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È EMERGENZA DEMOGRAFICA IN CALABRIA
TRA CULLE VUOTE, PIÙ ANZIANI E STRANIERI

È EMERGENZA DEMOGRAFICA IN CALABRIA TRA CULLE VUOTE, PIÙ ANZIANI E STRANIERI

Il nuovo Dossier Statistico Immigrazione 2023 realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS, insieme al Centro Studi Confronti e all’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”, analizza l’attuale scenario migratorio in Italia, nelle sue più importanti dimensioni strutturali. In particolare, il rapporto raccoglie i contributi di oltre 100 tra i più autorevoli studiosi e ricercatori in materia, esprimendo così un ampio pluralismo di competenze e approcci analitici.

Il Dossier è stato presentato in contemporanea il 26 ottobre 2023 in tutte le regioni, in Calabria è stato presentato a Catanzaro, presso l’Università Magna Graecia. Dopo i saluti di Aquila Villella (direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia) e Maura Ranieri (responsabile della Commissione per le attività di Terza Missione), il Dossier è stato presentato da Antonino Mantineo (responsabile del Centro di Ricerca “Laboratorio di Storia giuridica ed economica”).

Sono seguite le relazioni: dei docenti della Magna Graecia Annarita Trotta e Raffaella Nigro, esponenti del volontariato e del privato sociale (Mamadou Seydi Sow della Comunità Progetto Sud), dell’associazionismo produttivo (Francesco Cosentini, direttore regionale della Coldiretti), della Chiesa Valdese (Greetje van der Veer, pastore di Catanzaro) e del sindacato confederale (Rosaria Miletta, segretaria CISL Calabria). A moderare è stato il docente Domenico Bilotti dell’Università della Magna Graecia di CZ.

Dai dati presenti nel Capitolo “Calabria Rapporto immigrazione 2022” che è stato redatto da Roberta Saladino Dottore di Ricerca in “Storia Economica, Demografia, Istituzioni e Società nei Paesi del Mediterraneo” (Referente regionale in Calabria per il Centro Studi e Ricerche IDOS – Roma), si evince che tra il 2021 ed il 2022 si ha un leggero incremento della popolazione straniera in Calabria pari a + 946 (a fine 2022, in Calabria risiedono 94.203 cittadini stranieri), essi rappresentano il 5,1% della popolazione complessiva, valore che si colloca al di sotto della media nazionale (8,6%).

Il contingente degli stranieri rappresenta il 6,5% del totale degli occupati in Calabria (incidenza inferiore alla media nazionale pari a 10,3%), di cui il 36,7% donne, facendo registrare rispetto al 2021 un decremento di poco più di 100 unità. In regione sia gli occupati italiani che gli stranieri lavorano principalmente nel settore dei servizi (rispettivamente il 72,3% e il 53,7%), mentre la quota di occupati stranieri impiegati in agricoltura è circa tre volte superiore a quella degli italiani (31,9% a fronte di 10,8%). In Calabria le imprese condotte da cittadini nati all’estero sono 14.910 al 31 dicembre 2022 (il 7,9% di tutte le imprese attive), in calo di circa 400 unità rispetto al 2021. Nello stesso periodo anche le imprese italiane fanno registrare un decremento di circa 2.200 unità. Le attività autonome gestite da immigrati afferiscono prevalentemente al settore dei servizi (11.890), seguito dall’industria (1.750) e dall’agricoltura (640).

Il dato che desta particolare attenzione è verosimilmente quello della popolazione scolastica, dal Dossier Statistico Immigrazione 2023 si evince che i dati relativi all’a.s. 2021/2022 confermano la flessione della popolazione scolastica in Calabria che è pari a 271.544, dieci anni fa invece le scuole calabresi erano popolate complessivamente da 320.828 alunni, facendo registrare un decremento pari a 49.285. Per rendere più evidente e visibile, anno dopo anno, il decremento dei livelli di popolazione scolastica intervenuti nell’arco del decennio preso in esame il decremento di 49.285 alunni corrisponde a poco più dell’intera popolazione scolastica attuale della provincia di Catanzaro (48.351 a.s. 2021/2022). Da 7 anni anche gli alunni stranieri fanno registrare un calo, passando da 12.580 nell’.a.s. 2015/2016 a 11.945 nell’a.s. 2021/2022. A livello nazionale nel decennio preso in considerazione la popolazione scolastica è diminuita di più di 699mila, come se fosse sparita l’attuale popolazione della Basilicata più il 54% di quella molisana. Come i ghiacciai si stanno restringendo così anche le aule delle nostre scuole si vanno inesorabilmente svuotando, a un ritmo che va molto oltre la percezione comune. La desertificazione delle aule è causato dal calo delle natalità.

Proprio oggi è stato pubblicato anche il Rapporto Istat sulla Natalità e fecondità della popolazione residente – anno 2022, dove si registra un altro record negativo per la natalità: nel 2022 le nascite scendono a 393mila, registrando un calo dell’1,7% sull’anno precedente. Le nascite tra la popolazione residente sono 393.333 nel 2022, 6.916 in meno rispetto al 2021 (-1,7%). Dal 2008, anno in cui il numero dei nati vivi ha registrato il più alto valore dall’inizio degli anni duemila, i nati residenti in Italia sono sistematicamente diminuiti. In termini assoluti, la riduzione medio-annua ammonta a circa 13mila unità, quella relativa al 2,7%. Rispetto al 2008 oggi si rilevano oltre 183mila nascite in meno (-31,8%).

Alle culle vuote di ieri e di oggi, corrispondono i banchi vuoti di oggi e di domani che potrebbe verosimilmente avere degli effetti negativi anche sulla popolazione insegnante. Inoltre la mancata “ricchezza demografica” di oggi, comporterà verosimilmente sempre meno risorse per contribuire al sostegno di una popolazione sempre più anziana, in questo scenario demografico delineato dalla Dottoressa Roberta Saladino si evince che nonostante l’effetto “lifting” dell’immigrazione sulla struttura per età della popolazione residente in Calabria, questo non può fermare o invertire il processo a lungo termine di invecchiamento demografico, infatti l’indice di vecchiaia in Calabria passa da 178,56% del 2021 a 184,1 del 2022. (rs)

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