La Calabria e il Cilento insieme per il riscatto del territorio

di ENRICO TROTTAFinalmente parte una grande riscossa del Sud. Calabria e Cilento insieme promuovono il riscatto del territorio attraverso alcune brillanti iniziative, legate al turismo enogastronomico, culturale e sportivo.

 Il memorial di calcio dedicato ad un grande artista e musicista calabrese come Mino Reitano vedrà coinvolti vari Comuni della Calabria: Morano Calabro, Palmi, Riace (la Città dei Bronzi) Cariati e Fiumara (Città natale di Mino Reitano scomparso nel 2009) sono tra le prime municipalità di questa fantastica terra Calabra che hanno aderito con il proprio Patrocinio all’invito proveniente dal Cilento, in Campania.

 Per quanto attiene questa iniziativa il torneo si svolgerà tra Campora, Magliano Vetere, Giungano e Valle dell’Angelo, nel cuore del Parco del Cilento.

«Siamo davvero contenti – dice l’assessore Francesco Soave di Morano Calabro – che il Cilento abbia contribuito a valorizzare senza egoismi territoriali la nostra terra Calabra, ricca di valori e molto sensibile alla cooperazione».

Anche l’assessore di Palmi Giuseppe Magazzù ha con il suo sindaco, Giuseppe Ranuccio, abbracciato senza esitazione il progetto.

Il vice sindaco di Fiumara, Pasquale Repaci, con il suo sindaco, Michele Filocamo ha ritenuto di rispondere all’appello dell’Associazione “Sviluppo Cilento”, anche con l’intitolazione di una strada al grande artista Mino Reitano in uno dei Comuni cilentani per lasciare una traccia ed una memoria storica alle future generazioni.

Dunque Calabria e Cilento insieme per far ripartire queste terre ricche di tradizioni e valori, oltre i pregiudizi che a volte mortificano la nostra gente, i nostri territori del Sud Italia, fatto di gente onesta e laboriosa e politici bravi e buoni amministratori locali. (et)

Domani il Memorial e a Reggio una messa per ricordare Mino Reitano

Quattordici anni fa, il 27 gennaio 2009, i calabresi e i suoi fans sparsi in tutto il mondo piangevano la scomparsa di Mino Reitano. Da allora, grazie all’instancabile e ammirevole impegno del fratello Gegè Reitano, Mino viene celebrato ogni anno con un memorial al quale partecipano artisti affermati, amici del grande cantante, ed esordienti di grande talento. Quest’anno la tradizionale manifestazione canora del Memorial non sarà al Teatro Cilea di Reggio, bensì a Palmi, domani sera 27 gennaio alle 21, al Teatro Manfroce.

Oggi, intanto, a Reggio nella Chiesa di Santa Caterina, alle 18, è stata organizzata una santa Messa di suffragio dall’Associazione “Amici di Mino Reitano Onlus”, che sarà preceduta da una donazione, da parte dell’Associazione, a favore dei bambini bisognosi. Il ricavato sarà, poi, affidato alle Suore di Maria Immacolata di Catona, a sostegno della loro encomiabile missione.

Il Memorial dedicato al grande cantante calabrese è promosso dall’Associazione Musicale e Culturale “La Vita è così” di Gegè Reitano in collaborazione con la città di Palmi, assessorato sport, turismo, spettacolo e grandi eventi. Firma la direzione artistica Natale Princi.

Sono 23 gli ospiti che animeranno la kermesse, Dario Baltan Bembo, Laura Creato, Vittoria Cosentino e le gemelle Scarpari Presentano Domenico Milani e Giusy Sarti. Dirige l’Orchestra “Mino Reitano”, composta da 30 elementi, il Maestro Cettina Nicolosi.

In occasione del Memorial, Gegè Reitano presenterà in teatro il suo nuovo libro Mino Reitano e la vita continua (Media&Books), firmando le copie ai fans. (rs)

Papa Ratzinger voleva Mino Reitano beato

di PINO NANO – “L’anno era il 2006, la fine del 2006 gli inizi del 2007, quando Mino Reitano ricevette dal Vaticano la telefonata che cambiò la sua vita”.

