A Reggio presentati i Premi internazionali Rhegium Julii 2024

Sono stati presentati, a Palazzo Alvaro, i Premi Internazionali Rhegium Julii del Circolo Culturale Rhegium Julii, in programma il 26 ottobre al Teatro “Francesco Cilea”.

Nella sala “Trisolini” di Palazzo Alvaro, insieme al presidente del Rhegium Julii, Pino Bova, ed alla presidente del consiglio comunale di Campo Calabro, Simona Bellantoni, il sindaco Giuseppe Falcomatà si è soffermato «sull’importanza di un riconoscimento che rappresenta un vanto ed un beneficio per l’intera città».

«La parola migliore per descrivere e sintetizzare il Premio Rhegium Julii – ha detto il sindaco – è “esempio” perché, sul solco delle attività promosse in queste 56 edizioni, sono nate tante associazioni culturali cresciute, poi, mutuando un’idea divenuta parte integrante del tessuto sociale e culturale cittadino. Chiunque, oggi, sa che il Premio Rhegium Julii è garanzia di qualità».

«A volte – ha aggiunto – assistiamo ad assegnazioni di premi che servano più all’associazione che li promuove che non ad altro. Il Rhegium Julii, invece, è un premio che non si guarda l’ombelico, non è autoreferenziale, non serve a pubblicizzare l’associazione stessa. Anzi, attraverso la qualità delle persone coinvolte e del lavoro dei giurati, da un lato, consente alla città di crescere sul piano dell’offerta culturale e, dall’altro, diventa ambito per chi lo riceve».

«Ricordo Carofiglio e non dimentico, ovviamente, i premi Nobel giunti a Reggio proprio in occasione del Rhegium Julii – ha aggiunto –. Quindi, per il prestigio e l’autorevolezza raggiunti, questo evento fa bene alla città consentendole di avere un rimbalzo mediatico, soprattutto negli ambienti culturali e dell’editoria».

«Come detto – ha proseguito Falcomatà – il Rhegium Julii è fonte d’ispirazione per tante altre associazioni, circostanza che non è mai stata vissuta come un qualcosa di negativo, piuttosto come motivo di forza. Non può esistere, infatti, alcun tipo di esclusività sui temi culturali. La cultura è patrimonio collettivo. Il professore Nicolini diceva che “la cultura è della stessa famiglia dell’acqua”, ovvero un bene preziosissimo che deve essere messo alla portata di tutti perché vitale. Non può ritenersi, dunque, appannaggio di un’élite. Anzi, bisogna aiutare le altre Associazioni in un percorso di crescita collettivo perseguendo un atteggiamento tipico di chi si approccia alla vita e a questi temi con umiltà, senza superbia o arroganza».

Ribadita la «grande qualità dei premiati e dei temi trattati della pace e dell’integrazione», il sindaco Falcomatà ha affermato come il Premio Rhegium Julii «vada nella direzione e nell’idea di Reggio Capitale della Cultura».

«L’idea – ha concluso il sindaco – di una città che non fa soltanto sfoggio, orgoglio e vanto del suo patrimonio artistico e culturale, ma che promuove ed esalta la sua storia fatta di integrazione, cooperazione, crocevia di popoli che hanno dimostrato di poter vivere in pace e da cui noi traiamo spunto ed insegnamento per costruire il futuro. Questa è la visione che abbiamo di Reggio Capitale della Cultura che si sposa perfettamente con il tema della 56° edizione del Premio Rhegium Julii».

Successo a Siderno per il Pizza Doc Festival

di ARISTIDE BAVAAncora una volta il Pizza Doc Festival, svoltosi a Siderno, in Piazza Portosalvo,  dall’ 11 al 13 ottobre, ha polarizzato l’attenzione del grande pubblico della Locride.

