Cgil, Cisl e Uil Calabria stamattina giovedì 26 novembre, dalle 10, saranno davanti alla Cittadella regionale per protestare contro lo stato in cui versa la Calabria e chiedere la nomina immediata di un commissario.
I Segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, infatti, hanno sottolineato come il Governo «ha deciso di non decidere sul Commissario della sanità regionale» nel giorno «in cui in Italia si sono contati 853 morti e in Calabria 307 nuovi contagi da Covid-19, mentre i Pronto Soccorso scoppiano, il personale è allo stremo e le strutture sanitarie sono in grandi difficoltà al punto che bisogna impiantare ospedali da campo come in guerra, mentre la Magistratura indaga su malaffare, inadempienze e negligenze».
«La evidente difficoltà – hanno aggiunto – ad individuare soggetti in grado di prendere su di sé un compito difficilissimo in una realtà complessa; la pantomima dei veti, che scattano anche dopo l’ennesimo impegno pubblicamente assunto di provvedere con rapidità alla nomina; la disinvoltura con cui la questione viene rimandata di giorno in giorno, dimostrano anche ai più fiduciosi che chi deve provvedere non ha ben compreso la drammaticità della situazione per i cittadini calabresi».
«Chiederemo, ancora – hanno proseguito i segretari regionali – al Governo e al Parlamento che il nuovo Decreto Calabria, che va verso la conversione in legge, preveda misure a sostegno del rientro del debito della Sanità al fine di non compromettere la possibilità dell’utilizzo delle risorse necessarie per il rilancio del sistema sanitario e socio-sanitario regionale. Chiederemo che sia assicurato il superamento dei limiti alle assunzioni di cui all’art 11 del D.l. 35/2019, garantendo un piano straordinario di assunzione di personale, perché i cittadini possano fruire dei Livelli Essenziali di Assistenza»
«La capacità di sopportazione dei calabresi – hanno concluso – giunta al livello di guardia, non deve essere scambiata per rassegnazione: dopo la presentazione dell’esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Catanzaro perché si faccia piena luce sulle opacità della gestione della Sanità nella nostra regione, continueremo a portare avanti la protesta e la nostra azione con tutti i possibili mezzi democratici perché il messaggio giunga sempre più chiaro e forte dove deve giungere. Che si sappia: Cgil, Cisl e Uil non molleranno!». (rrm)