CATANZARO – Borse di studio istituite dall’Unione nazionale mutilati per servizio

Scade il prossimo 30 aprile il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando per concorrere all’assegnazione di sei borse di studio istituite dall’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, Sezione Provinciale di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, in memoria dello storico Presidente dell’Unione Filippo Continolo. L’iniziativa si propone di sostenere economicamente gli invalidi per servizio e i loro figli durante il corso degli studi.

Le borse di studio istituite sono: due di euro 500 ciascuna per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado; due di 700 ciascuna per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado; due da euro 1.000 per il conseguimento della laurea breve o specialistica.

Requisiti di Ammissione: Per poter partecipare al concorso, gli studenti devono essere invalidi per servizio o figli di invalidi per servizio. Per gli studenti delle scuole secondarie, devono essere stati ammessi all’anno successivo o aver conseguito il diploma al termine dell’anno scolastico 2022-2023. Per gli studenti universitari, devono aver conseguito il diploma di laurea entro il 28.2.2024.

La domanda, utilizzando il modello allegato, va presentata direttamente alla Sezione Provinciale dell’Unms di Catanzaro o inviata tramite pec (catanzarounms@postacert.it) entro il 30.04.2024, corredata della documentazione richiesta.

La commissione sarà composta dal Presidente Nazionale Unms (o suo delegato), due rappresentanti delle Forze Armate, un dirigente scolastico e un dirigente delle Scuole Paritarie. La consegna delle borse di studio avverrà durante la Celebrazione della Giornata dell’Invalido per Servizio in ottobre 2024 a Catanzaro. (rcz)

L’OPINIONE / Franco Cimino: «Giovino, la palestra all’aperto e la cementificazione ignorata»

di FRANCO CIMINO – Chi l’avesse pensato, chi ideato, chi l’avesse progettato, chi finanziato, chi avviato, chi l’abbia poi eseguito, il progetto della palestra all’aperto in quel di Giovino, tutti hanno fatto molto bene. Il lavoro è bello. Utile. Prezioso. “Cu pocu ha, caru tena”. Diceva mio padre dal detto antico. E questo, mentre è “ caru” non è davvero “ pocu”.

Non è un dono, ché chi governa non regala ciò che è chiamato a fare. E i cittadini non ricevono regali, ma solo servizi che essi pagano e a cui hanno diritto. Pagano due volte, con le tasse e con il voto. C’è invece da osservare che tutto di quel che viene realizzato dai governi, ai diversi livelli, giunge sempre tardi. E spesso come ridotto atto riparatore di vecchie ingiustizie e presenti inganni.

Epperò, quando un’opera viene realizzata va accolta con “gioia” portando rispetto a chi e a quanti, magari in continuità amministrativa, l’hanno realizzata. Le speculazioni politiche e le polemiche speciose, fanno male. Alla gente. E alle istituzioni. C’è sempre modo e tempo per attaccare chi governa. L’opposizione, quando lo fosse davvero, fa sempre bene ad opporsi agli errori e alle inerzie dichi vince le elezioni

Gli argomenti, ovunque, non mancheranno. Quindi apprezzamento, il mio, per il Sindaco e quanti, tra assessori e dirigenti, ditta e operai, e quel ristretto numero di generosi volontari che a Marina hanno seguito, vigilando e suggerendo, i lavori. La palestra all’aperto ha anche diversi altri significati.

Educa tutti, giovani e non, uomini e donne, gruppi e famiglie. E, soprattutto, gli anziani cosiddetti. Li educa alla cura del proprio corpo e al rivotò della mente. E senza dispendio di tempo, di energie, di soldi. Recupera, inoltre, un concetto tanto dimenticato che neppure nelle aule scolastiche viene trattato. Ed è che ciò che è pubblico deve restare pubblico. Perché è di tutti. Di ciascuno e di tutti. Poi, ci sarebbe da intendersi sul concetto di “pubblico”. Ma questo tema ci porterebbe lontano.

