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ALTA VELOCITÀ IN CALABRIA: LA POLITICA
PRENDA POSIZIONE E DIFENDA I TERRITORI

SULL'ALTA VELOCITÀ IN CALABRIA POLITICA PRENDA POSIZIONE E DIFENDA I TERRITORI

di FRANCESCO COSTANTINOL’on.le Paola De Micheli ha una propria idea su come debba essere realizzata la linea ferroviaria ad Alta Velocità che attraversa il territorio calabrese e l’ha rivendicata in questi giorni con una interrogazione rivolta al sottosegretario Ferrante all’interno della  Commissione Parlamentare sui Trasporti di cui essa fa parte.

L’idea è imperniata sul concetto di baricentricità del tracciato da far prevalere su qualunque altra idea, costi quel che costi.

Poco importa per Lei se questo concetto si scontra con l’altro, universalmente considerato prioritario in tema di realizzazione di linee ferroviarie ad “alta velocità”, che imporrebbe di collegare i territori da servire nel minor tempo possibile.

La discussione parallela inerente la rivitalizzazione in corso del progetto  di attraversamento stabile dello Stretto di Messina è imperniata sulla sostenuta necessità di dover dare compimento ad uno dei corridoi più importanti delle reti transeuropee dei trasporti TEN-T – quello scandinavo/mediterraneo – che partendo da Oslo e Stoccolma intercetta il corridoio proveniente da Berlino e dopo aver attravesato l’Italia si conclude a Palermo.

L’investimento straordinario per realizzare lungo il corridoio un ponte, anche ferroviario, che superi lo Stretto di Messina sarebbe giustificato, fondamentalmente, con la possibilità di ridurre il tempo di attraversamento rispetto a quello attualmente impiegato con il trasbordo dei treni e del gommato su navi traghetto.

Come possa dunque conciliarsi con l’imponente investimento necessario per realizzare il Ponte un allungamento del percorso di circa 40 Km come quello “baricentrico” sostenuto dall’on.le De Micheli, che comporterebbe tra l’altro maggiori tempi complessivi di percorrenza e maggiori tempi e costi di realizzazione,  é difficile comprenderlo.

Senza considerare le significative criticità connesse alla realizzazione di una lunghissima galleria (oltre 20 Km) da realizzare in un contesto geologico-idrologico sfavorevole; criticità che gli studi già effettuali in fase di predisposizione del progetto di fattibilità tecnico-economica hanno fatto emergere, e che, qualora prevalesse l’idea di tracciato baricentrico dell’on.le De Micheli, si presenterebbero tanto in fase realizzativa della galleria quanto in fase gestionale.

Per chi ha buona memoria non è difficile ricordare che già al tempo della realizzazione del tracciato autostradale Salerno-Reggio Calabria furono fatti prevalere – meglio imposti – da chi in quel momento deteneva il potere politico ragionamenti simili a quello ora sostenuto dall’On.le De Micheli, ed anche allora prevalse il concetto di baricentricità del tracciato che, in conseguenza,  fu adattato allungandolo  e portandolo in montagna prima di poter riguadagnare la costa con grandi difficoltà tecniche, rimaste ancora oggi condizionanti. 

Non esisteva allora in Europa un tracciato autostradale che intercettasse una quota altimetrica come quella di Campotenese  che toccava i 2000 metri sul livello del mare eppure prevalse quell’idea.

La verità è che sono passati più di 50 anni da quella scelta infelice, a giudizio di molti, ed ancora oggi la Calabria ne paga le conseguenze se solo si pensa che mai quella fondamentale dorsale stradale si è potuta davvero completare e rendere tecnicamente ed effettivamente “Autostrada”. 

Al punto che nemmeno  il relativamente recente intervento di ammodernamento – quello del 2016 – che prevedeva  la realizzazione di una semplice corsia di emergenza a servizio dell’intero tracciato si è potuto davvero completare.

La politica calabrese faccia sentire la propria voce su un tema così importante per il futuro dei territori, senza aver paura di prendere una posizione-qualunque essa sia- assumendosene la responsabilità.

All’on.le De Micheli auguro di continuare a con successo a svolgere il proprio ruolo di rappresentanza politica per altri territori ma, nel contempo, spero che non si debba mai più occupare della linea ad Alta Velocità che dovrà attraversare, se mai si dovesse effettivamente realizzare, il territorio della Calabria. (fc)

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