La notte dei Ricercatori all’UniCal strumento di socializzazione e pace

di FRANCO BARTUCCILa nona edizione della Notte dei  Ricercatori che si è svolta all’Università della Calabria lo scorso 30 settembre si è chiusa, dopo due anni di sospensione, causa gli effetti della pandemia Covid-19 e relative varianti, con enorme successo di partecipazione e affluenza di tantissimi giovani provenienti da vari istituti scolastici della regione ed anche della vicina Basilicata avendo il progetto interessato nella promozione anche l’Università della vicina Regione.

Vedere il ponte Bucci con la Notte dei Ricercatori, che ha segnato il ritorno alla normalità, ripopolandosi di migliaia di visitatori tra scolaresche, famiglie e cittadini curiosi di scoprire il Campus di Arcavacata e quanto in esso viene prodotto dalle ricercatrici e dai ricercatori che con passione, dedizione ed impegno si dedicano alla ricerca scientifica e tecnologica con risultati di assoluto rilievo internazionale, è stata una emozione incredibile e ancor di più pensando al fatto che tale iniziativa è avvenuta nel cinquantesimo anniversario del primo anno accademico 1972/1973 dell’Università della Calabria, sotto la guida ed impulso del suo primo Rettore, prof. Beniamino Andreatta.

Una figura che credeva nella nostra Università e soprattutto nei giovani che avrebbero affollato il Campus, in cui  con tutto quello che è accaduto sul ponte Bucci nella circostanza di questa nona edizione della “Notte dei Ricercatori” ne vediamo la freschezza e l’attualità del suo pensiero ed azione del fare.

Della nascente Università diceva: «L’Università di Cosenza  assume una funzione civile oltre che scientifica e mobilita nelle coscienze dei professori e degli studenti tutte le energie per realizzare un grande ed effettivo motivo fusivo. L’impegno fondamentale è quello di considerare l’Università come luogo di convergenza non soltanto dei giovani ma degli adulti, un luogo dove, al di là della formazione didattica, si sviluppi un rapporto di tipo pubblico. È un traguardo molto ambito. Vorrei, insomma  essenzialmente questo: che l’intera società calabra e non soltanto una minima parte di essa, trovasse nell’Università un ben più profondo significato di quanto non ne abbiano avuto, finora, tutte le altre Università». 

«L’Università di Cosenza – ha proseguito – deve diventare una città dei giovani, con tutti i servizi e le infrastrutture necessarie. Bisogna adottare  una nuova mentalità di studio, come quella che hanno gli studenti inglesi di Oxford o di Cambridge, e attuare un nuovo ambiente, con campi sportivi, luoghi di ritrovo, di divertimento, di studio. A Cosenza deve sorgere una società veramente nuova di giovani, in una dimensione di grande libertà. Una cosa simile in Italia non esiste. Questa società di giovani avrà veramente la possibilità di studiare in modo nuovo, entro un ambiente nuovo. Perché oltre ai temi professionali si darà ampio spazio anche ad altri temi culturali e sportivi come il teatro, le piscine, le palestre, i campi da gioco. Un mondo studentesco inedito».

Vedere quella folla ci ha riportato a riflettere sulla figura di Beniamino Andreatta e sulla esigenza di dare consapevolezza e forza a queste nuove generazioni non coscienti di avere queste importanti radici che possono contribuire, se se ne acquisisce consapevolezza, a creare una società, un ambiente, una regione ed un mondo migliore. Più che giusta, quindi, la soddisfazione espressa dal Rettore, prof. Nicola Leone, per il risultato ottenuto che dà valore a tutte le componenti dell’Università per essersi mobilitati a svolgere un ruolo di accoglienza ed informazione.

Ogni dipartimento ha organizzato i suoi stand espositivi e i luoghi dove esporre ed illustrare le varie attività di ricerca scientifica, peraltro visitati dallo stesso Rettore, oggetto di interesse da parte di tutti i visitatori. 

In rappresentanza dei 14 dipartimenti ed altre istituzioni del territorio presenti, ci soffermiamo a dare voce ed ascolto al prof. Alfredo Garro,  delegato all’Orientamento per il Dipartimento DIMES, noto per essere uno dei padri dello SpaceFOM, lo standard scelto da NASA per realizzare le simulazioni delle missioni spaziali del programma Artemis e di tutti i suoi elementi costitutivi, e per essere stato il primo accademico ad aver rivestito il ruolo di presidente dell’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE – INCOSE Chapter “Italia”).

«È stato emozionate – ci ha dichiarato – vedere soprattutto tanti bimbi e ragazzi partecipare attivamente ai vari esperimenti, ospitati nei tanti stand dislocati lungo il Ponte Bucci, che avevamo come filone conduttore la salvaguardia del pianeta e le transizioni ecologica e digitale non più rinviabili. In particolare, lo stand del Dimes è stato organizzato, grazie alla collaborazione di tante colleghe e colleghi, in diverse aree finalizzate a promuovere l’offerta formativa del Dipartimento».

