì 31 maggio a Bisignano (Cs), presso l’Aula Consiliare del Comune dalle 9:00 alle 13:00, il quarto appuntamento aperto al pubblico del progetto “Jewish Calabria”. Patrocinato da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Napoli nonché sostenuto da Regione Calabria e Calabria Film Commission, si pone lo scopo di promuovere la cultura ebraica in Calabria attraverso il dibattito pubblico con il coinvolgimento di territorio, istituzioni, Università, mass media.

L’iniziativa ha preso il via a maggio dello scorso anno a Santa Maria del Cedro (Cs) dove era intervenuto, tra gli altri, anche l’allora Ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar con un lungo e partecipativo intervento. È poi proseguita a dicembre con il secondo appuntamento a Reggio Calabria: l’incontro era dedicato al Commentario di Rashi al Pentateuco. In tale occasione aderì all’evento anche Riccardo Di Segni, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Roma. Il terzo step ha avuto luogo invece a Nicotera (Vv) lo scorso 28 marzo con l’eccezionale intervento del ricercatore del Censis Giulio De Rita che ha analizzato l’importanza delle Comunità Ebraiche del Sud.

L’evento vedrà coinvolto un ricco parterre, sono attesi infatti: Roberto Occhiuto (Presidente Regione Calabria), Gianluca Gallo (Assessore Agricoltura Regione Calabria), Francesco Fucile (Sindaco di Bisignano-Cs), Giulio Disegni (Vicepresidente Ucei-Unione Comunità Ebraiche Italiane), Cesare Moscati (Rabbino Capo Comunità Ebraica Napoli), Roque Pugliese (Referente Calabria Comunità Ebraica Napoli), Fortunato Amarelli (Presidente Confindustria Cosenza), Anton Giulio Grande (Commissario Calabria Film Commission), Marco Magnifico (Presidente FAI), Giuseppe Zampino (Presidente FIAVET Calabria), Fabrizio D’Agostino (Presidente Federalberghi Calabria), Domenico Cappellano (Console Regionale Calabria Touring Club Italiano), Antonio Costabile (Professore Sociologia Università della Calabria), Luca Parisoli (Professore Filosofia Medievale Università della Calabria), Anna Foa (Ricercatrice e storica), Don Giulio Cesare De Rosis (Arciprete città di Bisignano), Lucia De Fiore (Presidente Associazione Amicizia Italia – Israele Cosenza), Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria). Il convegno sarà moderato dal giornalista e massmediologo Klaus Davi.

Per l’occasione verrà eccezionalmente esposto il dipinto “Il Martirio di San Bartolomeo”. L’opera fu realizzata dall’artista ebreo cecoslovacco Michel Fingesten, internato nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia e morto nel 1943 in seguito ad un attacco di appendicite. Fingesten, nonostante la terribile esperienza dell’internamento, sviluppò con la Calabria un rapporto di amore che si tradusse in opere d’arte straordinarie concepite proprio in questa terra. Il ‘Martirio’ è una di queste opere ed è attualmente custodito all’interno del Museo Diocesano di arte sacra di Bisignano. Il giorno del convegno verrà trasferito e potrà essere ammirato per qualche ora presso il Palazzo Municipale nel rispetto di tutte le misure di sicurezza necessarie.

La diretta di tutto l’evento sarà trasmessa su Facebook alla pagina Movimento Giudecche di Calabria (https://www.facebook.com/MovimentoGiudeccheCalabria ). Tutto il percorso “Jewish Calabria” verrà poi raccontato in un corto di 15 minuti realizzato in collaborazione con Calabria Film Commission e che verrà distribuito su tutte le piattaforme in Italia e all’estero. (rcs)

BISIGNANO (CS) – Al via selezioni per corsi di Qualifica Professionale di lituaio

Sono aperte, a Bisignano, le iscrizioni per la selezione di 15 alunni per l’avvio del percorso formativo per l’ottenimento della Qualifica Professionale di lituaio. Lo ha reso noto il sindaco, Francesco Fucile, e l’assessore alla Formazione Professionale, Francesco Chiaravalle.

Coloro che sono interessati a partecipare al corso di formazione, che si terrà nella scuola di liuteria di Bisignano, potranno reperire maggiori informazioni e la modulistica necessaria per l’iscrizione sull’albo pretorio del Comune di Bisignano.

Per ulteriori info è possibile contattare i numeri 3804734917 e 3281149075. (rcs)

Cia Agricoltori Italiani – Calabria Nord al Festival delle Rape di Bisignano

Luca Pignataro, presidente di Cia Agricoltori Italiani – Calabria Nord, è intervenuto alla prima edizione del Festival delle Rape di Bisignano, voluta dall’Amministrazione comunale.

