A Lamezia concluso il concorso dei Presepi del Movimento “Vivere in”

di MARIA RITA DI CELLOLa II A dell’Istituto comprensivo “Rodari” di Soveria Mannelli si è aggiudicata il primo posto della I edizione del concorso “Presepe a misura di bambino”, organizzato dal settore scuola del Movimento Vivere in e ricevendo come premio la stilizzazione della Natività, realizzata ed offerta dall’artista crotonese Franco Scalise.

Sono seguiti al secondo posto l’elaborato della V della primaria di San Pietro Apostolo in Tiriolo e al terzo posto l’elaborato di Gioia Cavalieri della I A dell’Istituto comprensivo “Ardito – don Bosco” di Lamezia Terme.

Il settore scuola del Movimento Vivere In, per i suoi contenuti universali e per il suo forte valore pedagogico, ha fatto pervenire in questo nuovo anno scolastico a tutte le scuole della diocesi, la proposta didattica della prima edizione del Concorso Presepe a misura di bambino.

Una progettualità che ha visto successivamente dal 23 dicembre al 7 gennaio 2025, presso la Biblioteca Comunale “Oreste Borrello” di Lamezia Terme, l’apertura al pubblico della Mostra Didattica di Presepi a misura di bambino, frutto dell’impegno di tanti piccoli e grandi alunni, dei propri insegnanti, frequentanti le scuole lametine e del comprensorio.

La mostra, considerato che Vivere In risulta tra i firmatari del Patto per la lettura 2025, è stata inserita all’ interno delle iniziative attivate dal sistema bibliotecario lametino e biblioteca comunale “Natale in biblioteca”, pensate per valorizzare l’offerta culturale della città.

Un’ idea che è nata dalla volontà di trasmettere il meraviglioso annuncio d’amore che Dio fa all’umanità intera, portando in seno al percorso progettuale, un tema che è stato a loro affidato: Gesù porta della speranza. Speranza, dove tutto sembra disgregarsi, sotto i colpi di un feroce consumismo, lato oscuro del materialismo che si affida a pure operazioni di marketing che nel tempo hanno la forza di cancellare la vera grande rivelazione.

Il nostro fondatore, don Nicola Giordano, ricordava ad ognuno di noi che “non è storia di ieri ma sarà sempre storia umana, perché è la storia che realizza il piano di Dio, che ha predestinato tutti gli uomini ad essere come il Figlio”. Ecco perché oltre ai risvolti spirituali, vi abitano pienamente anche quelli umani e sociali, che attraversano la vita di ognuno e la contaminano di bene, divenendo una opportunità educativa irrinunciabile.

Il Concorso ha visto l’adesione di cinque istituti comprensivi che hanno presentato, complessivamente, 28 elaborati:

  1. “Perri- Pitagora” di Lamezia Terme
  2. “Ardito – don Bosco” di Lamezia Terme
  3. “Nicotera – Costabile” di Lamezia Terme
  4. “G. Rodari” di Soveria Mannelli
  5. “G. Guzzo” di Tiriolo

Il messaggio veicolato nell’attività didattica, è che nel presepe c’è posto per tutti.

I ragazzi hanno compreso che le “differenze” possono rimanere ma si possono e si devono annullare le “distanze”. È un posto dove nasce un bambino e quindi possiamo e dobbiamo viverci tutti. Ogni elaborato pervenuto, ha evidenziato estrema cura nella scelta dei materiali e armonia nell’organizzazione, corredato come da regolamento dall’elaborazione di un messaggio finale, che ha rappresentato la sintesi della strada fatta.

La giuria, composta dal professore Francesco Polopoli, dalla professoressa Nadia Rocchino, da don Francesco Farina e coordinata dall’assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme, Annalisa Spinelli, ha operato con accuratezza e scrupolosità, prendendo in esame il percorso ideato da ogni partecipante.

La manifestazione conclusiva di premiazione ha visto la partecipazione di ogni istituzione scolastica coinvolta, con la presenza di alunni, docenti, dirigenti e genitori, tutti riuniti nella bellissima sala della biblioteca comunale.

