25 anni fa nasceva a San Luca la Fondazione “Corrado Alvaro”

di GIUSY STAROPOLI CALAFATIEra il 24 gennaio del 1997, quando a San Luca, piccolo paese dell’Aspromonte, ritratto come un nido di terracotta sulla schiena della montagna, nasce la Fondazione Corrado Alvaro

«Se la Calabria ha un cuore, questo batte a San Luca. Qui nacque Corrado Alvaro».

Un uomo mediterraneo e uno scrittore europeo a cui, il suo paese natio, riconosce, attraverso una fondazione a lui dedicata, il genio, l’intelletto, il pensiero, il valore e l’indispensabilità delle sue opere.

Sarà stato certamente freddo allora come oggi, quel gennaio del ’97. La stessa freddura di quando i torrenti della montagna corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque.

Alla presenza di don Massimo Alvaro, fratello (prete) dello scrittore, la fondazione viene istituita dal Comune di San Luca, la Regione Calabria, l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria e l’Università della Calabria, nella palestra della scuola elementare del paese. Con sigillo notarile, viene data vita a un ente culturale importante, pronto ad onorare il sanluchese che ha varcato il Pollino; l’aspromontano che ha raccontato la montagna; il calabrese che ha raggiunto l’Europa.

Un cammino cominciato sotto la presidenza egregia del grande mariologo, padre Stefano De Fiores, cittadino Illustre di San Luca, che è un continuo crescendo. Dal paese dell’Aspromonte, al resto del mondo. Un fiume inarrestabile di attività. Convegni, tavole rotonde, incontri, seminari, mostre, laboratori di scrittura creativa, viaggi, in cui sempre, e con costanza e dovizia, sono stati diffusi l’opera, la poetica e il pensiero di uno dei più grandi intellettuali e scrittori del ‘900 italiano ed europeo. 

La fondazione intitolata ad Alvaro, tocca l’apice della sua attività culturale, dando vita a uno dei più grandi premi letterari italiani. Il Premio Nazionale Corrado Alvaro. Un vanto, una pietra miliare che illumina San Luca di bello e arricchisce il panorama letterario italiano di un valore inestimabile ed inesauribile.

Oggi, la Fondazione Corrado Alvaro, guidata dall’illustre professore Aldo Maria Morace, conta un quarto di secolo. Anni che certamente si sarebbero dovuti festeggiare. Ma non è aria. Non così. Non quando un ente di cultura di tale portata, capace di far brillare l’Aspromonte e non solo, nel buio della Calabria, viene lasciato solo. Per motivi non del tutto chiari, vengono a mancare i contributi degli Enti Fondatori, e la Fondazione, che del pensiero alvariano ha portato alta la bandiera nel mondo, non riesce più a portare a compimento i suoi progetti. Tra tutti il Premio Nazionale Corrado Alvaro.

Se la bellezza salverà il mondo, la cultura salverà la Calabria. Ma bisogna far sì che a San Luca si torni a lavorare nel nome di Alvaro. È un imperativo. Per tutta la Calabria lo è.  Per l’Italia, e per l’Europa. Se esistono casi in cui il tempo è galantuomo, come spesso si recita in termini di riscatto, in questo sarà certamente tiranno. Alvaro non può aspettare. La Fondazione a lui dedicata non può stare ferma neppure un altro attimo ancora.

Serve impegno e sostegno da parte dai tutti. La Regione Calabria, si senta gravata dall’obbligo di dare un segnale di presenza concreto, mettendo in agenda, nelle primissime pagine, la Fondazione di San Luca. Bisogna insegnare la bellezza alla gente. La cultura lo è. I libri lo sono. Alvaro è un monumento alla bellezza della cultura, della rinascita, del riscatto di una terra in cui gli uomini e le donne e i bambini, non sono più disposti a credere che vivere rettamente sia inutile.

Buona rinascita, Fondazione Corrado Alvaro! (gsc)

 

Alessia Bausone (Fondazione C. Alvaro): Nomina di Nesci a sottosegretario segnale importante per la Calabria

Alessia Bausone, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Corrado Alvaro, ha dichiarato che «la nomina dell’on. Dalila Nesci a sottosegretaria per il Sud e la Coesione Territoriale rappresenta un segnale di attenzione importante per la nostra Regione, e per le sfide e occasioni importanti che la attendono a partire dal Recovery Fund e la lotta alla crisi economica e alla disoccupazione aggravata dalla pandemia».

