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- Nobel medicina per vaccini anti Covid, Burioni: "Risposta a chi avvelena con bugie"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 2 Ottobre 2023 at 11:07
(Adnkronos) - "La migliore risposta a chi avvelena l'opinione pubblica con pericolose bugie sui vaccini". Per il virologo Roberto Burioni, il premio Nobel per la Medicina 2023 assegnato alla scienziata ungherese Katalin Karikó - e congiuntamente allo statunitense Drew Weissman - ha questo valore, ma rappresenta anche molto altro. Prima di tutto "un esempio bellissimo per i giovani", commenta all'Adnkronos Salute l'esperto, che sui social durante la pandemia di Covid ha raccontato studi e ricerche che hanno permesso lo sviluppo dei vaccini, segnalando allo stesso tempo le fake news circolate in Rete. Il Nobel va dunque ai 'genitori' dei vaccini a mRna che hanno arginato la minaccia mondiale Sars-CoV-2. E secondo Burioni "è il giusto riconoscimento - spiega - a una ricercatrice che con le sue scoperte ha reso possibile non solo la messa a punto del vaccino contro il Covid, ma ha aperto la strada a una nuova generazione di farmaci dei quali ora riusciamo solo a intuire le potenzialità nella cura e nella prevenzione di gravissime malattie". Insomma Karikò e Weissman hanno cominciato a scrivere il primo capitolo di una storia scientifica rivoluzionaria che darà ancora molti altri frutti. "E' anche - osserva il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano - un premio alla perseveranza, perché Katalin Karikò ha continuato a credere nel suo progetto anche davanti a mille difficoltà e a momenti difficilissimi dal punto di vista professionale". "Una buona notizia il premio Nobel per la Medicina a Katalin Karikó e Drew Weissman per le scoperte che hanno portato alla messa a punto dei vaccini Covid-19 basati sull'mRna. E' una buona risposta a tutto il pattume pseudoscientifico sbandierato dai no vax". Così Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, commenta all'Adnkronos Salute l'assegnazione dei Nobel. "L'importanza di questo tipo di ricerca - aggiunge Galli - è il grande futuro che ha per lo sviluppo di ulteriori possibilità, non soltanto vaccinali ma anche di terapie antitumorali, cosa per cui queste tecniche di utilizzo dell'Rna messaggero erano state inizialmente concepite. Questa possibilità attraverso l'inoculazione di uno specifico Rna messaggero punta ad indurre le nostre cellule a produrre determinati antigeni sensibilizzando il sistema immunitario". Una ricerca che è stata ritenuta dal "comitato del Nobel talmente importante e rivoluzionaria da premiarla". "Mai Nobel fu più meritato". Così all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento. "L'Accademia del premio Nobel - sottolinea Lopalco - ha riconosciuto l'importanza della ricerca che ha permesso oggi di usare i vaccini a mRna. Questi vaccini non solo hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo durante la pandemia Covid19, ma apriranno molto presto possibilità finora impossibili di prevenire e curare non solo malattie infettive, ma anche malattie […]
- Vaccino antinfluenzale e anticovid regione Lombardia, al via 1 ottobreby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 29 Settembre 2023 at 8:38
(Adnkronos) - In Lombardia domenica primo ottobre, in 80 centri, parte la nuova campagna per la vaccinazione antinfluenzale con una giornata dedicata a persone over 60, bambini dai 2 ai 6 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, appartenenti alle Forze dell'ordine, Polizia locale, Vigili del fuoco, insegnanti e personale scolastico. Lo sottolinea una nota della Regione. Durante la somministrazione dell'antinfluenzale, potrà essere co-somministrato il nuovo vaccino anti-Covid aggiornato XBB 1.5. Alcune Asst hanno inoltre avviato specifiche iniziative sul territorio come l'offerta in co-somministrazione della vaccinazione anti-pneumococco e anti-herpes zoster per i soggetti in target. Per vaccinarsi in occasione della Giornata dedicata è necessario prenotarsi (prenotazione aperte fino a domenica sul portale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it). Dal 2 ottobre potranno poi vaccinarsi sanitari, pazienti di Ospedali e ospiti di Rsa e dal 16 ottobre tutti gli appartenenti alle categorie per cui la vaccinazione è raccomandata (prenotazioni dal 9 ottobre sulle piattaforme vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it e prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it).
- Covid Italia oggi, ultime notizie: bollettinoby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 29 Settembre 2023 at 8:16
(Adnkronos) - In Italia la crescita dell'incidenza del covid è bassa e l'impatto sugli ospedali è limitato. "Si assiste ad un ulteriore rallentamento nella crescita dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da SARS-CoV-2 in Italia che, complessivamente, si mantiene bassa. L’impatto sugli ospedali resta limitato", fanno sapere gli esperti della Cabina di regia Iss-ministero della Salute nel commento che accompagna l'ultimo monitoraggio Covid settimanale che l'Adnkronos Salute ha potuto visionare. "I ricombinanti Omicron XBB, con predominanza di EG.5, rappresentano la quasi totalità dei ceppi virali circolanti, in accordo con quanto osservato in altri Paesi. La situazione epidemiologica è in linea con il quadro europeo", concludono. Situazione Covid negli ospedali italiani sotto controllo. "Al 27 settembre il tasso di occupazione in area medica è pari al 4,4% (2.734 ricoverati), basso anche se in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (4,1% al 20 settembre). Resta sostanzialmente stabile l’occupazione in terapia intensiva, pari a 0,9% (82 ricoverati) rispetto all’1,0% al 20 settembre". "I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età over 90; il tasso di ricovero in terapia intensiva è sostanzialmente stabile a partire dalla fascia d’età 50-59 anni", conclude il report. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 19 settembre "è pari a 0,9 (0,85 – 0,95), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica (Rt=1,08 al 12 settembre". Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Iss-ministero della Salute che l'Adnkronos Salute ha avuto modo di visionare. Mentre "l’incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 21-27 settembre è pari a 66 casi per 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente ( 61 casi per 100.000 abitanti)". "L’incidenza settimanale è in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni e province autonome con valori non superiori a 100 casi per 100mila abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Campania (95 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Sicilia (18 casi per 100mila abitanti)", si legge nel documento.
