GIRIFALCO (CZ) – Torna il Borgia Film Festival

Dal 3 al 5 agosto a Girifalco si terrà l’ottava edizione del Borgia Film Festival Itinerante, organizzato da Rosalba Fusto, presidente dell’Associazione Culturale Cinemando.

Questo evento, dedicato alla Commedia Italiana, è un appuntamento imperdibile per gli appassionati del grande schermo e si prefigge l’obiettivo di promuovere la cultura cinematografica in tutte le sue sfaccettature. Da proiezioni di film a dibattiti, da incontri con i protagonisti a workshop, il Borgia Film Festival offre un’ampia gamma di attività per coinvolgere e appassionare il pubblico.

Gli ospiti sono: Enzo Salvi, Raffaella Fico, Raffaella Di Caprio, Costanzo Del Pinto e Gianluca Di Gennaro. Tantissimi i cortometraggi arrivati in redazione da tutto il mondo: «quest’anno assicurano che, come ogni anno – si legge in una nota – ci saranno bellissimi corti».

Laureata in Economia aziendale e management presso l’università Federico II di Napoli, Fusto ha deciso di creare un festival del corto portando tantissimi personaggi importanti in Calabria contribuendo cosi a dare lustro a questa regione. I personaggi che si sono susseguiti sono stati veramente tanti e tutti di grande spessore, basti ricordare Manuela Arcuri, Riky Memphis, Maurizio Mattioli, Laura Torrisi, Iago Garcia, Fortunato Cerlino, Paolo Ruffini, Carmen Russo con Enzo Paolo Turchi, Maurizio Casagrande, Massimiliano Morra, Andrea Roncato, Stefania Orlando, Elena Russo, Flavia Vento e tantissimi altri. Si è arrivati all’ottava edizione con lo stessa determinazione e entusiasmo delle altre edizioni. (rcz)

LAMEZIA – Al via il GenFest

Prende il via domani, alle 9.39, nell’Auditorium del Complesso interparrocchiale S. Benedetto, la 12esima edizione del GenFest, una tre giorni che snoderà tra Lamezia, Curinga, Rogliano, Isola Capo Rizzuto e Steccato di Cutro e che vedrà la partecipazione di centinaia di giovani dalle regioni del Sud e dalla Sardegna con rappresentanze dall’Egitto, Albania, Palestina.

Oltre trenta ospiti tra workshop, momenti di discussione e approfondimento per concludere con una grande festa sul lungomare lametino “Falcone – Borsellino”, con performance di danza, musica, gli interventi di don Luigi Ciotti, fondatore gruppo “Abele” e Libera, Vincenzo Linarello, fondatore cooperativa Goel e del cantautore Giovanni Caccamo.

La kermesse si aprirà con i saluti del presidente della Conferenza Episcopale Calabria, monsignor Fortunato Morrone e del vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, dei sindaci di Lamezia Terme e Curinga Mascaro e Pallaria, del presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera. Seguirà il saluto-sideo dal Brasile di Margaret Karram e Jesús Morán, presidente e copresidente del Movimento dei Focolari e i collegamenti video con il Genfest internazionale in Brasile e con gruppi di giovani di varie parti del mondo.

La manifestazione è stata presentata nella consiliare “Mons. Renato Luisi” del Comune di Lamezia Terme. Nell’occasione, Katia Lagrotteria del Movimento Focolari di Lamezia Terme, che ha parlato «di un percorso iniziato a gennaio, che ha incontrato subito la disponibilità e la collaborazione di tutti coloro che hanno reso possibile il Genfest 2024 in Calabria: dalle amministrazioni comunali di Curinga e Lamezia Terme alle diocesi, a tutti coloro che sono stati e saranno protagonisti di tre giorni di festa dei giovani e per i giovani».

«Nella loro tradizione, iniziata nel 1973 – ha aggiunto – i Genfest chiamano a raccolta giovani di diverse etnie, confessioni religiose, culture e tradizioni, uniti dal desiderio di un mondo unito e fraterno. Questa era l’intuizione di Chiara Lubich che, durante la seconda guerra mondiale, fondò il Movimento dei Focolari definendolo “un popolo nato dal Vangelo”. Oggi il Movimento dei Focolari è presente in 182 Paesi nel mondo con oltre due milioni di aderenti».