«Nell’Area dedicata all’Ingegneria Informatica – ha proseguito – era possibile sfidare un’Intelligenza Artificiale in un divertente gioco da scacchiera: in molti hanno accettato la sfida e qualcuno è riuscito persino a pareggiare la partita! L’area dedicata all’Ingegneria Chimica permetteva di cimentarsi nella realizzazione del biodiesel a partire da semplice olio già utilizzato in cucina per la frittura di cibi e di effettuare diversi esperimenti che andavano da applicazioni dell’Ingegneria Alimentare all’interazione con fluidi in grado di cambiare il proprio comportamento in base al tipo di forza ad essi applicata. L’area dell’ingegneria Elettronica vedeva invece la proiezione, su un grande schermo da 65 pollici, di applicazioni sviluppate dagli stessi studenti del Corso di Studi in svariati ambiti che andavano dal monitoraggio dell’ambiente e dell’individuo a quello delle strutture mediante sofisticati sensori ed algoritmi di analisi dei dati. Infine, una parte dello stand è stata riservata all’esposizione ed illustrazione di Poster relativi all’Ingegneria delle Telecomunicazioni, all’Ingegneria dell’Automazione e alle attività dei tanti laboratori che operano presso il Dimes». 

«Sono soddisfatto per il numero di visite ricevute e per l’interesse dimostrato dai visitatori verso le attività proposte e l’offerta formativa del Dipartimento che risulta essere molto attrattiva. Anche quest’anno, per alcuni Corsi di Studio le richieste hanno superato il numero di posti messi a disposizione tanto da doverli incrementare quando è stato possibile. Mi auguro davvero che l’evento “Notte della Ricerca 2022” possa segnare il definitivo ritorno alla normalità del nostro Campus che fa della residenzialità e del continuo e costante rapporto tra i membri della comunità che lo popolano la sua nota distintiva sin dalla sua fondazione». 

Una sperimentazione che potrà costituire materia di studio e lavoro in preparazione della decima edizione che dovrà avere nel 2023, come riferimento, l’importanza della scienza per essere strumento di Pace in spirito di fratellanza fra gli esseri umani. l’Università della Calabria per la presenza del suo campus può svolgere un ruolo di lievito nella costituzione di un “giardino della pace”, del quale se ne avverte il bisogno. (fb)

All’Unical La Notte dei Ricercatori torna in presenza

di MARIACHIARA MONACO – Dopo due anni di stop, causati dall’emergenza pandemica, l’Università della Calabria è tornata ad ospitare, in presenza, la tanto attesa e desiderata Notte dei ricercatori.

L’obiettivo è stato  quello di avvicinare i giovani al mondo della scienza, e per questo motivo, l’Università della Calabria, insieme all’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Università degli studi della Basilicata, hanno operato in simbiosi ed hanno dato vita ad un apparato organizzativo per far sì che ciò avvenisse.

Il cuore pulsante del progetto ha un nome molto audace: SuperScienceMe, così da proiettare i giovani verso un futuro molto vicino, nel quale la ricerca scientifica e la scienza, svolgono un ruolo decisivo, necessario anche nella salvaguardia dell’intero globo.

Il messaggio è stato molto chiaro, e per l’occasione, le ricercatrici ed i ricercatori, nei numerosi stand allestiti lungo il famoso ponte scoperto “Pietro Bucci”, hanno illustrato le cinque missioni del programma europeo, incentrato su  i cambiamenti climatici, la prevenzione contro il cancro,  la salvaguardia degli Oceani, la salute dei suoli, e per finire la formazione di città a impatto climatico zero.

Insomma una vera e propria immersione nel mondo scientifico, che ha accompagnato i numerosi studenti in questo fantastico mondo chiamato “Ricerca”.

Non solo, coloro i quali hanno partecipato alla Notte dei ricercatori,  hanno avuto la possibilità di assistere ad esperimenti e dimostrazioni,  conferenze e seminari, mostre, visite guidate, concerti. Il mondo dell’arte che viene miscelato dagli atenei, con il mondo scientifico.

«Abbiamo la necessità di attirare nuove e giovani risorse nel mondo della ricerca», ha asserito la dirigente del Cnr Lidietta Giorno, sottolineando uno degli obiettivi principali della Notte che è proprio quello di avvicinare i giovani studenti alla carriera accademica.

Non solo giovani universitari, nel più grande Campus d’Italia infatti, si sono registrate presenze record di scuole medie e superiori dell’intera provincia e non solo. Con Researchers at schools, gli studiosi delle quattro università coinvolte, insieme ai tecnici del Cnr, hanno incontrato i numerosi studenti, per illustrare loro, le cinque Eu Mission.

Una macchina organizzativa perfetta, che ha fatto rivivere all’ ateneo, l’energia e l’importanza di un evento che necessita della “presenza” delle persone.

Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, si è detto orgoglioso, di come anche quest’anno la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, di cui Unical è capofila, sia stata fra i pochi, otto precisamente, progetti italiani finanziati dalla Commissione europea.

«Questo riconoscimento conferma le nostre grandi capacità, non solo scientifiche, ma anche comunicative e di trasferimento delle conoscenze», ha concluso Leone.

Nei quattro atenei coinvolti, inoltre, come da tradizione, è stato organizzato lo spettacolo serale, pronto a chiudere il programma.

Il Campus di Arcavacata, ha ospitato il cantautore Peppe Voltarelli, nell’anfiteatro di Piazza Vermicelli,  pronto a fare divertire i numerosi spettatori attraverso Le ragazze del paese accanto e sonificAzione nella notte degli acchiappacervelli. (mm)

Presentata la Notte dei Ricercatori

È stata presentata l’edizione 2022 della Notte dei Ricercatori, la manifestazione – fra i pochi progetti finanziati dalla Commissione Europea, che vede protagoniste l’Università della Calabria, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università Magna Graecia di Catanzaro e l’Università della Basilicata.

Tantissime, infatti, le iniziative tra esperimenti, tour scientifici, dimostrazioni, eventi ludico-didattici e intrattenimenti tematici coinvolgeranno, da mattina a sera, presso i quattro atenei del progetto – i tre calabresi e quello della Basilicata -, i visitatori di cui si stanno registrando le prenotazioni.

«Manca ancora una settimana all’evento ma sono già oltre 3mila le prenotazioni da parte delle scuole», ha dichiarato il rettore Nicola Leone dell’Unical, entusiasta per il ritorno della manifestazione in presenza. Leone si è detto altresì orgoglioso di constatare come anche quest’anno la Notte delle ricercatrici e dei ricercatori, di cui Unical è capofila, sia fra i pochi, otto precisamente, progetti italiani finanziati dalla Commissione europea.

«Questo riconoscimento conferma le nostre grandi capacità, non solo scientifiche, ma anche comunicative e di trasferimento delle conoscenze», ha commentato il rettore Ignazio Marcello Mancini di UniBas, evidenziando la proficua sinergia che si è creata fra i partner del progetto SuperScienceMe.

«Abbiamo approntato un programma di interessanti attività collegate anche ad altre iniziative come il festival scientifico Cosmos della Città di Reggio che incrocia il cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace” – ha raccontato, durante la conferenza, il rettore dell’Università Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti.

“Abbiamo la necessità di attirare nuove e giovani risorse nel mondo della ricerca” – ha asserito la dirigente di ricerca del CNR Lidietta Giorno, sottolineando uno degli obiettivi principali della Notte che è proprio quello di avvicinare i giovani studenti alla carriera accademica.

E proprio per questo, l’edizione 2022 della Notte dal titolo SuperScienceMe: ReSearch is your Re-Source, dedica ampio spazio alla sensibilizzazione delle giovani generazioni nei confronti della scienza e, in particolar modo delle Steam (discipline scientifiche) con un’attività specifica che i ricercatori dei quattro atenei e del Cnr espleteranno nelle scuole dei territori di Calabria e Basilicata.

Infatti, come ha asserito la vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi, nell’anno europeo dei giovani la Notte rende i ragazzi protagonisti di un percorso di conoscenza che vede, da una parte il personale docente accompagnato nell’azione di trasferimento del sapere e, dall’altra, gli studenti messi nelle condizioni di scoprire la bellezza di studiare e fare ricerca.

Il cuore dell’iniziativa quest’anno è rappresentato proprio dalle attività dirette alle scuole. Con Researchers at Schools, infatti, i ricercatori delle quattro università e del Cnr, incontreranno gli studenti delle scuole delle due regioni per illustrare le cinque EU Missions su cui la manifestazione è incentrata.

L’obiettivo è coinvolgere gli studenti con le discipline e la ricerca STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) grazie ai ricercatori che opereranno in maniera sinergica con gli insegnanti in contesti di apprendimento informali.

Il 30 settembre la Notte offrirà, da mattina a sera, il tour scientifico Missione Ricerca, prenotabile sul sito dedicato (https://www.ssme.it/tematiche/missione-ricerca/) scegliendo fra le attività del ricco catalogo di esperimenti e dimostrazioni e articolato in cinque aree tematiche, ispirate alle cinque missioni europee: Salute e qualità della vita; Oceani e Mari puliti; S.O.S Clima; Città Green e Smart; Suolo e cibo sani.

Ogni area tematica accoglierà gruppi di visitatori che assisteranno e parteciperanno agli esperimenti.