Mimmo Reitano, uno dei sei fratelli di Mino Reitano, quello che tradizionalmente suonava il basso nei suoi concerti, ci racconta per telefono una delle pagine inedite della vita e della storia di suo fratello.

È l’incontro che una mattina Mino Reitano ebbe con Papa Benedetto XVI, un incontro di fede lontano dalla telecamere e da occhi indiscreti, e che Mino si portò dentro segretamente per tutto il resto della sua vita.

Torniamo a quel giorno?

Quella mattina lo accompagnai io Mino in Vaticano, come sempre facevo con le sue trasferte più lunghe e più stressanti. Tra me e mio fratello Gegè Mino preferiva la mia guida, Gegè correva in autostrada come un folle, 170-180 chilometri orari, allora i controlli della velocità non erano così pressanti e intensi come lo sono oggi. Io invece andavo molto adagio, e con me Mino riusciva a stendersi dietro sul sedile posteriore e a dormire e recuperare la stanchezza che accumulava facendo la vita che faceva.

Ricorda un dettaglio di quell’incontro?

La cosa più curiosa è che Mino per tutta la durata del loro incontro parlò con il Papa in tedesco, lingua che Mino conosceva benissimo per via delle sue lunghe trasferte in Germania, quando ancora giovanissimo suonava per i Beatles. Per lui fu un’emozione doppia, perché scoprì quel giorno che Papa Ratzinger sapeva di lui quasi tutto, si era informato della sua vita e delle sue vicende personali, e addirittura conosceva una delle canzoni più belle di Mino, “Un uomo una valigia”, il secondo 45 giri inciso per la Durium.

Di che canzone parliamo?

Di una canzone che ha fatto il giro del mondo, il testo era bellissimo ed era un brano autobiografico, nel pieno stile Reitano, che venne proposto nella fase eliminatoria di Canzonissima 1970 e fu un successo stratosferico. Una canzone che era un inno al mondo dell’emigrazione e in cui Mino ripercorreva le tappe della sua vita di emigrante.

Quello con Ratzinger era il primo incontro di Mino Reitano in Vaticano con il Papa?

Era il secondo per lui. Prima di Papa Benedetto XVI Mino aveva avuto il privilegio di incontrare anche Papa Giovanni Paolo Secondo, che era ormai alla fine del suo Pontificato e con cui Mino aveva comunque legato un rapporto di grande affiatamento reciproco.

Di cosa Mino Reitano ha parlato quel giorno a Papa Ratzinger?

Della sua vita, dei suoi concerti per il mondo, del senso intimo che Mino aveva per la famiglia e per la sua terra natale. Della fede immensa che lui aveva da quando era ragazzo.

Lei racconta da sempre del grande afflato che Papa Ratzinger aveva per Mino…

Papa Benedetto XVI aveva nei confronti di Mino un senso di ammirazione che travalicava ogni possibile immaginazione. Dopo quel primo incontro in Vaticano Mino sapeva di avere oltre Tevere un amico che aveva imparato a conoscerlo profondamente. Non mi chieda come aveva fatto. Addirittura, dopo la morte di Mino, un alto prelato Vaticano mi disse in gran segreto che Papa Ratzinger sperava di vedere Mino Reitano “beato” e di questo il Santo Padre ne avrebbe anche parlato con chi allora guidava La Congregazione per la Dottrina della Fede.

Addirittura, Beato?

Ma lei lo sa cosa ha fatto Mino per i poveri? Lo sa cosa ha donato Mino agli ultimi che incontrava per strada e per il mondo? Le posso solo dire questo, che Mino ha guadagnato in vita miliardi in vecchie lire, ma è morto senza una lira. Tutto quello che aveva guadagnato lo ha speso per la sua famiglia e per i poveri. Sa quanta gente gli scriveva dalla Calabria e gli chiedeva aiuto? Gente che doveva essere operata all’estero per malattie gravi e rarissime, e lui sa cosa faceva? Pagava tutto senza dire nulla a nessuno. Sa quante ambulanze ha regalato agli ospedali italiani? Sa quanti strumenti diagnostici ha comprato per i reparti dei bambini ammalati? Una marea di iniziative umanitarie che alla fine lo hanno reso povero, ma lui era felice così. È morto felice proprio per questo, nonostante i dolori dell’ultima fase della sua malattia. Aveva visto bene Papa Benedetto XVI che lo voleva Beato. E chi meglio di lui e più di lui? 