Nella tre giorni, svoltasi in Piazza Portosalvo, Siderno, per l’occasione vestita a festa, è stata celebrata in tutte le sue sfaccettature l’iconica pietanza preparata dai talentuosi maestri pizzaioli arrivati in città per partecipare all’ormai noto Pizza Doc Festival voluto ancora a Siderno da Vincenzo Fotia, componente dell’ Accademia nazionale e ben noto come “l’Artigiano della pizza”.

Piazza Portosalvo è stata arricchiti da una serie di laboratori appositamente allestiti dai “maestri” per la preparazione dal vivo della gustosa pietanza. L’evento ha richiamato a Siderno anche molti appassionati arrivati da altre regioni italiane ed è stato arricchito da illustre personalità del settore a partire dal Presidente nazionale della Pizza Doc, Antonio Giaccoli che ha, anche, voluto regalato una dimostrazione d’arte pizzaiola evidenziando il valore della qualità del simbolo gastronomico italiano più amato al mondo che “l’Accademia” continua a promuovere a livello internazionale.  Fotia, dal canto suo si è soffermato su qualità e tradizione, elementi essenziali per realizzare una buona pizza esaltando il valore dei pizzaioli presenti al festival sidernese.

La tre giorni è stata caratterizzata anche da un ricco programma di intrattenimento che ha avuto tra i protagonisti Daniele Gulotta, noto anche per la sua passione per l’arte della pizza, che non ha mancato di offrire al pubblico  unitamente allo stesso Vincenzo Fotia le sue capacità creative e la sua energia in una serata spettacolo arricchita dall’intrattenimento di Emiliano Evens, che ha coinvolto il pubblico con giochi, musica e momenti di interazione completata dalla coinvolgente esibizione dei Briganti Italiani, un gruppo musicale che ha portato sul palco un mix di ritmi popolari e tradizionali, facendo ballare e cantare tutti i presenti.

Ed ancora nelle altre serate l’esibizione di Koko De Leo con il chitarrista Antonio Cusato e il violinista Francesco Sgambelluri e, infine, grande spettacolo con  il live degli “Altisonanti”. Uno spettacolo nello spettacolo, insomma, che ha fatto da cornice a questo Festival dedicato alla Pizza doc che è diventato per Siderno negli ultimi quattro anni un appuntamento di grande richiamo oltre che una manifestazione di carattere nazionale, finalizzata ad evidenziare, grazie alla presenza di tanti “maestri” della pizza, l’autenticità, l’artigianalità e il Made in Italy gastronomico più conosciuto al mondo.

Un successo ampiamente legittimato che ha ripagato gli sforzi degli organizzatori e il patrocinio che, di buon grado, l’amministrazione comunale, presente con sindaco e assessori, ha dato alla manifestazione. (ab)

PALMI (RC) – Si presenta il libro “Democristiani” di Mimmo Nunnari

Questo pomeriggio, a Palmi, alle 17, all’Auditorium Prof. Pietro Ciappina, sarà presentato il libro Democristiani di Mimmo Nunnari.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore di Psicologia Applicata “G. Sergi” e con il Mondadori Point di Palmi.

Introduce e modera Carmelo Ciappina, presidente Movimento Politico Culturale “Faro”. Dialoga con l’autore Mario Tassone, segretario nazionale del CDU e già segretario regionale della DC.

Il libro è edito da Pellegrini Editore. (

La maggioranza di Reggio: La minoranza sta tentando invano di alzare l’ennesimo polverone

Una parte della minoranza sta tentando invano di alzare l’ennesimo polverone, con una teatrale conferenza stampa che ha segnato perfino l’assenza di alcuni componenti dei loro stessi gruppi consiliari». È quanto hanno dettoi consiglieri di maggioranza a Reggio, aggiugendo come  si tratti di «un polverone inconsistente dal punto di vista istituzionale e giuridico – hanno precisato preliminarmente i consiglieri – poiché non cambierà nulla nella commissioni che sono da sempre degli organi collegiali, e da quando esiste la democrazia, negli organi collegiali si decide a maggioranza, nella normale dialettica politica ed amministrativa, nel confronto tra i membri di un organo collegiale si concorda una linea su una decisione che, se non condivisa da tutti, si decide mettendola ai voti. Non esiste in democrazia un criterio differente di questo. Le commissioni hanno sempre funzionato così. Per questo motivo non riusciamo a comprendere il fondamento di questa protesta di parte dell’opposizione».

