L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro intitolata a Mimmo Rotella

L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro è stata intitolata a Mimmo Rotella, maestro della pop art e del dècollage.

A darne notizia il Presidente dell’Aba Aldo Costa che, in qualità di proponente, ha espresso piena soddisfazione per la decisione del CdA dell’istituzione di legare il proprio nome a quello di Rotella che, più di ogni altro, rappresenta il simbolo del genio e della creatività catanzarese.

«Con grande orgoglio posso commentare l’esito positivo della proposta di intitolazione dell’Accademia al grande artista che, partito da Catanzaro, ha contribuito a scrivere pagine significative dell’arte del Novecento con tante sue opere che continuano tuttora a fare il giro del mondo», ha detto Costa sottolineando che la proposta sarà ora inviata al Ministero per i successivi adempimenti.

«Il polo di alta formazione artistica porterà il nome di Mimmo Rotella, una scelta suggerita non solo dall’eco che il maestro degli “strappi” suscita da sempre, ma soprattutto dal suo modo di intendere l’arte come strumento di riflessione e di provocazione con stimolanti risvolti sociali. Mimmo Rotella fu un rivoluzionario della sua epoca e, con questa proposta, si conclude il mio personale tributo al maestro. Infatti nel 1999, da vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, assieme ad Antonio Viapiana e Tonino Sicoli, purtroppo scomparsi, organizzammo la prima grande mostra delle opere di Rotella a Catanzaro, al Complesso Monumentale del San Giovanni, che riscosse uno straordinario successo di critica e di pubblico sanando così una dolorosa ferita nel rapporto tra l’artista e la sua Città».

«L’Accademia di Belle Arti, è utile ribadirlo, ha avviato un percorso innovativo dal punto di vista dell’organizzazione e dell’offerta didattica, guardando ai più recenti linguaggi espressivi e a nuovi profili professionali relazionati anche alle esigenze del mercato e ad interessanti sbocchi lavorativi. Mimmo Rotella, dunque, come punto di riferimento – ha concluso Costa – a cui mirare per dare continuità a questo nuovo corso e rinsaldare ancor di più il rapporto con la Città e l’identità di Catanzaro, in una più ampia prospettiva mediterranea». (rcz)

Alla Mostra di Venezia il XIX Premio della Fondazione Mimmo Rotella

Giovedì 5 settembre, alle 19.00, alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia sul Canal Grande, la 19esima edizione del Premio Fondazione Mimmo Rotella.

Il premio, che fa parte degli eventi collaterali della 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è organizzato con il Mimmo Rotella Institute, e dedicato alla feconda relazione tra i linguaggi del cinema e dell’arte, nato nel 2001 per volontà del grande artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006).

La presidente della Fondazione Mimmo Rotella, Aghnessa Rotella, insieme a Gianvito Casadonte, Direttore Artistico del premio, assegnano quest’anno il prestigioso riconoscimento al regista italiano Giuseppe Capotondi e a due eccezionali protagonisti del cast del suo film, The Burnt Orange Heresy, presentato a Venezia fuori concorso: il grande attore di origine canadese Donald Sutherland, che interpreta la figura di un leggendario artista, e la rockstar Mick Jagger, qui nel personaggio di un potente collezionista.

Capotondi e Sutherland saranno ospiti d’onore della serata del 5 settembre per ritirare il premio, che consiste in un’opera del Maestro del décollage.

Il Premio, infatti, viene assegnato ad un personaggio che, nel corso della carriera, si è distinto come grande artista, lasciando un segno indelebile del proprio percorso, così come Rotella con la sua arte.

The Burnt Orange Heresy, che è stato scelto per chiudere questa edizione della Mostra Internazionale del Cinema, è un thriller basato sull’omonimo romanzo di Charles Willeford in cui il mondo dell’arte si scontra con quello della malavita nell’Italia odierna.

«La Fondazione Mimmo Rotella – ha dichiarato Aghnessa Rotella – si conferma un’istituzione sensibile al linguaggio cinematografico, soprattutto quello che sa esprimere una sapienza e una sensibilità tipiche dell’arte vera, come piaceva a mio padre Mimmo Rotella. Sono orgogliosa e onorata di premiare The Burnt Orange Heresy per l’aderenza del film alla tematica del Premio, per la qualità e l’intelligenza creativa dimostrate da Capotondi nella sua attività, e volendo fortemente rendere omaggio a Sutherland quale uno degli interpreti più significativi dell’arte cinematografica mondiale e a Mick Jagger, una delle più grandi personalità della musica qui premiato in veste di attore».