I giovani Mattia Paradiso e Melina Morana che hanno sottolineato la continuità tra il Genfest “brasiliano” e quella calabrese sul tema “Insieme per prendersi cura”,  con focus tematici che saranno sviluppati nelle tre giornate tra la diocesi lametina, Isola Capo Rizzuto e Steccato di Cutro: prendiamoci cura di noi stessi e dell’altro; la pace; prendiamoci cura delle nostre città, della nostra terra, del nostro pianeta.

Un evento che, per il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi, «ha come primo effetto quello di far incontrare tra di loro tanti giovani del Sud Italia e di un Sud che finalmente ha la possibilità di mostrare a sé stesso e al mondo le bellezze che possiede. Le bellezze della nostra terra sono sicuramente quelle naturalistiche e paesaggistiche, ma sono rappresentate soprattutto dai nostri giovani. I giovani non sono solo il nostro futuro, questo è un dato di fatto, ma sono il nostro presente».

Parisi ha parlato della visione di Chiara Lubich come «profetica, una visione che va oltre le appartenenze e  le provenienze, in cui le parole “straniero” e “forestiero” sono bandite. La parola chiave è “fratello!, il fratello di cui mi prendo cura e che si prende cura di me. È il cuore del messaggio cristiano aperto a tutti, senza preclusioni, a partire dal quale creare un mondo accogliente che crea occasioni di incontro».

«Il Genfest è un’occasione – ha sottolineato – per riscoprire le potenzialità della nostra fede che spesso è stata raccontata attraverso rappresentazioni distorte e negative, quasi come se il cristianesimo fosse la religione dei “no”.  Il messaggio che viene dal Genfest è un messaggio di gioia che viene dall’incontro, dalla responsabilità di riconoscere l’altro e di prendersi cura dell’altro e, insieme, diventare protagonisti di un futuro migliore».

Ha sottolineato il grande entusiasmo manifestato sin dall’inizio dai Focolari l’assessore del Comune di Lamezia Terme, Luisa Vaccaro, che ha evidenziato la capacità di fare squadra e di superare gli ostacoli. Orgogliosi si sono definiti il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro e di Curinga Elia Carmelo Pallaria di un evento che «valorizza le bellezze del nostro territorio e offre una proposta educativa fondamentale, che trasmette ai nostri giovani il valore di prendersi cura degli altri e della comunità». 

A dare il benvenuto nella sala consiliare del Comune lametino, il presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera, che ha parlato dell’importanza di «aprirsi a riconoscere l’altro diverso da me e a cogliere la ricchezza che l’altro può darmi».

CATANZARO – Giovedì l’iniziativa “Bandiera Blu: Al mare in sicurezza”

Giovedì 25 luglio, a Catanzaro, alle 17, sul Lungomare di Giovino, si terrà l’iniziativa Bandiera Blu: Al mare in sicurezza, promosso dall’Amministrazione comunale in sinergia con le Istituzioni, Enti e le Associazioni che si occupano di mare e salute in occasione della Giornata Mondiale della prevenzione dell’annegamento.

Il lungomare di Giovino, dunque, sarà al centro di un momento dedicato alla prevenzione e all’informazione sul tema del salvamento  per favorire una maggiore consapevolezza da parte della comunità sul modo di vivere e fruire la risorsa mare. Un obiettivo, questo, fortemente sostenuto dalla FEE Italia e che vedrà unite tutte le 236 città Bandiera Blu impegnate a dedicare una giornata sulla prevenzione degli annegamenti, in contemporanea sulle loro spiagge.

Sul Lungomare, dunque, saranno presenti gli stand per incontrare i cittadini, mentre alle 18, nella spiaggia antistante il Coco Beach e, simultaneamente, su tutti gli stabilimenti balneari, saranno effettuate delle dimostrazioni pratiche su cosa fare in caso di annegamento e sulle manovre di primo soccorso.

«Vivere il mare all’insegna non solo del divertimento, ma soprattutto della sicurezza, è una priorità che la FEE ha messo al centro del programma Bandiera Blu e che Catanzaro intende veicolare e valorizzare attraverso le realtà del territorio impegnate a garantire un ambiente sicuro per tutti i bagnanti», ha affermato la vicesindaca Giusy Iemma, a margine di una riunione operativa tenutasi a Palazzo de Nobili in preparazione dell’evento.

