Il sindaco Caruso ha consegnato all’attrice Lunetta Savino il premio “Enzo Noce”

All’attrice Lunetta Savino è stato consegnato il Premio “Enzo Noce”, intitolato alla memoria dello storico impresario teatrale cosentino, scomparso poco più di un anno fa, il 18 febbraio del 2023.

La consegna è avvenuta dopo al termine dello spettacolo La Madre, pièce diretta dal regista Marcello Cotugno ed interpretata proprio da Lunetta Savino e andata in scena al Teatro Rendano per la rassegna L’Altro Teatro, ideata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno e patrocinata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso.

Ed è stato proprio il sindaco Caruso a consegnare all’attrice pugliese il prestigioso riconoscimento.

«Sono onorato – ha detto Caruso – di aver consegnato il premio intitolato ad Enzo Noce a Lunetta Savino per due fondamentali ragioni. La prima risiede nel fatto che Lunetta Savino è una delle migliori espressioni dell’arte teatrale, televisiva e cinematografica del nostro tempo, interprete versatile e poliedrica, capace di attraversare, con la sua vocazione attoriale e con grandissima professionalità, i diversi generi e registri recitativi».

«La seconda è legata al ricordo di Enzo Noce – ha aggiunto –. Un amico di lunga data di cui tutti, i suoi familiari, chi lo ha conosciuto e l’intera città di Cosenza avvertono la mancanza. Bene hanno fatto Pino Citrigno e Gianluigi Fabiano – e a loro va la mia gratitudine per questo bel gesto – ad istituire il premio Enzo Noce che è il giusto riconoscimento per chi ha dedicato la propria esistenza allo spettacolo, profondendo grandi energie con quella generosità verso tutti che è diventata nel tempo un suo tratto caratteristico, insieme al sorriso che lo ha sempre accompagnato ed alla sua intensa passione per il teatro».

«Tutta sua e dei suoi amici Citrigno e Fabiano – ha proseguito il sindaco – la capacità di intercettare artisti e produzioni in grado di soddisfare quelle legittime aspirazioni del pubblico, desideroso di ritrovarsi insieme a teatro, specie dopo il terribile momento della pandemia, riportando il sold out al Rendano. Ho da subito condiviso anche l’idea di dedicare ad Enzo Noce la rassegna teatrale di quest’anno, così come sono stato felice di condividere, con commozione, il momento della consegna del premio a Lunetta Savino, con la moglie di Enzo, Giusy, alla quale va il mio abbraccio, nel ricordo di chi può essere a giusta ragione considerato uno degli artefici del successo de “L’Altro Teatro”». (rcs)

A Cosenza successo per il Van Gogh Cafè

Sono stati in oltre 3000 a essere rimasti stregati dal Van Gogh Cafè, l’opera musicale andata in scena al Teatro di Rendano. Un vero e proprio trionfo, tra sold out, applausi e una lunga standing ovation finale che hanno segnato ognuna delle quattro repliche andate in scena.

Il fascino senza tempo di Vincent Van Gogh ha fatto da richiamo ad un’autentica Opera d’Arte, capace di travolgere e finanche commuovere un pubblico di tutte le età, per metà composto da giovani di Istituti scolastici che non hanno voluto perdere un evento davvero eccezionale.

«Bellissimo, ogni oltre aspettativa, affascinante ed emozionante, un vero capolavoro concepito da un autore e regista geniale come Andrea Ortis, che ha dato anche una prova strepitosa e magistrale nel ruolo di attore protagonista», ha affermato il promoter Ruggero Pegna, che lo ha voluto fortemente in Calabria in apertura della 37° edizione di Fatti di Musica, il Festival-Premio del Live d’Autore da lui diretto e organizzato.

L’evento era pure inserito nell’altro suo progetto Opere d’Arte, che propone ogni anno grandi spettacoli legati alla Letteratura o a personaggi storici. Annunciato come un appuntamento imperdibile, ha confermato e, probabilmente, anche superato le attese, strabiliando con una stupefacente fusione di generi un Teatro Rendano gremito in ogni ordine di posti.

Meritatissimo il Premio del Festival come “Migliore Produzione dell’Anno” consegnato a Lara Carissimi, produttrice dell’Opera per la Mic International Company, da Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza, insieme all’Arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Giovanni Checchinato, presente alla prima insieme a tutte le massime autorità locali, dal Prefetto Vittoria Ciaramella, al questore Michele Maria Spina.