I consiglieri hanno, poi, evidenziato l’attività portata avanti in queste settimane: «Per quanto riguarda in particolare la Commissione Statuto e regolamenti, da un mese orma lavoriamo a questa proposta con la collaborazione di tutti i consiglieri, anche dei gruppi di minoranza. Molti articoli – hanno affermato – sono stati scritti insieme, gomito a gomito, accogliendo i suggerimenti dei gruppi di opposizione. Nei giorni scorsi, al momento della votazione, è stato il consigliere Ripepi, che è ormai una sorta di padre spirituale e vero leader di questa nevrotica opposizione, a sollevare il polverone, trascinando con sè una parte dei suoi colleghi. Atteggiamento di fronte al quale rimaniamo sinceramente stupiti visto che durante il lavoro in commissione sono state infatti accolte anche alcune proposte dello stesso Ripepi. Abbiamo dato un ulteriore termine per presentare emendamenti, proprio per spirito di condivisione».

«La votazione finale – hanno spiegato – è stata rinviata più volte proprio per consentire alle minoranze di avanzare delle proposte, proposte che allo stato attuale non sono ancora arrivate. Quando arriveranno, le valuteremo serenamente, nella normale dialettica politica, senza pregiudizi. Non si comprendono quindi i motivi di questa teatrale protesta, anche perché avremmo potuto stravolgere il regolamento pensando, che la Commissione Controllo e Garanzia non dovesse essere presidiata esclusivamente alla minoranza così come succede, ad esempio, in Consiglio regionale».

Entrando nel merito poi, la maggioranza ha illustrato alcune delle novità del regolamento che riguarderanno il ritorno «delle Commissioni politiche giovanili e Pari opportunità per consentire a giovani e donne di entrare e divenire protagonisti del confronto istituzionale dentro il Consiglio comunale. Proposta a costo zero – hanno evidenziato i consiglieri di maggioranza – che va nella direzione di aprire il palazzo e renderlo ancora più trasparente. Il rapporto con la burocrazia viene meglio disciplinato, specificando l’obbligo di dirigenti e funzionari di partecipare se convocati, motivando una eventuale assenza, in quanto passibili di responsabilità disciplinare e giudizio negativo sulle performance»

«Ancora sulla trasparenza – hanno precisato i consiglieri – specifichiamo che tutte le sedute sono videoregistrate e sono salvate sulla piattaforma informatica del Comune e quindi accessibili a chiunque. Per quanto riguarda la comunicazione le sedute sono pubbliche, le riprese video e fotografiche devono essere autorizzate dal presidente del consiglio, come avviene in tutte le istituzioni democratiche del nostro Paese, dal Parlamento alle Regioni. Per fare in modo che chi svolge un ruolo pubblico, una funzione pubblica, come nel caso dei giornalisti, sia riconosciuto e autorizzato. Quando le foto o le registrazioni debbano essere utilizzate da privati cittadini per finalità sconosciute bisogna stare attenti per tutelare l’istituzione che noi rivestiamo. Questo non significa negare trasparenza o partecipazione perché le sedute restano comunque pubbliche».