- Covid Italia, vaccino aggiornato contro variante Kraken a Roma: le indicazioniby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 28 Settembre 2023 at 12:26
(Adnkronos) - Arrivato allo Spallanzani di Roma il nuovo vaccino anti Covid-19 monovalente, nella formulazione aggiornata per la variante XBB 1.5 di Sars-CoV-2 o 'Kraken'. Lo comunica l'Inmi di Roma su Facebook. "L'obiettivo della nuova campagna di vaccinazione - spiega Paolo Faccendini, direttore Uoc Farmacia dell'Istituto nazionale malattie infettive - è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e di proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. La vaccinazione è consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità e potrà essere offerta anche a chi non rientra nelle categorie a rischio, su richiesta e una volta valutata la disponibilità". "I nuovi vaccini - ricorda l'esperto - possono essere utilizzati come richiamo, con una valenza di 12 mesi. La somministrazione è raccomandata a distanza di 6 mesi dall'ultima dose di vaccino o ultima infezione. Tuttavia è ammesso un intervallo inferiore purché non inferiore ai 3 mesi. I vaccini possono essere somministrati anche a chi non è mai stato vaccinato ed è bene sottolineare che è possibile la somministrazione contemporanea con altri vaccini, in particolare con l'antinfluenzale". Aziende sanitarie e ospedali pronti a partire con la campagna di vaccinazione contro Covid-19. "Siamo pronti a mettere in atto le indicazioni di Governo e regioni per la campagna di vaccinazione anti Covid-19 con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini. E cominceremo facendo la nostra parte, invitando le aziende a realizzare iniziative specifiche per promuovere la chiamata attiva alla vaccinazione di medici, infermieri e di tutto il personale che opera in ospedali e strutture sanitarie”, annuncia il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, il giorno dopo la pubblicazione della circolare con "Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023-2024 anti Covid-19", firmata dal direttore Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia. "Il vaccino resta la più efficiente arma contro il Covid - sottolinea Migliore - e occorre che questo messaggio arrivi alle categorie per cui è raccomandato anche attraverso i medici di medicina generale che possono capillarmente invitare alla somministrazione nella stessa seduta del vaccino antinfluenzale e anti Covid. Dobbiamo evitare che le conseguenze gravi dell’infezione possano avere ripercussioni sulla salute di anziani e fragili”. La vaccinazione con il nuovo vaccino di Pfizer, specificamente sviluppato per contrastare la variante XBB.1.5 - ricorda la Fiaso - è stata raccomandata per cinque categorie principali: persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all'assistenza negli ospedali, nel territorio […]
- Covid Italia, variante Pirola: sintomi e rischi, ultime notizieby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 27 Settembre 2023 at 14:32
(Adnkronos) - La variante Covid Pirola è stata isolata in Italia, a Brescia, mentre Eris si conferma predominante in Italia. Ma i sintomi sono sempre gli stessi? "Il monitoraggio continuo delle nuove mutazioni" di Sars-CoV-2 "rimane cruciale. Attualmente, nonostante l'identificazione di 102 mutazioni puntiformi specifiche, non ci sono prove sostanziali per classificare BA.2.86 o 'Pirola' e i suoi discendenti come varianti altamente preoccupanti. In effetti, la presenza prolungata di BA.2.86 contrasta con il consueto trend di varianti potenzialmente pericolose, che in genere vengono identificate rapidamente. Lo sviluppo di nuove mutazioni nelle varianti emergenti è un evento standard, guidato da deriva genetica, facilitando l'adattamento del virus al suo ospite". Così le conclusioni di uno studio italiano in pubblicazione, che ha analizzato la nuova variante BA.2.86. "Tuttavia, questa deriva genetica non ha portato invariabilmente ad un aumento della virulenza o della forma fisica. Una lezione chiave dalla pandemia sottolinea l'importanza di una sorveglianza sostenuta e basata sul genoma nell'anticipare il potenziale delle ondate epidemiche", sottolineano i ricercatori Francesca Caccuri e Serena Messali dell'Università di Brescia, Fabio Scarpa dell'Università di Sassari, Massimo Ciccozzi dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, Arnaldo Caruso dell'Università di Brescia e Marta Giovannetti, Instituto Rene Rachou della Fundação Oswaldo Cruz, Minas Gerais (Brasile). "La mutazione E484K, trovata in BA.2.86 e BA.2.86.1 - spiegano gli autori - è situata all'interno del legame del recettore (Rbd) e in precedenza ha attirato l'attenzione grazie alla sua associazione con varie preoccupazioni significative. In particolare - precisano i ricercatori - la mutazione E484K è stata rilevata in più virus, 94 varianti, come il ceppo B.1.351 del Sud Africa e il ceppo P.1 del Brasile. Le varianti che portano questa mutazione sembrano mostrare una maggiore capacità di sfuggire alle risposte del sistema immunitario, che comprendono anticorpi generati da precedenti infezioni o vaccinazioni. Questo implica che i virus con la mutazione E484K potrebbero possedere un potenziale intrinsecamente maggiore per l'evoluzione. Sono documentate reinfezioni che coinvolgono varianti con la mutazione E484K e quindi - rimarcano gli autori - vanno ulteriormente intensificate le indagini sulla protezione duratura conferita dal sistema immunitario".