Il presidente Pignataro auspica che, nell’immediato  futuro, si possa arrivare alla denominazione Igp; possibilità assolutamente  reale, come è stato ribadito dal dott. Marcello Bruno, divulgatore Arsac. Il presidente Pignataro, nel corso del suo intervento, ha lanciato un grido d’allarme verso la produzione dei cibi di laboratorio che danneggiano il lavoro degli Agricoltori e la salute dei Consumatori.

Il Presidente di Cia Calabria Nord plaude all’iniziativa, perché solo così è possibile sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli e perseguire l’obiettivo, in Calabria, partendo  proprio da Bisignano. (rcs)

Bisignano brilla nella Notte degli Oscar

La Notte degli Oscar è stata presentata come una serata magica e così si è rivelata. In una cornice di fiori si è svolta l’edizione bisignanese itinerante di un appuntamento annuale che premia i personaggi dei nostri tempi.

Promuovere il territorio significa innanzitutto scoprire talenti, professionisti, gente impegnata nel sociale, delle vere eccellenze che ricevono anno dopo anno l’alto merito che è l’oscar rappresentato da una scultura del Maestro Silvio Vigliaturo. Madrina, e per la prima volta di una manifestazione, la prof.ssa in Filosofia Giovanna Grambone, testimonial Miss Valle Crati Eliana Fatima D’Agostino, che hanno avuto il loro da fare in una serata splendida dove non sono mancate le sorprese, i tanti riconoscimenti assegnati e consegnati.

Si parte con il personaggio dell’anno 2022, per la ricerca sull’intelligenza artificiale, oscar al Magnifico Rettore Unical, Nicola Leone, presentato dal già docente Renato Guzzardi. Poi l’azienda Autotrasporti Sarro ad essere riconosciuta come eccellenza; si prosegue con il gruppo dei Peppa Marriti Band, che hanno superato i trent’anni di attività concertistica; ancora un oscar per Mons. Francesco Savino, vicepresidente Cei e vescovo della Diocesi di Cassano allo Jonio.

Particolarmente toccanti le parole del monsignore rivolte al sindaco di Bisignano Francesco Fucile, un primo cittadino sempre in prima linea a consegnare le sculture e particolarmente felice per l’andamento della notte magica. Personaggio del Sud al sindaco di Castelnuovo di Conza, cittadina campana che si è gemellata con Bisignano. Francesco Di Geronimo ha mostrato la sua contentezza nel ricevere il premio prestigioso invitando gli organizzatori nel suo Comune. Il collega e primo cittadino di Rogliano, Giovanni Altomare, si è poi prodigato assieme a Di Geronimo a regalare le piantine a tutte le signore presenti riscuotendo molto successo come la stessa manifestazione culturale.

Ma la serata ha avuti tanti altri palcoscenici da incorniciare, infatti, sono stati premiati il Maestro Luigi Vincenzo che dirige la Corale di Sant’Umile; Mariella Rose, guida turistica di Morano Calabro; il pediatra Ernesto Littera; Osvaldo Ferro, che ha ricordato l’edizione di Rose con affetto; la M° di danza Lucia Amodio; l’azienda LGL Engineering; Pasquale Nicoletti professore teologo; l’azienda agricola Le Conche; Carmelo Astuni per il qualificato supporto audio-video luci, musicista e concertista con le sue canzoni dialettali tanto gradite dal pubblico; Valentino Coschignano per “Raggio di Sole”, Associazione che offre la propria attività a sostegno dei disabili.

Alfonso Barone, che con la moglie Anna sono cultori di un patrimonio bibliotecario con tante pubblicazioni antiche e mappe d’epoca; il preside emerito Luigi Aiello, particolarmente simpatico ed apprezzato nel suo intervento, mai prima era stato premiato nella sua città d’origine e questo la dice lunga sulla lungimiranza degli organizzatori dell’Oscar. Le targhe sono state offerte da Apollo Edizioni, mentre i piatti in ceramica da Corsini ristorante, eliografie e sculture in bassorilievo dal Maestro Rosario Turco.

Sin qui la cronaca di un evento unico nel suo genere per come è stato concepito, creato e realizzato, che vanta un curriculum lungo ed intenso come i video storici trasmessi hanno dimostrato. Spazio anche alla musica con il gruppo dei Peppa, ma anche con la presentazione del primo album di Francesco Manica, che pur costretto su una sedia a rotelle dispensa sorrisi ed emozioni con la sua splendida voce. L’atmosfera vissuta è di quella che si ricorderà per lungo tempo… almeno sino all’edizione 2023, con il sindaco Fucile che ha espresso il desiderio di ospitare la kermesse per più anni. Il Club dei Folli ha poi voluto omaggiare con una simpatica poesia Roberto Rose proprio nel giorno del suo onomastico. Ingredienti che hanno reso superlativa la conduzione dei tre presentatori: Franco Veltri, Ermanno Arcuri ed Enzo Baffa Trasci(Ermanno Arcuri)

Bisignano si prepara per la sua “Notte degli Oscar”

di ERMANNO ARCURI – È in programma, sabato 17 settembre, l’evento che porterà a Bisignano diverse eccellenze del mondo culturale, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della ricerca, della scienza e della musica, che assieme ad altri premiati che riceveranno riconoscimenti per il loro impegno sociale e professionale, costituiranno la fase finale della XVI edizione de La Notte degli Oscar il Personaggio dell’Anno 2022.