«Il Premio Fondazione Mimmo Rotella – ha sottolineato il direttore artistico del premio, Gianvito Casadonte –  taglia il traguardo delle diciannove edizioni: un orgoglio che racconta quanto sia indissolubile e necessario il legame tra Cinema e Artee l’arte di Mimmo Rotella coniuga perfettamente questo connubio. Il Premio Fondazione Mimmo Rotella è un omaggio al cinema internazionale e a tutti quei personaggi che contribuiscono a rendere, con il loro lavoro artistico, il mondo migliore».

Giuseppe Capotondi, Donald Sutherland e Mick Jagger si aggiungono al ricco parterre di protagonisti che hanno ricevuto il Premio Fondazione Mimmo Rotella nel corso degli ultimi anni, tra cui: Julian Schnabel, Willem Dafoe, George Clooney, Michael Caine, Ai Weiwei, Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Depp, Alexander Sokurov, Berry Levinson, Joao Botelho, Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara, Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas. (mp)

A Roma la grande mostra “Mimmo Rotella Manifesto”

Un bel video su Mimmo Rotella

30 ottobre 2018 – A Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la mostra Mimmo Rotella Manifesto, a cura di Germano Celant e Antonella Soldaini. L’esposizione, ospitata all’interno del Salone Centrale fino al 10 febbraio 2019, è stata organizzata dalla Fondazione Mimmo Rotella e dal Mimmo Rotella Institute, in occasione del centesimo anniversario dalla nascita dell’artista.
In una intervista realizzata dalla Galleria Nazionale di Roma e presente nel catalogo edito da Silvana Editoriale, i curatori raccontano la nascita e lo sviluppo dell’esposizione. La mostra, come spiega Germano Celant, nasce «dall’invito della direttrice Cristiana Collu a curare una retrospettiva sull’opera dell’artista, che fosse comprensiva del suo percorso storico, con la conseguenza di analizzare le condizioni architettoniche e spaziali dell’edificio di Valle Giulia, in cui la mostra doveva calarsi ed essere presentata».
«Da qui – prosegue Celant – la ricerca immediata di una convergenza e di un’osmosi tra situazione ambientale e l’intento di mostrare un insieme complesso ed articolato di lavori, prodotto nell’arco di oltre cinquant’anni, così da costruire un tutto intenso e spettacolare».
«I lavori presenti nei sei insiemi-manifesto – spiega Antonella Soldaini – di cui almeno una trentina mai esposti in precedenza, testimoniano differenti tecniche adottate da Mimmo Rotella negli anni. Si tratta di uno spostamento linguistico continuo che dimostra forte gusto per la sperimentazione, tipico della personalità dell’artista».
La mostra, infatti, è composta da sei grandi cartelloni che raccolgono, nel loro insieme, oltre centosessanta opere.
«Davanti al primo insieme-manifesto – ha spiegato nell’intervista la curatrice Antonella Soldaini – composto da 47 dècollages realizzati tra il 1953 e il 1963 si afferra tutta la potenzialità di questo procedimento. Nel secondo insieme-manifesto è esposta una fitta sequenza di retro d’affiches, realizzati da il 1953 e il 1961. Sono opere così chiamate per l’utilizzo del retro dei manifesti strappati».
«Nel’insieme-manifesto che segue – ha proseguito la curatrice – sono accumulati i riporti fotografici e degli artypos. […] con gli artypos l’appropriazione avviene direttamente nelle tipografie, dove l’artista preleva i fogli di carta utilizzati per le prove di stampa e poi scartati. Nel penultimo insieme-manifesto sono raccolte le pitture e le sovrapitture, prodotte tra il 1984 e il 1995. Entrambe connotano un ritorno al colore con il pennello, utilizzato sia direttamente su tela, sia sopra i dècollages, a loro volta incollati su supporti metallici, gli stessi usati per le strade urbane come struttura d’appoggio. Nell’insieme-manifesto che chiude il ciclo sono inclusi i dècollages che l’artista produce tra gli anni novanta e duemila. È l’ultima fase del suo percorso, un periodo in cui ritrova la sua stessa energia e la medesima capacità di stupire degli inizi».
Nato a Catanzaro nel 1918, Mimmo Rotella è stato uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo, profondamente influenzato dai movimenti artistici del Nouveau Rèalisme  e della  Pop Art. Un grande protagonista dell’arte contemporanea che la Città di Catanzaro sta celebrando nel centenario della nascita con una lunga serie di importanti iniziative destinate a far conoscere adeguatamente l’opera del suo illustre figlio.
Com’è noto, a Rotella si deve la paternità della tecnica del dècollages, sviluppata negli anni ’50. La tecnica, nello specifico, consiste nell’intervento diretto sui manifesti pubblicitari, che vengono strappati e “manipolati” con le mani, con il manico di un pennello o con un raschietto. In seguito, questi vengono applicati su un supporto grazie all’utilizzo della colla vinavil. L’effetto che si ottiene è la spersonalizzazione dell’oggetto, che diventa materia su cui agire in totale libertà.
Il manifesto, infatti, perde così lo scopo per cui è stato creato, diventando un’opera differente, non convenzionale. (ams)