Mi limito, pertanto, a una estrema ma essenziale sintesi. Pubblico é ciò che risulta fondamentale alla vita della persona. E delle persone insieme. La Bellezza, in ogni sua declinazione, lo è. Anche quale primo diritto dell’essere umano. Ma la Libertà, viene prima, mi si obietterebbe. No, perché non è un diritto essendo parte della vita. É connaturata all’uomo, che nasce con lei, Libertà. La Bellezza è tutto ciò che è stato creato, da Dio o da chi volete, intorno e per l’uomo. Quindi, traducendo dalla lingua dei padri e delle madri più lontani, la Natura con l’intero suo armamentario é Bellezza. Pertanto, appartiene a tutti e a ciascuno. Il diritto a goderne è il metodo per applicarlo. Trascrivendo dal mio cuore antico, nulla deve frapporsi fra gli occhi e il cielo, fra gli occhi e il mare, fra gli occhi e i prati, le foreste, i boschi. Le pinete.

Chi opera all’incontrario o solo diversamente, commette un crimine contro l’umanità intera. L’altro significato dell’opera realizzata in queste settimane, consiste nell’atto esplicito e consequenziale di restituire la pineta di Giovino ai cittadini, legittimi proprietari senza pretesa del possesso. C’è un però, che ritorna dalle mie antiche lunghe intense solitarie battaglie, il cui grido prima di avvertimento, poi di protesta infine di dolore, non è stato ascoltato. Da alcuno mai! Ed è che si accarezza Giovino, in quella parte più visibile, dopo che essa è stata per anni massacrata. Colate incalcolabili di cemento l’hanno distrutta, una gran parte sottraendola all’uso e l’altra alla bellezza coprendola alla vista. Il mio sogno di bambino, trasformatosi poi in progetto politico, era che in uno spazio di gran lunga inferiore a quello cementificato vi sorgessero tanti piccoli armoniosi impianti sportivi. Davvero un parco olimpico aperto.

Accanto all’attuale liceo, che pure non avrei allocato lì, tante altre scuole di ogni ordine e grado e quella desiderabile facoltà universitaria delle Scienze del mare. Più avanti, nella tanto ancora discussa “area Giovino”, ancora bloccata nelle contraddizioni politiche (vedremo che dirà il nuovo strumento urbanistico), tutto quel che, nel rispetto dei precedenti principi, della diversa e diversifica ospitalità turistico-alberghiera consentirebbe. Giovino, la vera Giovino, la pineta nella cui profondità avevi paura di immergerti, solo pochi anni fa, non esiste più. É stata di fatto cancellata. Da questa grave responsabilità, nessuno può ritrarsi. Da questa grave colpa nessuno può considerarsi innocente. Politica e cittadinanza insieme. Istituzioni sorde e intellettuali muti. Tutti insieme in questo campo recintato da incultura e irresponsabilità, su cui cresce l’erba amara della speculazione e degli interessi selvaggi. In questa Giovino é rimasto un piccolo spazio ancora.

Spero lo salvino quell’esercito di bambini e quei vecchietti che ci vanno quotidianamente a fare le partite di pallone, sognando, i primi, di diventare Iemmello e i secondi di ritornare a pensarsi Sivori o Rivera, Mazzola e Giggirriva. Il resto appartiene alla Poltica quando e se vorrà, con coraggio e intelligenza, operare, pur nella situazione data, per un piano di razionalizzazione dell’aerea, che almeno restituisca un po’ di armonia estetica e di movimento per l’accesso al lungomare, alla spiaggia e al mare. Che sono di tutti. (fc)

CATANZARO – Merazzi (Csv Calabria Centro Cz Kr Vv): «Al centro del Psc il bene comune»

Per la prima volta nella storia urbanistica di Catanzaro, Il Centro Servizi al Volontariato (Csv Calabria Centro Cz Kr Vv) e il Forum del Terzo Settore Catanzaro-Soverato, hanno richiesto e ottenuto l’inserimento delle tematiche sociali all’interno del documento preliminare di Piano Strutturale Comunale (Psc).