Nei quattro atenei è previsto, come da tradizione, lo spettacolo serale che chiude il programma della Notte.  Durante la conferenza stampa è intervenuto il cantautore Peppe Voltarelli che all’Università della Calabria, nell’Anfiteatro di Piazza Vermicelli, darà vita con la sua band, a partire dalle 21, agli spettacoli “Le ragazze del paese accanto” e “sonificAZIONE nella notte degli acchiappacervelli”. (rrm)

 

La Notte dei Ricercatori 2021, tantissimi gli ospiti internazionali

Sono tantissimi gli ospiti internazionali che interverranno alla Notte dei Ricercatori SuperScienceMe:Research is your Re-Generation, a cui l’assessore alla ricerca Università e Istruzione, Sandra Savaglio, quest’anno ha  seguito e curato personalmente la partecipazione della Regione.

L’assessore, infatti,  ha voluto che il taglio del contributo regionale come  partner dell’iniziativa fosse completamente diverso rispetto a quanto realizzato lo  scorso anno; ha, infatti, curato l’idea culturale e scientifica per il coinvolgimento  dell’assessorato da lei guidato, in collaborazione con il Dipartimento di Presidenza,  settori Ricerca e Università.

SuperScienceMe: Research is your Re-Generation” vanta un partenariato istituzionale  molto ampio che coinvolge le regioni Calabria e Basilicata (quattro università  pubbliche, 11 sezioni locali di enti di ricerca e le Regioni Calabria e Basilicata),  l’edizione 2021 promuove la cultura della sostenibilità, valorizzando il ruolo della  ricerca e l’impegno dei ricercatori per invertire la tendenza dell’antropizzazione  umana. 

Il progetto, abbracciando pienamente il Green Deal europeo, si propone di  sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di invertire la rotta e trasformare  le sfide climatiche e ambientali in opportunità. Attraverso attività per tutte le  generazioni, una specifica attenzione è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado al  fine di inspirare le giovani menti verso percorsi legati alla ricerca green. 

Le attività previste per l’edizione 2021 si articolano in pre-eventi (entro il 23  settembre) e attività durante la “Notte” (24 settembre). In particolare, tutti i partner  sono impegnati a promuovere l’iniziativa e ad attrarre l’attenzione dei partecipanti,  con specifica attenzione alle scuole di ogni ordine e grado.  

I pre-eventi hanno l’obiettivo di coinvolgere le scuole in attività extra-curriculari, per  introdurre il tema dell’anno 2021 e accompagnare i ragazzi alle attività previste per il  24 settembre con maggiore consapevolezza.  

Ad intervenire a questa edizione, dunque, sono Stefano Mancuso, botanico, accademico e saggista italiano che dialogherà con le  scuole collegate nel pre-evento del 22 settembre, a partire dalle ore 9.00. Il  collegamento, disponibile anche sul sito SuperScienceMe, è il seguente: https:// formez.adobeconnect.com/web-room/ (Evento realizzato in collaborazione con Formez); Jane Goodall, etologa e antropologa inglese nota in tutto il mondo per i suoi studi  sugli scimpanzé e per il suo impegno ambientale. La sua ricerca sulla vita sociale e  familiare degli scimpanzé è iniziata 60 anni fa in Tanzania. È la fondatrice  dell’Istituto Jane Goodall, per la ricerca, l’educazione e la conservazione. L’intervento di Goodall è previsto per venerdì 24 Settembre sulla piattaforma del  SuperScienceMe. 

Kerry Kennedy, avvocata scrittrice e attivista statunitense da più di 40 anni. È  fondatrice e presidente della Robert F. Kennedy Human Rights. È la figlia di Bob. Ha  lavorato in tantissimi paesi impegnata sui diritti umani: El Salvador, Gaza, Haiti,  Kenya, Northern Ireland, and South Korea[5] She was also involved in causes in   China, Indonesia, Vietnam, India, Sudan, and Pakistan. Kennedy is the chair of the  Amnesty International (evento e orario da confermare).

Infine, sarà a cura di Sandra Savaglio l’evento conclusivo della Notte europea dei  Ricercatori 2021, dal titolo Sotto il cielo stellato, una osservazione astronomica dal telescopio del Parco Astronomico Luigi Lilio di Savelli (KR), con Sandra Savaglio e Antonino Brosio.  L’evento si terrà intorno alla mezzanotte ed è strettamente dipendente da  eventuali fenomeni atmosferici che potrebbero impedire l’osservazione del cielo. (rcz)

 

L’Ue finanzia l’edizione 2021 de La Notte dei Ricercatori “SuperScienceMe”

Anche per il 2021, la Commissione Europea, finanzierà, con un contributo di 300 mila euro la Notte dei Ricercatori “SuperScienceMe” presentata da Università della Calabria insieme a Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università della Basilicata, Cnr e Regione Calabria.

La manifestazione scientifica, che dallo scorso anno interessa i territori calabro-lucani, vanta una storia ormai lunga e degna di nota nel panorama europeo degli eventi finanziati dalla call Marie Skłodowska-Curie Actions – European Researchers’ Night.

Nata nel 2014 come Notte dei Ricercatori dell’Università della Calabria, nel 2018 è divenuta espressione, per volere del soggetto capofila Unical, del partenariato composto da tutti gli atenei calabresi, dal Cnr e dalla Regione Calabria, a cui, lo scorso anno si è aggiunto l’ateneo lucano.