- Covid e variante Pirola, mini ondata in arrivo? Cosa dicono gli infettivologiby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 26 Settembre 2023 at 8:13
(Adnkronos) - Covid in Italia e variante Pirola, nuova mini ondata di casi in arrivo? "Il fatto che la variante BA.2.86 o 'Pirola' sia stata sequenziata nei giorni dell'arrivo in Italia del vaccino anti-Covid aggiornato sembra uno scherzo del destino. E' una variante che ha una 'spike' diversa da tutte le altre varianti Omicron con oltre 35 mutazioni e con queste caratteristiche potrebbe essere una tipologia di virus che infetta anche i guariti e i vaccinati. L'interesse della comunità scientifica però deve essere sul fatto che possa essere o meno più contagiosa e trasmissibile, abbiamo visto che EG.5 o 'Eris' ha fatto mini ondata di casi ma non è detto che anche Pirola possa causare grandi numeri". Così all'Adnkronos Salute l'infettivologo Marco Falcone, segretario della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit). Cosa dobbiamo fare? "Sicuramente la sorveglianza molecolare - risponde Falcone -che va condotta per capire se quest'ultima variante rimane confinata al 5-10% di prevalenza nella popolazione infettata o diventa predominare. Ma - avverte - al momento non ci sono motivi per pensare che abbia un impatto clinico diverso dalle altre, ovvero che possa dare una malattia Covid più grave". Secondo l'infettivologo, "in ogni caso o Pirola, Eris o la prossima variante dal nome affasciante, i soggetti fragili, gli anziani, i malati oncologi e ematologici, devono fare il vaccino aggiornato a XBB che rappresenta, indipendentemente dalla variante che gira, una stimolazione e un potenziamento degli anticorpi necessario per affrontare l'autunno. Questi soggetti magari si infetteranno ma - conclude - non svilupperanno una malatia grave, il valore dei vaccini rimane intatto rispetto alle nuove varianti perché abbiamo già avuto l'esperienza di quanto accaduto negli anni passati".
- Covid Italia oggi, varianti Eris e Pirola: il puntoby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 22 Settembre 2023 at 12:00
(Adnkronos) - Eris si conferma la variante Covid predominante in Italia, mentre non è stata ancora rilevata Pirola. Secondo il report di monitoraggio settimanale Covid-19, a cura del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, al 18 settembre "non risultano depositati nella piattaforma I-Co-Gen sequenziamenti attribuibili al lignaggio di recente designazione BA.2.86, oggetto di monitoraggio da parte di Ecdc e organizzazione mondiale della sanità, caratterizzato dalla presenza di numerose mutazioni nella proteina Spike". Si osserva, invece, "una predominanza di sequenze riconducibili a EG.5", arrivata al 34,2%. I dati ad oggi disponibili mostrano che i vaccini di nuova formulazione, basati su XBB.1.5, presentano una buona risposta anche contro EG.5.1, evidenzia il report. Si conferma "la cocircolazione di ceppi virali ricombinanti omicron riconducibili a XBB, di cui il 17,9% XBB.1.5". Nella settimana dal 28 agosto al 3 settembre, EG.5.1 "è risultato il sotto-lignaggio più frequente (13,6%). In espansione XBB.1.5.70 e GE.1".
- Covid Italia, contagi ancora in aumento: i datiby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 22 Settembre 2023 at 8:30
(Adnkronos) - Crescono ancora contagi Covid in Italia, anche se l'aumento risulta più contenuto rispetto a quello della scorsa settimana. Nel periodo dal 14 al 20 settembre si registrano 36.777 casi, in crescita del 17,3% (l'aumento della scorsa settimana era stato invece del 44,4% con 30.777 nuovi contagi). E' quanto emerge dai dati del monitoraggio Covid-19, a cura dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. 117 morti in ultima settimana, +18,2%** Sono 117 i morti Covid-19 in Italia nella settimana 14-20 settembre, +18,2% rispetto alla rilevazione precedente (99). I nuovi casi ammontano a 36.102, +17,3% (30.778). La scorsa settimana sono stati effettuati 232.664 tamponi, in aumento del 12,5%. Il tasso di positività del 15,5%, con una variazione di +0,6% rispetto alla settimana precedente (14,9%). Anche i ricoveri in area medica e in terapia intensiva dei pazienti con Covid-19 registrano un lieve aumento nello stesso periodo che va dal 13 al 20 settembre, passando rispettivamente dal 3,8% al 4,1% (più 0,3 punti percentuali) e dallo 0,9% all'1,0% (più 0,1 punto percentuale). Nell'ultima settimana 11-17 settembre i dati Covid "mostrano un’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati pari a 59 casi per 100mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (4-10 settembre), 45 casi per 100mila abitanti". L’incidenza settimanale Covid "è in aumento nella maggior parte delle Regioni e province autonome con valori non superiori a 100 casi per 100.000 abitanti. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (93 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Sicilia (14 casi per 100mila abitanti)". L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 12 settembre è pari a 1,08, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (1.20), ma ancora sopra la soglia epidemica di 1 al 5 settembre", conclude il report. Nella settimana dall'11 al 17 settembre, "si assiste a un rallentamento nell’aumento nell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da Sars-CoV-2 in Italia che, complessivamente, si mantiene bassa. L’impatto sugli ospedali resta limitato. La situazione epidemiologica è in linea con il quadro europeo". Questo il quadro tracciato dal monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero Salute sulla situazione Covid nel nostro Paese. "I ricombinanti omicron XBB, con predominanza di EG.5, rappresentano la quasi totalità dei ceppi virali circolanti, in accordo con quanto osservato in altri Paesi", si legge.
