Raggiungere la scuola e il lavoro, in piena sicurezza, utilizzando i bus turistici. È questa la proposta di Enzo Bifano, presidente di Confartigianato Imprese Catanzaro, Innocenza Giannuzzi, presidente Confartigianato Turismo Catanzaro e Raffaele Mostaccioli, segretario provinciale Confartigianato Imprese.
La proposta arriva dalla problematica che riguarda i mezzi pubblici, dove non sempre viene rispettato il distanziamento fra gli individui e che non rende sicuro, sopratutto per gli studenti, raggiungere i plessi scolastici.
«Da qui – si legge in una nota – sorge spontanea una riflessione: il parco macchina turistico è fermo, parecchi imprenditori rischiano di non riuscire a superare la crisi e tanti posti di lavoro e gli innumerevoli sacrifici di una vita rischiano di andar persi. Per evitare che si arrivi a creare una ulteriore situazione drammatica e per garantire il distanziamento sui mezzi di trasporto soprattutto scolastico, perché non utilizzare il parco macchina fermo e già esistente?».
«Tante scuole – prosegue la nota – lunedì 30 riapriranno le proprie porte, ma nel frattempo cosa si è fatto perché si possa evitare da qui a breve una nuova chiusura forzata? Così come si sta procedendo con le manifestazioni di interesse per gli alberghi-covid, la regione Calabria non potrebbe procedere in egual senso nei confronti delle compagnie di trasporto turistico regionali?»
«Garantire il distanziamento tra gli studenti e i lavoratori è essenziale – prosegue ancora la nota – per difenderci dal virus. Perché, anche se si parla di vaccino, e anche se il colore attribuito alla nostra Calabria muterà da rosso in arancione, ricordiamo che con questa maledetta pandemia dovremo convivere ancora per un po’. Ma, soprattutto, dobbiamo contrastarla, dobbiamo mettere in atto tutto ciò che è in nostro potere per sconfiggerla».
«Il dettaglio per nulla irrilevante è che, in questo caso – conclude la nota – la battaglia contro il Covid potrebbe andare di pari passo con il supporto alla filiera dei trasporti turistici, che oggi sono fortemente in ginocchio». (rrm)