Alle scuole partecipanti è stata consegnata una targa ricordo, accompagnata da un attestato recante la motivazione della giuria.

La mattinata di allegria e gioia non poteva non concludersi con una piccola visita guidata. Difatti, gli alunni, i docenti, i genitori e i dirigenti presenti sono stati invitati a visitare la biblioteca e la casa del libro antico. (mrdc)

 

CATANZARO – Al Liceo Galluppi il progetto “Panchine Rosse”

Al Liceo Galluppi di Catanzaro si è svolto un appuntamento del progetto “Panchine Rosse”, che si inserisce all’interno delle attività preventivo-trattamentali promosse dal Centro Calabrese di Solidarietà in collaborazione con istituzioni pubbliche e altri enti del terzo settore, tra cui Dap, Asp, USRC, Ser.D, Ordine degli Avvocati, Camere Penali e il Garante dei Detenuti.

Oltre agli incontri nelle scuole, prevede il coinvolgimento del Centro Uomini Autori di Violenza del Centro Calabrese di solidarietà Ets, che accoglie uomini responsabili di comportamenti maltrattanti con l’obiettivo di ridurre la violenza intrafamiliare e interpersonale.

L’iniziativa mira a promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere, incoraggiando studenti e docenti a contrastare gli stereotipi e i pregiudizi ancora radicati nella società. Tra i risultati attesi vi sono la riduzione dei comportamenti violenti nelle scuole coinvolte, la creazione di sportelli di supporto per le vittime di violenza e l’integrazione dell’approccio di genere nelle pratiche didattiche.

Il nuovo appuntamento educativo strutturato, nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di importanti rappresentanti del mondo istituzionale e del terzo settore: la dirigente scolastica Cinzia Scozzafava, la presidente del Centro Calabrese di Solidarietà EtsIsolina Mantelli, il direttore aggiunto dell’Ufficio Interdistrettuale Esecuzione Penale Esterna per la CalabriaRocco Scicchitano, la funzionaria del servizio sociale Sabina Brunetti, la referente di educazione civica Pompea Zampetti e la pedagogista del Centro Uomini Autori di Violenza del Centro Calabrese di SolidarietàCristina Marino.

A sottolineare l’importanza del progetto è stato Rocco Scicchitano, il quale ha spiegato: «Panchine Rosse è un progetto che affronta più tematiche, con un focus particolare sul reinserimento sociale di autori di reati legati al Codice Rosso. In questo caso, siamo già in una fase in cui il reato è stato consumato e si lavora per un percorso di recupero. Accanto a questo aspetto, vi sono iniziative di sensibilizzazione generale, come l’installazione di panchine rosse negli edifici dell’esecuzione penale esterna a Catanzaro e Cosenza».

«Infine – ha concluso – un elemento centrale è la prevenzione, che ci porta qui oggi, coinvolgendo anche le scuole. È fondamentale trasmettere determinati messaggi ai più giovani, poiché la violenza è spesso radicata in concetti sociali consolidati e, in molti casi, minimizzata. Serve imparare a riconoscere i segnali precoci che possono portare a pericolose escalation».

L’incontro ha permesso di avviare un confronto aperto tra studenti e istituzioni, mettendo in luce la percezione della violenza di genere tra i più giovani.

Tra coloro che hanno condiviso la loro esperienza c’è stata Bruna Varano, studentessa della classe V B, che ha dichiarato: «Questi incontri hanno avuto su di me, così come sui miei compagni, un’azione propedeutica. Fin dall’adolescenza, tra i 13 e i 14 anni, fino all’età adulta, ci troviamo in un momento della vita in cui mancano certezze e chiari modelli di riferimento. Grazie a queste iniziative e al lavoro delle associazioni coinvolte, possiamo essere la chiave di volta per riscoprire ciò che la società ha da offrirci e comprendere come possiamo contribuire al cambiamento».