- Covid e scuola, Vaia: "No al ritorno di mascherine e Dad"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 20 Settembre 2023 at 21:35
(Adnkronos) - "Bisogna evitare assolutamente il ritorno delle mascherine a scuola e della Dad" contro il Covid "per fare questo abbiamo istituito un tavolo interdisciplinare tra ministero della Salute, Istruzione e merito, Pubblica amministrazione e con il ministero del Lavoro per verificare insieme quali misure adottare per dare serenità ai ragazzi, al corpo docente e non docente e ai famigliari a casa". Lo ha detto al Tg1 il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. "Dai primi dati in nostro possesso - ha aggiunto Vaia - rileviamo un aumento abbastanza contenuto dei contagi da Covid-19, ben al di sotto sia in termini percentuali che assoluti di quanto alcuni temevano".
- Covid Lazio e Roma, contagi oggi e vaccino: cosa c'è da saperby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 19 Settembre 2023 at 11:57
(Adnkronos) - Mentre i contagi covid continuano a salire, la Regione Lazio si prepara, oltre alla vaccinazione antinfluenzale confermata dal 2 ottobre, anche all'immunizzazione per Sars-Cov-2. Immunizzazione raccomandata ai 350mila fragili e ai 1.725.000 over 60 laziali e prevista per il prossimo mese, seppure non ancora con una data precisa. Un campagna che potrebbe essere anche anticipata se il ministero della Salute "fornirà indicazioni in questo senso", riferiscono all'Adnkronos Salute. Per partire, infatti, la Regione è in attesa delle indicazioni ministeriali, sia per quanto riguarda le dosi di vaccini acquistati e assegnati, sia per l'operatività della campagna. Il vaccino contro il Covid si potrà fare nel Lazio, come l'antinfluenzale, in farmacia, negli ambulatori dei medici di famiglia, nei centri vaccinali delle Asl, negli ospedali e nelle strutture private accreditare. Il vaccino utilizzato sarà quello di Pfizer - informano dalla Pisana - E' acquistato a livello centrale e successivamente inviato alle Regioni. Per la vaccinazione anti-Covid, non ci saranno come in passato strutture dedicate, come gli Hub. Sarà necessario, quindi, anche approntare i protocolli per le vaccinazioni dai medici di famiglia e nelle farmacie. Protocolli che sono già stati sottoscritti per la campagna vaccinale contro l'influenza.
- Covid Italia, varianti Pirola e Eris sfuggono a test? Cosa dicono espertiby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 19 Settembre 2023 at 11:49
(Adnkronos) - I tamponi Covid funzionano con le nuove varianti Pirola e Eris? O il virus sfugge ai test, in particolare a quelli rapidi? "Per le nuove varianti del Covid 19, Eris compresa, il test antigenico resta valido", spiega all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, spiegando che "qualche dubbio potrebbe esserci per Pirola perché con oltre 33 mutazioni di differenza rispetto a tutte le altre, si discosta dal punto di vista immunogenetico e risulta diversa da tutto il 'brodo' delle varianti fino ad ora emerse". Per Ciccozzi un approfondimento scientifico sul tema è utile anche perché, sul piano clinico, "a livello di osservazione, non scientificamente provato, sono stati osservati casi di persone con sintomi tipici dell'infezione da Covid ma negativi al test antigenico". Diverso il test molecolare "a cui sicuramente non sfugge nessuna variante", sottolinea. In questo contesto, oltre alle necessarie valutazioni per capire se rispetto a Pirola il test antigenico può essere ancora valido, "il consiglio, in caso di sintomi, è stare casa al di là del tampone". Ma resta anche importante, una volta usciti di casa dopo due o tre giorni, "l'uso della mascherina se si incontrano persone fragili e anziani". "Ad oggi, pur nei limiti che già conoscevamo, di sensibilità, ma soprattutto di precocità nel dare la positività, risulta che gli attuali test possono dare un risultato comunque, nonostante la presenza di nuove varianti. Al momento non c'è un'evidenza scientifica su un'eventuale riduzione" di efficacia degli strumenti diagnostici più diffusi, spiega all'Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano. Relativamente alla cosiddetta variante Pirola (BA.2.86), che più si differenzia per numero di mutazioni rispetto alle precedenti versioni di Sars-CoV-2, "può darsi" che 'buchi' i test, ma "ad oggi - ripete l'esperto - non c'è un'evidenza scientifica". "La prevista ondata Covid autunnale potrà certamente creare pressione sul Servizio sanitario nazionale, soprattutto se sarà accompagnata da assenteismo dovuto ad operatori sanitari scarsamente vaccinati. Niente di paragonabile, però, con lo tsunami causato dalle prime ondate pandemiche. Nessun allarme, quindi, ma sorveglianza attenta della situazione", dice all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento. "Sicuramente, in ogni caso, bisogna essere vigili", ribadisce Lopalco. Per la microbiologa Maria Rita Gismondo, "i test rapidi 'fai da te' non hanno più senso di essere fatti". "Basta 'fai da te', basta tamponi - dice all'Adnkronos Salute la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano - Faremo i tamponi, se necessario, in caso di ricovero o di passaggio dal pronto soccorso, nei casi […]