»Una corretta informazione e sensibilizzazione sul rischio annegamento – ha sottolineato – è fondamentale per prevenire gli incidenti in acqua e fare in modo che tutti i cittadini si facciano promotori, a loro volta, della cultura della sicurezza. Un messaggio che vogliamo rivolgere, in particolare, ai più giovani affinché siano in prima linea sul fronte della consapevolezza dei pericoli in spiaggia, oltre che su quello della tutela ambientale».

«In occasione di questa Giornata – ha concluso – alla cui organizzazione hanno collaborato anche gli assessorati alla Sicurezza e all’Ambiente e Protezione Civile, voglio ringraziare sentitamente gli enti, le forze dell’ordine, tutte le associazioni, gli stabilimenti balneari che hanno condiviso il senso di responsabilità e unito le forze per un impegno comune». (rcz)

GIRIFALCO (CZ) – Si è costituito il Comitato contro l’autonomia

A Girifalco è nato il Comitato contro l’autonomia differenziata e a sostegno del referendum abrogativo, di cui fanno parte i rappresentanti locali delle associazioni e dei partiti che hanno costituito il comitato nazionale.

Sarà avviata, da subito, l’attività di raccolta firme e saranno organizzati momenti di riflessione ed informazione pubblica per fermare una legge che spacca il Paese e crea tante piccole periferie penalizzando il Sud e impoverendo le nostre già precarie condizioni.

È intenzione del comitato cittadino supportare la campagna di raccolta firme per contribuire a raggiungere celermente le firme utili a presentare il quesito abrogativo in Cassazione, permettendo così agli elettori di esprimersi per dare una sonora bocciatura al disegno di autonomia differenziata.

Firmare e sostenere i referendum significa difendere la Costituzione Repubblicana e l’Unità Nazionale, non avevamo certo bisogno in questo periodo storico di dividere il Paese che è già fragile e frammentato.

Il primo banchetto sarà attivo già nella giornata di oggi, dalle 18 alle 21 sulla centralissima via Antonio Migliaccio, davanti la sede del Movimento 5 Stelle. Saranno presenti i componenti di tutte le associazioni tra i quali dirigenti della Cgil Calabrese e dell’Arci. (rcz)

Enrico Franceschini a Catanzaro con “La mossa giusta”

di ELISA CHIRIANOScrivere un romanzo sulla vita di Ossip Bernstein (ebreo ucraino nato nel 1882, avvocato d’affari e tra i dieci più grandi giocatori di scacchi al mondo), colmando con la fantasia narrativa tanti vuoti biografici, e scoprire che in realtà i romanzi sono due, alla maniera di Fuga senza fine di Joseph Roth: questo (e molto di più) ha fatto abilmente Enrico Franceschini con La mossa giusta, edito da Baldini + Castoldi. Leggere questo romanzo significa immergersi in apnea nel tempo e nello spazio, attraversando il Novecento, dall’Ucraina del 1882 alla Francia del 1962, tra guerre e dittature. Significa riappropriarsi del tempo lento della lettura, attraverso soste e pause di riflessione, per comprendere meglio esplorando nuovi sentieri. Ossip Bernstein tre volte ha costruito la sua fortuna e tre volte l’ha persa, complici il comunismo con la Rivoluzione in Russia del 1917, poi il capitalismo con il crollo della borsa di Wall Street nel 1929, quindi il nazismo con l’invasione di Parigi nel 1940.  È stato un ebreo errante, vittima di persecuzioni e antisemitismo, inseguito prima dai russi, poi dai tedeschi, ma sempre pronto a ripartire. Ossip giocava a scacchi e lo fece anche nel momento in cui fu gioco la sua vita, perché «La verità, se ce n’è una, è che si sopravvive a tutto. Vivi finché sei vivo e dopo non ci sei più: tutto qui. Non è questo che insegnano laicamente gli scacchi? Terminata una partita, i pezzi vengono rimessi a posto e ne comincia un’altra».

Il gioco degli scacchi insegna che bisogna andare incontro alle sfide della vita, proprio mentre sembra che la vita vada contro, consapevoli che non si possa tornare indietro. E così la pedina nera si piazza davanti alla regina, sperando che sia la mossa giusta.

