19 agosto – Sembrava una boutade estiva, ma l’idea del ministro dell’Interno Salvini di prevedere una zona tax-free in Calabria per i pensionati (come ha fatto il Portogallo, dove sempre più migliaia di pensionati italiani vanno a spendere – per intero – i propri emolumenti senza pagare tasse) sta provocando interesse e serie prese di posizione nel mondo politico. Certo, a ben guardare le condizioni ci sarebbero tutte: clima ideale, mare di sogno, paesaggi magici, possibilità di godersi la vecchiaia spendendo in Italia la propria pensione: a chi non piacerebbe, accantonando le “fughe”verso le gelide acque del Portogallo?
Sull’argomento è intervenuto il vicesindaco di Catanzaro Ivan Cardamone che ha dichiarato: «Durante la sua visita ferragostana a San Luca il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha lanciato un’idea che andrebbe approfondita: creare in Calabria le condizioni per l’accoglienza “tax free” per incentivare il turismo, abbassando o cancellando le tasse sulle pensioni, o introducendo altri tipi di agevolazioni, è molto più profonda, e positiva, di quanto qualcuno possa credere.
«Certo, – dice Cardamone – ci sarebbe da studiare la fattibilità dell’ipotesi lanciata da Salvini, andrebbe valutato se esistano le condizioni minime perché questa divenga realtà, però presa nel suo insieme, e riallacciandosi agli esempi di Spagna e Portogallo citati proprio dal ministro, non può essere bollata come uno scherzo estivo.
«La Calabria non ha nulla da invidiare a Spagna e Portogallo per clima e bellezze naturali. Sarebbe un paradiso per migliaia di turisti che la sceglierebbero come “buen retiro”. La proposta, se realizzata, avrebbe davvero la capacità di attrarre investimenti, anche esteri, sfruttando ciò che alla Calabria non manca: il proprio patrimonio paesaggistico. È quello che stanno già facendo dall’altra parte del Tirreno e in altre zone del mondo, come Panama, il Messico, il Belize e la Malesia dove sono in vigore i regimi più diversi, dai mutui a tasso agevolato all’assistenza sanitaria gratuita, dalle agevolazioni fiscali, come un’Iva ridotta, a una ben determinata scontistica. Si tratterebbe di misure in favore di chi ha una pensione minima, o comunque molto bassa, e quindi non avrebbero soltanto una ricaduta esclusivamente turistica, ma andrebbero a incidere, e questo non va sottovalutato, sul versante sociale e, se vogliamo, assistenziale.
«In questo modo – fa rilevare Cardamone – l’Italia, e la Calabria, potrebbero intercettare un fenomeno, quello della migrazione di turisti, che negli ultimi anni ha assunto un certo peso, prevalente in particolare negli Stati Uniti e nel Canada.
«Mi auguro – ha concluso il vicesindaco di Catanzaro – che l’ipotesi del Ministro Salvini possa essere presa in considerazione dalla politica nazionale, regionale e soprattutto dagli operatori turistici per verificarne l’attuabilità. Così anche i Comuni, davanti a una normativa ben definita, potrebbero attivarsi per sviluppare qualcosa di importante e non banale in favore dell’economia dei territori». (rcz)