𝐕𝐚𝐧 𝐆𝐨𝐠𝐡 𝐂𝐚𝐟𝐞́, opera multigenere scritta e diretta da Andrea  Ortis, già firma della “Divina Commedia Opera Musical” e del “Vajont di tutti”, con la consulenza musicale di Gianni Musacchio, ha raccontato momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte in modo originalissimo, attraverso lettere con il fratello Theo e l’ambientazione in un Cafè Chantant parigino, intuizione artisticamente ingegnosa che ha consentito di mescolare musica, ballo, recitazione, immagini, disegni luce, giochi di grafiche, effetti 3D, in un crescendo emozionale che è arrivato dritto al cuore di tutti.

Bravissimi tutti i componenti del ricco cast, che hanno accompagnato Ortis nel ruolo dell’antiquario  M. Luise Philippe, artefice di una vera performance meritevole dei massimi riconoscimenti del miglior Teatro internazionale: da una carismatica Floriana Monici nei panni dell’affascinante cantante Madame Odille), a tutti gli altri, Chiara Di Loreto (Mademoiselle Aline), Giulio Maroncelli (Luc), Lavinia Scott (Eugenie), Serena Origgi (Vanille), Rebecca Erroi (Juliette), Lucrezia Zizzo (Camille). Impeccabili anche l’ Orchestra dal Vivo diretta dal maestro e chitarrista Antonello Capuano, con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso, e il corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu. A completare la bellezza di uno spettacolo che ha lasciato il segno, destinato ad un successo mondiale visto anche l’interesse di produzioni straniere, le scenografie di Gabriele Moreschi e le atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio.

Spettacolari le proiezioni animate 3Dche hanno avvolto gli spettatori nella “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”, immergendoli nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre. Un’immersione perfettamente riuscita all’interno di paesaggi multimediali e delle atmosfere pittoriche, che ha portato tutti dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure, fino ad una conclusione al contempo spettacolare e toccante che ha finanche commosso. Il viaggio nel tempo è stato scandito da tre periodi della sua vita: quello Olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello Parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa. Ammaliante lo sfondo musicale dei più grandi parolieri e cantanti francesi, tra cui Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand.

Una nota speciale va pure al promoter Ruggero Pegna che, ancora una volta, oltre agli innumerevoli big della musica italiana e internazionale e a grandi produzioni televisive, ha proposto in Calabria un evento di altissimo spessore artistico e culturale, un’altra Opera Moderna imponente e affascinante, forse, come lui stesso ha commentato al termine: «uno degli spettacoli più belli di sempre!». (rcs)

COSENZA – Presentato lo spettacolo “Van Gogh Cafè”

È stato presentato, nella Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, Van Gogh Cafè, lo spettacolo in scena al Teatro Rendano di Cosenza il 24 e 25 febbraio.

Lo spettacolo aprirà la 37° edizione di Fatti di Musica, il Festival-Premio del Live d’Autore diretto da Ruggero Pegna e il suo nuovo format “Opere d’Arte”. Quattro gli spettacoli in programma: 2 matinée per le scuole alle ore 10:00 vicine al tutto esaurito e 2 serali per tutti alle ore 21:00, per i quali sono disponibili i biglietti sia online su ticketone.it e sia nei punti Ticketone.

Sono intervenuti il Presidente della Provincia Rosaria Succurro, il promoter Ruggero Pegna e in collegamento video anche Andrea Ortis, regista e protagonista dell’opera, mentre Antonietta Cozza, consigliere del Comune di Cosenza delegata alla Cultura, impossibilitata a partecipare per impegni istituzionali, ha inviato il suo saluto esprimendo al promoter  «grande e sentito apprezzamento per lo straordinario evento nel 170° Anniversario della nascita di Vincent Van Gogh e per l’impegno, la raffinatezza culturale, la sensibilità e la modernità delle sue proposte artistiche».

Sullo stesso tenore l’intervento della Presidente Succurro, che ha sottolineato «oltre allo spessore artistico-culturale, anche l’eccezionalità dell’evento in prima e unica tappa in Calabria». Inoltre, ha rimarcato «l’importanza di aver programmato anche due repliche mattutine per le scuole, che porteranno a Cosenza circa 2000 ragazzi di tutta la Calabria, facendo conoscere le bellezze di un Teatro splendido posto in uno dei centri storici più belli dell’intero Sud; un’operazione di spettacolo, divertimento, cultura, ma anche di marketing territoriale!».