Mercoledì 17 luglio, alle ore 18:30, la libreria Ubik di Catanzaro ha accolto il giornalista- scrittore e saggista Enrico Franceschini. In dialogo con lui anche Emanuela Gemelli (giornalista Rai), l’avvocato-scrittore Luigi Combariati e il libraio Nunzio Belcaro. Un incontro reso fecondo da uno strano incrocio di coincidenze, tra biografia e autobiografia, lungo i crocicchi della Storia e sullo scacchiere di una vita errante, a volte in cerca e a volte in fuga. Una chiamata all’esserci attraverso connessioni, incidenze, avvenimenti ed eventi che accadono, creando sinergie e legami spazio-temporali tra Storia, lettura e letteratura.

Franceschini ha tracciato i momenti salienti de La mossa giusta e al contempo ha ricordato alcune tappe fondamentali del proprio percorso di giornalista, corrispondente del quotidiano “La Repubblica” nelle sedi di Londra, New York, Washington, Mosca e Gerusalemme. Sempre in viaggio tra tre continenti, cinque capitali e venti traslochi.

«Avere mescolato verità e fantasia – sottolinea l’autore – mi è servito paradossalmente per rendere la storia più vera. Dostoevskij diceva che la verità è sempre inverosimile e per renderla più verosimile bisogna mescolarla con un po’ di menzogna. Tutto è iniziato da un tweet di un amico, che mi consigliava di esplorare la vita del grande giocatore di scacchi».

E poi la ricerca di qualche documento, le poche notizie raccolte, le molteplici letture a tema (come “L’Idiota” di Dostoevskij, “La variante di Luneburg” di Paolo Maurensig e “La novella degli scacchi di Stefan Zweig, “I tre moschettieri” di Alexander Dumas), la visione di film o serie tv (come “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman e “La regina degli scacchi”), la conversazione con l’allenatore di  Boris Spasskij (campione del mondo russo, nella sfida per il titolo contro l’americano Bobby Fisher), l’intervista a Garry Kasparov (ebreo armeno di origine sovietica, più longevo campione del mondo di scacchi di tutti i tempi), l’epica finale di scacchi, seguita a Londra, tra il campione norvegese Magnus Carlsen e lo sfidante italoamericano Fabiano Caruana, e ancora i fatti di cronaca (l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e poi la guerra a Gaza)… tutto converge nella definizione del momento giusto per scrivere La mossa giusta, per raccontare la storia di un ucraino del Novecento, per capire meglio l’Ucraina di oggi e anche la condizione ebraica in Europa tra fine Ottocento e inizio Novecento. Un libro intriso di Storia e di Letteratura, che invita il lettore a sostare più volte, mentre il narratore percorre la vita indagando l’esistenza. 

«Se fosse vissuto ai nostri tempi – chiede Emanuela Gemelli – dove si troverebbe ora Bernstein?».

«Difficile saperlo, ma non immaginarlo – risponde Franceschini – probabilmente nello Stato di Israele o forse nella sua Ucraina» Di certo nella sua vita vera Ossip si trovò sempre nel posto giusto al momento giusto o, meglio, nel posto sbagliato al momento sbagliato. 

 Il romanzo, secondo Luigi Combariati, «offre molteplici spunti di riflessione, anche dal punto di vista stilistico. È un’opera sostanzialmente diversa da quella scanzonata della trilogia. È suddivisa in tre sezioni, come le fasi di una partita di scacchi: apertura, mediogioco, finale, scacco matto e zugzwang (nel gioco degli scacchi è un termine internazionale usato per indicare il fatto di dover muovere quando ciò costituisca uno svantaggio per il giocatore, in quanto ogni mossa di cui dispone altera la sua posizione in favore dell’avversario)».