Un passaggio infine la maggioranza lo dedica alla vicenda della conferenza stampa convocata dall’opposizione: «Era stata frettolosamente richiesta la sala solo nel pomeriggio prima della conferenza, quando gli uffici erano già chiusi. Non c’è stato il tempo di notificarla e giustamente gli uffici della segreteria generale non hanno avuto il tempo di rispondere. Da qui a dire che si nega la democrazia ci sembra davvero che tenti di buttarla in caciara, nella piena consapevolezza dei consiglieri di minoranza, alcuni di essi anche assenti alla sceneggiata di piazza, di essere in torto marcio». (rrc)

Nuovo regolamento della Commissione, Ripepi: «l’hanno fatta sporca»

Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha impedito, nella giornata di venerdì, alla minoranza di svolgere la conferenza stampa in cui si voleva denunciare il nuovo regolamento delle Commissioni.

In una live su Facebook, il consigliere Massimo Ripepi ha evidenziato come «siccome manca un anno al voto vogliono fare tante cose e non essere controllati. Hanno deciso di bloccare quel pochissimo di trasparenza rimasta a Palazzo San Giorgio. Hanno fatto un regolamento per bloccare la nostra Commissione, l’unica che controlla le porcherie che fanno».

«L’hanno fatta grossa, sporca – ha aggiunto –. Giuseppe Marino non poteva essere la persona migliore per fare questa operazione. Lui con la faccia d’angelo, ultra cattolico, ha fatto il lavoro sporco. Lui e Falcomatà hanno progettato questo regolamento dittatoriale. Armando Neri lo ha definito sovversivo. Vogliono bloccare l’azione della Commissione Controllo e Garanzia».

«Da 10 anni il Comune non ha l’ufficio stampa – ha chiarito Ripepi – Falcomatà lo ha tenuto bloccato 10 anni, non esiste e deve essere fatto per legge. Perchè lo ha tenuto bloccato? Perchè non vuole fare passare le notizie del Comune, vuole fare passare solo le notizie che vuole lui. Il Comune è diventato la casa di Falcomatà, di Giuseppe Marino, del PD, che decidono loro cosa deve venire fuori».

Per quanto riguarda la conferenza stampa negata, Ripepi ha spiegato come «loro (la maggioranza ndr) che sono i campioni del mondo, hanno calpestato delibere e regolamenti, hanno fatto la delibera di Ferragosto lavorando a Ferragosto quando dovevano farlo per i loro amici, hanno bloccato le cose che volevano bloccare, hanno sbloccato le cose che volevano sbloccare, hanno calpestato il codice etico, hanno fatto un macello in questi 10 anni, ieri si sono presentati, il capo di gabinetto Ruvolo e la segretaria generale, mentre eravamo seduti con i giornalisti e hanno bloccato la conferenza stampa perchè mancavano la virgola e il punto all’autorizzazione. Quando i consiglieri comunali e il popolo sono i padroni di casa a Palazzo San Giorgio, palazzo del carbone, non della trasparenza. Fanno i deboli con i forti e i forti con i deboli. Sono venuti a creare buon senso. Sono venuti a creare problemi», ha detto Ripepi, annunciando che «andremo dal Prefetto e dal ministro dell’Interno e faremo ricorso al Tar».

Per il consigliere di minoranza «Giuseppe Marino è il più pericoloso in assoluto. Speriamo sia lui il candidato a sindaco del Centrosinistra così il Centrodestra farà una passeggiata. Gli hanno dato ordine di annullare la mia commissione, non devo fare filmati e fotografie».

«Nell’ultimo anno  – ha spiegato ancora – questi vogliono fare quello che vogliono senza essere controllati. Io devo chiedere a quello che deve essere controllato se vuole essere controllato. Secondo voi me la daranno questa autorizzazione? Se andiamo a scoperchiare qualche pentola che non vogliono che non si scoperchi inizieranno a votare contro».

«Marino ha fatto la norma anti-Ripepi – ha detto – avete capito che hanno combinato questi comunisti?  È finita la storia della democrazia a Palazzo San Giorgio. Era rimasto un barlume piccolo e lo hanno spento. Io e gli altri consiglieri di minoranza, quando approveranno questo regolamento, faremo una conferenza ogni 3 giorni e vi aggiorneremo su tutto, sulle cose che respingeranno a loro favore. Scriveremo al Ministro, al Prefetto, al Presidente della Repubblica. Resisteremo fino alla fine. Questi hanno la faccia d’angelo e sono stati capaci di fare la cosa più abominevole della storia».

