CATANZARO – S’inaugura la mostra “Luci&Ribalta” di Marco Lodola

Lunedì 10 maggio, al Centro Cornici di Giuseppe Angotti, s’inaugura la mostra Luci&Ribalta di Marco Lodola e a cura di Antonio Falbo, che si potrà visitare fino al 12 giugno.

Nell’esposizione, composta da una trentina di pezzi unici, selezionati in modo scrupoloso dal curatore Antonio Falbo, i colori e la luce sono i due elementi che Lodola manipola sapientemente nelle sue opere. Figure schematizzate, oggetti luminosi in plexiglas multicolore o smalti e perpex simboli di un epoca, la stessa che stiamo vivendo, piena, appunto di luce e colori delle insegne e della pubblicità.

«Un vero e proprio scintillio di luci multicolori brilleranno a Catanzaro che si trasformerà in una esotica “Ville lumieré” – ha detto il curatore della mostra, Antonio Falbo –. Sarà un evento straordinario per gli estimatori dell’arte contemporanea. Marco Lodola, artefice indiscusso di singolari, innovative opere ad olio e luminarie, colui che ci ha rappresentato nel padiglione italiano di diverse biennali di Venezia e che ha saputo esaltare lo splendore del colore attraverso la luce psicadelica; il maestro storico che  ha rivoluzionato, con la sua personalissima tecnica, la scena culturale di questi ultimi anni. Soprattutto i giovani avranno la possibilità di ammirare la produzione che ha segnato l’immaginario collettivo degli ultimi anni, tracciando  un percorso storico- artistico- stilistico e tentando di comprendere le giuste coordinate che hanno portato questo artista a essere padrone di un linguaggio espressivo che oramai lo identifica in modo inequivocabile».

«In questa dimensione – ha concluso – si potranno così definire le ultime tendenze di un’età così turbinosa e ricca di novità: troppi i movimenti, troppe le istanze che sembrano emergere dal nucleo dell’invenzione Pop e poi dilatate in tutte le direzioni». (rcz)

Tesori dal Regno al MArRC: la Calabria nelle collezioni del Museo archeologico di Napoli

Questo pomeriggio, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, alle 17.30, s’inaugura la mostra Tesori dal Regno. La Calabria nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli a cura di Carmelo MalacrinoPaolo Giulierini. La mostra, che si potrà visitare fino al 21 giugno 2020, è stata fortemente voluta da Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e realizzata con la collaborazione di Daniela CostanzoMaria Lucia Giacco. Questa occasione espositiva si presta per rinsaldare “antichi” rapporti culturali tra popoli e territori che hanno condiviso esperienze di vita ancor prima delle poleis magnogreche, e poi nel lungo periodo romano, fino all’età moderna. Il “focus” è sulla Magna Grecia, in linea di continuità con la mostra I Greci d’Occidente. La Magna Grecia nelle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del 1996, e con la recente riapertura della Collezione Magna Grecia al MANN. Con questa esposizione, il MANN ricambia la “cortesia” del prestito di uno dei capolavori più “preziosi” del patrimonio archeologico del Museo di Reggio, la cosiddetta “Testa del Filosofo”, insieme ad altri spettacolari reperti della collezione museale del MArRC, per la mostra “Thalassa. Meraviglie sommerse del Mediterraneo”, a Napoli, fino al 9 marzo 2020.

Tesori dal Regno

L’esposizione è composta da numerosi reperti calabresi che, per la prima volta, tornano nella loro terra d’origine: questi, infatti, erano custoditi all’interno del Museo Archeologico di Napoli. La mostra rappresenta un momento di continuità nei rapporti tra i luoghi della cultura nelle due regioni del Sud d’Italia, in particolare da quando fu concepito il Museo di Napoli, nel XVIII secolo d.C., come “museo universale”, che è andato arricchendo le proprie collezioni con reperti provenienti da tutto il territorio delle regioni meridionali; queste, fino all’Unità d’Italia (1861), avevano fatto parte del Regno delle Due Sicilie. Le collezioni reali costituivano il nucleo originario, successivamente incrementato con acquisizioni, anche da collezioni private. Nel 1865, il Museo acquisì la grande collezione privata Santangelo, con oltre 1400 reperti, tra vasi, terrecotte, bronzi, e 43mila monete, insieme a stampe e dipinti. Molti materiali, tra questi, provenivano dagli scavi in Calabria.

I reperti esposti sono di eccezionale bellezza e pregio artistico. Tra questi, si segnala il Sarcofago di Eremburga, da Mileto, datato fine II secolo d.C. (quindi, realizzato in un periodo più antico rispetto al suo riuso per la sepoltura della seconda moglie di Ruggero I d’Altavilla, Eremburga, da cui ha preso il nome).  Vi è raffigurata una amazzonomachia (lotta tra amazzoni e Greci), in una scena inquadrata in una cornice di due listelli, di cui quello inferiore con al centro una ghirlanda di foglie d’alloro (segno che il sarcofago era destinato ad accogliere le spoglie di un personaggio importante).