Ma nella vita di ogni giorno suo fratello era davvero così come appariva in pubblico?

Era molto di più. Quando la sera andavamo in giro per l’Italia a tenere dei concerti io ero addetto a recuperare il cachet della serata, poi quando lo avvertivo di avere avuto tutto quello che era stato pattuito, lui trovava sempre il modo prima di lasciare il palco o la città che ci ospitava per fare una elemosina a qualcuno che aveva già incontrato magari prima dele concerto e che secondo lui aveva bisogno di aiuto.

È morto in solitudine?

È morto avvolto dalla fede, e dalla speranza di ritrovare in paradiso i suoi genitori e i suoi parenti e i suoi amici. È morto felice anche per questa fede immensa che aveva dentro. Nella sua canzone “Un uomo una valigia” che Mogol ha reso celebre in tutto il mondo, perché più che una canzone è un’opera di straordinaria bellezza, dentro aveva previsto tutto quello che poi è successo.

Vedo che lo adorava?

Molto di più. Mino era la mia vita, Mino era la parte migliore e più bella di tutti noi, e per questo era e rimarrà un personaggio unico al mondo. (pn)

Stasera su Striscia la Notizia il museo di Mino Reitano e il nuovo libro di Gegè

Il Museo Mino Reitano di Fiumara di Muro, protagonista questa sera a Striscia la Notizia, con la presentazione del nuovo libro di suo fratello Gegè Mino Reitano e la vita continua (edizioni Media&Books). 

Gegè – che sta preparando il tradizionale memorial (il 14° dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia) per il prossimo 27 gennaio al Teatro Cilea di Reggio Calabria, è instancabilmente  la “memoria” di Mino.

Il memorial (celebrato sempre il giorno della morte dell’amatissimo cantautore calabrese) è uno spettacolo-tributo all’indimenticabile Mino. Al fratello, cui era legatissimo, gegè ha già dedicato lo scorso anno il libro    Mino Reitano e i suoi fratelli (Media&Books). Nel nuovo raccoglie altre nuove inedite immagini e racconta molti particolari di una carriera eccezionale che ha conquistato fans (calabresi e non) in tutto il mondo. (rs)

Alla memoria di Mino Reitano il premio Columbus International Award

È alla memoria dell’indimenticato Mino Reitano che è stato assegnato il Columbus International Award, il premio dedicato alle personalità che hanno diffuso e tutelato la cultura e l’italianità nel mondo.

Istituito dalla Fondazione Italy e giunto alla seconda edizione, il Premio è nato da una idea del presidente Massimiliano Ferrara e organizzato da MaMa Communication in collaborazione con United International Media Partners. La cerimonia è in programma per domani, sabato 21 maggio, alle 16, in streaming su YouTube e sulle pagine Facebook, oltre a quella del premio, di Italian’s News, Dove Vivo all’Estero, Italian’s News Radio e MaMa communication. La conduzione del Columbus è affidata anche quest’anno al giornalista Emilio Buttaro. 

A rititaro il premio per Mino Reitano, la figlia Grazia. Ma non è solo Mino a essere stato premiato: saranno premiati Totò Cascio, il bambino prodigio protagonista del film Premio Oscar “Nuovo Cinema Paradiso” e da pochi mesi autore del libro “La gloria e la prova. Il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0”, al Presidente di Solunto Foundation Giuseppe Di Franco, al Direttore di America Oggi, Andrea Mantineo, al Presidente dell’Italian American Museum di New York Joseph V. Scelsa, al Console Onorario di New York Cav. Gilda Battaglia Rorro Baldassari e all’attrice Sofia Milos. (rrm)

Gegè Reitano a Sanremo nel ricordo del grande Mino

Tre giornate dedicate alla cultura musicale, a Sanremo, promosse da Italian Music Village. Apre oggi Gegè Reitano, fratello dell’indimenticabile Mino, che ricorderà l’artista di Fiumara scomparso 13 anni fa, presentando il libro Mino Reitano e i suoi fratelli (edito da Media& Books) di cui è in uscita una nuova edizione arricchita di nuove fotografie inedite che raccontano la storia di Mino.