La narrazione conquista sin dall’incipit. Nel 1918, mentre infuria la guerra civile russa tra rossi e bianchi, espropriato dalla Rivoluzione di Lenin di tutti i suoi beni a Mosca con l’accusa di essere al servizio dei capitalisti, Ossip fugge a Odessa, sul mar Nero, insieme con moglie e figli, nella speranza di imbarcarsi per l’Europa. Arrestato dai bolscevichi, condannato a morte e messo in piedi contro un muro davanti al plotone di esecuzione, vede un barlume di speranza. All’ultimo istante, un ufficiale legge il suo nome nell’elenco dei condannati e domanda se sia per caso il famoso giocatore di scacchi. Ossip risponde di sì. L’ufficiale non gli crede. «Gioco a scacchi pure io», gli dice. «Facciamo così: giocheremo una partita. Se vinci, significa che hai detto la verità e ti lasceremo andare. Se perdi vuol dire che menti e sarai fucilato». Leggere La mossa giusta significa incontrare Marc Chagall, Ernest Hemingway, Stalin, Krusciov e anche Anastas Mikoyan (armeno sovietico), l’unico rimasto al vertice del Cremlino con ben quattro segretari generali del Pcus, l’avversario di Ossip Bernstein nella partita a scacchi con la vita in palio, colui che da allora aspetterà sempre l’occasione di una rivincita.

«La vita somiglia al gioco degli scacchi, in cui basta una mossa falsa a farci perdere la partita», affermava Sigmund Freud, lui stesso appassionato scacchista «con l’aggravante che, nella vita, non sempre possiamo contare sulla possibilità di una rivincita». Eppure «non sempre» non vuol dire «mai». (ec)

CATANZARO – Mercoledì si presenta l’Expo Fata 2024

Mercoledì, a Catanzaro, alle 12, nella sede della Camera di Commercio di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, sarà presentata la seconda edizione dell’Expo Fata – Fare Agricoltura, Turismo e Ambiente, l’esposizione dedicata alla presentazione di mezzi, attrezzature e prodotti per gli operatori dell’agricoltura, organizzata dalla Fondazione “Eugenio Mancuso” in collaborazione con la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e in programma il 5 e 6 ottobre al Mercato agroalimentare della Calabria – Comalca.

La conferenza stampa conterà sulla presenza istituzionale del presidente dell’ente camerale Pietro Falbo, del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, del presidente della Provincia Amedeo Mormile, del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, dell’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, dell’assessore all’Ambiente e al Turismo Giovanni Calabrese e del sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino. 

A relazionare sull’organizzazione dell’expo ci saranno il presidente di Comalca Daniele Maria Ciranni e il presidente della Fondazione “Eugenio Mancuso”, Francesco Granato, organizzatore dell’evento. Presenti, inoltre, i rappresentanti delle associazioni delle categorie agricole Cia, Coldiretti e Confagricoltura.

 

Martedì al via la decima edizione di Felici&Conflenti

Prende il via martedì 23 luglio, a Conflenti, la decima edizione di Felici&Conflenti, la festa di comunità più grande della Calabria centrale in programma fino al 27 luglio.

La kermesse, nata dieci anni fa come piccolo evento estivo dalle menti di Antonella Stranges e Alessio Bressi, con l’allora direzione artistica di Ettore Castagna, è divenuta negli anni la festa di comunità più grande della Calabria centrale, la kermesse, questa edizione speciale, prevede cinque giornate di incontri, laboratori, feste e convivialità che promettono di essere un viaggio immersivo nel cuore delle tradizioni, per un’esperienza che riesce a coniugare passato e futuro, invitando tutti a riscoprire modalità tradizionali dello stare insieme e la bellezza dei paesi montani.

Un non festival che, in un anno così simbolico, celebra con orgoglio il patrimonio culturale del Reventino-Savuto, riaffermando il valore della comunità: «Questi 10 anni ci impongono di riflettere sul nostro impatto sulla comunità – hanno commentato i fondatori Antonella Stranges e Alessio Bressi –. È per noi, dunque, fondamentale in questa edizione speciale sottolineare l’importanza di abitare e vivere i nostri paesi. Il festival non solo offrirà momenti di formazione e di festa, ma sarà anche un momento di incontro e condivisione. Invitiamo tutti a immergersi in un’esperienza unica, a partecipare a un evento che riflette sui futuri possibili delle nostre comunità montane».

Si parte martedì 23 luglio con un momento di introduzione al borgo e alle attività che si svolgeranno durante le cinque giornate. Dopo il tradizionale pranzo sociale, alle 15 nella Villetta Comunale con “Sicilia-Calabria, Danze di tradizione” seminario a cura di Pino Biondo, studioso con alle spalle oltre trent’anni di ricerca sul campo sui repertori della tradizione orale, musicale ed etno-coreutica meridionale, in particolar modo della Sicilia centrale. Per FeC presenterà una rara documentazione video-fonografica che racconterà i suoi lunghi anni di ricerca, con un focus sull’indagine filmica documentaria realizzata da diversi ricercatori sulla Calabria, dall’Aspromonte al Pollino.