Secondo il presidente del Csv Guglielmo Merazzi «la fase preliminare del Psc, conclusa da pochi giorni, ha indubbiamente rappresentato un momento di ampia consultazione, voluta dall’amministrazione comunale, aperta al mondo delle professioni, dell’associazionismo, dell’imprenditoria, delle istituzioni e, lo rileviamo con grande soddisfazione, al mondo del volontariato e del terzo settore. E’ per la prima volta infatti che a Catanzaro, ma crediamo anche altrove, il volontariato e il Terzo settore offrono alla città il proprio contributo, elaborato in un apposito documento insieme all’Università Magna Graecia facoltà di Sociologia e con la partecipazione anche di esperti in materia energetica».

«Csv e Terzo Settore – precisa il presidente Merazzi – esprimono così una propria visione della società civile e dei suoi bisogni nel contesto cittadino. Ritengo doveroso mettere in evidenza, oltre all’ampio coinvolgimento raggiunto, che il preliminare ha rilevato il frastagliamento urbano della città che ha determinato e determina gravi limiti ostativi allo sviluppo della comunità, e ha quindi indotto molti esperti di pianificazione urbana ad indicare una via di “ammagliamento” e di ricucitura cittadina, attraverso una nuova visione di mobilità per rompere l’emarginazione di vari quartieri e abbattere il senso di abbandono e di degrado. Tuttavia, sono convinto che occorra anche e forse prioritariamente andare oltre il perimetro urbano e avviare una programmazione aperta al territorio circostante, superare l’isolamento della città anche in funzione del rafforzamento del suo ruolo direzionale utile all’intera regione e idoneo ad affermare, definitivamente, la prerogativa di capoluogo della Calabria».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, rimarca pubblicamente il grande apporto fornito dal Centro Servizi al Volontario e dal Terzo Settore con le osservazioni al preliminare del Piano strutturale comunale di Catanzaro, e sottolinea l’importanza fondamentale della “visione” mirata a superare i confini del capoluogo, che deve necessariamente sapersi relazionare e collegare con tutti gli altri centri urbani.

Secondo Guglielmo Merazzi, un’altra considerazione è che «finalmente in materia di urbanizzazione si coniugano, insieme agli interessi economici dell’imprenditoria, in particolare dei “costruttori”, gli interessi sociali che mettono al centro del disegno urbanistico l’uomo, la qualità della vita e, in una parola, il bene comune.
Posso affermare – sono sempre le parole del presidente Csv Guglielmo Merazzi – che il nostro contributo presentato all’amministrazione comunale, ha posto le premesse per un vero impatto sociale nelle azioni di riordino del territorio e della relativa trasformazione urbana. Penso ancora che quanto noi proponiamo può rappresentare l’avvio in concreto di un metodo politico di partecipazione democratica dal basso, che coinvolge il cittadino, secondo il principio della cittadinanza attiva. Il Piano strutturale comunale dal titolo “Ridisegnare la città” si arricchisce così di proposte concrete e innovative, atte a garantire uno sviluppo equo, inclusivo e partecipativo. Resta rilevante il principio di integrare le decisioni urbanistiche con quelle legate alla sostenibilità sociale. Entrando nel merito della proposta, rilevo che i diversi ambiti, tra cui la promozione della mobilità sostenibile, la valorizzazione degli spazi pubblici, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili, la tutela e la gestione dei beni comuni, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la facilitazione pedonale per gli ipovedenti e l’accesso universale ai servizi socio sanitari, offrono finalmente una visione integrata e sostenibile dello sviluppo, favorendo la creazione di una città più vivibile».

«Il Psc “Ridisegnare la città” – conclude il presidente della Csv Calabria Centro Guglielmo Merazzi – si configura, così, come uno strumento fondamentale per promuovere una governance sociale informata, trasparente e orientata ai bisogni reali della comunità, dove ogni cittadino possa godere di un ambiente urbano di qualità e di servizi accessibili a tutti, prioritariamente quelli sociali e sanitari finalmente integrati». (rcz)

CATANZARO – Barberio: «Il quartiere Lido si rifà il look per l’estate»

«Il quartiere marinaro inizia a rifarsi il look, in anticipo rispetto alla stagione estiva, con i primi lavori in corso d’opera che stanno interessando il verde pubblico nell’area del lungomare».

