La parlamentare Pd Enza Bruno Bossio ha chiesto con un’interrogazione al ministero della Istruzione di attivare tutte le misure necessarie a far luce sul caso del liceo scientifico Galileo Galilei di Trebisacce, all’interno del quale una docente avrebbe ripetutamente umiliato e aggredito alcuni alunni.
«Facendosi interprete delle diverse denunce fatte da genitori e studenti, e rispondendo a una precisa sollecitazione del sindaco Franco Mundo – è scritto in una nota – la deputata Pd ha inteso trasferire la vicenda nelle aule del Parlamento, chiedendo un intervento del ministero competente, in particolare attraverso una ispezione all’interno della scuola finalizzata ad accertare i fatti e soprattutto a ripristinare un necessario clima di serenità per gli studenti e le famiglie».
In precedenza, con altra interrogazione al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, l’on. Bruno Bossio ha chiesto di sapere – premesso che i genitori degli alunni della primaria di Careri paesino dell’Aspromonte calabrese hanno promosso una mobilitazione per difendere il diritto alla scuola per i propri figli; si oppongono alla chiusura della scuola e al trasferimento dei 35 alunni a distanza di 11 chilometri con una viabilità complessa piena di tornanti che farebbe giungere a scuola i bambini già provati dal viaggio; purtroppo il calo demografico e lo spopolamento dei paesi dell’Aspromonte sta determinando situazioni di estrema criticità; a Roccaforte del greco, paese dell’area grecanica, così come a Canolo, le scuole sono state già chiuse infliggendo un duro colpo alle comunità locali; alcuni intellettuali a partire dallo scrittore Gioacchino Criaco hanno promosso un appello per chiedere che le scuole nei piccoli comuni in particolare, dell’Aspromonte, possano rimanere aperte come presidio dello Stato; la legge 158 del 2016 comunemente conosciuta come legge dei piccoli comuni ha anche nella digitalizzazione l’opportunità di scongiurare trasferimenti e disagi ai bambini assicurando il diritto all’istruzione – se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere per rispondere alla mobilitazione dei genitori di Careri scongiurando la soppressione della scuola dell’obbligo ed evitando di infliggere disagi a bambini e famiglie. (rp)