Gegè sarà affiancato da Dario Baldan Bembo ed Erica Tamborini. Il memorial di Mino si terrà a luglio. (rrm)

L’OPINIONE/ Emilio Errigo: Cantori, cantautori e musicisti in Calabria: Mino Retitano

di EMILIO ERRIGO – Se c’è stato un Cantore, Cantautore e Musicista, che più di tutti i tantissimi cari e noti Cantanti Calabresi, hanno valorizzato le bellezze della Calabria, in tutti gli aspetti caratteriali e caratteristici più evidenti, sicuramene è e sono convinto rimarrà per sempre tra noi, è Mino Reitano.

Già nello scrivere il suo nome e cognome, mi piange il cuore. Il caro e indimenticabile Artista musicale polistrumentista, con i testi e musiche delle sue canzoni, dedicati alla nostra Calabria, ha rappresentato molti delle realtà storiche che toccano i valori più profondi e umani della Calabria.

In “Calabria mia” e “Gente di Fiumara”, queste due bellissime poesie d’amore, ideate da Mino, musicate e cantate in tutti i Teatri e Piazze del mondo, da Mino Reitano, sono incastonati come due grossi preziosi diamanti, i sentimenti di amore e fede, più autentici del figlio più caro della Calabria.
“Calabria mia simu malati d’amuri simu malati, comu sti mandolini e sti chitarri”… “ciangi stu cori di nostalgia, ciangi pi tia Calabria mia…” e che dire, “Gente, gente di Fiumara o gente mia…, per un emigrato, ora Calabrese nel Mondo, solo nell’iniziare a cantare da solo o meglio in compagnia, queste parole, si sente scoppiare il cuore da una grande emozione.

In verità non sono certo mancati eccellenti Cantori e bravi Cantautori, nati in Calabria o figli di Calabresi, i quali con le loro canzoni e importanti interpretazioni musicali, hanno dato lustro e prestigio alla Calabria, tra i più noti cantori dialettali: Otello Profazio in primis, poi Demetrio Aroi (amico caro di Mino Reitano e cointerprete), il caro Mimmo Martino (El Domingo dei Mattanza), Enzo La Face (il Re della satira politica cantata), il Cantaurore Reggino Cecè Manti, Vincet De Rosa (il più allegro e moderno interprete musicale), ai più grandi musicisti e cantautori Calabresi, Peppe Voltarelli, Mimmo Cavallaro, (Otello Profazio consentendo).

Tra le più note interprete di canzoni in lingua italiana e popolare, meritano di essere citati le notissime e belle sorelle Domenica (Mimì) e Loredana Bertè, i grandi Cantautori, Rino Gaetano e Rocco Cammarieri. Ci sono tanti altri e pure molto bravi, basti sfogliare le pagine del web e conoscere, giovani Cantanti, Cantautori e Cantori Folk della Calabria.

I Cantori generalmente oltre a interpretare testi letterari in lingua madre calabrese, dialetto Grecanico-Calabrese o con musicalità tipiche Calabrò-Greco-Albanese, sapevano suonare e ancora suonano con rara maestria, quasi tutti gli strumenti antichi sia a corda, a fiato, che a percussione, e a sollecitazione vibrante.

La “Lira” e la “Chitarra battente , tra gli strumenti antichi a corda. La “Ciararameddha” strumento a fiato più nota come (Zampogna) e “l’Organettu” (Organetto a mantice) e il “Tambureddhu battenti” (Tamburello a percussione manuale), sono ancora i più diffusi strumenti folkloristici Calabresi. La più antica e allegra, Ballata Popolare
“La Tarantella Calabrese”, si è tramandata dal IV secolo d.c, fino ai nostri giorni, tanto da essere ballata in ogni dove, pure in spiaggia a due passi dal mare, al cospetto delle luci riflesse nelle acque dello Stretto di Scilla e Cariddi (oggi Stretto di Messina).