Lo afferma il consigliere comunale Antonio Barberio evidenziando «l’impegno avviato da parte dell’amministrazione comunale, nello specifico del settore igiene e ambiente con l’assessore Giorgio Arcuri, nella manutenzione specialmente degli alberi e delle aiuole che circondano il lungomare. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla potatura delle palme, un’operazione che non si faceva da tanto tempo e che consentirà di restituire piena salute agli arbusti ornamentali. Piccoli gesti che, nelle maglie di una sempre complicata gestione di tutte le problematiche che riguardano la manutenzione ordinaria in città, denotano una sensibilità concreta in tema di ambiente e di decoro urbano che diventa ancora più rilevante quando messa in pratica nell’area della città a maggiore vocazione turistica».

«Ma – continua – questa non è l’unica novità attesa per le prossime settimane: sarà, infatti, implementata l’illuminazione pubblica in una parte del lungomare e, nell’ottica di rendere l’immagine del quartiere sempre più gradevole, è prevista, anche la decorazione artistica delle principali rotatorie di accesso e uscita del quartiere. Una novità che regalerà, sicuramente, un bell’impatto visivo a tutti coloro che transiteranno per Lido». (rcz)

CICALA (CZ) – La CasaPaese lancia le sue magliette per il crowdfunding

Associazioni, scuole, studi medici, vivai, imprese edili, ristoranti: sono soltanto alcune delle realtà di ogni angolo della Calabria e non solo che hanno risposto subito all’appello lanciato da CasaPaese, la residenza innovativa che, nel piccolo borgo di Cicala – Dementia Friendly Community riconosciuta dalla Federazione Italiana Alzheimer – assicura quotidianamente protezione, libertà e dignità alle persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative.

È sempre più in crescita il numero di persone che, rinnovando il sostegno e la vicinanza alla realtà presieduta da Elena Sodano, stanno contribuendo alla nuova operazione di solidarietà promossa dal 6 aprile, in occasione del primo compleanno di CasaPaese.

#chidonavincesempre è l’hashtag che accompagna la nuova raccolta fondi (https://www.gofundme.com/f/casa-paese-cicala-chidonavincesempre) lanciata per rendere gli spazi esterni accoglienti e funzionali come il resto della struttura che ricrea al suo interno le attività del paese, tra cui il bar, la trattoria, il cinema, il fruttivendolo, l’ufficio postale e il tabacchino.

È diventato anche il motto riportato sulle magliette appositamente realizzate – attualmente già alla seconda ristampa – per essere donate a chi offre il proprio contributo. È possibile richiederle inviando una mail a chidonavincesempre@associazioneragi.org.

L’obiettivo è realizzare piccoli viali alberati in cui passeggiare, che conducono a un giardino in cui, tra aiuole fiorite, alberi da frutto e area giochi, gli ospiti potranno godersi momenti di relax insieme ai parenti e agli amici a quattro zampe.

Grande supporto è giunto anche dalla Fidasc Calabria (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia), rappresentata dal presidente Francesco Citriniti, che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’associazione Ra.Gi. per sostenere le attività di CasaPaese.

“Sono onorato di poter contribuire insieme a tutta la famiglia Fidasc Calabria a questo progetto e alle iniziative lodevoli promosse dall’associazione Ra.Gi., mostrando ancora una volta come il mondo dello sport volge lo sguardo anche al sociale” dichiara spiegando che, in ogni manifestazione Fidasc in Calabria, saranno esposte le casette collettive per la raccolta di offerte libere a sostegno della realizzazione dell’area esterna della residenza.