Il progetto 2020 SuperScienceMe – Research is your R-Evolution è stato realizzato in modalità digitale con una diretta di circa 14 ore durante la quale tutti i centri di ricerca coinvolti hanno raccontato l’avventura dell’uomo nella storia della scienza.

Una modalità che, sebbene dettata dalla pandemia in corso, ha dimostrato la sua straordinaria capacità di raggiungere i suoi target in tutto il mondo.

Per tale motivo, come già annunciato lo scorso anno, a conclusione della manifestazione scientifica, dal Magnifico Rettore dell’Unical Nicola Leone, la modalità digitale continuerà a caratterizzare e veicolare i contenuti scientifici della Notte dei Ricercatori. Infatti per l’edizione 2021 è in programma una modalità blended di svolgimento dell’evento, proprio perché, sempre più, il must di SuperScienceMe è “nessuno rimane fuori dalla Notte dei Ricercatori”.

SuperScienceMe – Research is your Re-generation è il titolo della Notte dei Ricercatori in programma per il 24 settembre 2021. Fortemente permeata dalla vision del Green Deal europeo invita i fruitori alla conquista di quelle conoscenze atte a invertire la “rotta” comportamentale per trasformare le sfide climatiche e ambientali in opportunità. SuperScienceMe, l’eroina della Notte dei Ricercatori, diffonderà il messaggio: “La ricerca può aiutare a rigenerare il pianeta e a salvare vite umane”.

Una nuova e avvincente sfida quella di SuperScienceMe per il 2021, il cui progetto è stato ideato dallo staff dell’Area Ricerca, Innovazione e Missione Sociale dell’Unical guidato dal suo responsabile Andrea Attanasio, che è anche il project manager, e dai docenti Francesco Valentini, Delegato del Rettore alla Progettazione, e Maurizio Muzzupappa, Delegato al Trasferimento Tecnologico. (rcs)

La Calabria in mondovisione con La Notte dei Ricercatori, che registra numeri da record

Un’edizione, quella di quest’anno, de La Notte dei Ricercatori – SuperScienceMe – REsearch is your R-Evolution, che ha registrato numeri da record, grazie al nuovo format digitale che ha permesso alle persone di tutto il mondo di seguire l’evento scientifico di Calabria e Basilicata.

Una vera e propria esperienza scientifica promossa dall’Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata, Cnr (istituti Itm, Iia, Icar, Iit, Isac, Imaa, Ism, Ispc) e Regione Calabria che, nella giornata di ieri, ha proposto ai visitatori virtuali una diretta di 15 ore dedicata al viaggio nel tempo, dalla Preistoria al Futuro e che, solo a inizio giornata, ha contato 400 classi e 2500 visitatori registrati. Numeri che sono poi aumentati nel corso nella manifestazione e che hanno determinato, fra le altre cose, un   incremento dei follower sui social del 1000 per cento.

Numeri altissimi, se si considera che, fino all’anno scorso, si sono sfiorati numeri da capogiro come 60mila presenze e 16mila registrazioni delle scuole, e per cui gli organizzatori hanno espresso grande soddisfazione per una Notte che non solo ha lasciato il segno, ma che apre a nuovi orizzonti e modalità di diffusione della scienza, inaugurando un nuovo corso.

Notte dei Ricercatori 2020

Quattro gli studi tv operativi, troupe in tutti i laboratori e strutture degli enti di ricerca della Notte per una carrellata di esperimenti e dimostrazioni per i target kid, junior e family, due ospiti di fama internazionale, e cioè la biologa Barbara Gallavotti che ha parlato di virus, batteri e di grandi battaglie contro le pandemie della storia, e l’astronauta Paolo Nespoli che ha fatto sognare bambini e adulti con i suoi racconti “spaziali”.

E ancora, tanto divertimento grazie alle attività di edutainment con i laboratori e le performance di Leo Scienza; trasferimento di conoscenza con i corner dedicati a fornire informazioni su programmi di finanziamento europei, nazionali e regionali; valorizzazione dell’innovazione con lo spazio dedicato alle spin-off nate dalla ricerca; attività di inclusione sociale per i piccoli pazienti della Pediatria dell’Ospedale di Cosenza, per i migranti, per i Poli Universitari Penitenziari. All’insegna della natura inclusiva della Notte dei Ricercatori, tutta la diretta è stata tradotta in Lis (Lingua Italiana dei Segni) dall’Ente Nazionale Sordi (Ens) – Sezione Provinciale Cosenza.

Notte dei Ricercatori 2020

A guidare i fruitori in questa avventura volta a dimostrare come l’evoluzione scientifica determinata dal lavoro degli scienziati sia fondamentale per il mondo, è stata la supereroina narrativa “SuperScienceMe”, interpretata dall’attrice Marilena Morabito.