Da parte sua Ruggero Pegna, ringraziando per il Patrocinio e l’alta considerazione istituzionale data a questo evento, ha sottolineato con sorpresa come tra le numerose scuole che parteciperanno non ci siano scuole di Cosenza. Questi gli istituti, infatti, che hanno confermato la presenza: I.T.C. La Palma di Corigliano Rossano, I.C. Rogliano di Cosenza, I.C. Fagnano/Mongrassano di Fagnano C., I.C. Perri-Pitagora di Lamezia Terme,  I.O. Polo Arbresh di Lungro, I.C. Rogliano di Marzi, I.C. Corrado Alvaro di Melito Porto Salvo, I.S. Pizzini/Pisani di Paola, Liceo Galilei di Paola, I.C. Rende Centro, I.C. Rende Commenda “De Coubertin”, I.C. Rende Quattromiglia, I.C. Parenti di Rogliano, I.C. Marvasi-Vizzone di Rosarno, I.I.S. LC-ITCG di San Marco Argentano, I.C. Rodari di Soveria Mannelli, I.C. Montalcini di Spezzano Albanese,  I.I.S. di Tropea.

Lo spettacolo realizzato dalla Mic – Musical International Company, con la produzione esecutiva di Lara Carissimi, già produttrice della straordinaria Opera “La Divina Commedia”, è scritto e diretto da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, con la consulenza artistica di Gianni Musacchio e, come ha ribadito lo stesso Ortis,  «racconta alcuni momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte pittorica, avvalendosi dell’ Orchestra dal Vivo diretta dal Maestro Antonello Capuano (chitarra), con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso; inoltre, del corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu, di uno spazio scenico allargato alla platea progettato da Gabriele Moreschi, di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio, con grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena, trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”, immergendo gli spettatori nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre».

L’utilizzo di proiezioni animate 3D su diversi livelli «immerge tutti, infatti, all’interno di paesaggi multimediali e delle atmosfere pittoriche, portandoli dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure».

Oltre ad alcuni dei più famosi dipinti, le proiezioni riguardano anche molti schizzi e bozzetti presenti in alcune sue lettere; inoltre, favoriscono il cambio di paesaggi e la trasposizione in immagini degli stati d’animo dei protagonisti. Il viaggio nel tempo è scandito in tre macro-periodi della vita del pittore: quello Olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello Parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa.

Van Gogh Cafè ha lo sfondo musicale dei più grandi parolieri e cantanti francesi, tra cui Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand. Nel cast, lo stesso Andrea Ortis (M. Luise Philippe), Floriana Monici (Madame Odille), Chiara Di Loreto (Mademoiselle Aline), Giulio Maroncelli (Luc); nel corpo di ballo, Lavinia Scott (Eugenie), Serena Origgi (Vanille), Rebecca Erroi (Juliette), Lucrezia Zizzo (Camille). (rcs)

“La Traviata” dell’Associazione Polimnia incanta il Rendano di Cosenza

Grandi applausi – oltre che il tutto esaurito – per La Traviata di Giuseppe Verdi portata in scena dall’Associazione Polimnia al Teatro Rendano di Cosenza, con la direzione artistica della presidente Luigia Pastore, la direzione musicale del maestro Alessandro Tirotta e la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini.

Lo spettacolo si inserisce nella rassegna di eventi programmati per il progetto Il Rendano e il suo sipario storico, finalizzato al restauro del pregevole manufatto, con 120 anni di vita, realizzato nel 1901 da Paolo Vetri su disegno di Domenico Morelli, che raffigura il festoso arrivo a Cosenza, nel 1433, del duca di Calabria Luigi III d’Angiò e della sua giovane sposa Margherita di Savoia.

Il regista Vincenzo Grisostomi Travaglini ha dichiarato che: «Il teatro è uno specchio della società. Vorrei tanto che tornasse a questa dignità. Uno dei simboli di questa dignità è il sipario storico. Un vero e proprio capolavoro che merita di essere restaurato e restituito nella sua magnificenza ad un pubblico che chiede e desidera che questo punto di riferimento ritorni ad essere tale».

Il direttore musicale Alessandro Tirotta ha spiegato che: «La produzione vede artisti affermati che hanno debuttato in teatri importanti in Italia e all’estero affiancati a giovani voci. È un palcoscenico misto. Punti di forza di questa produzione: il coro e l’orchestra del Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Due realtà che hanno esperienze importanti nel Meridione. Un sentito ringraziamento a Luigia Pastore per aver messo su questa produzione. Siamo tutti con lei nelle attività che realizza con Polimnia».

Una traviata molto intensa, a partire dalla direzione del maestro Alessandro Tirotta, attenta e ricca di sfumature nel preludio iniziale in cui le sonorità erano ben controllate e i tempi squisitamente tradizionali nel preannunciare i cardini dell’opera, amore e morte. Nel preludio del terzo atto, nuances ricche di malinconie e struggenti ricordi hanno anticipato un terzo atto indimenticabile per musicalità e drammaturgia scenica.

La regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini, elegante, efficace e comunicativa, scava nei personaggi e tra i loro rapporti ed offre al pubblico una traviata senza tempo. La protagonista Marily Santoro, soprano calabrese con una musicalità raffinata, ha regalato agli spettatori un’esecuzione superba della giovane cortigiana parigina. Una Violetta in cui canto e recitazione diventano un tutt’uno. Appassionato e romantico nel brindisi, l’Alfredo del tenore Enrico Terrone Guerra; intenso nell’ultimo atto con pregevoli fraseggi nel “Parigi o cara”.

Musicale e con un’interpretazione ineccepibile il Giorgio Germont del baritono Raffaele Facciolá. Puntuale e frizzante la Flora di Greta Carlino. Efficace l’Annina di Francesca Canale. Una menzione particolare agli eleganti costumi di Otello Camponeschi e Fabrizio Onali e ai costumi realizzati dagli allievi dell’Istituto professionale L. Da Vinci-Nitti di Cosenza per l’associazione Polimnia. Altro importante tassello è la realizzazione scenografica di proiezioni e luci a cura di Giovanni Pirandello, il trucco di scena della visagista Alessandra Vena e le acconciature di Salvatore Esposito ed il suo staff.

A corollario dell’opera di Verdi, i gioielli di scena realizzati appositamente per questa traviata dal maestro orafo Gerardo Sacco. Una primizia in assoluto che il maestro ha creato a sostegno del progetto “Il Rendano e il suo sipario storico”. Inoltre, il pubblico cosentino ha potuto ammirare la mostra dei costumi e dei gioielli storici del maestro Sacco indossati dalle grandi dive del cinema e dell’opera lirica nel foyer del teatro.

La presidente dell’associazione Polimnia Luigia Pastore ha dichiarato che La traviata è «la conclusione di un percorso già cominciato nel 2018 con una MasterClass del soprano Fiorenza Cedolins. Inoltre, la considero un’opera beneaugurante in quanto il 7 gennaio 1967, con “La traviata” è stato inaugurato il Rendano dopo 23 anni di forzata inattività. Con questa opera noi apriamo la stagione operistica per il “Il Rendano e il suo sipario storico”. Un progetto che l’associazione sta portando avanti di concerto con l’amministrazione comunale per il restauro del prezioso manufatto che abbiamo nel nostro teatro». (rcs)

 

COSENZA – A dicembre al Teatro Rendano in scena “La Traviata” di Verdi

L’11 dicembre, al Teatro Rendano di Cosenza, in scena La Traviata di Giuseppe Verdi, con la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini.

Un evento promosso dall’Associazione culturale “Polimnia”, di cui è presidente Luigia Pastore, per il restauro del sipario storico del teatro di tradizione. Il progetto Il Rendano e il suo sipario storico, realizzato grazie alla sinergia tra il Comune di Cosenza e l’Associazione culturale Polimnia, è stato proposto nel 2016 e doveva essere avviato nel 2019, ma è stato sospeso a causa della pandemia.

 Dal mese di ottobre 2021, l’associazione culturale Polimnia ha ripreso in mano le redini del progetto ed ha già organizzato una serie di eventi finalizzati alla raccolta fondi per il consolidamento materico dell’opera e l’ottimizzazione dello stato decorativo. Il costo dell’intervento di restauro è a totale carico dell’associazione. Un intervento autorizzato anche dalla Soprintendenza per i Beni artistici e architettonici.

Le iniziative promosse da Polimnia (concerti, mostre, conferenze, convegni, ecc.) proseguiranno fino al mese di giugno del 2022, dopodiché avranno inizio i lavori all’interno del teatro in quanto il sipario è intrasportabile per le sue misure (16 x 9 metri) e la sua imponenza. Un pregevole manufatto, con 120 anni di vita, realizzato nel 1901 da Paolo Vetri (pittore siciliano di nascita e napoletano di formazione) su disegno di Domenico Morelli, che raffigura il festoso arrivo a Cosenza, nel 1433, del duca di Calabria Luigi III d’Angiò e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. In occasione della messa in scena dell’opera “La Traviata”, i cittadini potranno apprezzare il prezioso sipario, grazie a un’intuizione della presidente di Polimnia Luigia Pastore e del regista Vincenzo Grisostomi Travaglini.