«Uno dei temi cruciali che abbiamo affrontato – ha concluso – è il patriarcato, un sistema che ancora oggi influenza profondamente le nostre vite. Essendo una donna, lo vivo ogni giorno sulla mia pelle. Finalmente ho capito che la gelosia e la possessività non sono espressioni di affetto, ma strumenti che riducono le persone a oggetti. È fondamentale contrastare questa mentalità, e la scuola è il luogo giusto per farlo, attraverso il dialogo e il confronto. Come diceva un mio compagno, dobbiamo creare gruppi di dibattito coesi, in cui ci confrontiamo non solo tra coetanei, ma anche con persone più grandi e con chi ha vissuto sulla propria pelle la violenza di genere».

«Noi siamo il futuro, la generazione di domani. Saremo genitori, madri e padri – ha concluso – chiamati a educare i nostri figli. E non vogliamo che ciò che oggi subiamo, soprattutto noi donne, possa ricadere su di loro. È nostro compito cambiare il presente per costruire un domani migliore».

Dello stesso parere è stato anche Gabriele Montesano, studente della IV C, che ha raccontato il suo punto di vista sull’esperienza vissuta: «Partecipare a questi incontri e seguire questo percorso è stato sorprendente, dire poco sorprendente. Siamo andati oltre le solite barriere del discorso all’interno della classe, superando la dinamica in cui una voce fuori dal coro viene messa in disparte, per arrivare a un dibattito più coeso e inclusivo. Affrontare un tema così complesso e scottante è stato non solo fondamentale, ma anche estremamente formativo per tutti noi».

«Ci è stata data la possibilità – ha concluso – di comprendere il punto di vista non solo di tanti ragazzi, ma anche di tante ragazze. A volte, ascoltare certe opinioni è stato quasi destabilizzante e controverso, perché non ci aspettavamo di ricevere alcune considerazioni proprio da chi è in prima linea nell’essere vittima di questa enorme problematica della violenza di genere. È stata un’esperienza bella perché mi ha fatto sentire finalmente partecipe, parte di un gruppo unito in un confronto aperto, in cui abbiamo riscoperto innumerevoli dimensioni umane e interpersonali». (rcz)

CATANZARO – Domenica il convegno “Calabria Regione d’Europa”

Domenica 16 febbraio, a Catanzaro, a Palazzo De Nobili, alle 17, si terrà il dibattito “Calabria Regione d’Europa: Welfare, Diritti, Autonomia Differenziata”.

L’evento, che vedrà protagonista l’europarlamentare del M5S Pasquale Tridico, presidente della Sottocommissione del Parlamento Europeo per le questioni fiscali, rappresenta un’occasione cruciale di riflessione sul futuro della Calabria, in un momento particolarmente delicato per la regione.

L’incontro vedrà il confronto tra importanti personalità del panorama politico e accademico, tra cui Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro, Giusy Caminiti, sindaca di Villa San Giovanni, Rosanna Nisticò, docente dell’Università della Calabria, Pasquale Neri, portavoce del Forum del Terzo Settore.
Il dibattito sarà moderato dal direttore di Asprom, Mimmo Talarico e si aprirà con un ricordo del compianto economista Vittorio Daniele, autore di studi fondamentali sui divari fra Sud e Nord, che ha dedicato gran parte della sua carriera a comprendere e analizzare le disuguaglianze economiche.
«Il tema dell’autonomia differenziata, uno dei punti centrali dell’incontro, si inserisce in un contesto nazionale ed europeo di grande rilevanza – ha spiegato la consigliera comunale Daniela Palaia –. In particolare, la discussione si concentrerà sugli effetti che una riforma di questo tipo potrebbe avere sul welfare, i diritti fondamentali e la coesione sociale, con particolare attenzione alle implicazioni per il Mezzogiorno e, in particolare, per la Calabria».
«L’appuntamento di domenica con Pasquale Tridico – ha aggiunto – sarà un’occasione per riflettere sulle sfide che l’autonomia differenziata potrebbe comportare per la Calabria. Esamineremo come una maggiore autonomia fiscale e politica potrebbe influenzare il welfare, la sanità e le politiche di sviluppo per la regione. Il nostro impegno, come amministratori, deve essere sempre quello di garantire che ogni scelta sia fatta nell’interesse di tutti i cittadini calabresi».
«La discussione sull’autonomia differenziata è fondamentale – ha proseguito – ma deve essere contestualizzata nel rispetto dei diritti e dei principi di equità. Il dibattito in corso, quindi, oltre a riguardare la governance regionale, tocca temi strategici come la giustizia sociale, la crescita sostenibile e l’accesso ai servizi per i calabresi».
«L’incontro di domenica – ha concluso Palaia – rappresenta un’occasione per riflettere sui cambiamenti necessari per costruire un percorso di crescita e sviluppo reale per la nostra regione, mettendo al centro il benessere dei cittadini e l’uguaglianza di opportunità, in un contesto di un’Europa che guarda sempre di più alla coesione e al sostegno delle regioni più vulnerabili». (rcz)