«Il nostro motto è uniti si vince sempre. Siamo pronti ad accogliere tante altre proposte di sostegno, certi che anche questa volta vinceremo per garantire spazi sempre più confortevoli ai nostri ospiti», commenta la presidente Sodano ricordando che è possibile partecipare alla raccolta fondi sino al 31 maggio. (rcz)

CATANZARO – Al Politeama “Ballata per piccole iene”

In scena domani, alle 18 e alle 21, al Teatro Politeama di Catanzaro, lo spettacolo Ballata per piccole iene, un atto unico unico sulla violenza di genere tratto dal libro “Amori malvagi” prodotto da Confine Incerto e con Anna Macrì.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito della rete dei Teatri Pro.Sa – Professionisti Spettacolo Associati, è una performance di teatro e j’accuse feroce contro il sistema che crea vittima e carnefice in un gioco imposto di ruoli senza via d’uscita se non l’amputazione di una parte di se stesse, una ulteriore violenza all’anima, per una sopravvivenza in un mondo che odia e manda ancora al rogo le donne. La donna che viene rappresentata nello spettacolo non ha nome, età, ruolo sociale, etnia, è tutte le donne che percorrono contro la loro volontà il percorso che un mondo di maschi mostra loro.

È la voce di tutte le donne, poiché la violenza ha un suo “linguaggio” codificato che tutte impariamo in un modo o nell’altro e prima o poi nella vita. “Ballata per piccole iene” è la rappresentazione del male senza veli e senza pietismi. È denudare il dolore senza lacrime, senza misericordia, perché se ne prenda atto coscientemente. È svelare una realtà che nessuno vuole guardare, nella sua completezza, dicotomia, dualità, che punta il dito su mancanze oggettive nel sistema su cui regge la società. Non soltanto, per la prima volta, forse, affronta la violenza dei figli sulle madri, forse il dolore più atroce e insostenibile per una donna che si trova ancora una volta a dover percorrere il calvario del silenzio per amore.

Sempre a firma di Confine incerto, venerdì 19 aprile – matinèe alle 11 e in pomeridiana alle 18 – andrà in scena nella Chiesa di Santa Caterina a Gasperina Dietro il Sud, di e con Emanuela Bianchi.

Un lavoro che nasce dall’esigenza di confrontarsi con una problematica storica del nostro territorio: l’emigrazione, con il vissuto emotivo che accompagna tutti i migranti del mondo. La necessità di conoscenza, di lavoro, di gratificazione, di affetto, di riscatto, di coraggio, la saudaji, la nostalgia intesa come passione del ritorno, la necessità di raccontare. Storie narrate da chi è già partito e mai più tornato e da chi invece ha deciso di narrare la “restanza” benché tanto legata al viaggio lontano dei cari. (rcz)

CATANZARO – Si è riunito il Comitato per il Centenario dall’uccisione di Giacomo Matteotti

Si è riunito, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili, il Comitato di Commemorazione per il Centenario dall’uccisione di Giacomo Matteotti, presieduto dal sindaco Nicola Fiorita.

Accanto al primo cittadino, il presidente del Consiglio Comunale, Gianmichele Bosco, i consiglieri comunali Gregorio Buccolieri e Valerio Donato, la delegata del Rettore Umg, Aquila Villella, Elena De Filippis, già preside del Liceo classico Galluppi e membro della commissione toponomastica comunale, Armando Vitale, presidente Fondazione Imes – Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali e Associazione Gutenberg Calabria, Domenico Marino e Rosanna Masciari, esperti della storia socialista locale, Ivan Russo, storico, archivista, componente commissione toponomastica comunale, lo studioso Mario Saccà e Mario Vallone, presidente Anpi provinciale Catanzaro.
Del Comitato sono componenti anche il consigliere comunale Fabio Celia, il docente universitario Umg Vittorio Daniele e la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Antonella Iunti. I lavori si sono svolti con l’assistenza del responsabile amministrativo dell’Ufficio di Gabinetto, lo storico Salvatore Bullotta.
Durante l’incontro, si è discusso ampiamente sulle iniziative da intraprendere per celebrare la figura di Giacomo Matteotti, rapito e brutalmente ucciso da una squadra fascista il 10 giugno 1924. È emerso un consenso unanime sull’importanza di coinvolgere, nei prossimi mesi, la città di Catanzaro in un programma commemorativo del leader socialista, tra i primi e più lucidi avversari del regime fascista, a cui, nel capoluogo, è dedicata un’importante piazza nel cuore della città.
Tra le proposte discusse, spiccano l’organizzazione di un’esposizione dedicata, la proiezione di opere cinematografiche e il coinvolgimento attivo delle scuole locali. Grazie alla generosa collaborazione di cittadini e ai contatti attivati con la Fondazione Giacomo Matteotti, sarà possibile arricchire queste iniziative con fonti storiche originali di provenienza nazionale e dagli archivi della città. (rcz)