«La laboriosità dell’on. Nesci – ha aggiunto – ha avuto più di un riscontro nelle aule parlamentari in due legislature sui più svariati temi, dalla sanità, alle questioni territoriali, alla lotta agli sprechi della politica. Giova porre attenzione a come chi ha votato contro la fiducia al Governo Draghi con la motivazione che il presidente del Consiglio non avesse parlato di lotta alla mafia, con la nomina di Dalila Nesci ha ricevuto un sonoro smacco che delinea la netta differenzaa tra gli speculatori dall’antimafia e chi, come la neo sottosegretaria, pratica l’antimafia dei (e nei) fatti».

«Inoltre – ha proseguito – va evidenziato che oggi il “governo del Sud” è in mano a due donne, la sottosegretaria Dalila Nesci e la ministra Mara Carfagna alle quali va posta una sincera fiducia affinché siano protagoniste del necessario riscatto femminile calabrese in ambito pubblico e non solo. Superare stigmi, pregiudizi, ghettizzazioni e ingabbiamenti culturali e sociali è un lavoro che non può prescindere da un’azione politica incisiva da attuare con determinazione».

«Sono tutti temi – ha detto ancora – dalla legalità, alla parità di genere, alla moralità (e alla questione morale) della politica, che hanno un collante: la cultura. Ecco perché Fondazioni come quella di San Luca che porta il nome di Corrado Alvaro, non vanno lasciate sole al loro destino infausto di tappeti rossi per passerelle politiche, ma vanno riempite di cuore, attenzione e proposte di rilancio».

«Per questo – ha concluso – oltre all’augurio di buon lavoro, al sincero apprezzamento per la scelta governativa e all’abbraccio personale alla neo sottosegretaria, le rivolgo pubblicamente l’invito a visitare la Fondazione culturale Corrado Alvaro, fiore all’occhiello della Calabria che si sta lasciando appassire». (rrc)

