A Brancaleone nasce il Centro Documentazione Brancaleone Vetus, che sarà inaugurato questo pomeriggio, alle 17.30.
Nato sulla scia del progetto Renaissance Brancaleone Vetus, grazie alla collaborazione di volontari soci, cittadini ed Enti come il Consorzio di Bonifica basso Ionio reggino, che ha collaborato ad una serie di opere di riqualificazione del sito storico di Brancaleone, il Centro è una idea portata avanti da Carmine Verduci, presidente della Pro Loco.
Il progetto è stato finanziato grazie ad un Crowndfunding aperto dalla Pro-Loco nel Dicembre 2018, e terminato con il raggiungimento dell’importo prefissato 15 giorni in anticipo con un totale di poco più di 900€ che ha dato spirito e forza alla realizzazione non solo dell’arredo sacro dell’antico Altare maggiore della Chiesa dell’Annunziata, ma anche alla realizzazione di una serie di Icone in stile bizantino che riproducono i santi e la storia dei Santi Calabro-Greci e Armeno-Bizantini alla quale hanno collaborato fotografi, esperti d’Arte alla realizzazione di copie fedeli all’originale di questi Santi che andranno ad arredare l’Abside della Chiesa ormai da tempo oggetto di recupero della tradizione greco-bizantina grazie alle iniziative che ogni anno si tengono in questo luogo.
Il Centro, infatti, ospiterà 8 pannelli illustrati con immagini originali, e sarà diviso in La flora, la fauna selvatica, la geologia, le grotte, sistemi idraulici medievali, mappe antiche, personaggi storici e tradizioni contadine.
Inoltre, il Centro documentazioni ospiterà, nel futuro, anche uno spazio dedicato alle famiglie di Brancaleone Vetus con due spazi espositivi di fotografie d’epoca alla quale si chiederà ai cittadini il materiale necessario alla realizzazione di questa fase.
Dunque, Brancaleone Vetus si appresta a diventare sempre più tecnologico grazie anche alla digitalizzazione di questo materiale informativo: infatti questi panelli illustrati saranno corredati da codici QR che, mediante smartphone, approfondiranno le tematiche, stessa cosa per quanto riguarda i Santi Calabro- Greci e Armeno-Bizantini, i quali avranno molto da raccontare i futuri visitatori del Borgo antico.
«Questo impulso – si legge in una nota – vuole dare un’altra ulteriore chance a Brancaleone Vetus ormai conosciuto ed apprezzato dal turismo locale ed anche estero che grazie al costante lavoro di promozione e marketing si distingue fra i tanti borghi abbandonati del territorio, che grazie alla Pro-Loco e all’impegno del suo Presidente è diventato un vero “modello” di rigenerazione urbana capace di auto-sostenersi (se non con molte difficoltà) senza l’ausilio di fondi Comunali, Provinciali, Regionali, Statali ed Europei, che in pochi anni ha ribaltato le condizioni di avversità e le emergenze rilevanti dell’intera area, restituendo nuova luce ed iniettando nuova linfa al turismo locale». (rrc)