CATANZARO – Successo per l’anteprima di “Rotella fuori posto”

23 ottobre – In un gremito Complesso San Giovanni di Catanzaro, è stato proiettato, in anteprima, il film “Rotella fuori posto”.
Si tratta di un tributo che la città di Catanzaro ha voluto fare all’artista Mimmo Rotella, in occasione del centenario dalla sua nascita.

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Una scena tratta dal film

«L’Amministrazione Comunale – ha dichiarato Ivan Cardamone, vicesindaco e Assessore alla Cultura – ha voluto ricordare un artista straordinario, apprezzato in tutto il mondo, che rappresenta una delle figure più celebri della città, e che costituisce un bagaglio di conoscenza essenziale per le nuove generazioni».
«Sono molto felice – ha proseguito il vicesindaco Cardamone – che i catanzaresi abbiano risposto con una partecipazione così importante, nella certezza che, insieme, si possano sempre portare avanti iniziative positive e vincenti».
Il film è stato realizzato dalla Casa del Cinema, con la regia di Davide Cosco, coordinatore della Casa del Cinema.
«Mimmo Rotella – ha commentato il regista Davide Cosco – è stato uno degli artisti più influenti della seconda metà del XX secolo. Geniale, coraggioso, moderno che, con il cinema, avuto un legame tutto speciale. Come un grande regista del dècollage e della pop art, Rotella ha fatto, della sua stessa vita, un film, dove hanno trovato spazio celebri icone dell’immaginario collettivo, quali Marylin, Fellini, James Bond, Cary Grant, King Kong, Ingrid Bergman, Cleopatra, Rita Hayworth, C’era una volta in  America, il manifesto, il New Dada, il Nouveau Réalisme. Insomma un meraviglioso viaggio di scene irripetibili, eppure, rivisitabili in un incantesimo di colori e infinità di mondi».
«Nel film – ha proseguito Cosco – abbiamo sommato momenti di finzione a documenti  storici di grande valore scientifico, per riflettere anche sui destini e la missione dell’arte contemporanea, nel solco di un’artista che ha saputo raccontare il presente e il futuro, mettendo al centro temi universali, e portando le opere dalla strada al Museo, e non il contrario».


«Rotella fuori posto – ha sottolineato Eugenio Attanasio, presidente della Cineteca della Calabria e regista – è stato un lavoro faticoso e complesso dove siamo riusciti a mettere insieme importanti pezzi della cultura rotelliana. Partendo dal legame profondo che ha avuto con la città, siamo andati a cercare i suoi luoghi, le sue origini, che poi abbiamo messo in relazione con le esperienze internazionali, con i contributi scientifici e artistici, con le prospettive differenti».
«Questa giornata assai significativa – ha dichiarato Domenico Levato, presidente di CinemaZaro – e la risposta di pubblico e di gradimento confermano che, quando le Istituzioni lavorano bene, è sempre la città a trovarne un beneficio reale e tangibile».
Il film ha raccolto, inoltre, il plauso di Vittorio Politano, direttore dell’Accademia di Belle Arti, che ha preannunciato una serie di iniziative che si svolgeranno tra la Cineteca della Calabria, Casa del Cinema e Accademia. Politano, infine, ha ringraziato Antonino Ferraiolo, dirigente del settore Cultura, il funzionario Franco Megna, e lo staff di 4Culture, che ha contribuito alla realizzazione della manifestazione. (rcz)

CATANZARO – La mostra “Mimmo Rotella in città”

9 ottobre – Sta già riscontrando un notevole interesse la mostra “Mimmo Rotella in città” inaugurata ieri nella Casa della Memoria, la casa natale del padre del “decollage”, divenuta museo, restaurata e aperta dall’artista nel 2005. La mostra resterà aperta fino al 31 gennaio e lungo le vie della città natale dell’artista è apparsa una speciale segnaletica per indicare gli angoli urbani che conservano la memoria dell’artista.

