Gastronomia, dopo il successo a Sanremo Pedro’s verrà premiato in Campidoglio

Pietro Giovanni Tangari, in arte Pedro’s, maestro pizzaiolo e ambasciatore dell’eccellenza culinaria per la regione Calabria, dopo il successo ottenuto anche quest’anno al Festival di Sanremo, lunedì 19 febbraio sarà in Campidoglio a Roma dove otterrà, per il sesto anno di fila, il titolo di Ambasciatore Doc Italy 2024. Risultato, questo, che premia Pietro Tangari e il suo brand che da oltre 20 anni non è solo “ambasciatore di calabresità” nel mondo ma è, soprattutto, eccellenza culinaria e gastronomica di primo piano nel panorama regionale.

Se i primi anni al Festival di Sanremo sono stati segnati dalle pizze con il peperoncino rosso, la provola silana e le scaglie di bergamotto, il maestro pizzaiolo Pedro’S negli anni seguenti ha scelto di promuovere ricette tipiche come la ‘nduia o il “sacchiettu” di Longobucco mentre quest’anno ha letteralmente conquistato i palati più esigenti con lo “scrigno d’amore”.

Si tratta di una ricetta realizzata con un rotolo di pasta pizza a lunga maturazione che racchiude patate silane, sarde salate dello Jonio e caciocavallo silano. Il tutto irrorato da olio Igp. Una ricetta unica nel suo genere che unisce le specificità gastronomiche del mar jonio, delle colline olivetate calabresi e del caciocavallo del Parco nazionale della Sila.

«Credo che tutti noi abbiamo il dovere di fare conoscere le nostre eccellenze e di portarle fuori dai confini regionali per condividere storia e saperi con il resto del paese al fine di attrarre visitatori da fidelizzare con la nostra capacità di accogliere e ospitare e, soprattutto, con la nostra gastronomia che non ha certamente nulla da invidiare con quella delle altre regioni», Pedro’s.

«Sono molto orgoglioso – dichiara l’ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione Calabria excellent” – del nostro associato Giovanni Pietro Tangari. Perché attraverso l’innovazione, la formazione, la cooperazione e la promozione costante è riuscito a costruire un modello di azienda che risulta sempre in crescita e che riesce non solo a parlare di sé ma, soprattutto, a far parlare del nostro territorio e della Calabria. Il Maestro Pedro’s – conclude Pugliese – non è più solo un punto di riferimento della gastronomia al di fuori della nostra regione ma è anche un vero e proprio promoter della bellezza, del gusto e dei sapori della nostra Calabria». (rcs)

Gambero rosso, sono 28 i ristoranti calabresi nella prestigiosa guida

di ARISTIDE BAVA – Due locali della Locride sono entrati a pieno titolo nella Guida del Gambero rosso “Ristoranti d’Italia 2024”, ormai arrivata alla sua 34esima edizione. La scelta è stata fatta sulla base di 2.485 “insegne” recensite.

In Calabria, sono stati 28 i ristoranti inseriti nella guida e, appunto due di questi sono ubicati nel territorio della Locride, ovvero il Ristorante “Gambero Rosso” di Marina di Gioiosa e la Trattoria “La Taverna del Borgo” di Mammola.

Il Gambero Rosso è struttura nata negli anni Settanta ed è stato fondato dalla famiglia Sculli (Giuseppe e Anna Maria Sculli) che da emigrati sono tornati a Marina di Gioiosa proprio per creare il ristorante ora gestito dai figli Riccardo e Francesco. È uno dei locali più noti del territorio e offre delle pietanze, a base di pesce, ma non solo, decisamente selezionate.

La Taverna del borgo di Mammola è “esplosa” con il tradizionale pesce stocco, sapientemente lavorato dai due chef-patron Nunzio e Giuseppe Pisano, che specialità di Mammola, è cucinato in svariati modi (anche fritto o marinato); il locale offre anche la possibilità di mangiare ancora la pasta fatta in casa con farine di grano e di segale macinate al mulino ad acqua.

In provincia di Reggio Calabria ci sono altri quattro locali inseriti nella guida, ovvero la Taverna Kerkira di Bagnara Calabra, il De Gustibus di Palmi. il Qafiz di Santa Cristina D’Aspromonte e il Vecchio Porto di Villa San Giovanni.

Gli altri locali della Calabria sono 11, per la provincia di Cosenza (Hyle San Giovanni in Fiore, La Tavernetta di Spezzano della Sila, Sapori & Saperi di Belvedere Marittimo, La Locanda di Alia di Castrovillari, Il Carpaccio di Acri, Kamastra di Civita, Senzanomesiamo di Corigliano Rossano, Magnatum La Degusteria di Longobardi, Agorà di Rende ancora sempre di Rende il Di sotto Wine bar e il Ferrocinto).

Quattro sono della provincia di Catanzaro ovvero l’ Abbruzzino di Catanzaro, Cura Cucina Contemporanea di Davoli, Luigi Lepore Ristorante di Lamezia Terme e Agriturismo Calabrialcubo di Nocera Terinese.

Tre della provincia di Vibo: il Me Restaurant e la Locanda Toscano di Pizzo Calabro nonché l’Approdo di Vibo Marina.

Infine quattro sono della provincia di Crotone: il Pietramare Natural Food del Praia Art Resort di Isola Capo Rizzuto, la Max Trattoria Enoteca di Cirò Marina, Dattilo di Strongoli e Da Ercole di Crotone.(ab)