In serata si è svolto lo Science Show, il contest volto a premiare il miglior comunicatore/divulgatore di un progetto scientifico degli enti di ricerca della Notte. Si sono sfidati 14 ricercatori e a vincere è stato Francesco Mauriello dell’Università Mediterranea con il progetto Watch. Durante lo show, condotto dal divulgatore scientifico Marco Merola, le performance artistiche della cantautrice Marina Rei, l’intervista ad Adrian Fartade, divulgatore scientifico, youtuber e scrittore, e a Dario De Luca, attore, regista teatrale, drammaturgo e pedagogo.

Un viaggio nella storia della scienza, quello proposto da SuperScienceMe, che continua. Questo uno dei grandi punti di forza dell’iniziativa. Perché con la diretta di ieri è iniziato un percorso di trasferimento di conoscenza che, alimentato nel tempo, rimarrà fruibile per le scuole e per tutti i tipi di fruitori. Basterà raggiungere la sezione “Macchina del tempo” della piattaforma www.superscienceme.it per guardare i tantissimi video di esperimenti, dimostrazioni e visite virtuali di musei e laboratori, a cura dei ricercatori di Unical, Magna Graecia, Mediterranea, Unibas e Cnr.

Questi video, disponibili anche sulla pagina youtube dell’Università della Calabria – SuperScienceMe, sono a disposizione delle scuole, che potranno utilizzarli anche per la didattica a distanza, e in generale per tutti gli interessati alla scienza.  (rrm)

In copertina, De Bartolo, Cnr, e Delegato Unical Valentini

Al via ‘La Notte dei Ricercatori’

È in corso, sulla piattaforma www.superscienceme.it e sul canale youtube dell’Università della Calabria, l’edizione 2020 de La Notte dei Ricercatori – Research is your R-Evolution, di Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, Università degli Studi della Basilicata, Cnr (istituti Itm, Iia, Icar, Iit, Isac, Imaa, Ism, Ispc) e Regione Calabria.

La scienziata SuperScienceMe guiderà i fruitori alla scoperta della storia della conoscenza, dalla Preistoria al Futuro.

Esperimenti, dimostrazioni scientifiche, spettacoli, ospiti come la biologa Barbara Gallavotti e l’astronauta Paolo Nespoli caratterizzeranno il ricco palinsesto della Notte dei Ricercatori.

Spazio anche quest’anno alle attività targate “inclusione” come Sperimenta in corsia per i pazienti della Pediatria ai quali sono stati inviati dei kit scientifici, Aria di ricerca che riguarda il coinvolgimento dei minori nelle carceri, e Alla ricerca del mondo dell’integrazione per gli ospiti degli Sprar.

Diversi gli appuntamenti in programma: per SuperscienceMeKid, interessanti l’attività di robotica a cura dell’Università Mediterranea, e l’incontro con la biologa Barbara Gavallotti che racconta I virus nei secoli; per SuperscienceMe Junior, interessante l’incontro L’osservazione della Terra dallo spazio per i rischi naturali: il caso del rischio vulcanico a cura del Cnr e l’intervista all’astronauta Paolo Nescoli.

Per SuperscienceMe Family, con la Mediterranea ci sarà la Ricostruzione virtuale 3D dei monumenti e l’incontro dedicato al contributo delle acque reflue all’economia circolare a cura dell’Università della Basilicata.

Da non perdere, le performance di Marina ReiAdrian FartadeDario De Luca(rrm)

Verso La Notte dei Ricercatori, Savaglio: l’obiettivo è attrarre idee e portarle in Calabria

In streaming, è stata presentata l’edizione 2020 di SuperScienceMe – REsearch is your R-Evolution, La Notte dei Ricercatori promossa dall’Università della Calabria, Università di Catanzaro, Università di Reggio Calabria, Università degli Studi della Basilicata, Regione Calabria e alcune sezioni locali del Cnr in programma il 27 novembre.

La storia che racconterà quest’anno la scienziata a SuperScienceMe è quella dell’evoluzione scientifica e umana. Lo farà invitando il pubblico a vivere un avvincente viaggio nel tempo attraverso una piattaforma digitale.

«Questo evento – ha affermato il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone – rappresenta un’eccellenza meridionale, riconosciuta dalla Commissione Europea come uno dei progetti finanziati tra i 7 in tutta Italia. Quest’anno il tema del “viaggio nel tempo” rimarcherà l’importanza che la ricerca ha avuto nelle varie epoche, evidenziando come proprio grazie al lavoro dei ricercatori la società si sia evoluta, fino a raggiungere i risultati straordinari di oggi».

Il Rettore dell’Università Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, ha sottolineato l’importanza del Ricercatore e la centralità della sua figura nella società, rimarcando l’importanza del concetto di “coesione” del sistema universitario calabrese che permea anche la Notte dei Ricercatori.

«Abbiamo il compito di creare la conoscenza del cittadino responsabile. E la Notte dei Ricercatori ci consente di raccontare i risultati del nostro lavoro e la passione per la ricerca» ha dichiarato il Prorettore al Public Engagement dell’Università degli Studi della Basilicata, Nicola Cavallo, concludendo che la «ricerca è donna».