A Badolato celebrata la Giornata del Dialetto

In occasione della Giornata Nazionale del Dialetto, a Badolato sono stati promossi tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado organizzati dei laboratori dalla Pro Loco Badolato Aps assieme ai Volontari del Servizio Civile Universale.

La Giornata Nazionale del Dialetto, annualmente fissata il 17 gennaio, è stata istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) nel 2013 con il preciso intento di sensibilizzare istituzioni e comunità locali alla tutela e valorizzazione di questi patrimoni culturali immateriali. Secondo un’indagine dell’Unesco, in Italia, attualmente vengono parlate 31 lingue tra l’italiano ed i vari dialetti. Le lingue locali variano da regione a regione, e differiscono principalmente per pronuncia, lessico e sintassi. E, nelle stesse regioni, come nel caso specifico della Calabria, possono esserci più dialetti diversi con isole linguistiche speciali legate a minoranze culturali.

Sono stati, infatti, proposti tre laboratori ludico-didattici-educativi, con dei cruciverba in dialetto badolatese, con attività di ascolto di serenate tradizionali e di parlanti autentici registrati per il progetto “Dialectus” dell’Università della Calabria, con la consultazione di testi sulle tradizioni popolari badolatesi, con l’uso pratico del vocabolarietto del dialetto badolatese edito dall’associazione “La Radice” (pubblicato e presentato nel gennaio 2023 assieme alla Pro Loco Badolato Aps e donato tutti gli scolari e studenti).

I laboratori si sono articolati, altresì, attraverso l’uso di pagine web tematiche e del libro “A parrata e nannama / Comu si parra, comu si scriva, comu si leja Vadulatisi” a cura di Me@s/Pasquale Andreacchio e del gruppo facebook “Vadulatisi” composto da tantissimi cittadini badolatesi, giovani e adulti, residenti a Badolato ed emigrati in giro per il mondo.

Bella ed entusiasmante è stata la partecipazione attiva ed interessata riscontrata negli alunni e nei docenti (Anna Maria Laganà, Cinzia Lopilato, Stella Rudi, Nicolina Martelli, Eleonora Marrocchella, Cossari Salvatore e Liberina Leone) nello svolgimento delle suddette attività culturali. I tre laboratori hanno coinvolto le classi seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado e le classi quarte e quinte della Scuola Primaria.

Il dialetto è un patrimonio immateriale spesso non valorizzato: tutte le comunità locali devono far sì che questo patrimonio non perda, continuando a tramandarlo di generazione in generazione, coinvolgendo soprattutto le Scuole.

Le attività proposte e realizzate dalla Pro Loco di Badolato Aps, autorizzate e sostenute dall’Istituto Comprensivo “T. Campanella” presieduto dalla dirigente prof.ssa Susanna Mustari, sono incluse in un interessante ed ormai storicizzato percorso di collaborazione inter-istituzionale che dal 2017 viene abbinato anche alla proposta di partecipazione al concorso nazionale “Salva la tua lingua locale”. (rcz)

SELLIA MARINA (CZ) – La Festa delle Radici

Domani, a Sellia Marina, si terrà la prima edizione della Festa delle Radici, una manifestazione che celebra le tradizioni, la storia e il legame con un territorio ricco di cultura.