Il Premio “Alvaro” a Catanzaro: lo scrittore è tornato al suo liceo

27 ottobre 2018 – Ha un doppio significato la scelta di tenere a Catanzaro la cerimonia del XII Premio Corrado Alvaro che si è svolta ieri. Da un lato la “presenza” istituzionale della Regione a un Premio che è diventato maturo e importante e che merita di essere ulteriormente valorizzato a livello nazionale, dall’altro il “ritorno” al suo liceo dello scrittore, che proprio al Galluppi di Catanzaro ha fatto gli studi liceali. Per questo la giornata dedicata a Corrado Alvaro ha suscitato tanta emozione insieme con una sentita partecipazione degli ospiti e del pubblico intervenuto.
È la prima volta che il Premio, ideato dalla Fondazione Corrado Alvaro che ha sede a San Luca ed è presieduta da Aldo Maria Morace, un italianista di chiara fama, si svolge a Catanzaro: in questa città lo scrittore conseguì nel 1931 al Galluppi la maturità classica e il “suo” liceo ha voluto festeggiarlo all’Auditorium Casalinuovo con la partecipazione di studenti provenienti da vari istituti cittadini e una rappresentanza dell’istituto Comprensivo San Luca, accompagnata dalla dirigente scolastica Carmela Rita Serafino.
Morace ha aperto i lavori ricordando la molteplicità della produzione di Corrado Alvaro dal teatro, al giornalismo e alla narrativa sottolineando quanto all’estero, tra gli intellettuali, la figura e l’opera di Corrado Alvaro sono molto note e intrinsecamente legate alla Calabria. A sottolineare l’importanza della manifestazione l’Assessore regionale all’Istruzione e alle Attività culturali, Maria Francesca Corigliano, che ha rimarcato la centralità di Alvaro per la nostra identità e l’attività di promozione che la Giunta regionale sta attuando sugli autori calabresi di ieri e di oggi.
«Questa giornata – ha detto la Corigliano – si inserisce pienamente nel quadro complessivo di valorizzazione della letteratura calabrese che con il Presidente Oliverio abbiamo avviato puntando a coltivare la memoria verso i protagonisti della narrativa del Novecento e intensificando il confronto con gli autori calabresi di oggi che hanno raggiunto un notevole successo tra il pubblico e contribuiscono a narrare la Calabria oltre gli stereotipi. E di questi autori, alcuni sono anche membri della Giuria di questo prestigioso Premio, di cui va dato merito alla Fondazione Corrado Alvaro, che lavora con dedizione in un contesto complesso, decisamente difficile eppure centrale per il rilancio della nostra terra».
L’Assessore, inoltre, ha ricordato che sono diverse le attività che la Regione promuove nell’ambito del programma del diritto allo studio in ottica di valorizzazione culturale, per avvicinare i più giovani al retaggio storico della Calabria. La Giuria del Premio, nominata dalla Fondazione, è stata presieduta da Carmine Abate e composta da, Domenico Dara, Marisa Fasanella, Cataldo Perri e Corrado Calabrò, che non ha potuto prendere parte alla giornata per sopravvenuti impegni.
Il Presidente Mario Oliverio, insignito dalla Fondazione Alvaro di un riconoscimento per la vicinanza istituzionale, ha voluto inviare un messaggio ai partecipanti al Premio, in cui ripercorre le attività che la Regione ha intrapreso per valorizzare la figura di Alvaro ed evidenzia: «il suo monito celeberrimo “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile” resta come un monumento nella nostra coscienza collettiva ed è destinato a perdurare sempre valido nel tempo futuro».
Lo scrittore Carmine Abate ha annunciato e presentato i vincitori delle due sezioni del Premio, presenti in sala, e che hanno ritirato le targhe realizzate dal maestro Rosario La Seta, dopo aver ascoltato le motivazioni esposte da Dara e Fasanella. A Giuseppe Lupo è andato il premio per la sezione Narrativa col romanzo “I giorni del nostro incanto” (Marsilio) e a Salvatore Maira il premio per la sezione Narrativa opera prima con “Diecimila muli. Romanzo di uomini e bestie” (Bompiani).
Agli scrittori vincitori, gli alunni del Liceo Classico “P. Galluppi” hanno rivolto quesiti e riflessioni dopo aver approfondito la lettura dei loro testi, animando un dibattito proficuo e interessante, tra modernità e tradizione, a cui ha contribuito la Preside del Liceo, Elena De Filippis, la quale, inoltre, ha offerto a tutti le suggestioni degli anni giovanili passati da Alvaro tra i banchi della scuola catanzarese e nella società cittadina dell’epoca, sottolineando come lo scrittore abbia saputo narrare la Calabria arcaica che ha incontrato nella sua giovinezza con grande forza evocativa.
Un premio di studio è stato assegnato dalla Fondazione alla giovane Rosalba Peronace per la tesi di laurea dal titolo “Gente in Aspromonte: la geografia dell’Aspromonte nell’opera di Corrado Alvaro”, discussa all’Università di Pisa.
Nel foyer dell’Auditorium la Biblioteca Comunale De Nobili ha allestito una mostra libraria con numerose edizioni delle opere alvariane, una delle quali con dedica e autografo di Corrado Alvaro al bibliotecario dell’epoca Filippo De Nobili, a cui la biblioteca stessa è intitolata. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Catanzaro era presente il vicesindaco Ivan Cardamone, che ha ringraziato l’Assessore Corigliano e ha evidenziato la sinergia tra istituzioni in ambito culturale che a Catanzaro, grazie all’intervento della Regione Calabria, sta producendo fatti positivi, tra cui la giornata dedicata ad Alvaro, le mostre al Complesso del San Giovanni, i grandi eventi e i festival. L’assessore alla Cultura e vicesindaco del Comune di Catanzaro aveva già espresso la soddisfazione per l’evento: «La città di Catanzaro è orgogliosa di poter ospitare la XIII edizione del Premio letterario nazionale “Corrado Alvaro”, un appuntamento di alto profilo culturale che conferma il ruolo e la dimensione della Città Capoluogo di regione quale sede privilegiata dei grandi eventi». Cardamone ha insistito sulla valenza dell’iniziativa nei confronti delle nuove generazioni: «La manifestazione ha offerto l’occasione agli studenti della città di confrontarsi con scrittori calabresi insigniti del prestigioso riconoscimento. Proprio il coinvolgimento dei più giovani costituisce il valore aggiunto di questa iniziativa che intende non solo rendere omaggio alla figura di Corrado Alvaro, ma anche coinvolgere il mondo della scuola in un percorso mirato a promuovere la conoscenza della letteratura calabrese e dell’identità locale».
Alla Città di Catanzaro la Fondazione Alvaro ha simbolicamente attribuito un riconoscimento in memoria degli anni vissuti dallo scrittore e per l’attenzione che da molti anni la comunità catanzarese tributa all’autore di “Gente in Aspromonte”.
Presenti alla manifestazione anche il consigliere regionale Arturo Bova, presidente della Commissione antindrangheta e il Commissario prefettizio di San Luca, Salvatore Gullì, intervenuto nel corso della cerimonia. Un momento speciale della mattinata è stato dedicato al ricordo di Alessandro Leogrande, giornalista prematuramente scomparso a cui è stato assegnato un riconoscimento postumo alla memoria per il romanzo “La frontiera” (Feltrinelli).
La lunga e bella giornata dedicata ad Alvaro è proseguita nel pomeriggio in Auditorium con un reading letterario di Carmine Abate e con musiche di Cataldo Perri, Checco Pallone, Enzo Naccarato e Piero Gallina. (rcz)