Tra gli oggetti che il pubblico potrà ammirare, anche un cratere (vaso utilizzato per mescere vino e acqua) apulo a figure rosse, da Ruvo, (360-350 a.C.), un grande cratere a figure nere, da Locri (VI secolo a.C.) e alcuni piccoli vasi configurati, tra cui un rhyton (boccale conformato a testa umana o di animale) a testa di ariete, di fine V secolo a.C. (mp)

CORIGLIANO ROSSANO – La mostra “ricAmare”

S’inaugura questa sera, a Rossano, alle 19.00, presso il Museo Diocesano e del Codex, la mostra d’arte contemporanea ricAmare. Trame di vita quotidiana di Pino Deodato.

La mostra, che si potrà visitare fino al 28 agosto, è organizzata dall’Associazione culturale Insieme per Camminare, ente gestore del Museo Diocesano e del Codex e curata da Michele Abastante, esperto d’arte contemporanea.

Prevista l’esposizione di una grande tela e di numerose sculture dipinte. I protagonisti delle sue opere riflettono sulla vita, sulla filosofia, su se stessi e sull’universo che gira intorno a loro.

Essi vivono in un mondo fantastico caratterizzato in gran parte da libri dove i protagonisti del racconto si perdono spesso in letture all’interno di biblioteche coloratissime, ambientate in stanze dalle architetture fiabesche. I colori tenui e le visioni oniriche dei suoi personaggi, rappresentati in rilievo, in terracotta dolcemente lavorata, sono in realtà la rappresentazione dell’artista stesso che esplora la propria vita narrandola allo spettatore.

Quest’ultimo, a sua volta, si immedesima nel personaggio rappresentato e nel suo contesto ricco di messaggi e contenuti all’interno di un mondo gentile fatto di riflessione e meditazione.

L’esposizione, infatti, offre una possibilità di dialogo unico per l’artista in cui lo stesso può sviluppare temi odierni come l’accoglienza e l’amore verso gli altri. Il tutto si svolge proprio a Rossano luogo che, da secoli, custodisce il Codice Purpureo, evangelario riconosciuto “Memoria del Mondo”, testimone di una storia di emigrazione, di fuga, di accoglienza e di integrazione. Dall’Oriente verso l’Occidente. Oggi come ieri. (rcs)

VIBO – La mostra su Falcone e Borsellino

A Vibo, presso il Convitto “Gaetano Filangieri”, la mostra fotografica itinerante L’eredità di Falcone e Borsellino dedicata alla memoria di Giovanni FalconePaolo Borsellino.

La mostra, inaugurata a Palermo il 23 maggio del 2012, è stata realizzata dall’Ansa in collaborazione con il Miur e il supporto del Coordinamento Regionale delle Consulte degli Studenti, dell’Usr Calaria e del Convitto “Gaetano Filangeri”, rientra nell’ambito del progetto Custodiamo patrimoni straordinari, ideato dalla coordinatrice regionale delle Consulte Studentesche, Franca Falduto e patrocinato dalla Regione Calabria.

Un progetto, dunque, che mira a far conoscere ai giovani la storia di due giudici, emblema dei valori della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.

L’esposizione, dunque, è composta da duecento scatti, che “immortalano” diversi momenti della vita privata e professionale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: l’adolescenza a Palermo, l’ingresso in magistratura, la nascita del Pool antimafia, il maxi processo, le stragi del ’92.

Ad arricchire il percorso, i dispacci Ansa relativi ai fatti e personaggi presi in considerazione, oltre che dibattiti, incontri e riflessioni nella sede ospitante.

«È la continuazione – ha dichiarato Alberto Capria, rettore del Convitto – di un percorso educativo e formativo alla base del nostro modo di far scuola». (rvv)

CATANZARO – La mostra fotografica “Petr Eisler – Era solo un bambino”

Da visitare la mostra fotografica  Petr Eisler – Era solo un bambino di Saverio Russoospitata all’interno del MARCH – Museo Archeologico e Numismatico Provinciale di Catanzaro.

La mostra, prodotta e curata da 4Culture, e che si potrà visitare fino al 25 aprile, raccoglie gli scatti inediti realizzati da Russo, che raccontano come i gesti, gli oggetti, le abitudini che riempiono la nostra quotidianità e che percepiamo come scontati, in realtà, sono i segni della nostra libertà e della nostra identità.

Per questo le fotografie concentrano l’attenzione su momenti come il taglio dei capelli di una donna, una doccia o anche un pranzo tra amici. Quella stessa quotidianità che è stata negata e che ha assunto un valore negativo per chi ha subìto l’orrore della persecuzione e della detenzione all’interno dei campi di concentramento. Una mostra narrata con un linguaggio contemporaneo che si pone come un’occasione per stimolare il pensiero critico e la consapevolezza dell’importanza dell’impegno di ciascuno affinché ciò che è successo non riaccada e che la quotidianità continui ad avere una lettura logica e “scontata”.