CATANZARO – Parte la rassegna culturale “La bella stagione”

“La bella stagione”: si intitola così la prima edizione della rassegna di arti, libri e costume promossa per il periodo primaverile dall’amministrazione comunale. Il programma è stato approvato nell’ultima seduta della giunta presieduta dal sindaco Nicola Fiorita ed è stato realizzato su proposta condivisa degli assessori alla Cultura, Donatella Monteverdi, al Turismo, Antonio Borelli, e alla Pubblica istruzione, Nunzio Belcaro.

Un cartellone che animerà Catanzaro, dalla fine di aprile fino a tutto il mese di maggio, mettendo insieme creatività, musica, tradizione e promozione del territorio per una serie di appuntamenti destinati a coinvolgere tutta la comunità.

In particolare, l’evento più corposo che segna un elemento di novità nella programmazione dell’amministrazione sarà “Maggio dell’arte” – dal 3 al 26 maggio – che vede specialmente i più giovani protagonisti di un fitto calendario di concerti aperti al pubblico, laboratori didattici e performance artistiche grazie alla collaborazione dell’Accademia di belle arti, del Conservatorio Tchaikovsky e del liceo artistico “G. De Nobili”.

Tra le iniziative compartecipate e patrocinate dal Comune, rientrano “Primavera in Maschera” che il 27 e 28 aprile vedrà nuovamente sfilare in città le più belle maschere allegoriche italiane per un’iniziativa dagli importanti risvolti turistici; “Parco in fiore” dall’1 al 5 maggio che offrirà un tripudio di colori nella cornice del Parco della Biodiversità; il 4 e 5 maggio masterclass e concerto con il maestro Paolo Piana, ospite del Coro Polifonico Singing Cluster; dal 20 al 25 maggio l’annuale appuntamento con la fiera del libro Gutenberg e gli incontri con alcune delle personalità più illustri del mondo della cultura italiana; infine, il 25 maggio la chiusura con la terza edizione di “Giardini d’arte” che trasformerà lo spazio verde del quartiere San Leonardo in un laboratorio di restyling urbano.

«La bella stagione è lo slogan scelto per quello che vuole rappresentare un grande contenitore in cui far convivere le diverse espressioni, coinvolgendo la scuola e i poli di formazione artistica e musicale della nostra città», affermano gli assessori Monteverdi, Borelli e Belcaro.

«Il modo migliore di ritrovarsi e di trascorrere all’aperto alcuni momenti di aggregazione e di intrattenimento, all’insegna dei colori e dei profumi che la primavera ci regala. Dal centro storico a Lido, coinvolgendo anche i quartieri della città in una modalità che immaginiamo possa essere itinerante, anno dopo anno, e che quest’anno toccherà Sant’Elia e Santa Maria. Stimoli positivi che speriamo possano essere recepiti da tutti i cittadini che vorranno vivere questo nuovo percorso, tra iniziative sperimentali e altri appuntamenti che hanno alle spalle già altre edizioni di successo». (rcz)

CATANZARO – All’IC Mater Domini concluso il progetto “Chi ben comincia”

di ELISA CHIRIANOGiovedì, 11 aprile all’Auditorium “A. Coccimiglio” dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro, si è svolto l’evento conclusivo del progetto Chi ben comincia: incipitiamo, una grande avventura, che ha coinvolto il collettivo di scrittura e illustrazione “I Galatini” (studentesse e studenti della classe III D della Scuola secondaria di Primo Grado “V. G. Galati” di Catanzaro), in collaborazione con esperti del mondo della scuola, dell’editoria e del settore culturale.

Il Progetto, nato all’interno del bando nazionale della Società Dante Alighieri, è stato promosso e sostenuto dal Comitato catanzarese, presieduto da Teresa Rizzo, che nel corso della manifestazione finale ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di promuovere azioni in cui i giovani protagonisti si sentano chiamati in prima persona a confrontarsi sui grandi classici della Letteratura, per divenire artefici di un significativo percorso di crescita artistica e creativa. 