Luigia Pastore spiega che lo scopo dell’associazione culturale è «Coinvolgere la città nel progetto, promuovere una maggiore conoscenza del teatro Rendano e del suo grande tesoro, il sipario storico, uno dei pochi rimasti in Italia. La scelta de  “La Traviata” è anche legata al fatto che con quest’opera è stato inaugurato il nuovo teatro dopo 23 anni di inattività forzata. Nel 1943, nel corso di un’incursione aerea, una bomba devastò il Rendano. Fu lacerato il plafond di Enrico Salfi. In seguito, furono trafugati suppellettili di grande valore. Il 7 gennaio 1967, a seguito dei lavori di ricostruzione del teatro, i cosentini assistettero alla rappresentazione dell’opera di Verdi».

Con questo intento, Polimnia ha allestito una nuova produzione de “La Traviata”. Rappresentata per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia (il 6 marzo 1853), il dramma lirico in tre atti, messo in musica da Giuseppe Verdi su un libretto di Francesco Maria Piave tratto dal romanzo La dame aux camélias di Alexandre Dumas (figlio), racconta la storia d’amore tra un giovane di onorata famiglia e una cortigiana di dubbi costumi. Due sono i cardini del dramma: amore e morte.

Il regista Vincenzo Grisostomi Travaglini ha dichiarato: «Sono molto contento di ritornare a Cosenza e al teatro Rendano con l’associazione Polimnia e la presidente Luigia Pastore della quale ho una grandissima stima. In passato, ho lavorato al Rendano con grande soddisfazione. Con particolare piacere ricordo un allestimento de “La Traviata” di alcuni anni orsono, ma lo spettacolo che andrà in scena l’11 dicembre sarà completamente nuovo. Ogni produzione, ogni idea è nuova. Non esiste qualcosa che è stato già fatto. Qualunque cosa si rinnova sul palcoscenico. Questa è la magia del teatro. Il sipario storico del Rendano non potrà mancare tra i protagonisti della serata: apparirà nel corso dell’opera, ma non anticiperò quando e dove. Sarà una sorpresa. Le opere vanno viste più che spiegate. Il messaggio è quello che arriva e non quello che viene anticipato. Attraverso la propria sensibilità, ogni spettatore avrà una sensazione diversa di quello che gli verrà proposto». (rcs)

COSENZA – Torniamo all’opera, il concerto Vuelvo al sur

È con Vuelvo al Sur che domenica 7 novembre, al Teatro Rendano di Cosenza, prende il via la seconda parte della stagione lirico-sinfonica e concertistica Torniamo all’opera, organizzata dall’Associazione Musicale “Orfeo Stillo, con la direzione artistica del Maestro Luigi Stillo e la direzione organizzativa di Giusy Ferrara.

Il concerto, in programma alle 18, è un omaggio ad Astor Piazzolla, a 100 anni dalla nascita, che vedrà il Maestro Francesco Perri, direttore del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza, dirigere l’Orchestra del Meridterraneo “San Francesco di Paola”.

Le orchestrazioni, gli arrangiamenti e le trascrizioni sono di Francesco Perri che, oltre che come direttore dell’Orchestra del Mediterraneo “San Francesco di Paola”, sarà impegnato anche al pianoforte. Violino solista sarà Pasquale Allegretti Gravina. Lo spettacolo vedrà impegnati anche i tangueros Ciccio Aiello e Ida Luchetta e la ballerina Eleonora Pasqua. Le coreografie portano la firma di Ciccio Aiello.

Per classificare la musica di Astor Piazzolla sono d’aiuto le parole del maestro Francesco Perri:«quello che è entusiasmante di questa musica – dice Perri – è la forza che emana, il senso di amor y muerte , di tristezza esasperata, di nostalgico senso della vita e di tanta italianità… il tango è un modo di essere, uno status mentale che ritorna ciclicamente e nel quale Vuelvo al sur è elemento predominante di un futuro che si fonde con il passato». (rcs)

COSENZA – Il 2 aprile 2022 i Tiromancino in concerto al Rendano

Il 2 aprile 2022, al Teatro Rendano di Cosenza si esibiscono i Tiromancino.

A meno di un mese dall’uscita del nuovo disco Ho cambiato tante case e dall’annuncio delle prime date del tour teatrale che riporterà nel 2022 i Tiromancino finalmente a suonare live nelle principali città italiane, Trident Music e la band capitanata da Federico Zampaglione annunciano oggi i nuovi appuntamenti che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti per il prossimo anno.