- Covid Italia, il virus corre: in un mese casi quintuplicati e morti raddoppiatiby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 19 Settembre 2023 at 8:12
(Adnkronos) - Il Covid in Italia torna a correre. Dopo circa due mesi di sostanziale stabilità del numero dei nuovi casi settimanali - che tra metà giugno e metà agosto hanno oscillato tra 3.446 (6-12 luglio) e 6.188 (3-9 agosto) - da 4 settimane consecutive si rileva una progressiva ripresa della circolazione virale. Infatti, dalla settimana 10-16 agosto a quella 7-13 settembre il numero dei nuovi casi settimanali è quasi quintuplicato, passando da 5.889 a 30.777, il tasso di positività dei tamponi è aumentato dal 6,4% al 14,9%, la media mobile a 7 giorni da 841 casi/die è salita a 4.397 casi/die, l’incidenza è passata da 6 casi a 52 per 100mila abitanti. Ma nelle ultime 4 settimane si registra anche un numero di decessi più che raddoppiato. E ancora: i ricoveri in area medica, dal minimo (697) raggiunto il 16 luglio ad oggi sono più che triplicati (2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo (18) del 21 luglio sono saliti a quota 76. Questi i principali dati del monitoraggio settimanale condotto dalla Fondazione Gimbe. "Numeri sì bassi - commenta Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l’abrogazione dell’obbligo di isolamento per i soggetti positivi con il Dl 105/2023, di fatto poggia in larga misura su base volontaria. Infatti, da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale (undertesting), dall’altro con l’ampio uso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici (underreporting)". Analizzando più in dettaglio - riferisce Gimbe - nelle ultime 4 settimane la circolazione virale risulta aumentata in tutte le Regioni e Province autonome. Secondo l’ultimo aggiornamento nazionale dei dati della Sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità (Iss), rispetto alla distribuzione per fasce di età, fatta eccezione per la fascia 0-9 anni in cui si registrano 22 casi per 100mila abitanti, l’incidenza aumenta progressivamente con le decadi: da 10 casi per 100mila abitanti nella fascia 10-19 anni a 78 nella fascia 70-89 anni, fino a 83 negli over 90. "Una distribuzione – spiega Cartabellotta - che riflette la maggiore attitudine al testing con l’aumentare dell’età, confermando i fattori di sottostima della circolazione virale". Per quanto riguarda i ricoveri in area medica - dettaglia il report Gimbe - dopo aver raggiunto il minimo (697) il 16 luglio, i posti letto occupati in area medica sono più che triplicati (2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo (18) del 21 luglio sono saliti a quota 76. Rispettivamente i tassi nazionali di occupazione sono del 3,8% e dello 0,9%. "Se in intensiva – spiega Cartabellotta - i numeri sono veramente esigui dimostrando che oggi l’infezione da Sars-CoV-2 solo raramente determina quadri severi, […]
- Covid Italia, Schillaci: "Contagi in aumento, vaccino da prossima settimana"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 18 Settembre 2023 at 7:17
(Adnkronos) - "I numeri dei contagi Covid in assoluto sono aumentati ed era prevedibile, veniamo dal periodo estivo dove c'è movimento di persone. Un dato in linea e che potrebbe crescere vista l'apertura delle scuole, ma non c'è allarmismo: i dati che ci interessono sono i ricoveri e gli accessi nelle terapie intensive e sono dati trascurabili e siamo fiduciosi". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto a Rtl 102.5, annunciando che "i nuovi vaccini anti-Covid dovrebbero essere disponibili già dalla prossima settimana". "Le categorie per cui sono fortemente raccomandate sono i fragili, gli ultra sessantenni e gli operatori sanitari", ricorda il ministro che poi aggiunge: "E' un presidio fondamentale e partiremo anche con una campagna per ricordare ai cittadini di vaccinarsi per il Covid e l'influenza. I vaccini Covid saranno gratis per tutti anche per chi non rientra nelle categorie per cui lo raccomandiamo". Si farà in farmacia? "Credo di sì, stiamo valutando la distribuzione insieme alle regioni, punteremo molto su loro e sui medici di famiglia", ha risposto Schillaci. Per quanto riguarda la prevenzione Covid nelle scuole, "c'è un tavolo Salute-Istruzione dove si lavora su queste fattispecie, oggi dovrebbero esserci i risultati finali. Ma sarei tranquillo e non farei nessun allarmismo, i ragazzi continuino ad andare a scuola sono quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lockdown. Il tavolo tra oggi e domani dovrebbe dare i risultati conclusivi sul modo di comportarsi a scuola". Sulla possibile proroga delle misure per i fragili in scadenza, Schillaci ha ricordato che le tutele adottate durante la pandemia Covid scadranno il 30 settembre, dal primo ottobre 800mila italiani potrebbero essere 'scoperti'. Il Governo ha intenzione di rinnovarle o ripensarle? "Ci stiamo confrontando, credo che il riferimento sia in particolare allo smart-working e altri presidi per i fragili, ora faremo una valutazione ma non vogliamo lasciare nessuno indietro, assolutamente".