Alle 18.30 appuntamento con “Restanze ed erranze. Culture di pratiche politiche”. In dialogo con Ludovica Franzè e Vito Teti, si terrà una tavola rotonda aperta ad associazioni locali, gruppi formali e informali, artisti, attivisti e curiosi, per interrogarsi sui bisogni culturali e sullo stato dei paesi, sulla loro crescita sostenibile, su chi li abita, sulle forme di socialità, sulle prospettive di cura e interpretazione dei paesaggi e dei suoli e sulla facoltà di riaffermarli come beni comuni, come campo del possibile. A seguire, cena e festa in Piazza Sant’Andrea con i suonatori di San Mango D’Aquino.

Mercoledì 24 luglio importante appuntamento alle 18 nella Piazza dell’Emigrato (Conflenti superiore) con l’incontro dal titolo “Paesi in movimento: restare ed emigrare come diritto”, durante il quale dialogheranno l’antropologo Vito Teti, l’europarlamentare e sindaco di Riace, Mimmo Lucano, e il giornalista Giuseppe Smorto. Seguiranno “A ‘sta finesta” concerto con Federica Greco Paolo Presta, e poi la cena e la festa coi suonatori tradizionali.

Il 25 luglio in programma una giornata dedicata alla scoperta del ricco patrimonio naturalistico di Conflenti. Partenza alle 9 con “Una montagna di Suoni”, il trekking sul monte Reventino con Massimiliano Capalbo – giardinosofo, imprenditore e scrittore – organizzato in collaborazione con Conflenti Trekking, Discovering Reventino, Edrevia.

Sull’anticima del monte Reventino, alle 12.30 sarà la volta di “Oltre l’Umano, ecologia del suono nel Reventino” seminario a cura di Christian Ferlaino, musicista e Marie Skłodowska Curie Fellow al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, parte del progetto MSCA LoMus. “Oltre l’Umano” evidenzia l’importanza culturale ed ecologica degli oggetti sonori della tradizione calabrese e mette in risalto come il suono di questi oggetti permette di instaurare rapporti con agenti umani e non-umani.

Alle 13 seguirà il pranzo sociale e il concerto di Rosario Nido e Domenico Celiberti. Dopo il rientro a Conflenti, FeC andrà nuovamente in trasferta: alle 19.30 ci si sposterà verso San Mango d’Aquino, dove a partire dalle 21:00 si svolgerà la cena e la festa con i suonatori tradizionali. (rcz)

PALERMITI (CZ) – Al via il Festival di Street Art “Sparti”

Fino al 25 luglio a Palermiti sarà animata dalla quarta edizione del festival di street art Sparti, ideato da Marco Ronda, in arte Bislak e realizzato grazie al Comune.

L’idea del fondatore Bislak è quella di distribuire (spartire) arte all’interno del centro storico per rigenerare spazi ormai poco utilizzati. Dal 2021 sono state realizzate 17 opere, quest’anno i protagonisti saranno: Giulia Noeyes, Sano, Lisa Caracciolo Corrado, Urto e per finire Bislak che, come ogni anno, lascerà la sua impronta. 

«Portiamo avanti questa missione per amore della nostra terra (…)», questo recita un comunicato sulla loro pagina instagram e questo è il sentimento che spinge ogni anno Bislak, andato via dalla Calabria da diversi anni e che lavora a livello nazionale, a tornare ogni estate nel suo paese e ad impegnarsi affinché qualcosa possa cambiare. 

Fino al 25 luglio, dunque, le vie del paese saranno popolate da artisti all’opera, mentre il 1° agosto dalle 18.30 ci sarà la presentazione ufficiale dei lavori di questa edizione e a seguire una passeggiata artistica guidata da Bislak per ripercorrere tutte le opere. (rcz)

LAMEZIA – Martedì si presenta il GenFest 2024

Martedì 23 luglio, a Lamezia Terme, alle 11.30, nella Sala Consiliare “Mons. Renato Luisi” del Comune, sarà presentato il GenFest, in programma dal 27 al 30 luglio tra Lamezia Terme, Curinga, Isola Capo Rizzuto e Steccato di Cutro.

