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Bocciata la candidatura della Sila all’Unesco. Scontro Oliverio-Corrado

Sila

È andata a rotoli la candidatura della Sila a Patrimonio dell’Unesco, con la scelta da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale a favore delle Alpi Marittime. La candidatura del Parco della Sila (che nel 2014 aveva già ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco) si è inspiegabilmente dissolta dal momento che il Consiglio direttivo (che fa capo al Ministero dell’AMbiente) ha deciso di “soprassedere” a seguito di una fantomatica valutazione negativa.

L’on. Enza Bruno Bossio, a questo proposito, ha annunciato un’interpellanza al ministro dell’Ambiente. «Se dovesse essere vero – ha scritto in una nota – che  possa essere ritirata la candidatura a patrimonio dell’UNESCO del parco nazionale della Sila, la responsabilità sarebbe dell’attuale commissario dell’ente e, dunque, del ministero dell’ambiente. Ci troviamo costretti a precisare l’ovvio, di fronte alla temeraria sortita della senatrice 5stelle Margherita Corrado che ci informa di tutta la sua preoccupazione per un imminente ritiro del Parco della Sila dalle candidature a Patrimonio UNESCO. La senatrice Corrado forse non è informata che di recente è stato il suo ministro ad aver  nominato un commissario in disaccordo con la Regione Calabria. Non ha inteso confermare, per come proposto dalla Regione, la professoressa Sonia Ferrari che, invece, aveva avuto il merito di aver avviato il percorso di candidatura a patrimonio Unesco.

«Il ritiro della candidatura mortifica e disperde il percorso che negli ultimi anni era stato fatto per valorizzare la risorsa parco a livello internazionale. Si depotenzia così uno dei maggiori fattori attrattivi di considerevoli flussi turistici verso la Calabria. Insomma, siamo difronte ad una ulteriore scelta che l’attuale Governo compie per penalizzare la Calabria e le aspirazioni dei calabresi».

Oltre ad amarezza tra i calabresi, la cosa sta suscitando una vivace polemica tra PD e Movimento Cinque Stelle, con uno scontro di dichiarazioni tra il presidente della Regione Oliverio e la senatrice Margherita Corrado.

«Con stupore – ha dichiarato Mario Oliverio – si leggono le osservazioni fuorvianti della senatrice Corrado del M5S la quale con la leggerezza e la superficialità che le sono proprie, attribuisce ad una debacle a firma 5 stelle, un quanto mai improbabile e fantomatico ritiro della candidatura a sito Unesco del Parco Nazionale della Sila da parte di organi della Regione, dimenticando o peggio ancora fingendo di ignorare che la Regione non solo da molti anni sostiene tale candidatura giunta alla fase di valutazione finale, quanto ha sostenuto la stessa con ingenti risorse.Ricostruendo i termini di una questione, appresa solo a mezzo stampa, le affermazioni di ritiro della candidatura condotte dalla Corrado assumono connotati da fake news.  Posto che nessun organo della Regione Calabria ha a tutt’oggi minimamente pensato di ritirare alcuna candidatura, eravamo in attesa del verdetto finale da parte della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO che conclamasse il Parco della Sila come unico candidato in Italia per le sue inconfondibili bellezze naturale da tutelare e valorizzare. Ignora evidentemente, la Senatrice Corrado, che la Commissione Nazionale è composta, per la categoria in concorso, anche da membri designati dal Ministero dell’Ambiente, oggi a guida del Ministro Costa del M5S e non da rappresentanti della Regione. Peraltro la Commissione ha pubblicato, sulla propria pagina Facebook, poche ore fa, una quanto mai inverosimile motivazione dell’esclusione della candidatura, affermando che lo IUCN (organismo internazionale per la conservazione della natura) avrebbe “messo in risalto che l’area inclusa nella candidatura ha già ottenuto nel 2014 il prestigioso riconoscimento di Riserva della Biosfera UNESCO”.Tale motivazione appare aberrante in quanto, un organismo noto per la sua serietà, decide che tale riconoscimento possa tradursi in una penalizzazione piuttosto che essere un elemento rafforzativo e di valorizzazione per la candidatura.Può, in tutta onestà, la Commissione Nazionale pensare di poter farci credere che l’esclusione della candidatura sia dovuta ad un riconoscimento positivo ed esistente da tempo o può sorgere il legittimo sospetto che il fine fosse quello di favorire il solito Nord a discapito del Sud?La Senatrice chieda al Ministro 5S chiarimenti e prenda posizione laddove è necessario anziché argomentare nefandezze spudorate messe a punto dai suoi amici per consolidare equilibri politici traballanti tra 5S e Lega. L’esclusione della candidatura del sito calabrese a favore di quello del Nord evidenzia, ancora una volta, questo patto scellerato in danno del meridione».

La senatrice Margherita Corrado (M5S)

La senatrice pentastellata, su FB, replica: «La candidatura era impresentabile e irricevibile, perché la Sila manca dei requisiti minimi persino per concorrere, figuriamoci per essere scelta dall’Unesco. Leggete Francesca Canino, l’ottima giornalista cosentina che segue da anni questa vicenda: i valutatori internazionali hanno riscontrato, tra gli altri ‘mali’, eccessiva antropizzazione, abusivismo edilizio, uso smodato di pesticidi che impedisce la conversione al biologico e, sottolineo, tagli continui e indiscriminati di alberi. Tutto ciò all’interno del Parco!!!
Davvero possiamo pensare di prendere in giro altri, oltre che noi stessi, facendo mostra di volere il rispetto della natura e nel contempo cemento selvaggio e ‘allegre’ biomasse?!
L’ipocrisia del Presidente della Regione, in questa come in altre mille occasioni, è così sfacciata da sembrare incredibile. Un sussulto di dignità si impone!!!»

Per completezza dell’informazione occorre dire che la senatrice Corrado riferendosi a un articolo del Corriere Veneto (Corriere della Sera) del 19 gennaio aveva detto sulla sua pagina FB che «alla Sila l’organismo di valutazione che deve esprimersi preliminarmente ha negato il riconoscimento delle condizioni base per la candidatura». (rrm)

 

(rrm)

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