Le attività sono state sostenute in ogni fase dalle Dirigenti Scolastiche, che nel corso degli ultimi anni si sono avvicendate alla guida dell’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro: le dott.sse Rosetta Falbo, Elisabetta Zaccone e Maria Antonietta Crea. Quest’ultima, in particolare, ha messo in risalto la gioiosa fatica con la quale docenti, alunni e famiglie operano per amore della cultura, consentendo a un Dirigente di coglierne i frutti.

Dammi un grande incipit e scriverò tutta un’altra storia! È questo il senso del libro, frutto di fervide giovani menti che si sono lasciate stuzzicare da intrecci di parole e grovigli di sensazioni, convergenti o dissonanti. Hanno chiacchierato con Edgard Allan Poe e percorso divini sentieri nella selva oscura; hanno immaginato tormenti antichi e tracciato strade nuove. Hanno riacciuffato ricordi e si sono messi in viaggio in bilico tra orizzonti nuovi e confini incerti.

I Galatini hanno scritto sedici racconti brevi, di cui hanno curato anche le illustrazioni, che sono diventati struttura portante del libro, pubblicato da La rondine edizioni, casa editrice diretta da Gianluca Lucia. L’attento lettore potrà cercare, tra le righe, battiti e battute, sogni e segni, Potrà trovare se stesso e l’altro da sé; potrà accendere nostalgie e immaginare futuri di-versi, nella certezza che, come scriveva Italo Calvino, «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire».

Un esperimento ben riuscito, rispetto al quale l’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, che ha condiviso con i presenti anche un saluto da parte dell’assessore all’Istruzione, Nunzio Belcaro, ha espresso soddisfazione e apprezzamento. Ripartire dai classici per scoprire il valore della parola, della sua efficacia nel tempo e della sua forza narrativa: è questa la sfida da perseguire e l’obiettivo da raggiungere. I classici sono opere che hanno superato una selezione operata dal tempo. Immergersi in essi significa scoprire un baule pieno di tesori, ma spesso chi insegna deve vincere la diffidenza degli studenti nei confronti di libri che vengono dal passato e apparentemente evocano mondi lontani dai nostri.

L’esperienza laboratoriale è stata condotta da esperti del settore. Daniele Aristarco (autore di numerosi romanzi, racconti e saggi divulgativi, soprattutto destinati ai ragazzi e alle ragazze, e pubblicati da diverse e prestigiose case editrici italiane) ha curato il laboratorio di scrittura, rendendolo strumento di incontro, confronto, condivisione ma soprattutto di dialogo. La proiezione del suo videomessaggio nel corso della presentazione del libro ha commosso il pubblico e ha acceso nuove scintille di bellezza.

Giuseppe Pavone (illustratore catanzarese, specializzato in “Progettazione artistica per l’impresa graphic design” all’Accademia di Belle Arti del capoluogo, con all’attivo due mostre personali di arte contemporanea tra il 2017 e il 2018, diversi progetti d’arte e di educazione civica in collaborazione con varie scuole del territorio calabrese) si è occupato invece del laboratorio di illustrazione.

«La natura del progetto – ha sottolineato – mi ha subito stimolato e ringrazio i ragazzi per avermi fatto sentire parte della classe, mentre fornivo loro indicazioni, solo tecniche, per migliorare le loro tavole senza snaturarle». 

La prof.ssa Barbara Gullo, che ha seguito le fasi operative dei laboratori creativi e l’editing dell’opera, ha sottolineato quanto una simile attività sia stata gratificante per i ragazzi e ragazze che, senza temere di ricevere un voto o un giudizio, si sono messi a nudo, anche scavando dentro di sé o fantasticando, fino a realizzare un libro piccolo nelle dimensioni, ma denso di senso, di cui andar fieri.