Il programma prevede, alle ore 17.30, il Convegno nella “Sala delle Culture”; interverranno il sindaco Walter Placida, il prefetto Castrese De Rosa, la presidente Fidapa Catanzaro Rossella Barillari, il presidente del Gal Due Mari Francesco Esposito,  la segretaria regionale Cgil Caterina Vaiti, il presidente Confagricoltura Calabria Alberto Statti, il presidente della Provincia Amedeo Mormile, il consigliere regionale e presidente Flag Jonio Ernesto Alecci, l’assessore regionale all’agricoltura caccia pesca trasporti e mobilità Gianluca Gallo, l’artista Luigi Verrino, autore della preziosa scultura di Giuditta Levato e di altre opere collocate sul lungomare e nel centro di Sellia Marina, i nipoti di Giuditta Levato Sonia, Lea e Loris Scumaci, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso; modera Vittorio Giummo.
Alle 19.30 ritrovo in Via San Francesco da Paola, con apertura del “Parco Verde di Pinocchio”, taglio del nastro e benedizione solenne. Il momento più emozionante della serata sarà infatti la scopertura della statua di Giuditta Levato davanti al celebre scultore Luigi Verrino, con l’intitolazione della Piazza proprio a Giuditta Levato.
La struggente scultura raffigura la bracciante agricola, che era incinta di sette mesi del suo terzo figlio, nel preciso momento in cui viene colpita dalla fucilata di chi si contrapponeva all’occupazione delle terre. Era il 28 novembre del 1946, morì all’ospedale di Catanzaro, aveva 31 anni. La statua trasmette tutta la tragedia  di Giuditta Levato, caduta per la terra a Calabricata che, all’epoca ricadeva nel Comune di Albim e oggi nel Comune di Sellia Marina.
La bracciante agricola venne colpita da una fucilata durante l’occupazione delle terre. È ancora viva e struggente la  testimonianza di un figlio di Giuditta, Carmine Scumaci, che l’estate scorsa alla cerimonia del Premio Mar Jonio fondato e presieduto da Luigi Stanizzi, ha raccontato di quando da bambino, a Calabricata, sentì uno sparo e corse per vedere: trovò la mamma a terra col ventre sanguinante, con tanti contadini intorno.
La mamma era incinta, morì dopo qualche giorno col bimbo in grembo. Carmine aveva 9 anni, rimase orfano con un altro fratellino.
Ecco, la statua di Verrino collocata a Sellia Marina per iniziativa meritoria del Comune, raffigura la donna piegata all’indietro per il dolore straziante della fucilata. Molto soddisfatti dell’opera d’arte gli amministratori comunali di Sellia Marina, che hanno voluto  questa grande, memorabile cerimonia. Domani il grande evento proseguirà con la degustazione di prodotti tipici e l’intrattenimento con il Gruppo musica popolare.
«Questa festa – fanno sapere gli organizzatori – rappresenta un’opportunità unica per rendere omaggio ad un sito importante della nostra città. Siamo inoltre orgogliosi di storicizzare Sellia Marina attraverso la figura emblematica di Giuditta Levato, simbolo di impegno e lotta sociale e dedizione. Siamo inoltre entusiasti di poter condividere, insieme a tutta la Comunità, la riapertura del Parco Giochi “Il Parco Verde di Pinocchio”. Il nome è stato scelto con l’ausilio dei 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝗲𝗹𝗹𝗶𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮, che ringraziamo pubblicamente per la loro preziosa collaborazione.Il parco è un luogo speciale, un mix tra passato e presente, che sarà certamente un punto di riferimento importante per grandi e piccini. La “𝗙𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗰𝗶” non sarà solo un evento, ma una vera e propria kermesse culturale e ricreativa».
«Questa giornata – hanno proseguito – è pensata per riunire famiglie, amici e visitatori, in un’atmosfera di festa e condivisione. Il convegno sarà un momento di riflessione e approfondimento, dove esperti e relatori discuteranno il valore delle radici culturali e storiche della nostra Comunità. È un’opportunità per apprendere di più sulla nostra identità e sul patrimonio che ci unisce».
«La degustazione dei nostri prodotti tipici, sarà un’attrazione imperdibile dell’evento – hanno concluso – perché offrirà l’opportunità di assaporare i deliziosi piatti della nostra tradizione contadina.  Vi aspettiamo numerosi!». (rcz)