- Covid Italia, variante Eris in crescita: reinfezioni stabili al 39%by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 15 Settembre 2023 at 11:52
(Adnkronos) - La percentuale di reinfezioni Covid in Italia resta "stabile intorno al 39%", con la variante Eris che sta emergendo sempre di più, mentre al momento non risulterebbe essere stata rilevata Pirola. E' quanto si rileva nel monitoraggio Covid-19, a cura di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, in cui si riporta anche la quota di infezioni da Sars-CoV-2 riportate in persone con almeno un'infezione pregressa. Il dato è lo stesso del report precedente. In base ai dati di sequenziamento depositati nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell'ultima settimana monitorata (fine agosto) si confermava "per lo più la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti Omicron riconducibili a XBB, di cui il 13,9% XBB.1.5", la variante Kraken. E si osservava però "una predominanza di sequenze riconducibili a EG.5, pari a 43,5%, in crescita rispetto alle settimane precedenti". Nell'ultima settimana di campionamento consolidata (21-27 agosto), riporta il documento di Iss-ministero della Salute, "EG.5.1.1 è risultato essere il sotto-lignaggio più frequente (15,5%) confermando il dato osservato a livello internazionale, che riporta una crescita di EG.5.1 e relativi sotto-lignaggi". Alla data di estrazione dei dati (11 settembre 2023) invece "non risultano depositati in I-Co-Gen sequenziamenti attribuibili al lignaggio BA.2.86", Pirola, oggetto di monitoraggio da parte di Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e Oms. Una variante, ricordano gli autori del report, caratterizzata "dalla presenza di numerose mutazioni nella proteina spike rispetto al lignaggio parentale BA.2 ed ai lignaggi XBB attualmente circolanti". In definitiva lo scenario è in linea con quanto emerso dall'ultima flash survey che vedeva già "EG.5, alias Eris, quale variante di Sars-CoV-2 prevalente in Italia". Gli studi ad oggi effettuati, spiegava la relazione tecnica sui risultati dell'indagine, evidenziano che EG.5 è caratterizzata da "un elevato tasso di crescita che, insieme ad una diminuita capacità neutralizzazione da parte di anticorpi verso altre varianti", e ciò "giustificherebbe la sua prevalenza in diversi Paesi". Tuttavia, "ad oggi non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica rispetto ai lignaggi co-circolanti". Gli esperti comunicano che i sintomi riscontrati finora nei pazienti colpiti dalla variante Eris sviluppano un quadro clinico del tutto simile alle già note manifestazioni di Covid. Ad esempio la dottoressa Kristina K. Bryant, specialista nel campo delle malattie infettive pediatriche presso il Norton Children's Infectious Diseases, ha parlato alla rivista 'Health' di sintomi simili a quelli tipici della variante Omicron. Per la precisione, molti pazienti hanno riferito di aver accusato sintomi simili alle più comuni allergie: tra questi si parla di naso che cola, tosse, mal di gola e congestione delle vie respiratorie superiori. Trattandosi di variante dominante, Kristina K. Bryant […]
- Scuola, paura Covid? "Virus sinciziale spaventa di più"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 13 Settembre 2023 at 10:39
(Adnkronos) - Scuola e Covid in Italia, binomio che fa paura? "In vista dell'autunno il virus che mi spaventa è Rsv, il virus respiratorio sinciziale, più del Covid. Perché i dati epidemiologici che abbiamo avuto negli ultimi 2 anni ci dicono che siamo stati impegnati molto anche a livello ospedaliero. Quindi dobbiamo essere calmi e tranquilli nel prepararci ai prossimi mesi, sapendo bene che la prevenzione si fa con i vaccini, soprattutto per i più fragili". A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Rino Agostiniani, tesoriere e nel direttivo della Società italiana di pediatria (Sip), ex presidente della società scientifica. Oggi, spiega ancora, "Sars-CoV-2 nei bambini sani circola, ma non dà sintomi gravi. Inoltre c'è poco impegno clinico in caso di malattia. Però è chiaro che vanno tutelati anche i fragili. In questo momento non serve fare allarmismo, che mi pare eccessivo, o rilanciare paranoie sul rientro a scuola. Resta valida la necessità di una maggiore ventilazione delle aule, perché la scuola rimane comune un fattore di rischio per le malattie infettive". "Un bambino con una malattia infettiva è una fonte di contagio se va a scuola. Quindi, non avendo al momento una direttiva particolare, ci rimettiamo anche al buon senso dei genitori che, se vedono sintomi sospetti, un raschietto alla gola o un malessere generale, potrebbero fare il tampone per il Covid e verificare. Altrimenti dovrebbe prevalere il buon senso e far rimanere il bambino a casa", sottolinea quindi Agostiniani.