«Fare ricerca di qualità è importante – ha dichiarato Lidietta Giorno, coordinatrice di SuperScienceMe per il Cnr – per confrontarsi a livello internazionale. Bisogna investire in ricerca per incidere sulla qualità della vita di tutti».

«Si è fatta squadra sulla ricerca – ha esordito l’assessore all’Università regionale Sandra Savaglio – e potrebbe essere questo il modo per continuare a pensarci, istituzioni e centri di ricerca insieme, come “comunità scientifica”. Dobbiamo impegnarci al meglio che possiamo. Le persone devono parlarsi, comunicare in modo corretto».

«L’impegno mio personale e di tutta la Giunta regionale – ha sottolineato – sarà serio e concreto fino all’ultimo giorno in cui amministreremo. Agganciare la ricerca con il mondo internazionale è ciò in cui credo di più. Puntiamo ad attrarre idee e realizzarle in Calabria – piuttosto che il contrario a cui siamo da sempre abituati; le nostre idee, i nostri cervelli che trovano spazio fuori dai nostri confini. Tutto questo riguarderà il prossimo bando, di cui a giorni avrete maggiori dettagli».

«Spesso è la burocrazia – ha continuato – che rallenta tutte le cose che vorremmo realizzare. Regione e ricerca universitaria devono influenzarsi a vicenda, far confluire le loro azioni soprattutto per quanto riguarda il “bene comune”. Bisogna affrontare insieme – con la forza economica della Regione da una parte, e la preparazione scientifica delle Università dall’altra – questioni fondamentali come le bonifiche ambientali, la depurazione delle acque, la digitalizzazione della sanità».

«Complimenti – ha concluso Savaglio – a tutti gli organizzatori di questo evento che ha come beneficio anche quello di avvicinare i giovanissimi agli studi scientifici, svolgendo un’importante azione di orientamento e diffondendo l’interesse verso le Stem».

Il nuovo format della manifestazione scientifica, che si svolgerà in modalità digitale a causa della pandemia, è stato presentato da Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico dell’Università della Calabria. 

Il viaggio nel tempo, che doveva prendere vita negli atenei con il dipanarsi di dimostrazioni scientifiche e attività di animazione, collocate nei vari periodi storici, si svolgerà così attraverso una piattaforma digitale raggiungibile al link www.superscience.it.

Qui ci saranno i video di tutte le attività scientifiche, come esperimenti e dimostrazioni che negli anni precedenti costituivano la ormai nota “Sperimenta la ricerca” (il catalogo delle visite prenotabili dalle scuole e dal pubblico in generale).

Su questa piattaforma, inoltre, come illustrato da Francesco Valentini, Delegato del Rettore alla Progettazione della Ricerca dell’Università della Calabria, andrà in onda, per tutta la giornata del27 novembre, un programma live di attività per i target kid, junior e family.

Un programma fatto di: esperimenti nei laboratori, nei musei, nei luoghi di avanguardia tecnologica; iniziative di edutainment con divertenti spettacoli scientifici; ospiti del panorama scientifico internazionale – direttamente da Superquark la biologa Barbara Gallavotti; e dall’Agenzia Spaziale Europea l’astronauta del record italiano di permanenza nello Spazio Paolo Nespoli. E, ancora, un contest per ricercatori e lo spettacolo conclusivo.

Come nelle precedenti edizioni, sarà dedicata grande attenzione al tema dell’inclusione. Non mancherà nemmeno quest’anno, infatti, l’iniziativa Sperimenta in corsia, dedicata ai piccoli pazienti del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cosenza.

Inoltre, nel palinsesto è prevista la narrazione di un altro importante e interessante viaggio, quello dei minori non accompagnati, promosso in collaborazione con associazioni di volontariato del territorio. (rrm)

COSENZA – La presentazione de La Notte dei Ricercatori

Domani mattina, alle 10.30, sulla piattaforma Google Meets, sarà presentata l’edizione 2020 di SuperScienceMe – REsearch is your R-Evolution, la Notte dei Ricercatori in programma il 27 novembre promossa da Università della Calabria, Università di Catanzaro, Università di Reggio Calabria, Università degli Studi della Basilicata, Regione Calabria e CNR (istituti Itm, Iia, Icar, Iit, Isac, Imaa, Ism, Isps).

Durante la conferenza, sarà presentato il nuovo format della manifestazione scientifica che si svolgerà in modalità digitale e il programma completo dell’iniziativa, che prevede la partecipazione di due noti personaggi del panorama scientifico internazionale.

Intervengono Giovambattista De Sarro, Rettore dell’Università Magna Graecia; Nicola Leone, Rettore dell’Università della Calabria; Ignazio Marcello Mancini, Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata; Santo Marcello Zimbone, Rettore dell’Università Mediterranea; Lidietta Giorno, Dirigente di Ricerca di Itm-Cnr; Sandra Savaglio, assessore all’Università, Ricerca Scientifica e Istruzione della Regione Calabria.