SOVERATO (CZ) – Il progetto “Finanza Epica”

Si intitola “Finanza Epica!” il progetto della Fondazione del Credito Cooperativo Tertio Millennio ETS, che nell’anno scolastico 2023/2024 ha coinvolto oltre 5.000 studenti delle scuole superiori italiane.

Obiettivo del progetti superare la visione tradizionale del profitto per riscoprire un’economia fondata su cooperazione, sostenibilità e bene comune.

L’iniziativa è stata sposata da Banca Montepaone – Credito Cooperativo che, con immediatezza, ha promosso un importante evento in collaborazione con l’Istituto Guarasci Calabretta.

L’incontro è stato finalizzato al diffondere tra i giovani un nuovo approccio alla finanza, ispirato all’oikos nomos aristotelico: l’economia come “cura della casa comune”. Un concetto ripreso nel XVIII secolo da Antonio Genovesi, primo docente di economia al mondo, che teorizzava un modello basato sulla reciprocità e sulla “pubblica felicità”.

Il progetto ha preso il via con l’evento inaugurale Rock Economy, tenutosi presso il Teatro Comunale di Soverato. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di oltre 100 studenti, docenti ed esperti del settore che hanno approfondito le tematiche dell’economia civile e del mutualismo, con un approccio dinamico e coinvolgente.

Crisi ambientale, trasformazione digitale, cambiamenti demografici ed energetici stanno ridefinendo le regole economiche. Finanza Epica! spinge gli studenti a interrogarsi su un sistema nato oltre tre secoli fa e a immaginare un futuro in cui il benessere collettivo conti più del Pil. Del resto, già nel 1968 Robert Kennedy denunciava i limiti di questo indicatore, affermando che “misura tutto, tranne ciò che rende la vita degna di essere vissuta”

Grazie a moduli didattici interattivi e agli interventi di esperti della Fondazione Tertio Millennio, Marco Reggio e Marco Marcocci, gli studenti hanno approfondito il modello dell’economia civile, già realtà in Italia attraverso imprese sostenibili, cooperative e Banche di Credito Cooperativo, che reinvestono gli utili nei territori in cui partecipano. La giornata è stata arricchita dai contributi del Dott. Stefano Zamagni e del Dott. Leonardo Becchetti,

L’obiettivo di Finanza Epica! è chiaro: formare una nuova generazione capace di guardare oltre numeri e grafici, comprendendo l’economia come strumento di equità e inclusione. Un approccio che, di fronte alle sfide globali, appare sempre più una necessità concreta e non solo un’aspirazione ideale. (rcz)

CATANZARO – Sabato l’incontro “Dall’Italia risorgimentale all’Italia dell’autonomia differenziata”

Sabato 15 febbraio, nella sede del “Circolo di Catanzaro”, alle 18, si terrà l’incontro sul tema “Dall’Italia risorgimentale all’Italia dell’autonomia differenziata”.

L’evento è promosso dal Circolo di Catanzaro 1871, guidato da Paola Gualtieri, per ripercorrere, dalle sue origini ai giorni nostri, il problema della questione meridionale e la proposta dell’autonomia differenziata che, contrariamente a quanto si possa immaginare, può essere ricondotta a Massimo D’Azeglio quando ebbe ad affermare, all’indomani dell’unità d’Italia “L’Italia è fatta, ora bisogna fare gli Italiani”.