Per Franco Germanò ed Ersilia Cedro, rispettivamente responsabile FDI Enti Locali e Rapporti con i Partiti e presidente Fdi Reggio «quel che è accaduto e sta accadendo costituisce un precedente assai singolare e gravissimo. Da un lato la proposta di modificare il Regolamento del funzionamento delle Commissioni Consiliari (che sono emanazioni del Consiglio), che comprime i diritti di controllo e vigilanza dei consiglieri comunali, attraverso la quale si vorrebbe violare il diritto di ogni singolo Consigliere Comunale di poter verificare qualsiasi atto amministrativo prima del suo arrivo in aula, impedire di convocare in audizione Dirigenti, Assessori, Sindaco, Funzionari per l’approfondimento e la richiesta di chiarimenti sulle questioni poste all’ordine del giorno, dall’altro si vorrebbe vietare addirittura il diritto di rendere pubblico ciò di cui si discute in Commissione».

«Un bavaglio di sovietica memoria nei confronti dei Consiglieri Comunali e dei giornalisti – hanno detto ancora –. Ma se ciò non bastasse, i Consiglieri di centrodestra sono stati letteralmente buttati fuori da Palazzo San Giorgio, impedendo loro di tenere, dentro la sede istituzionale, la conferenza stampa per denunciare la gravità di quanto stesse accadendo».

«Il sindaco e la sua maggioranza – hanno proseguito – hanno scambiato la casa di tutti noi reggini per la loro proprietà privata e le loro decisioni autoritarie, che ledono diritti costituzionali e di legge riconosciuti ai rappresentati istituzionali, per “atti legittimi».

«Falcomatà e i suoi “compagni di sventura” – hanno evidenziato – hanno oltrepassato ogni limite della decenza istituzionale, evidenziando, con il loro modus operandi, la volontà di porre il “bavaglio” a chiunque osi mettere il naso nei loro atti, Consigliere, giornalista o semplice cittadino che sia, manifestando evidenti limiti politici ed un’accentuata propensione alla totale mancanza di trasparenza che si configura con la palese volonta’ di “nascondere” il loro operato amministrativo».

«Bene hanno fatto i Consiglieri Comunali di centrodestra – hanno concluso – a manifestare tutto il loro disappunto ed il loro sdegno verso questa deriva autoritaria, chiedendo al Prefetto di essere ricevuti. Fratelli d’Italia è accanto ai Consiglieri, li sostiene e li sosterrà in questa battaglia di di democrazia, di trasparenza e di verità attivando ed informando sin da subito i propri canali istituzionali governativi. Il momento è decisivo e non c’è e non ci sarà spazio politico per chi dovesse ritenere che tutto ciò non sia da considerare importante».

Successo a Reggio per il Trofeo dello Stretto

Grande successo, a Reggio, per la quarta edizione del Trofeo dello Stretto, organizzato dall’Associazione CH-69, presieduta da Roberto Malara.

La gara di pesca a traina d’altura, che ha visto la partecipazione di ben 33 equipaggi e ha richiamato in città numerosi appassionati da tutta la regione e dalla Sicilia, ha regalato agli spettatori momenti di grande emozione.

Un’edizione piuttosto movimentata a causa delle condizioni meteo marine avverse, e non solo. L’attenzione di alcuni degli equipaggi, infatti, è stata richiamata da un “mayday” e sono intervenute, come sempre avviene in mare in uno spirito di aiuto, cooperazione e soccorso, per portare in salvo uno dei partecipanti alla competizione che, a causa del mare in tempesta, si è trovato in forte difficoltà.

