Domani la città di Cosenza ricorda mons. Francescantonio Nolè, già arcivescovo della Diocesi di Cosenza-Bisignano, ad un anno dalla scomparsa.
Alle 18, in Cattedrale, sarà celebrata la Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons. Giovanni Checchinato.
«Un anno – ricorda il sindaco Franz Caruso – è trascorso in fretta da quando arrivò, il 15 settembre del 2022, la notizia della scomparsa di Mons.Nolè che lasciò tutti noi attoniti e profondamente scossi. Furono giorni di grande tristezza per la città di Cosenza, per i cosentini e per l’istituzione che rappresento».
«Lo scorrere del tempo, generalmente, contribuisce – è vero – a rendere meno gravosa l’assenza delle persone, arrivando, a volte, a sbiadirne il ricordo. Nel caso di Mons.Francescantonio Nolè – ricorda ancora Franz Caruso – il suo ricordo è, invece, ancora assai vivo in noi, così come – ne sono convinto – nell’animo di ogni cosentino. Nei suoi sette anni di episcopato, alla guida della Diocesi di Cosenza-Bisignano, Mons.Nolè si distinse per il suo agire esemplare, nei confronti di tutte le persone con le quali entrava in contatto. Era quello che da più parti è stato definito “un Pastore buono”, un grande uomo, di rara sensibilità, che non ha impiegato molto per entrare nel cuore dei fedeli e di tutta la comunità cosentina, diventando punto di riferimento fondamentale anche per le tante anime in difficoltà della nostra città delle quali si prese cura sempre, con amorevole dedizione».
«Fu questa – sottolinea inoltre Franz Caruso – una costante del suo modus operandi: la predisposizione all’ascolto che mi manifestò direttamente in tutte le occasioni di incontro, ufficiali e non. Diventammo subito amici, di quelli che si dicono tutto, senza remore, con grande franchezza, trovandoci pienamente in sintonia sulla necessità di costruire una società ancora più inclusiva, più tollerante e maggiormente incline a saper cogliere i segnali di sofferenza provenienti dalla aree del disagio».
«Ecco perché – ha detto ancora il primo cittadino – siamo particolarmente orgogliosi di avergli intitolato una Piazza, quella dinanzi alla Chiesa di San Nicola, perché del suo passaggio e della sua permanenza a Cosenza restasse un segno tangibile anche a chi non lo ha conosciuto e alle nuove generazioni che è giusto sappiano cosa Mons. Nolè ha lasciato e seminato in questa città. Ma, oltre alla Piazza che gli abbiamo intitolato, c’è un lascito ulteriore e visibile e risiede nel legame che Mons. Nolè ha stretto nuovamente con la città attraverso l’Arcivescovo, don Gianni Checchinato, che ha voluto la cerimonia di giovedì 14 settembre in Cattedrale e che può senza dubbio essere considerato un continuatore dell’opera del suo predecessore, per l’attenzione rivolta agli ultimi e a chi è costretto a vivere quotidianamente nelle angustie del bisogno».
«Una figura, come lo era Mons. Nolè – ha concluso – pronta all’ascolto e sensibile a cogliere i segnali che provengono da chi è meno fortunato di noi». (rcs)