Dopo il saluto della Presidente del Circolo, Paola Gualtieri, relazionerà il medico, sociologo, scrittore e storico Felice Raso Costabile; il prestigioso evento culturale è coordinato dal docente universitario Prof. Francesco Perticone; modera il giornalista professionista Luigi Stanizzi.

Le differenze economiche, sociali e culturali esistenti fin dall’unità d’Italia, e ancora non risolte, tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese sono gli elementi caratterizzanti la ben nota questione meridionale. Nel tempo furono proposti interventi e riforme in materia economica, sociale e amministrativa (alleggerimento del carico fiscale, facilitazioni creditizie, riforma dei contratti agrari) senza, peraltro, ottenere i risultati sperati.

È verosimile, quindi, pensare che al di là della pluralità degli interventi, di volta in volta attuati, altri elementi predominanti e fortemente radicati hanno contribuito a cronicizzare tale differenza dividendo, di fatto, il Paese in due. Basti pensare a quanto generato dal protezionismo introdotto nel 1887 che, se da una parte, favoriva la cerealicoltura estensiva del latifondismo fortemente presente nelle regioni del Sud, dall’altra esponeva le esportazioni agricole del Mezzogiorno alle ritorsioni commerciali dei francesi.

Di fatto, le regioni meridionali erano state ridotte a mercato coloniale delle industrie settentrionali, nell’interesse degli industriali del Nord e dei latifondisti del Sud, alleati in un blocco politico-sociale conservatore e protezionista. Né va dimenticato, poi, il sacrificio della fiorente agricoltura delle regioni meridionali a favore dell’industrializzazione di quelle settentrionali, per non essere penalizzati dalla concomitante industrializzazione di Francia, Germania e Inghilterra. Errore storicamente grave e socialmente non giustificabile, giacché aver incoraggiato l’imponente migrazione Sud-Nord generò lo spopolamento delle regioni meridionali e l’abbandono diffuso delle campagne.

Né va sottaciuto che l’industrializzazione del Sud era una realtà ben consolidata dagli ultimi decenni del Settecento; basti pensare alle ferriere di Mongiana (1770) e di Razzona nel Comune di Cardinale, alla prima ferrovia Napoli-Portici (1839), all’industria tessile con la creazione delle Manifatture Cotoniere Meridionali (1808) nell’agro Nocerino-Sarnese; in Calabria vi erano oltre 800.000 ovini e circa 30 attività industriali nel mondo dei filati. (rcz)

CATANZARO – Si presenta il libro “Storia senza Eroi”

Giovedì 13 febbraio, alla Camera di Commercio di Catanzaro, sarà presentato il libro “Storia Senza eroi” di Piero Marrazzo, giornalista ed ex presidente della Regione Lazio.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Ande del capoluogo calabrese presieduta dall’avvocato Roberta Porcelli.

All’evento, che in precedenza è stato rinviato, sono previsti gli interventi del presidente della Camera di Commercio Pietro Falbo,  del sindaco Nicola Fiorita e, naturalmente, della presidente dell’Ande Roberta Porcelli.

Previsto un interessante dialogo con l’autore insieme ai giornalisti Annarosa Macrì ed Ennio Curcio.

“Storia senza eroi” racconta i giorni, le azioni, i ricordi di un uomo che ha vissuto una stagione fondamentale della politica italiana.

«L’associazione – ha  dichiarato l’avvocato Roberta Porcelli,  presidente di Ande Catanzaro –  vuole  fortemente  questo incontro,  innanzitutto perché è sempre importante ascoltare la  voce di chi ha vissuto in prima persona una triste pagina di cronaca politica del nostro Paese; una vicenda privata diventata un “caso politico”; conoscere la sua  verità, cercare di capire; e poi, perché la storia suscita  riflessioni profonde su libertà, discriminazioni, diritti  oltreché sul rapporto tra stampa, politica e giustizia».