L’evento conclusivo è stato un modo per scoprire che la rete è una forza, che insieme si possono raggiungere grandi traguardi, che la diversità è fonte di ricchezza e che la condivisione è un valore aggiunto. Interessante e degno di nota è stato, a tal proposito il contributo fornito dall’Associazione culturale Calabria Contatto, presieduta da Giuseppe Valerio Guzzi, da anni impegnata in iniziative di promozione e diffusione di buone pratiche, di eventi artistici e culturali della nostra regione.

Interessanti sono altresì le interviste che la giornalista Roberta Cricelli, responsabile dell’ufficio stampa e socia di Calabria Contatto, ha diffuso attraverso notizie e interviste diramate nel sito e nelle pagine social, che hanno ricevuto il plauso di un vasto pubblico e una notevole risonanza mediatica.

«Calabria Contatto si prefigge da sette anni l’obiettivo di offrire un megafono a ciò che di buono questa terra trattiene. Cosa può esserci di più bello da raccontare se non l’approccio di ragazzi e ragazze alla scrittura, alla letteratura e all’arte, in forma libera e non condizionata dalla struttura burocratica che spesso imbriglia la scuola».

«A loro che vivono qui e adesso e che sono il presente non il futuro, prossimi possibili autori del Salone del Libro o del Concorso Calabria in Versi da noi organizzato, auguro la libertà di poter esprimere sempre sé stessi, al di là delle convenzioni, avendo compreso che si può essere liberi anche restando in una stanza a scrivere o a leggere», ha affermato al termine dell’evento, Roberta Cricelli.

Il pomeriggio è stato anche allietato dall’eccellente performance musicale della Lampasi Philarmonic Orchestra, guidata dai docenti Giuseppe Mazza, Massimo Naccarato, Gianfranco Notaro, Anna Scalzo e Giuseppe Scalzo. I giovani strumentisti hanno scaldato l’atmosfera sulle note de l’Inno di Mameli, della colonna sonora di Pinocchio e del Walzer n, 2 di Dimitri Šostakovič.   (ec)

 

CATANZARO – Successo per l’open day dell’Accademia di belle arti

Più di cinquecento studenti provenienti da diverse scuole superiori della Calabria hanno partecipato all’edizione primaverile degli Open day dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Come ormai consuetudine, l’Accademia ha aperto le proprie porte agli studenti delle quarte e delle quinte classi di licei e istituti tecnico-artistici calabresi per far conoscere loro le possibilità formative offerte dalle sue dieci Scuole. Un viaggio nelle due sedi dell’Accademia, quella nel cuore del centro storico, in via Tripoli, e quella nel quartiere Materdomini, nel corso del quale i giovanissimi studenti hanno potuto conoscere dalla viva voce dei docenti e degli studenti dell’Accademia le opportunità di formazione sia nei linguaggi dell’arte più tradizionali rappresentati dalle Scuole di Pittura, Decorazione, Scultura, Illustrazione-Grafica, Scenografia, che in quelli più contemporanei, come le Scuole di Regia, Fashion style e gioiello, Graphic Design, Didattica dell’arte, in quelli più innovativi, come la Scuola di Computer Games o di prossima attivazione come la Scuola di Fotografia.

«Per l’Accademia, l’apertura e la collaborazione con il territorio che la circonda è fonte essenziale di vita. Vogliamo contaminare il territorio calabrese con la cultura dell’arte e della bellezza, formando i futuri professionisti che, soprattutto in Calabria, potranno offrire un contributo forte nello sviluppo sociale, culturale ed economico – ha detto Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – In questi ultimi anni abbiamo quindi inteso perseguire con entusiasmo e pervicacia l’obiettivo di far conoscere la nostra attività agli studenti calabresi, dimostrando loro che a pochi passi da casa possono trovare un luogo capace di offrire loro una formazione di qualità, in un contesto stimolante e in continua evoluzione. La risposta, sin qui, è stata straordinaria visto che in poco tempo abbiamo più che raddoppiato il numero di iscritti e le richieste sono in aumento. Abbiamo costruito un ambiente formativo in cui docenti e studenti si sentono parte integrante di un progetto condiviso: sono orgoglioso dell’entusiasmo e dello spirito con cui tutta l’Accademia ha partecipato all’organizzazione degli Open Day». (rcz)