Il Consiglio comunale di Castelsilano, guidato dal sindaco Francesco Durante, ha approvato una mozione a sostegno del Ddl Zan, in quanto «la piena affermazione dei diritti umani è un obiettivo fondamentale che il Legislatore deve assumere come impegno prioritario ed a cui devono partecipare, nell’ottica del principio della leale collaborazione, tutte le Istituzioni della Repubblica Italiana».
«Il consiglio comunale – si legge in una nota – ha prontezza di quanto succede nel Nostro Paese, di come si susseguono da anni fatti di cronaca legati all’aumento del numero e della gravità di atti di violenza nei confronti di persone omosessuali e transessuali, tali azioni sono tutte legate a discriminazioni per motivi di orientamento sessuale e identità di genere, spesso anche commessi da gruppi nei confronti di singole persone identificate come omosessuali o di coppie omosessuali, anche nel pieno centro di molte città italiane».
«Come è noto – continua la nota – alla Camera dei Deputati, è stato depositato il Ddl avente n° 569, d’iniziativa dell’On. Zan, Ddl che ha un unico scopo: contrastare le discriminazioni fondate su orientamento sessuale, identità di genere e disabilità, allargando le maglie dell’art. 604 bis e ter, infatti al divieto di discriminazione per motivi “razziali etnici e religiosi” si aggiungono quelli fondati “sul genere e sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Una proposta di legge che non solo tutela i diritti della comunità Lgbt, ma punisce anche il sessismo e la misoginia».
«L’amministrazione comunale di Castelsilano – continua ancora la nota – nella persona del sindaco, ed il consiglio Comunale tutto, ha ritenuto opportuno dare un segno di civiltà in una terra, l’Italia, e in particolare in Calabria, dove la comunità LGBTI+, parte sociale vulnerabile, necessita di attenzione e sostegno e per la quale, è obbligatorio, da parte di uno stato laico e democratico, che venga rispettato il principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione. L’amministrazione comunale di Castelsilano diventa l’espressione di un paese inclusivo in maniera fattiva, tant’è che si propone come ente capofila nella proposta di un’idea progettuale che parte da un Avviso pubblicato dal Ministero delle Pari Opportunità, volto alla realizzazione di un centro antidiscriminazione e violenza legati al genere».
«Il Comune – conclude la nota – lavorerà in partenariato con altre associazioni della Provincia di Crotone, enti, ordini professionali e professionisti che a vario titolo, metteranno a disposizione le loro competenze per la realizzazione del progetto volto a promuovere una cultura della tutela dei diritti e orientata verso una vera inclusione. L’onda arcobaleno dunque, parte da un paesino della Calabria, in provincia di Crotone di circa 1000 abitanti, e non si arresta!». (rkr)