- Covid e scuola, Pregliasco: "Con sintomi a casa e mascherine se scoppiano focolai"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 12 Settembre 2023 at 13:32
(Adnkronos) - Con la ripresa delle scuole, il rialzo dei casi Covid si può contenere attraverso "la ventilazione degli ambienti, un'opportuna gestione e organizzazione degli spazi, la disponibilità di gel disinfettanti, la sorveglianza dei sintomatici". E "nell'eventualità di focolai, chi presenta manifestazioni cliniche dovrebbe restare a casa e per chi frequenta gli istituti andrebbe valutata la mascherina". Questa la linea suggerita dal virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, sentito dall'Adnkronos Salute alla vigilia dell'incontro fra i tecnici dei ministeri della Salute e dell'Istruzione, per valutare le strategie di prevenzione anti Sars-CoV-2 in questo inizio di nuovo anno scolastico. Non bisogna dimenticare, è l'invito di Pregliasco, bensì fare tesoro delle lezioni del passato: "Conserviamo il ricordo che purtroppo questo virus c'è - sottolinea l'esperto - e non deve essere minimizzato eccessivamente il rischio residuo che effettivamente esiste ancora". Pregliasco sostiene che "la mascherina non è un'ideologia e non va considerata tale, una cosa che se uno la indossa viene guardato strano". E' sbagliato stigmatizzare chi la porta, "sia se lo fa perché timoroso, sia e soprattutto se lo fa perché fragile o a contatto con fragili. La mascherina è un elemento da valorizzare in situazioni ad hoc". "Oggi - osserva l'esperto - nella popolazione c'è una certa avversione, una certa stanchezza, per quelle che potrebbero essere indicazioni stringenti obbligatorie che comunque non sono nell'orientamento dell'attuale politica di governo. Ma dal punto di vista pratico", anche se "non è facile proprio perché prevale la voglia di dimenticare quello che è stato e di rimuovere quello che c'è e presumibilmente ci sarà", secondo Pregliasco "bisogna rilanciare l'importanza dei comportamenti di buonsenso". Negli ospedali significa per esempio "indossare la mascherina non negli ambulatori, ma nei reparti per fragili o ad alto carico assistenziale". E nella vita di tutti i giorni vuol dire "metterla se si è ammalati. In passato", prima dello tsunami coronavirus, "facevamo tutti gli eroi - ricorda il medico - si andava a lavorare con l'influenza, imbottiti di tachipirina. Anche i nostri bambini spesso li mandavamo a scuola con dei sintomi, salvo poi venire chiamati per andarli a prendere non appena finiva l'effetto del farmaco antinfiammatorio o antifebbrile". Invece "è una responsabilità dei singoli non essere untori della malattia quando si è sintomatici", ammonisce il direttore sanitario dell'Irccs ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano. E in un'ottica di sorveglianza, "sì anche al tampone. Senza la 'tamponite acuta' del passato - precisa - ma per i fragili perché così, se contagiati, possono usufruire delle terapie antivirali per bocca che sono l'elemento determinante per ridurre l'impatto dell'onda Covid sulla sanità pubblica. Lo dobbiamo evitare - chiosa Pregliasco - per mantenere questa nuova […]
- Scuola e covid, Andreoni: "Usare mascherina non fa male a nessuno"by webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 11 Settembre 2023 at 8:45
(Adnkronos) - "La scuola è da sempre fucina di virus che trovano un terreno fertile tra i bambini e i giovanissimi. Offrire una mascherina agli studenti? Non ci vedo nulla di male e non credo sia un danno. Siamo usciti dalla fase dell'obbligo sulle misure anti-Covid. Ora dovremmo aver capito che serve una cultura del senso civico. Se ho contatti con persone fragili dovrò cercare di difenderli ecco che la mascherina è uno strumento corretto". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma, interviene sull'inizio delle scuole e il rialzo dei casi Covid in Italia. "In ospedale stiamo osservando un aumento dei ricoveri Covid, sono anziani e fragili, qualcuno non è vaccinato e altri hanno solo una dose - sottolinea l'esperto - Ma, purtroppo, ci sono anche quadri clinici con polmoniti che necessitano del famoso 'casco'. Proprio per questo serve una richiamo alla responsabilità di tutti, quando diciamo che la malattia è una influenza dobbiamo anche dire che di influenza in Italia si muore. Quindi l'invito è di non pensare che Sars-CoV-2 sia più benevolo e che abbiamo risolto completamente la questione perché invece serve rialzare l'attenzione ed essere prudenti. Cosa vuol dire? Se si usano i mezzi pubblici o si vive con anziani e fragili è consigliata la mascherina".
- Scuola al via, in Lombardia si parte il 12 settembre e nel Lazio il 15 ma c'è l'incognita Covid: ecco cosa fareby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 10 Settembre 2023 at 10:21
(Adnkronos) - La scuola riparte in Italia, con date diverse da regione a Regione. Nel Lazio si riparte da calendario regionale il 15 settembre con qualche eccezione tra i diversi istituti scolastici, tre giorni prima in Lombardia, mentre a Bolzano sono già tornati sui banchi di scuola. I contagi Covid, intanto, sono in aumento e cresce anche l'attenzione sulla variante Eris, sulla sua trasmissibilità e sui sintomi che provoca. Il ritorno di studenti e professori in aula avviene senza misure restrittive: niente mascherine, quindi. Quali sono le regole da seguire? Il ministero della Salutelo scorso 11 agosto 2023 ha pubblicato una circolare "con la quale vengono aggiornate le indicazioni sulle misure di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2". "Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento", si legge. Quindi seguono le raccomandazioni, di "osservare le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie. In particolare è consigliato: - Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone. - Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. - Applicare una corretta igiene delle mani. - Evitare ambienti affollati. - Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio. - Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse. - Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano. Per quanto riguarda le persone che sono venute a contatto con casi di Covid-19 non si applica nessuna misura restrittiva. Si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto. Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato o molecolare per Sars-CoV-2. Mentre a Bolzano già hanno aperto le scuole, domani gli studenti torneranno sui banchi in Trentino, Valle d'Aosta e Piemonte. Martedì 12 settembre è, invece, la data scelta per la Lombardia. Il 13 settembre sarà la volta di Campania, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Veneto, Basilicata, Abruzzo e Umbria. Giovedì 14 […]
