Tag: Galleria d’Arte Le Muse

Da visitare, a Cosenza, presso la Galleria d’Arte “Le Muse”, la mostra di pittura Caleidoscopio di Mariarty Marina a cura di Myriam Peluso.

Mariarty Marina è una pittrice surrealista, si occupa di designer e illustrazioni. Ha provato diverse tecniche fino a quando non ha preso sul serio la pittura nel 2016 ed in due anni ha realizzato più di 70 dipinti di vari generi e temi e creato sculture ed installazioni. Su consiglio di amici, ha deciso di mostrare al pubblico le proprie opere alla prima mostra personale nella sua città natale, Astrakhan, dopo di che ha iniziato a ricevere proposte di collaborazione da gallerie e musei in tutto il paese e oltre.

La pittrice, infatti, inserisce nelle sue tele una vasta gamma di colori. I suoi dipinti nascondono codici segreti e messaggi ed hanno un particolare impatto sulla realtà. l mondo tangibile e parallelo è perfettamente raffigurato dal pennello dell’artista sincronizzando la coscienza dello spettatore con l’impulso energetico delle tele. La opere saranno in esposizione fino al 20 Giugno 2019. (rcs)

S’inaugura oggi, a Cosenza, alle 17.00, presso la Galleria d’Arte Le Muse, la mostra personale Omaggio a San Valentino di Nico Zanovello, a cura di Myriam Peluso.

Intervengono Simonetta Costanzo, il prof. Francesco Bruno, il prof. Giuseppe Spadafora e il prof. Alessandro Ceci.

Si tratta di un pittore veneto che da anni si esprime attraverso questa tipologia pittorica. È un’artista che fino ad oggi non si è fatto molto conoscere per quanto riguarda la sua arte, ma che si è manifestato attraverso l’esercizio della sua professione di psicoterapeuta. Tuttavia in questo periodo ha molto viaggiato per il mondo ed in particolare ha trascorso gli ultimi 5 anni in Brasile, ma da qualche mese si è trasferito nella nostra regione ove la sua arte ha trovato stimoli vivaci e carichi di emozioni e riconoscimento.
La sua arte pittorica appare molto varia e passa da una rappresentazione molto colorata di nature morte a una composizione di sentimenti profondi ad una ritrattistica molto efficace ed intensa.
Proprio in questo campo ci sembra che Zanovello trasfiguri le rappresentazioni dei suoi soggetti confondendole in una emozione complessa che ne riguarda la cattura dell’anima.
Le composizioni più profonde sembrano scaturire da una fusione particolare che avviene nel suo inconscio e che attiene alla rappresentazione del sentimento che affoga tutta la forma e che si mescola attivamente in una drammatica malinconia che esprime delle forme ancestrali che riguardano esperienze antiche che si possono porre all’inizio della vita di relazione cioè immagini archetipiche.( Animus, Anima, Ombra, Grande Madre ).

La mostra si potrà visitare fino al 24 febbraio. (rcs)