Il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio, Luigi Stanizzi, ha più volte messo in rilievo il prezioso e costante lavoro culturale portato avanti dall’Ande, presieduta da Roberta Porcelli, pioniera nell’intercettare tematiche di grande attualità e complessità.  (rcz)

LAMEZIA – Si presenta il libro “Memorie di viaggiatori nel Lametino”

Giovedì pomeriggio, a Lamezia, alle 17, nelle sale del Museo Archeologico Lametino del Complesso monumentale di San Domenico, sarà presentato il libro “Memorie di viaggiatori nel Lametino” di Raffaele Gaetano.

Dopo i saluti iniziali della direttrice del Museo Archeologico Lametino, dott.ssa Simona Bruni, l’autore dell’opera dialogherà con Antonio Pagliuso, assistente alla fruizione e valorizzazione in servizio presso il Museo, e Antonio Vescio, funzionario archeologo. La presentazione del libro sarà seguita da una visita guidata tematica nelle sale del Museo Archeologico.

Uscito per l’editore Laruffa, “Memorie di viaggiatori nel Lametino” aggiunge un nuovo, importante tassello al lungo itinerario di ricerca che libro dopo libro ha visto impegnato Raffaele Gaetano in un emozionante tête-à-tête con il tema del viaggio in Calabria tra sublime e pittoresco. Composto per accumulazioni, per successive stratificazioni, il volume affronta per la prima volta l’ingente patrimonio di memorie letterarie che nel tempo decine di visitatori italiani e stranieri hanno dedicato al Lametino, declinando un territorio considerato marginale eppure seducente per chi era disposto a perdersi nelle emozioni.
Assecondando lo stupore di quei «forestieri», l’autore ci guida nelle sinuosità di quell’esperienza, accompagnandoci con mano lieve e sapiente in un magico viaggio nel tempo. Viene così svelatoun territorio ricco di memorie che, grazie a questa raffinata edizione, possiamo apprezzare come in un inedito caleidoscopio di forme e colori.
Indispensabile la dotta introduzione alla sezione antologica nella quale vengono dissezionate, nella prospettiva di una generale storia del viaggio come fenomeno sociale e culturale, le diverse tendenze in Calabria, i riti, i miti, le suggestioni, gli stereotipi che gli erano sottesi, restringendo via via l’analisi al Lametino. (rcz)

A Catanzaro il roadshow di Unindustria sul bando per Pmi

Domani pomeriggio, a Catanzaro, alle 15, nella sede di Via Eroi 1799, 23, partirà il roadshow di Unindustria Calabria per presentare e illustrare agli imprenditori calabresi il bando “Voucher per la transizione digitale della Pmi”.

All’incontro, assieme al presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara  e al vicepresidente della Regione, Filippo Pietropaolo, che apriranno i lavori illustrando la misura, sono previsti gli interventi di Fortunato Amarelli, presidente di Digital Innovation Hub Calabria, e Gianluigi Greco, direttore del Dipartimento di Informatica e Matematica dell’Unical e presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. La seduta è aperta al dibattito e alle domande degli imprenditori.

La misura, presentata alla stampa nei giorni scorsi dal vicepresidente della Giunta regionale, Filippo Pietropaolo, è stata realizzata anche con la collaborazione di Unindustria Calabria ed è attualmente pubblicata in “pre-informazione”: «Come avevamo annunciato assieme al vicepresidente, Unindustria intende diffondere capillarmente le informazioni circa lo strumento appena definito dalla Giunta regionale, per favorire e facilitare la transizione digitale e quindi l’evoluzione delle Pmi calabresi», ha spiegato Ferrara.

«Lo faremo con una serie di incontri ad hoc sul territorio – ha proseguito –partendo dal capoluogo di regione. È forte l’interesse delle aziende circa le possibilità offerte dal bando e lo stesso è stato tarato proprio sulle richieste che dalle imprese sono giunte, ma ora è necessario spiegare nel dettaglio lo strumento così che le imprese possano prepararsi al meglio per assorbire tutte le risorse disponibili nella maniera più efficace ed efficiente». (rcz)