Nella foto di copertina: Gli scrittori Domenico Dara e Carmine Abate, il vincitore Giuseppe Lupo e l’assessore Maria Francesca Corigliano

A Catanzaro la XIII edizione del Premio Corrado Alvaro

26 ottobre 2018 – Si svolge oggi alla Auditorium Casalinuovo di Catanzaro la XIII edizione del Premio letterario nazionale “Corrado Alvaro”. La giornata si articolerà in due momenti: alle 9.30 i saluti istituzionali e i premi agli scrittori che dialogheranno con gli studenti e dalle 17.30 lo spettacolo letterario in omaggio ad Alvaro con Carmine Abate e Cataldo Perri e la consegna dei riconoscimenti speciali.
I vincitori di questa edizione sono Giuseppe Lupo con “Gli anni del nostro incanto” (sezione narrativa), Salvatore Maira con “Diecimila muli. Romanzo di uomini e bestie” (narrativa opera prima) e Alessandro Leogrande con “La frontiera” (riconoscimento alla memoria). «Tre libri – ha affermato il presidente della Giuria, lo scrittore Carmine Abate – di cui andiamo davvero fieri. Per la XIII edizione del Premio abbiamo voluto rendere omaggio a Corrado Alvaro  anche con un racconto sul rapporto tra lui e gli scrittori calabresi che sarà narrato durante il reading letterario-musicale previsto in chiusura del Premio quando si esibiranno insieme a me, Cataldo Perri (voce e chitarra battente), Checco Pallone (tamburello e chitarra), Enzo Naccarato (fisarmonica), Piero Gallina (violino e lira)».


«Avevamo dei libri davvero molto belli. Non è  stato facile ma abbiamo deciso all’unanimità sicuri delle scelte finali”. Lo ha dichiarato Marisa Fasanella mentre Cataldo Perri hanno messo in evidenza l’importanza dell’insegnamento della letteratura calabrese nelle scuole «tramite gli scrittori portatori di grandi valori che hanno tracciato la nostra storia e le nostre identità» ed ha proposto di intestare un Parco letterario a Corrado Alvaro.
Presente alla presentazione in Cittadella anche il segretario della Fondazione “Corrado Alvaro” Sebastiano Romeo il quale ha illustrato l’attività della Fondazione il cui fiore all’occhiello è costituito proprio dal Premio «per il quale – ha specificato – quest’anno si è deciso che la giuria fosse composta da scrittori calabresi. La scelta della Fondazione e della Regione di realizzare questa edizione a Catanzaro – ha aggiunto –  è legata al ricordo degli anni di formazione trascorsi dall’autore di San Luca al Liceo “Pasquale Galluppi” della Città Capoluogo della Calabria dove conseguì la maturità classica nel 1913 e dove tenne per la prima volta una conferenza pubblica».
La preside del Liceo “Galluppi”, Elena De Filippis, ha espresso commozione “per essere stati individuati per questa occasione. «Una  scelta – ha affermato – caratterizzata dalla fierezza di aver ospitato in questo liceo uno degli scrittori meridionalisti più rappresentativi come Corrado Alvaro».
La Fondazione “Corrado Alvaro” ha assegnato anche altri riconoscimenti ad Istituzioni e a calabresi illustri: al presidente della Regione Mario Oliverio, alla Città di Catanzaro, al Magnifico rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, al direttore scientifico IEO di Milano Giuseppe Curigliano. Il premio di studio se lo è invece aggiudicato Rosalba Peronace per la tesi di laurea su “Gente in Aspromonte: la geografia dell’Aspromonte nell’opera di Corrado Alvaro”. (rcz)