I biglietti per le nuove date saranno in vendita sul circuito ufficiale Ticketone dalle ore 14 di mercoledì 3 novembre, ad eccezione dei titoli di ingresso per il concerto di Udine che saranno in vendita a breve. Per informazioni www.tridentmusic.it.

Il tour, prodotto da Trident, sarà l’occasione per riportare la band di Federico Zampaglione in giro per l’Italia dopo una pausa di oltre 2 anni dal lungo tour sold out che aveva accompagnato l’uscita della raccolta Fino a qui e aveva visto Zampaglione e i suoi musicisti accompagnati sul palco da l’Ensemble Symphony Orchestra. (rcs)

COSENZA – Al via 2° parte della stagione concertistica “Torniamo all’opera”

Al via, da domenica 7 novembre, al Teatro Rendano, la seconda parte della stagione lirico-sinfonica e concertistica Torniamo all’Opera”, organizzata dall’Associazione Musicale “Orfeo Stillo, storico sodalizio che ininterrottamente da 35 anni si occupa, con grande successo, di divulgazione culturale e di promozione, formazione e produzione musicale sull’intero territorio regionale.

In programma, dunque, otto appuntamenti in programma fino al 30 dicembre, che arricchiscono la prima parte, che è stata una tappa importante della rinnovata collaborazione tra il comune di Cosenza, il Teatro “Alfonso Rendano” e il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio”, diretto dal maestro Francesco Perri.

Ad aprire la stagione, l’omaggio ad Astor Piazzolla, con il concerto Vuelvo al Sur, organizzato in occasione dei 100 anni dalla nascita, dove il Maestro Perri dirigerà l’Orchestra del Mediterraneo “San Francesco di Paola”, splendida realtà fondata dal giovane direttore d’orchestra Alfredo Salvatore Stillo e che sta diventando punto di riferimento importante per molti professori d’orchestra del territorio.

Violino solista sarà Pasquale Allegretti Gravina. Lo spettacolo vedrà impegnati anche i tangueros Ciccio Aiello e Ida Luchetta e la ballerina Eleonora Pasqua. Le coreografie portano la firma di Ciccio Aiello.

Il 13 Novembre in programma il concerto dal titolo Crepusculum: fogli d’album ed estratti d’opera, protagonisti il pluripremiato soprano Giorgia Teodoro, vincitrice di numerosi e prestigiosi concorsi lirici, tra i quali il premio 2019 “NuovoImaie”, ed il Maestro Luigi Stillo al pianoforte. Il 21 Novembre sarà la volta de Il Maestro di Cappella di Domenico Cimarosa, divertente intermezzo nel quale il direttore d’orchestra Alessandro Tirotta, sempre alla guida dell’Orchestra del Mediterraneo “San Francesco di Paola”, sarà impegnato nel duplice ruolo di bassobaritono e direttore, mentre, nella seconda parte, si cimenterà nella V Sinfonia di Schubert.

Il 3 dicembre, sul palco del Rendano andrà in scena Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. Un’operazione particolarmente impegnativa e molto attesa che riporta, dopo diverso tempo, la produzione operistica al Teatro Rendano. L’opera sarà diretta da una bacchetta d’eccezione, il maestro Daniele Agiman, direttore di respiro internazionale e direttore artistico e principale dell’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro.

La regia è di Daniele Piscopo. In carriera le voci di Anna Doris Capitelli che interpreterà Rosina, Gianni Giuga (Figaro) Enrico Iviglia (il Conte D’Almaviva), Matteo D’Apolito (Don Bartolo), Luca Gallo (Don Basilio), Giorgia Teodoro ( Berta) e Antonio Fratto (Fiorello). Il Coro Lirico “Cilea” sarà diretto da Bruno Tirotta.

La “prima” del 3 dicembre sarà preceduta, il 2 dicembre, dalla matinée riservata alle scuole e, prima ancora, il 27 novembre, da una interessante conferenza-concerto di presentazione dell’opera, condotta dal M° Daniele Agiman insieme ai protagonisti del “Barbiere di Siviglia” al fine di rendere l’ascolto più consapevole e partecipato.

Il 5 Dicembre un concerto di musica da camera con l’affiatato Dionysius piano trio composto da Manuel Arlia al violino, Francesco Valenzisi al violoncello e Daniele Paolillo al pianoforte e che presenterà un programma di grandi capolavori di Hadyn, Rachmaninoff e Beethoven; il 23 Dicembre l’imperdibile concerto di Natale per coro e orchestra Christmas with Gjeilo, con protagonista l’Orchestra del Mediterraneo San Francesco di Paola diretta dal suo direttore principale, il M° Alfredo Salvatore Stillo, unitamente ai cori Dominicus diretto da Gianfranco Cambareri e Aura Artis, diretto da Saverio Tinto.