Tutto è pronto, quindi, per assegnare le sculture in vetrofusione del M° Silvio Vigliaturo assieme a targhe (Apollo Edizioni), bassorilievi (M° Rosario Turco), oggetti in ceramica (Corsini Ristorante), attestati e riproduzioni eliografiche. La serata si svolgerà presso i locali del Kratos Eventi e offrirà una manifestazione che si è consolidata nel tempo e che insignerà di Alto Merito non solo le eccellenze di Calabria ma anche il personaggio del Sud.

Negli anni, tale evento, ha premiato una serie di personaggi di alto profilo, tutti impegnati per una Calabria propositiva che promuove i territori anche oltre i confini regionali. La cerimonia seguirà un protocollo previsto per ogni personaggio con il supporto di documentazione di filmata e lettura di motivazione. Madrina dell’evento di quest’anno è la professoressa in filosofia presso l’Istituto Superiore d’Istruzione “Silvio Lopiano” di Cetraro, Giovanna Grambone, mentre testimonial sarà la giovanissima Miss Valle Crati Eliana Fatima D’Agostino. Alla serata parteciperanno numerose autorità, anche perché il circuito dell’Oscar, istituito dal 2006, è itinerante ed ha già calcato vari palcoscenici in diverse località ad iniziare da San Martino di Finita, l’ultimo evento è stato la consegna di onorificenze per l’anno 2021 nel Comune di Rogliano.

In quell’occasione ha partecipato il sindaco di Bisignano, Francesco Fucile, che ha raccolto il testimone dal suo collega Giovanni Altomare, per proseguire questo percorso che negli anni ha visto ricevere l’oscar Gerado Sacco, Otello Profazio, Nicola Paldino, il chirurgo Bruno Nardo, l’imprenditore Pippo Callipo, gli accademici Giuseppe Chidichimo e Guerino D’Ignazio, l’orafo Michele Affidato, l’azienda Amarelli, la scienziata Sandra Savaglio, l’Eparchia di Lungro con il suo vescovo Mons. Donato Oliverio e tanti altri.

Un appuntamento annuale che si ripete itinerante e che è l’orgoglio degli organizzatori che con tenacia e abnegazione sono sempre sul pezzo con importanti riconoscimenti in una serata da ricordare per le tante emozioni. Anche in questa edizione ci saranno molte sorprese che regaleranno la gioia di ritrovarsi dopo un periodo molto difficile in cui le manifestazioni erano bandite a causa della pandemia. L’evento sarà ripreso integralmente dalle telecamere di RVF la tv del Savuto e da La Città del Crati tv sul proprio canale Youtube. (ea)

BISIGNANO (CS) – Successo per Il Palio del Principe

Grande successo per il Palio del Principe di Bisignano, a cui ha gareggiato un fantino che ha rappresentato il rione della Giudecca.

«Uno spettacolare evento all’insegna della sportività e dell’entusiasmo, dove s’incontrano l’equilibrio psicologico e la prestazione agonistica» ha dichiarato un entusiasta Klaus Davi, che ha partecipato all’evento.

«Il “Palio del Principe” di Bisignano  – ha spiegato – è stato una piacevolissima scoperta per l’accoglienza di tutta la gente presente, per la bellezza del paesaggio e anche per la macchina organizzativa che ha funzionato alla perfezione. Io personalmente ho tifato per ‘Fulmine’, al secolo Enrico Maria Perrone, il fantino che rappresentava il rione della Giudecca, ma ha comunque vinto il migliore, Santa Croce».

«L’auspicio – ha proseguito – è che il giovane fantino della Giudecca possa sviluppare il proprio talento in vista delle prossime gare, magari con prospettive anche a livello nazionale. Ad ogni modo, credo sia un caso unico in cui gli abitanti di un antico quartiere ebraico gareggino in una competizione sportiva».

«Ringrazio, quindi – ha concluso – il sindaco Francesco Fucile, l’assessore Francesco Chiaravalle e l’organizzatore Lucantonio Turco per l’ottima ospitalità e per avermi fatto scoprire questo bellissimo evento». (rcs)