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La rassegna è promossa dalla Fondazione Mimmo Rotella, istituita dall’artista nel 2000, e dall’associazione Mimmo Rotella Institute, creata da Inna e Aghnessa Rotella, con il supporto della Regione Calabria.
L’allestimento, studiato per adattarsi agli spazi della Casa della Memoria, mostra in modo chiaro il rapporto tra Rotella e le città nelle quali ha vissuto e che ha attraversato nei numerosi viaggi. Luoghi che hanno contribuito ad arricchire la sua esperienza umana e artistica. (rcz)

CATANZARO – Ultimo giorno del concorso per Rotella

14 ottobre – Chiude oggi la mostra-concorso organizzata In occasione del centenario della nascita di Mimmo Rotella dall’Associazione “Catanzaro è la mia città” nel centro storico di Catanzaro.
Il concorso si sviluppa nelle categorie “Pittura”, “Scultura”, “Fotografia”, Grafica digitale”, “Arte tessile”, e “Videoarte”.
«Abbiamo voluto – ha dichiarato Francesco Vallone, presidente dell’Associazione – omaggiare, in modo speciale, il Maestro Rotella perchè, con il suo estro e il suo genio, ha diffuso il nome della nostra città nel mondo e, grazie a questo evento, tutti potranno riscoprire e rivivere la sua arte».
L’iniziativa è stata, inoltre, approvata dalla Fondazione Rotella che, nello stesso periodo, alla Casa della Memoria, inaugurerà una mostra dedicata al Maestro. (rcz)

UN PO’ DI CALABRIA IN LAGUNA, IL PREMIO ROTELLA A SCHNABEL

Un po’ di Calabria in Laguna, alla 75.ma Biennale di Venezia con la consegna questa sera del Premio Fondazione Mimmo Rotella. Un Premio prestigioso, già alla diciottesima edizione, che quest’anno cade nel centenario dell’artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006).
La Fondazione Mimmo Rotella, nella persona di Aghnessa Rotella, figlia di Rotella e Presidente della Fondazione a lui dedicata, insieme al Direttore Artistico del premio, Gianvito Casadonte, assegnano ogni anno il prestigioso riconoscimento che consiste in un’opera del Maestro del décollage, e che è inserito tra gli eventi collaterali della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ad un personaggio che, nel corso della carriera, si è distinto come grande artista, lasciando un segno indelebile del proprio percorso, così come Rotella con la sua arte.

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Uno dei più famosi ‘decollage’ di Mimmo Rotella dedicato al cinema (1918-2006)

Quest’anno il Premio è stato assegnato a Julian Schnabel, cineasta di fama internazionale che, con una visione innovativa e sensibilità unica, ha saputo raccontare il mondo contemporaneo e il rapporto tra cinema e arte. Il regista e pittore statunitense partecipa alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con il film At Eternity’s Gate incentrato sull’ultima parte della vita di Vincent Van Gogh, magistralmente interpretato da Willem Dafoe che verrà ugualmente insignito del Premio Fondazione Mimmo Rotella 2018.
Aghnessa Rotella ha dichiarato di sentirsi «orgogliosa e onorata di premiare due interpreti unici e significativi di quell’arte tanto amata da mio padre Mimmo, il cinema, come Julian Schnabel e Willem Dafoe. Sono felice che la premiazione di ‘At Eternity’s Gate’ avvenga nell’anno del centenario dalla nascita di mio padre, che peraltro stimava molto il lavoro di Julian Schnabel in veste di artista. Il Premio Fondazione Mimmo Rotella si conferma un’istituzione sensibile al linguaggio cinematografico, soprattutto quello che sa esprimere una sapienza e una sensibilità tipiche dell’arte vera, come piaceva a mio padre».
Ricco il parterre di nomi importanti tra i premiati delle precedenti edizioni: George Clooney, Michael Caine, Ai Weiwei, Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam, Al Pacino, Johnny Depp, Alexander Sokurov, Berry Levinson, Joao Botelho, Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara, Gianni Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso Pacinotti e Olivier Assayas.

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La consegna del Premio Rotella a George Clooney lo scorso anno da parte del direttore del Premio Gianvito Casadonte

«Diciotto edizioni del Premio Rotella – ha sottolineato il Direttore Artistico del Premio, Gianvito Casadonte – sono un bel traguardo che racconta quanto sia indissolubile e necessario il legame tra Cinema e Arte  e l’arte di Mimmo Rotella coniuga perfettamente questo connubio. Il Premio Mimmo Rotella è un omaggio al cinema internazionale e a tutti quei personaggi che contribuiscono a rendere, con il loro lavoro artistico, il mondo migliore». (rs)

Nella foto di copertina: Gianvito Casadonte, Julian Schnabel e Willem Dafoe dopo la consegna del Premio Rotella