Appuntamento di chiusura, infine, il 30 dicembre con il Gran galà di fine anno e l’Orchestra del Mediterraneo & friends. Dirigerà il M° Alfredo Salvatore Stillo.

Nell’ottica della valorizzazione dei beni culturali della città, tre appuntamenti si svolgeranno presso il Duomo e, precisamente, il 15 Dicembre il recital dell’organista Emanuele Cardi, il 19 Dicembre il concerto del Lieto arpa ensemble, diretto da Albarosa Di Lieto, mentre il 28 sarà la volta dell’ensemble vocale Novi Musici, diretto da Oreste Calabria. I concerti al Duomo avranno inizio alle ore 19,30 e saranno ad ingresso gratuito. (rcs)

COSENZA – Al Teatro Rendano al via “Torniamo all’Opera”

Ha preso il via, a Cosenza, al teatro Rendano, la stagione concertistica Torniamo all’Opera, promossa insieme dall‘Amministrazione comunale e dal Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”.

La stagione, che sarà inaugurata col recital pianistico di Rodolfo Rubino, in programma questa sera alle 20.30, segna un’altra tappa importante della rinnovata collaborazione del Comune guidato dal sindaco, Mario Occhiuto, e del teatro di tradizione “Alfonso Rendano” con la prestigiosa istituzione diretta dal maestro Francesco Perri.

«Abbiamo messo in campo con il Conservatorio “Giacomantonio” – ha sottolineato il sindaco Mario Occhiuto – delle nuove sinergie che, utilizzando lo strumento della convenzione e rafforzandolo, ci consente di guardare al futuro delle attività culturali e musicali della città con rinnovata fiducia».

«La pandemia ci ha messo nella condizione – ha proseguito il primo cittadino – di dover ripensare anche la programmazione delle attività culturali in un’ottica diversa, ma questo deve essere da sprone a completare il percorso di rinascita della cultura di cui il Comune di Cosenza con il Rendano e il Conservatorio dovranno continuare ad essere protagonisti».

I propositi del Sindaco Occhiuto trovano conferma anche nelle dichiarazioni del Direttore del Conservatorio Francesco Perri.

«La stagione concertistica del Conservatorio al Teatro Rendano – ha sottolineato il direttore del “Giacomantonio” – consolida il rapporto molto positivo instaurato con l’Amministrazione comunale di Cosenza e crea forme nuove di interazione produttiva. Diverse sono le produzioni concertistiche che verranno messe in campo e che spaziano dalla musica antica alla cameristica, al solistico per pianoforte, fino al repertorio lirico/orchestrale. Nel frattempo è già in preparazione la nuova Stagione dei concerti che partirà da novembre ad ottobre 2022 con più di 40 concerti».

Per il progetto “Torniamo all’Opera” il partenariato si allarga anche all’Associazione Musicale “Orfeo Stillo” di Paola, presieduta dal maestro Luigi Stillo. In particolare, l’Associazione “Stillo” curerà l’organizzazione degli altri eventi musicali che si susseguiranno a partire dal mese di novembre. (rcs)

Il programma

il 14 settembre – ore 19,30 – Sala “Quintieri”

“Su una lettura di Dante: Liszt e la poesia dei suoni”

in collaborazione con la Società Dante Alighieri – Comitato di Cosenza, in occasione delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante. Relatrice, Ida Zicari. al Pianoforte Rodolfo Rubino;

il 23 settembre – ore 20,30 – Teatro “Rendano”

“Piazzolla in Duo”

con Maurizio Baldin al pianoforte e Sandro Meo al violoncello;

il 24 settembre – ore 20,30 – Teatro Rendano

SETTIMANA BEETHOVENIANA DI MUSICA DA CAMERA

“Trii per violino violoncello e pianoforte”

Esecutori: Giacomo Catana (violino), Sandro Meo (violoncello), Antonella Calvelli (pianoforte);

il 27 settembre – ore 20,30- Teatro Rendano

SETTIMANA BEETHOVENIANA DI MUSICA DA CAMERA

“Le Sonate per violino e pianoforte”

Esecutori: Leonardo Cella (violino), Roberto Issoglio (pianoforte).