Petr Eisler (Terenzìn 16.07.1942 – Auschwitz 18.05.1944) è uno dei tanti bimbi arrivati ad Auschwitz del quale è stata ritrovata la valigia, ad oggi esposta nelle sale della memoria nel campo di concentramento. (rcz)

 

 

COSENZA – La mostra sulla poesia dialettale di Agostino Gaudinieri

21 gennaio 2019 – Oggi a Cosenza, alle 17.00, presso la Biblioteca Nazionale, s’inaugura la mostra Quando l’aristocrazia scriveva in dialetto.

La raccolta, nata dal progetto grafico di Anna Montella, – che ha realizzato e curato il video sulla poesia dialettale dal titolo Il Colonnello poeta nel dialetto – è stata riproposta, in occasione della mostra, in schede pannellari, in cui sono riprodotte le poesie del colonnello Agostino Gaudinieri.

Ad inaugurare la mostra, a cura di Pierfranco Bruni e Micol Bruni, il prefetto Paola Galeone, mentre i lavori saranno introdotti da Rita Fiordalisi, direttore della Biblioteca.

A seguire, il curatore della mostra Pierfranco Bruni terrà una lectio. Intervengono Demetrio Crucitti, direttore della sede Rai della Calabria e Marialuigia Campogongo dell’Associazione “I Tridici Canali”.

La mostra, infine, è parte integrante di uno studio che pone all’attenzione il dialetto calabrese in poesia del colonnello Agostino Gaudinieri. (rcs)

CATANZARO – La mostra “La banda musicale nelle feste religiose”

5 gennaio 2019 – Ultimi giorni per visitare, a Catanzaro, presso le Gallerie S. Giovanni, la mostra La banda musicale nelle feste religiose.

Promossa dall’Associazione Promocultura, presieduta da Davide Rotella, la mostra è stata organizzata nell’ambito del programma “Mille e… una nota – in Gi.Ro. con la Banda”, ed è arricchita da materiali fotografici, presentazioni multimediali, esposizione di strumenti musicali antichi e dimostrazione della riparazione degli stessi, a cura della ditta G.Scalzo.

«L’Assessorato alla Cultura – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Ivan Cardamone – è orgogliosa di poter ospitare questa iniziativa nell’ambito di un evento sostenuto dalla Regione Calabria, e mirato alla valorizzazione del sistema dei beni culturali e alla qualificazione e rafforzamento dell’attuale offerta culturale».

«Sarà l’occasione – ha proseguito l’Assessore Cardamone – per rivivere i momenti storici delle bande musicali calabresi, e ammirare gli strumenti musicali popolari calabresi quali lira, pipita, chitarre, realizzate dai ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni di Catanzaro. Inoltre, per rendere ancora più fruibile l’iniziativa proposta, sono previsti alcuni momenti musicali per accogliere il pubblico che farà visita alla mostra».

La mostra, infine, si chiuderà domani. (rcz)

In didascalia, la banda musicale “Giuseppe Cimino” di Cropani, scattata nel maggio del 1971 davanti la Chiesa madre di Sersale.

CROTONE – La mostra delle opere di Gaele Covelli

30 dicembre 2018 – Prosegue fino al 18 gennaio a Crotone, alla Casa della Cultura, la mostra delle opere del pittore crotonese Gaele Covelli, a cura di Melissa Acquesta.

Il pittore Gaele Covelli

Nella collezione, di proprietà del Comune di Crotone, esposti anche i documenti – foto, diari, carteggio – che appartengono al Fondo Covelli, dell’Archivio Storico di Comunale. (rkr)

CATANZARO – All’ex Stac la mostra “Leonardo Da Vinci: gli strumenti musicali di un genio”

6 dicembre 2018 – Fino a gennaio 2019, presso l’ex Stac, si potrà visitare la mostra Leonardo Da Vinci: gli strumenti musicali di un genio e l’antica liuteria tra Medioevo e Rinascimento.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione As.AR.P, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, guidato da Ivan Cardamone.

La mostra, infatti, è composta da una collezione di antichi strumenti musicali ricostruiti sulla base dei disegni originali di Leonardo.

Nelle sale, inoltre, torneranno le esposizioni che già, negli scorsi anni, hanno riscosso notevole successo nel periodo delle Festività, come la Mostra Fiera Europea de Presepegiunta alla 15esima edizione, Calabria in miniatura, un progetto che propone una riproduzione in scala degli antichi borghi regionali e dei costumi della tradizione calabrese.

«Le iniziative organizzate in collaborazione con l’Associazione As.AR.P – ha evidenziato l’Assessore alla Cultura Ivan Cardamone – aggiungono un ulteriore tassello al ricco programma di eventi promossi per le festività e, più in generale, mirati a rivitalizzare il centro storico e rafforzare la rete museale del territorio».

«A tal fine – ha concluso l’Assessore Ivan Cardamone – l’amministrazione ha inteso promuovere un percorso didattico e culturale, mirato agli studenti, creando un circuito tra le diverse strutture espositive cittadine, in particolare con il Complesso San Giovanni dove è in corso la prestigiosa mostra di Escher. Auspichiamo che i nostri sforzi possano essere ripagati dall’attenzione e dalla partecipazione dei visitatori provenienti da tutta la regione». (rcz)