Centinaia di Giovani si ritrovano durante la stagione estiva e nelle festività, felicemente e con tanta gioia, ballando la tarantella, assieme ai tantissimi turisti italiani e stranieri, che sempre più numerosi visitano e si godono le bellezze umane, paesaggistiche e storiche della Calabria.

Oggi vive a Reggio Calabria, credo che sia considerato, il più esperto collezionista al mondo, restauratore e manutentore di “Grammofoni” il Prof. Giuseppe Nicoló.

Ho avuto modo e pochissimo tempo, per visitare la ricca Mostra di Grammofoni d’epoca, tutti perfettamente restaurati e resi funzionanti dallo Storico dei Grammofoni Reggino, il quale custodisce gelosamente centinaia e forse migliaia di dischi antichi in gomma lacca e vinilico di musiche e canzoni di Musicisti del primo e secondo ottocento Calabresi, Italiani e stranieri.

Ritornando a dire del nostro Mino Reitano, la Calabria, così come accade per i “Grandi” gli ha dedicato Piazze, Vie e Teatri.
Ogni anno il fratello batterista della storica Band F.lli Reitano, Gege (Vincenzo) , organizza presso il Teatro Comunale di Reggio Calabria, intitolato al grande Maestro Francesco Cilea, una serata di musiche e canti, per ricordare Mino.

Inoltre per rendere immortale Mino, la nota Casa Editrice italiana Media &Books, ha pubblicato la prima e a breve la seconda edizione, del volume crono-fotografico della storia di Mino Reitano, considerato in ragione della sua popolarità internazionale , ancora oggi il più noto tra i Cantori ,Cantautori e Musicisti della Calabria. (er)

[Emilio Errigo è nato in Calabria, già autore di parte letteraria iscritto alla S.I.A.E.]

Rinviato il tradizionale Memorial Mino Reitano: stasera uno special su ReggioTv

Causa Covid, l’infaticabile Gegè Reitano ha dovuto rinviare il tradizionale Memorial Mino Reitano che da dodici anni offre, dal Teatro Cilea di Reggio, un grande e affettuoso tributo all’indimenticabile “ragazzo di Fiumara”. Gegè, che del fratello è la memoria instancabile, ha appena pubblicato un bel libro di ricordi dedicati a Mino e ai suoi successi, con un racconto della storia della sua famiglia e del suo straordinario cuore generoso (Mino Reitano e i suoi fratelli, Media&Books, con un’introduzione del giornalista musicale Enzo Gentile). Il libro, che ha avuto per i testi la preziosa collaborazione di Rocco Sergi (un amico di famiglia, molto vicino a Mino e a Gegè), doveva essere presentato in occasione del XII Memorial, ma il Cilea è impraticabile e sarebbe stato un delitto tenere fuori la folla che ogni anno non ha mai voluto mancare all’appuntamento musicale in memoria di Mino. Anche per il libro (328 pagg. a colori, oltre 500 foto, tra cui molte inedite) Gegè è stato costretto a rinviare la presentazione a data da definire.

La copertina del libro Mino Reitano e i suoi fratellliMa il Memorial, organizzato anche quest’anno da Natale Princi, non è annullato, anzi si sdoppia con due appuntamenti a Reggio e a Palmi, prevedibilmente a giugno, con la partecipazione di tanti nomi della musica e dello spettacolo che non hanno dimenticato Mino e non perdono occasione per manifestare il loro affetto e la grande amicizia che legava il popolare cantante a tanti personaggi del mondo dello spettacolo. Lo stesso Striscia la notizia (di cui Mino fu anche conduttore per un periodo) ha voluto ricordare qualche giorno fa Reitano e salutare con simpatia il libro di Gegè (è disponibile su Amazon e nelle principali librerie online).

