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Calabria Zero, le reazioni di partiti e Associazioni

Sanità

Domani è il giorno in cui sarà presentato, in Consiglio regionale della Calabria, Calabria Zero, quello che sarà «il nuovo cervello della sanità regionale», come ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ideatore, insieme al sub-commissario Maurizio Bortoletti, di questa rivoluzione del sistema sanitario calabrese.

Una idea, quella ideata dal duo Occhiuto-Bortoletti, che è stata accolta con grande favore dal Commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, che ha definito Calabria Zero «unico sistema per rendere efficiente il sistema sanità».

«Per quei pochi che conoscono seriamente il sistema sanità Calabria è comprensibile la necessità di modellare la nuova gestione con una struttura che possa controllare la spesa, che possa monitorare l’efficienza o meno, che possa, sostanzialmente, avere un quadro di insieme per migliorare, appunto, la degradata sanità calabrese» ha aggiunto Saccomanno.

«In un momento in cui non si riescono nemmeno a confezionare i bilanci delle Asp – ha proseguito – ecco la necessità di impedire spese folli o incontrollabili che hanno messo in ginocchio i bilanci regionali. Bene ha fatto il Presidente Roberto Occhiuto a mettere un freno ad un sistema pazzo che non solo ha aumentato i costi e non ha consentito nessun controllo, ma ha impedito una politica di sviluppo e crescita dell’offerta sanitaria».

«Basta guardare le regioni – ha detto ancora il commissario regionale – dove è stata utilizzata l’Azienda Zero per rendersi conto di come i benefici siano rilevanti e come sia possibile, con tale sistema, migliorare e controllare il satellite della sanità. Certo, il sistema è collaudato in altre parti d’Italia e, quindi, vi è una strada ben tracciata, ma in Calabria è indispensabile individuare le persone adatte e che abbiano sia la competenza, che la volontà e capacità di percorrere una strada difficile che deve eliminare privilegi, ruberie, clientele e raccomandazioni».

«Un augurio, pertanto – ha concluso – a Roberto Occhiuto ed al Consiglio regionale che da domani intraprenderanno un percorso nuovo che potrebbe totalmente stravolgere l’attuale sistema passivo e degenerato, con una gestione oculata, adeguata e vitale per offrire, finalmente, una sanità efficiente e funzionante».

Anche Ornella Cuzzupi, segretario generale della Ugl Calabria, ha accolto favorevolmente il progetto ribadendo, però, la necessità di «agire subito».

Per la Cuzzupi, infatti, è necessario, «per questo settore, predisporre qualcosa che dia una scossa e proietti la Calabria verso il futuro e l’operazione che il Commissario nonché Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sta facendo trapelare in queste ore, pare voglia andare in questa direzione».

«L’idea “Azienda Zero” o come si chiamerà può rappresentare – ha spiegato – quando sarà chiaro e definito il perimetro, un’occasione per strutturare un nuovo servizio sanitario. Un qualcosa che necessita comunque di riscontri e confronti, non dimentichiamo che in altre parti del Paese, zone con molti meno problemi, c’è voluto oltre un anno per approvare il progetto in Consiglio Regionale».

«Occhiuto ben conosce la situazione e le esigenze della nostra terra – ha rimarcato Cuzzupi – non può pensare alla Sanità locale come un megaprogetto senza rendersi conto che ora è una bicocca cadente. Nessuno discute circa la necessità di centri di spesa coerenti e unitari, ma quante volte abbiamo sentito parole simili mentre il debito sanitario aumentava e le fila per ricevere un servizio dovuto si allungavano ignobilmente? Al nostro popolo servono risposte urgenti poi si potrà fare di tutto ma adesso, ora, immediatamente, servono fatti».

«Si attivi subito l’apertura degli ospedali già pronti – ha detto ancora – qualcuno addirittura da decenni, si proceda in tempi rapidi all’assunzione di medici e infermieri, figure necessarie a far funzionare al meglio i servizi e diminuire la sciagura rappresentata dalle liste di attesa, si crei subito una task force di pronto intervento che abbia come compito il raggiungimento di questi obiettivi in tempi brevissimi; poi possiamo discutere di tutte le riorganizzazioni possibili e immaginabili a patto che sia un punto di rottura con il passato e non si senta più il fetore delle clientele, degli interessi e dello sfruttamento del dolore».

Parere contrario, invece, è stato espresso dai consiglieri regionali del gruppo De Magistris PresidenteFerdinando LaghiAntonio Lo Schiavo, secondo cui «mira a creare solo un mega centro di potere funzionale a gestire la spesa surrogando la Stazione Unica Appaltante», mentre il suo iter legislativo «configura un grave vulnus procedurale», in quanto, mancando l’urgenza, doveva partire d’obbligo dalla «Terza commissione consiliare». Inoltre, la proposta di legge in questione «prevede – hanno osservato Laghi e Lo Schiavo – un maggiore onere finanziario per il bilancio».

Inoltre, i due consiglieri regionali hanno chiesto al governo nazionale e alla procura della Corte dei conti di diffidare il Consiglio regionale della Calabria affinché non approvi, in quanto contrarie alle norme vigenti, due proposte di legge sulla sanità inserite nell’ordine del giorno della seduta del prossimo 14 dicembre.

Si tratta di Calabria Zero, «con cui la maggioranza di centrodestra ignora e scavalca la gestione governativa, delegata, del Piano di rientro» e l’altra che riguarda la volontà di riunire l’Ospedale di Catanzaro con il Policlinico Universitario Mater Domini. (rrm)

 

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