33 equipaggi, dunque, 5 imbarcazioni a supporto, per un totale di 38 imbarcazioni in acqua che fanno 200 persone tra partecipanti e addetti ai lavori. Uno spettacolo unico per i tanti spettatori che hanno raggiunto la costa sotto il Lungomare per non perdersi la partenza.

Questi i numeri generati dagli equipaggi: 200 strike, 100 rilasci, 64 tonno alalunga imbarcati e finiti sulle mense parrocchiali e mense di comunità della città di Reggio Calabria. 

L’equipaggio che è salito sul gradino più alto del podio è stato il Team Anto.Nino, secondo il Team indiana e terzo il Team Nuovo Mare.

Per l’occasione una presenza importante in città, a seguire l’avvincente gara Umberto Simonelli, direttore editoriale di Global Fishing, una delle testate specializzate più importanti del settore, che già alla presentazione dell’evento aveva promosso il nostro territorio a livello nazionale, ponendo l’accento sul nostro patrimonio naturalistico e sui risvolti che questa attività può avere sul piano della promozione turistica, aprendo una seria riflessione sull’indotto di un simile evento che promette di aprire scenari molto importanti per il futuro sviluppo della nostra bella Reggio Calabria.

Ricchissimi i premi in lingottini d’oro e attrezzature tecniche per la pesca sportiva, appassionante attività strettamente legata a una cultura naturalistica che riconnette il territorio al suo mare, intensificando questo legame attraverso una attività ormai ben regolamentata e con un’etica radicata nella cultura e nei comportamenti di chi la esercita.

Soddisfazione è stata espressa da Malara che, oltre a registrare la grande partecipazione e l’interesse nazionale, ha gettato le basi per le future edizioni da pensare sempre più in grande con coinvolgimento di istituzioni e partner nazionali. (rrc)

A Gerace fa tappa il progetto di valorizzazione della Dieta Mediterranea

Domenica 20 ottobre, alla Chiesa di San Francesco di Gerace, farà tappa il progetto di valorizzazione della Dieta Mediterranea del Distretto 2102 del Rotary International.

Un momento di grande prestigio sia per la cittadina che per le aziende locali, che potranno esporre i propri prodotti e consentire assaggi delle prelibatezze del territorio.

Si parte, alle 10.30, con una Tavola Rotonda per illustrare una possibile “Degustazione Esperienziale di formaggi, latticini e derivati”, questo il titolo dell’iniziativa. Dopo l’apertura dei lavori, da parte del Governatore del Distretto, Maria Pia Porcino, seguirano i saluti del Presidente del Rotary Club di Locri, Vincenzo Tavernese e del sindaco di Gerace, Rudi Lizzi, e l’introduzione del Coordinatore dei progetti Agorà, Giacomo Francesco Saccomanno.

A seguire interverrà il Referente Progetto Agorà della Dieta Mediterranea, Vittorio Caminiti, che inizierà il percorso storico-gastronomico con gli interventi di Francesco Foti, Dipartimento di Agraria Università Mediterranea, Camillo Nola, Presidente Confcooperative Calabria e Vice Presidente Granarolo Spa, Francesco Macrì, Presidente del Gal Terre Locride, Antonella Torcasio, Presidente Provinciale APC, Vincenzo Vinci, Presidente Mediolat – Pecorino Monteporo, Walter Cricrì, Direttore Inap, e al termine le conclusioni del Governatore del Distretto Rotary.

Alla fine del convegno, nel portico della Chiesa, vi sarà un assaggio di prodotti lattieri preparati direttamente sul posto dai casari. Completa la giornata un intrattenimento gastronomico presso il Ristorante Le Terrazze, naturalmente ad esaltare la Dieta Mediterranea.