Non ci sarà dunque il Memorial, stasera, ma a ricordare la data della sua scomparsa (27 gennaio 2009) ci pensa ReggioTv: l’emittente televisiva reggina  diretta da Francesco Chindemi, manderà in onda stasera uno speciale dedicato al cantante con il filmato quasi integrale del Memorial del 2020. (rs)

FIUMARA (RC) – Successo per il concerto “Insieme per Mino Reitano”

Una serata per onorare il compianto cantautore calabrese, Mino Reitano e anche per raccogliere i fondi per poter far nascere il Museo a lui dedicato. Sono stati questi i due punti cardine della serata organizzata dall’Associazione “Amici di Mino Reitano” al Centro Polifunzionale di Fiumara, città natale dell’artista, che sarà anche il luogo che ospiterà il Museo.

«È stato un esaltante inizio – ha dichiarato Vincenzo Pensabene, sindaco di Fiumara – verso il traguardo del Museo dedicato al grande Mino Reitano. Un grazie caloroso a Patrizia, Giuseppina e Grazia Reitano, a Gegè Reitano, all’Associazione Amici di Mino Reitano Onlus, agli artisti (Enzo Marcianò– le gemelle Scarpari-Aurelio Mandica- Sandro Barchetta- Tony Magro) che si sono cimentati sul palco per onorare il noto cantautore».

«Un pensiero particolare – ha aggiunto – lo voglio rivolgere a Francesco Citriniti e Carmelo Galimi, sono arrivati, il primo da Pentone (CZ) per esibirsi con la sua tromba, oltre che a presentare la serata in modo travolgente e coinvolgente, il secondo da Piombino( LI )per realizzare il reportage della serata. Un doveroso grazie ai tanti amici arrivati da vari angoli della provincia e non solo».

«Infine – ha concluso il primo cittadino – non mi resta che ringraziare i “numerosi” fiumaresi che con la loro presenza hanno onorato l’illustre concittadino. L’impegno continua e sarà sempre più determinato». (rrc)

FIUMARA DI MURO (RC) – Venerdì lo spettacolo “Insieme per Mino”

Venerdì 16 ottobre, a Fiumara di Muro, alle 21.00, alla struttura polifunzionale Comunale, è in programma la serata Insieme per Mino.

Lo spettacolo è stato organizzato dall’Associazione Amici di Mino Reitano Onlus con l’obiettivo di raccogliere fondi per il Museo dedicato alla memoria di Mino Reitano. Nel mese di agosto, infatti, il sindaco di Fiumara, Vincenzo Pensabene, ha consegnato a don Giuseppe Repaci, presidente dell’Associazione, le chiavi del locale che ospiterà il museo.

Ospiti d’onore della serata le talentuose gemelle Chiara e Martina Scarpari e Gegè Reitano fratello e percussionista di Mino per una vita. Si esibiranno Felice Pagano definito dalla stampa e dal pubblico come “il cuore e l’anima di Mino”, Enzo e Pina La Face, Aurelio Mandica, Antonio Abbati, Enzo Marcianò, Tony Magro, Sandro Barchetta, Rosa Blu (Cardia), Giuseppe Sancono e Francesco Citriniti, che condurrà anche lo spettacolo.

La direzione artistica sarà curata da Saro Giunta. L’ingresso è ad offerta libera, e sarà assicurato il rispetto delle misure anti Covid.

Grazia Reitano, figlia dell’indimenticato cantautore calabrese nei giorni scorsi ha spiegato: «Finalmente il progetto del museo dedicato al mio papà sta nascendo. La cosa ci rende felici perché si tratta di un’iniziativa capace di tener vivo il ricordo di un grande artista che verrà conosciuto nel tempo ed amato così come noi abbiamo fatto. E poi non va dimenticato che è il primo progetto a Fiumara, il paese natale del nostro caro papà a cui noi siamo profondamente legate».

«Ci fa piacere ringraziare l’Amministrazione comunale – ha aggiunto – nella persona del sindaco Vincenzo Pensabene, il parroco del paese Don Giuseppe Repaci, l’Associazione Mino Reitano Onlus e tutti coloro che si stanno adoperando per la riuscita di questo progetto. Anche noi stesse ci impegneremo per fare in modo che l’iniziativa rispetti papà Mino e che venga realizzata nella maniera più giusta. Sarà un progetto bellissimo!». (rrc)