Su Il nuovo format e la piattaforma digitale di SuperscienceMe interviene il prof. Maurizio Muzzupappa, delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico dell’Unical; su Il programma della manifestazione e il palinsesto live interviene il prof. Francesco Valentini, delegato del Rettore alla Progettazione della Ricerca dell’Unical. (rcs)

 

Il 27 novembre torna in digital edition “La Notte dei Ricercatori” di Calabria e Basilicata

Torna, in versione digitale, il 27 novembre, La Notte dei Ricercatori – SuperScienceMe – research is your R-Evolution di Calabria e Basilicata.

L’evento, finanziato dall’Unione Europea e organizzata da Università della Calabria, Università di Catanzaro, Università di Reggio Calabria, Università della Basilicata, Regione Calabria e Cnr, si svolgerà in modalità online, attraverso una piattaforma digitale, e fra esperimenti, visite nei laboratori e nei musei, dimostrazioni scientifiche e performance artistiche, condurrà i fruitori in un avvincente viaggio nel tempo – dalla Preistoria al Futuro – alla scoperta delle evoluzioni scientifiche e umane.

Il pre-evento di questa edizione è Basilicata-Calabria coast to coast, un tour con la macchina del tempo di SuperScienceMe con tappe nei luoghi dei territori interessati dalla Notte dei Ricercatori. Infatti, il viaggio, di oltre un migliaio di chilometri, è partito da Reggio Calabria, sede dell’Università degli Studi Mediterranea, ha raggiunto Catanzaro dove hanno sede l’Università “Magna Graecia” e la Regione Calabria, Cosenza con l’Università della Calabria e alcuni istituti del Cnr, Matera con il Centro di Geodesia Spaziale dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) ed, infine, Potenza con l’Università degli Studi della Basilicata ed altri istituti del Cnr.

Questo tour, fra riprese di paesaggi mozzafiato, interviste, seminari e attività scientifiche e culturali, è stato registrato nei giorni scorsi per confluire in un video promozionale dell’evento.

L’auto ecosostenibile di SuperScienceMe, con a bordo un team coordinato dal prorettore al Public Engagement dell’Università della Basilicata, Nicola Cavallo, è partita da Potenza per arrivare a Reggio Calabria da dove il tour, dal suggestivo lungomare, ha preso il via con le riprese che hanno visto protagonista il monumento Opera di Edoardo Tresoldi.

La troupe ha poi raggiunto l’Università Mediterranea dove è stato intervistato il Rettore Santo Marcello Zimbone, che ha aperto le porte dei laboratori dell’Ateneo reggino. Il giorno successivo il team di “Basilicata-Calabria coast to coast” si è spostato a Catanzaro dove ad aprire le danze è stata un’interessante visita al Parco della Biodiversità seguita da quella presso il Complesso Monumentale di San Giovanni dove si trova la fontana “Il cavatore”, opera in bronzo e granito dello scultore calabrese Giuseppe Rito. Poi intervista al Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro che ha mostrato alla troupe i laboratori di Farmacia e di Medicina. 

Il tour ha, poi, puntato alla Cittadella Regionale dove è stata intervistata l’assessore all’Istruzione e alla Ricerca Scientifica, l’astrofisica Sandra Savaglio.

Dal capoluogo calabrese, la troupe si è diretta a Cosenza, dove ha ripreso le attività di tre laboratori del CNR e intervistato il direttore di Itm-Cnr, Alberto Figoli.

Tappa successiva all’Università della Calabria dove sono state catturate le affascinanti immagini del Museo di Storia Naturale ed Orto Botanico, nonché del Museo di Paleontologia; dell’incubatore di startup innovative TechNest. La tappa Unical si è conclusa con l’intervista al Rettore, Nicola Leone. E prima di partire per il territorio lucano, la troupe di “Basilicata-Calabria coast to coast” ha fatto una capatina al centro storico di Cosenza.

La prima tappa lucana ha interessato il Centro di Geodesia Spaziale “G. Colombo” dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana. Poi, l’Università degli Studi della Basilicata – Campus di Matera con l’installazione permanente dell’opera “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto e la Collezione “MatematicArt” di Salvatore Sebaste. A seguire l’Associazione Insieme Onlus e un noto pub cittadino in cui si sono svolti due simpatici eventi di divulgazione.

Intervista al Rettore dell’Università della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, “dentro” al famoso viadotto progettato da Sergio Musmeci, e per concludere l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Cnr (Cnr-Imaa).

Ora gli organizzatori si preparano a dare il via all’attesissimo e singolare viaggio della Notte dei Ricercatori calabro-lucana: il viaggio nel tempo durante il quale il supereroe “SuperScienceMe” guiderà il pubblico alla scoperta della storia dell’evoluzione scientifica e umana. (rrm)