«Si tratta di una manifestazione di altissimo spessore per la quale bisogna ricordare il grande impegno del Sindaco di Gerace e dell’assessore alla cultura, Marisa Larosa – ha spiegato Giacomo Saccomanno, coordinatore dei progetti Distrettuali Agorà – che si sono prodigati per offrire la massima assistenza. Un percorso quello della Dieta Mediterranea che non potrà che portare importanti benefici alla Calabria per la valorizzazione di una risorsa che spesso viene dimenticata». (rrc)

A Reggio si consegna il Premio Giornalistico “La Matita Rossa e Blu”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, a Palazzo Alvaro, si terrà la 14esima edizione del Premio Giornalistico Nazionale “La Matita Rossa e Blu”, organizzato dalla Fondazione “Italo Falcomatà” e riservato alle migliori firme del giornalismo italiano.

Aprirà i lavori il saluto della neopresidente, Valeria Falcomatà. I riconoscimenti di quest’anno assegnati ai giornalisti Riccardo Bocca, Carlo Tecce e Giovanna Vitale.

Dopo i brillanti successi degli ultimi anni, il prestigioso riconoscimento si conferma tra i più interessanti dedicati al settore dell’informazione nel panorama nazionale.

Negli anni, infatti, è stato assegnato a personalità di spicco del mondo radiotelevisivo e della carta stampata: da Sergio Zavoli a Enrico Mentana, da Riccardo Iacona a Massimo Giannini, da Attilio Bolzoni ad Aldo Cazzullo, da Annalisa Cuzzocrea a Marcelle Padovani, da Lucia Annunziata a Federica De Sanctis, da Gianni Mura a Mario Calabresi, da Emiliano Fittipaldi a Pietro Bellantoni.

Riccardo Bocca è scrittore e vicedirettore di Tpi, Carlo Tecce, è giornalista de L’Espresso e Report, e Giovanna Vitale, è penna de La Repubblica.

Nel corso della serata, i giornalisti saranno coinvolti in una conversazione con Gianfrancesco Turano de L’Espresso, autore di importanti inchieste e scrittore di numerose opere in campo letterario ed approfondimento giornalistico.

La serata sarà presentata da Francesca Gambarini, giornalista del Corriere della Sera, ed aperta dall’intervento di saluto della neopresidente della Fondazione, Valeria Falcomatà, che ha recentemente assunto il testimone della guida del consiglio d’amministrazione dopo la scomparsa della compianta Professoressa Rosa Neto Falcomatà(rrc)

Da Comune di Reggio ok a manutenzione straordinaria del Centro Diurno di Catona

La Giunta comunale di Reggio Calabria ha dato il via libera per la manutenzione straordinaria dell’immobile destinato a centro diurno per persone disabili a Catona, per un importo di 500mila euro dal Poc Metro.

Un investimento importante, dal punto di vista sociale, che si somma alle attività messe in campo dall’Amministrazione Falcomatà sin dal suo insediamento.

«È stato approvato il progetto definitivo di gara per la ristrutturazione dell’immobile ed è certamente una buona notizia per il centro diurno di Catona, un servizio fondamentale sul quale abbiamo sempre investito negli anni», ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali e Welfare, Lucia Anita Nucera.

«Si tratta di una struttura di proprietà della Regione. Fu attivata – ha ricordato – grazie a un protocollo firmato dall’allora sindaco Italo Falcomatà. Successivamente è nato un percorso per disabili adulti, gestito da una cooperativa che ha mostrato negli anni di funzionare, portando giovamento agli ospiti e fornendo sostegno e collaborazione alle famiglia. Dopo tanto tempo, per varie vicissitudini, questa struttura ha bisogno di una manutenzione importante e qui interviene la delibera».

«I lavori riguarderanno soprattutto il piano superiore – ha aggiunto l’assessore – e, grazie ai fondi, potremo finalmente intervenire. Una parte della struttura è adibita a centro per disabili adulti, ma un’altra parte sarà dedicata al “Dopo di noi”».