Questi, invece, i 7 appuntamenti di ottobre:

il 2 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

Recital Pianistico di Antonio Consales

F. CHOPIN:

Integrale dei 24 Studi Op. 10 & Op. 25;

il 6 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

IGOR STRAVINSKY: HISTOIRE DU SOLDAT

ENSEMBLE DEL CONSERVATORIO DI MUSICA DI COSENZA

Giuseppe Finzi, direttore – Emanuele Gamba, regista;

9 ottobre – 0re 20,30 – Teatro Rendano

Concerto di Musica Antica

“Affetto e sensibilità”

“Le Sonate a tre di C.P.E. Bach ed i Quartetti Parigini di Telemann a cavallo tra due stili nell’Europa Musicale che cambia dopo il periodo barocco”

Esecutori: Lorenzo Colitto (violino), Sandro Meo (violoncello barocco), Chiara Cattani (clavicembalo), Francesca Aspromonte (canto barocco)

16 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

Trio viola, violoncello e pianoforte

Samuele Danese (viola) – Valeria Carnicelli (violoncello) – Antonella Calvelli (pianoforte)

17 ottobre – ore 20,30 – Sala “Maurizio Quintieri”

Ensemble di fiati (formato dalle classi di flauto)

Docenti: Daniela Troiani, Serena Zanette, Ylenia Cimino

20 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

Recital pianistico

di Luca Lione

24 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

“LA VIE DE BOHEME”

ORCHESTRA SINFONICA DEL CONSERVATORIO

Direttore, Fabrizio Da Ros

Maria Carmela Conti, soprano – Fabio Capitanucci, baritono

Luca Bruno, baritono – Antonio Fratto, basso

Natale Filice, voce recitante – Emanuele Gamba, regista

31 ottobre – ore 20,30 – Teatro Rendano

CONCERTO LIRICO per i 50 anni del Conservatorio

“ Stanislao Giacomantonio ed i suoi contemporanei”

con Maria Carmela Conti (soprano), Antonio Fratto (basso), Fabio Capitanucci (baritono) e Cristina Gargiulo (pianoforte).

Teatro Rendano: Il Comune di Cosenza restaurerà il sipario storico

Lo storico sipario del Teatro genando sarà restaurato dal Comune di Cosenza in collaborazione con l’Associazione Polimnia. La decisione fa seguito alla deliberazione con la quale la Giunta municipale aveva approvato lo stesso progetto di consolidamento e restauro del sipario storico del teatro Rendano nel 2019 e la cui realizzazione fu poi sospesa a causa della pandemia. Ora il progetto riprenderà il suo corso e attorno al restauro del prezioso manufatto il Comune e l’Associazione culturale “Polimnia”, di cui è presidente Luigia Pastore, costruiranno una serie di attività collaterali che saranno illustrate, subito dopo Ferragosto, nel corso di una conferenza stampa.

Il costo necessario per il restauro del sipario storico è a totale carico dell’Associazione Polimnia che si è assunta la responsabilità del bene per tutto il periodo dell’intervento di restauro e fino alla sua riconsegna all’Amministrazione comunale. Il restauro del sipario storico si svilupperà attraverso un progetto di cittadinanza attiva che contempla una raccolta di fondi ed anche il ricorso all’Art Bonus.

L’intervento di restauro, finalizzato al consolidamento materico dell’opera e all’ottimizzazione dello stato decorativo, avverrà in fasi e tempi differenti, anche sulla scorta delle esigenze del Teatro. «Siamo particolarmente lieti che il progetto di restauro che ci venne proposto già da qualche anno dall’Associazione Polimnia – ha affermato il Sindaco Occhiuto – possa finalmente vedere la luce. Siamo fermamente convinti che i sipari dei teatri ed anche quello del Rendano, siano depositari di lunghe pagine della vita culturale delle città e dei luoghi ai quali fanno da sfondo. Ed è con questo spirito che abbiamo raccolto la proposta di Polimnia che insieme al Comune si prenderà cura di un manufatto importante della storia della nostra città».

Il sipario storico del Teatro “Rendano” è, infatti, un pregevole manufatto con 120 anni di vita, opera di Paolo Vetri, pittore siciliano di nascita e napoletano di formazione, che lo realizzò nel 1901, su disegno di Domenico Morelli, e che proprio per la sua importanza e il suo valore merita di essere sottoposto ad un accurato lavoro di restauro. La tela raffigura, come è noto, il festoso arrivo a Cosenza, nel 1433, di Luigi III d’Angiò, duca di Calabria, e della sua giovane sposa Margherita di Savoia. Forte è, pertanto, la connotazione identitaria per i luoghi e le occasioni storiche rappresentate nella tela. Il progetto di restauro è stato anche autorizzato, dall’aprile del 2019, dalla Soprintendenza Archeologia-Belle Arti e Paesaggio della Calabria. (rcs)