A presentare il programma delle iniziative previste nei 4 giorni, i rappresentanti del Movimento dei Focolari Katia Lagrotteria e Mattia Paradiso (Lamezia Terme), Melina Morana (Sicilia). Interverranno il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Serafino Parisi, il presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, Giancarlo Nicotera, i sindaci di Lamezia Terme e Curinga, rispettivamente Paolo Mascaro ed Elia Carmelo Pallaria, l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Lamezia Terme, Luisa Vaccaro.

Quest’anno il Genfest mondiale si svolgerà ad Aparecida, in Brasile, per la prima volta dal 1973 nel continente sudamericano. Contemporaneamente altri Genfest si svolgeranno in varie parti del mondo. Le regioni del Sud Italia e la Sardegna, in una simbolica staffetta subito dopo l’evento brasiliano, ripropongono la stessa iniziativa a livello locale attraverso un percorso immersivo e pratico di conoscenza della cultura della pace, della fraternità e della solidarietà.

Per l’edizione di quest’anno, per l’Italia meridionale e le isole,  è stata scelta la diocesi di Lamezia Terme dove centinaia di giovani avranno la possibilità di raccontarsi, conoscere i testimoni, vivere esperienze nelle realtà del terzo settore, del volontariato, dell’impegno civico. Negli stessi giorni, i giovani dell’Italia settentrionale e del centro si ritroveranno a Loppiano, in Toscana. (rcz)

CATANZARO – Al via il progetto “Emozioni” contro violenza assistita sui minori

Si intitola Emozioni il nuovo progetto realizzato dal Centro Antiviolenza “Mondo Rosa” del Centro Calabrese di Solidarietà Ets, che mira a supportare i minori vittime di maltrattamenti, in particolare di violenza assistita, migliorandone le condizioni di vita e implementando il sostegno attraverso la realizzazione di uno spazio ludico-creativo.

Questo spazio sarà funzionale ai progetti già attuati all’interno di “Mondo Rosa” e prevederà attività di animazione organizzate dall’Associazione Bibbidi Bobbidi Boo – Il Sogno diventa Realtà. L’obiettivo è creare momenti di conforto e svago per incentivare la voglia di giocare, ridere e pensare.

Il progetto includerà anche un laboratorio delle fiabe/favole con l’uso di burattini, centrato su tematiche precise. Questo laboratorio avrà lo scopo di aiutare i bambini a riconoscere e affrontare il proprio vissuto, delineando vie per il superamento della paura, aggressività e tristezza.

Finanziato dalla Regione Calabria con le risorse del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, annualità 2022, il progetto vuole promuovere la mission della Casa Rifugio, potenziando i servizi integrati di accoglienza, presa in carico e sostegno psicologico, con l’obiettivo di garantire il diritto di riconoscersi, di stare bene e di migliorarsi.

“Emozioni” si focalizza proprio sui bambini e le bambine che assistono a episodi di violenza domestica. Le ricerche dimostrano che per interrompere la catena della violenza intra-familiare, non basta proteggere le vittime adulte: è fondamentale lavorare anche con i figli esposti a tali violenze per modificare i loro modelli operativi interiorizzati.

Il progetto prevede un approccio integrato che coinvolge sia il genitore vittima sia il bambino, al fine di generare un effetto a lungo termine nella società e contribuire alla costruzione di buone relazioni. La maggior parte delle donne maltrattate sono madri che subiscono violenze sotto gli occhi dei propri figli, rendendo necessario un intervento precoce e mirato.

Il concetto di “protezione” assume un significato totale: esso presuppone la presenza di una rete di organizzazioni e professioniste impegnati nella difesa della donna e dei suoi bambini, ma anche l’adeguatezza di un ambiente fisico salubre, curato, quanto più adeguato a garantire l’accoglienza.

La riqualificazione degli spazi di “Mondo Rosa”, vissuti quotidianamente dalle donne vittime di violenza, previste dal progetto “Emozioni” assume una valenza fondamentale: una casa nuovamente bella, sicura, all’interno della quale le donne possano ritrovare sé stesse, lontane dalle paure del passato, reimparando l’amore per sé stesse e per il luogo in cui vivono. (rcz)