«Sono servizi di cui la città necessità, servizi che col Piano di zona in atto potenzieremo sul territorio, considerata la richiesta da parte delle famiglie e noi non possiamo non ascoltarle. Sono felice per i ragazzi ospiti e per i genitori che da anni aspettavano questo cambiamento». (rrc)

A Locri commemorato Francesco Fortugno

di ARISTIDE BAVA – A diciannove anni dall’omicidio per mano della ‘ndrangheta, istituzioni, cittadini e soprattutto tanti studenti  hanno reso  omaggio alla figura di Francesco Fortugno, allora Vicepresidente del Consiglio regionale  ucciso  il 16 ottobre del 2005. Quel tragico episodio scosse decisamente non solo la comunità locale ma l’intera Calabria.

Adesso è stato rinnovato il ricordo del politico e del  medico locrese nel corso di una cerimonia che come consuetudine è stata vissuta con profondo raccoglimento e autentica partecipazione da tanta gente che si è posta a fianco dei suoi familiari. Un appuntamento che acquisisce un significato di rilievo anche e soprattutto proprio per la presenza di tanti giovani studenti di Locri che hanno voluto offrire il segno, insieme ai propri insegnanti, dell’impegno fattivo del mondo della scuola in favore della cultura della legalità e per un risveglio delle coscienze.

Un corteo silenzioso e composto  si è dispiegato lentamente dalla Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire, al termine della funzione religiosa officiata da don Lorenzo Santoro, cancelliere della Curia alla presenza delle massime autorità istituzionali del territorio, verso Palazzo Nieddu del Rio, luogo simbolo della commemorazione dove quel tragico 16 ottobre di diciannove anni fa Franco Fortugno pagò con la vita il proprio impegno politico,  ad opera di  mano mafiosa  durante lo svolgimento di una manifestazione politica. Presenti, ovviamente, la vedova  Maria Grazia Laganà, con i figli e i familiari. Molte le rappresentanze istituzionali che hanno voluto rendere omaggio alla figura di Franco Fortugno, tra queste il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Salvatore Cirillo, l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, il vicesindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, i sindaci Locri, Giuseppe Fontana, Siderno, Maria Teresa Fragomeni e Gerace, Rudi Lizzi, altri sindaci e amministratori della Locride, il Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro.

Per le forze dell’ordine il primo dirigente della Polizia di Stato, Serafina Di Vuolo, il Ten. Col. Gianmarco Pugliese, Comandante del Gruppo Carabinieri di Locri, il Tenente Colonnello Francesco Montepaone per il Comando Militare Esercito Calabria, il Comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Locri, Magg. Alfredo Iannace, il Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Roccella Jonica, Tenente di Vascello (CP) Daniele Ticconi.

In questa occasione  Maria Grazia Laganà ha evidenziato quanto sia fondamentale rinnovare il patto tra le forze sane della  comunità che sono impegnate da tanti anni  sul fronte della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata.

«Ricordare Franco – ha detto – significa essere consapevoli che questa terra deve ancora fare i conti sul piano culturale con quanto accaduto. Da anni ripetiamo che non bisogna girarsi dall’altra parte e se ancora oggi siamo qui a ribadirlo è grazie alla forza e alla spinta che tanti giovani, presenti in gran numero anche in questa giornata, ci continuano a dare, sin dal momento in cui hanno deciso di scendere in piazza già all’indomani dell’omicidio di Franco».

Anche  don Santoro ha  evidenziato quanto sia importante interrogarsi su come sia possibile trarre qualcosa di buono da una delle pagine più tristi e dolorose della Locride salutando con soddisfazione la presenza  di tanta gente e,in particolare, di tanti giovani. 

«Essere  ancora qui – ha detto – rappresenta l’opportunità di ribadire che la luce della vita non si è mai spenta e che continua ad alimentare la speranza di tutti voi».

La giornata in ricordo di Franco Fortugno si è chiusa al cimitero di Locri con la deposizione della corona del Consiglio regionale della Calabria nella sua cappella di famiglia. Il consiglio regionale calabrese è stato rappresentato, per l’occasione. dal Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Salvatore Cirillo. (ab)