- Covid, varianti attuali Eris e Pirola: sintomi, cosa si saby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 8 Settembre 2023 at 10:56
(Adnkronos) - Crescono i contagi covid, in Italia così come in Europa. E se cambiano le varianti, i sintomi di chi si ammala rimangono sostanzialmente invariati: naso che cola, raffreddore, mal di gola e tosse. Si può incappare anche nella febbre e sperimentare la celeberrima perdita di olfatto e gusto, che da sempre caratterizza il coronavirus. Nell'ultima settimana si registrano 21.309 casi nel nostro Paese, in aumento del 44% rispetto ai 14.863 della scorsa settimana. In questo momento la variante Covid EG.5, ribattezzata sui social Eris insieme ai suoi sottolignaggi fra cui EG.5.1, è la prevalente nel nostro Paese secondo l'ultima flash survey diffusa dall'Istituto superiore di sanità. Dal 21 al 27 agosto, EG.5 fa registrare una prevalenza del 41,9%, informa l'Iss che rileva per questa variante di interesse (Voi) un trend in crescita. Quanto alla variante BA.2.86", denominata Pirola, "è stata rilevata in piccoli numeri in 11 Paesi. L'Oms sta monitorando attentamente questa variante per valutarne la trasmissibilità e il potenziale impatto", afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità. Su Pirola le autorità sanitarie internazionali hanno acceso un faro per via dell'elevato numero di mutazioni concentrate sulla proteina Spike. BA.2.86, afferma Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, è molto divergente dai ceppi di Sars-CoV-2 attualmente in circolazione", e questo "solleva preoccupazioni per un aumento delle reinfezioni", nel caso in cui Pirola "superasse le varianti esistenti nell'Ue/See". "Non vi è indicazione" che l'infezione da varianti di Sars-CoV-2 simili a Kraken (XBB.1.5)+F456L, una mutazione sotto la lente degli esperti, oppure da Pirola BA.2.86, "sia associata a una malattia più grave o a una riduzione dell'efficacia del vaccino Covid contro la malattia grave, rispetto alle varianti attualmente circolanti. Le persone anziane e quelle con patologie preesistenti rimangono a maggior rischio di esiti gravi se infette". Gli esperti comunicano che i sintomi riscontrati finora nei pazienti colpiti dalla variante Eris sviluppano un quadro clinico del tutto simile alle già note manifestazioni di Covid. Ad esempio la dottoressa Kristina K. Bryant, specialista nel campo delle malattie infettive pediatriche presso il Norton Children's Infectious Diseases, ha parlato alla rivista 'Health' di sintomi simili a quelli tipici della variante Omicron. Per la precisione, molti pazienti hanno riferito di aver accusato sintomi simili alle più comuni allergie: tra questi si parla di naso che cola, tosse, mal di gola e congestione delle vie respiratorie superiori. Trattandosi di variante dominante, Kristina K. Bryant consiglia comunque di non sottovalutare le sue manifestazioni. Nel caso di Pirola anche febbre alta, raffreddore e perdita del senso del gusto o dell'olfatto. Il vaccino anti-Covid aggiornato alla variante Kraken di Sars-CoV-2 (XBB.1.5) di […]
- Covid Italia, contagi e morti in aumento: +45% in una settimanaby webinfo@adnkronos.com (Web Info) on 8 Settembre 2023 at 8:32
(Adnkronos) - Crescono i contagi e i morti Covid in Italia. Nell'ultima settimana si registrano 21.309 casi, in aumento del 44% rispetto ai 14.863 della scorsa settimana, e 94 decessi (+45% circa rispetto ai 65 del periodo 24-30 agosto). E' quanto emerge dall'aggiornamento del bollettino settimanale sull'andamento delle infezioni da Sars-CoV-2. Terza settimana di aumento anche per l'incidenza: nell'ultima settimana, i dati mostrano "un'incidenza dei casi diagnosticati e segnalati pari a 31 casi per 100mila abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente (24 casi per 100mila abitanti). L'incidenza sale nella maggior parte delle regioni e province autonome, con valori non superiori a 53 casi per 100mila abitanti. L'incidenza più elevata è stata riportata in Sardegna (53 casi per 100mila abitanti) e la più bassa in Basilicata (8 casi per 100mila abitanti)". In aumento anche il tasso di positività. Nell'ultima settimana (31 agosto-6 settembre) è stato del 12,6%, 2,1 punti percentuali in più rispetto al 10,5% del periodo 24-30 agosto. "Cresce anche l'occupazione dei letti in area medica, che si attesta al 3% (era al 2,7% la scorsa settimana) con un totale di 1.872 ricoverati. Aumenta anche l'occupazione delle terapie intensive (0,6% rispetto allo 0,4% della rilevazione della scorsa settimana), dove sono ricoverate 49 persone", sottolinea il monitoraggio. In salita anche le reinfezioni: "La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un'infezione pregressa è in aumento e intorno al 39%" secondo il monitoraggio, rispetto al 36% della rilevazione precedente. Un trend che appare in linea con il nuovo scenario che vede EG.5, alias Eris, quale variante di Sars-CoV-2 prevalente in Italia (41,9%) nell'ultima flash survey diffusa dall'Iss e relativa al periodo 21-27 agosto. "Gli studi ad oggi effettuati - spiegava la relazione tecnica sui risultati dell'indagine - evidenziano che EG.5 è caratterizzata da un elevato tasso di crescita che, insieme ad una diminuita capacità neutralizzazione da parte di anticorpi verso altre varianti, giustificherebbe la sua prevalenza in diversi Paesi". Tuttavia, "ad oggi non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica rispetto ai lignaggi co-circolanti".