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È nato il Dipartimento “Italiani all’Estero” di Italia del Meridione

È nato il Dipartimento "Italiani all'Estero" di Italia del Meridione

Italia del Meridione ha istituito il Dipartimento “Italiani all’Estero”, nominando come referente Luigi Demartino.

«IdM – si legge in una nota – ha da sempre riconosciuto un valore di primo piano ai propri connazionali residenti all’estero e sin dall’inizio si è imposta con una propria rappresentanza. Missione che intende perseguire, dedicando un Dipartimento ad hoc che rafforzi questa rete di relazioni e colleghi il resto del mondo allItalia e ai suoi territori, condividendo percorsi di coesione e buone pratiche, mettendo in comune progetti e azioni, favorendo il passaggio di testimone fra le diverse generazioni, ma diventando soprattutto portavoce delle istanze e esigenze delle degli italiani sparsi nel mondo».

«Grato dellincarico conferitomi, sento forte la responsabilità verso chi ha riposto  fiducia verso la mia persona e soprattutto verso le nostre comunità all’estero – ha dichiarato Demartino, già impegnato da diversi anni sul campo sia politicamente sia professionalmente –. Ormai da molti anni mi trovo a servire i nostri connazionali residenti in Nord America, e ho appreso che in particolar modo nelle ultime generazioni vi è una riscoperta dellappartenenza al Paese dei propri avi».

«Oggi il numero di persone di origine italiana che vivono allestero, gelosi delle loro radici familiari e culturali, eguaglia quasi quello dei residenti in Italia. Si tratta in molti casi di storie di successo rappresentando un veicolo di valori di qualità, competenza e professionalità. Tutto questo ha fortificato in me – ha proseguito il nuovo referente Italiani all’estero – l’idea che è necessario riscoprire questo immenso patrimonio ridando dignità a chi ha contribuito a far grande il nome del nostro Paese nel mondo».

«In IdM – ha continuato – ho trovato questa consapevolezza, unita all’ascolto e alla condivisone e che pone al primo piano le esigenze e le richieste di chi, costretto o per scelta, ha lasciato l’Italia. Un’estensione naturale, che varca i confini nazionali, di una politica del fare e dell’agire a favore, in difesa e a sostegno delle esigenze e delle richieste di quella parte del Paese che oggi esige più considerazione. Il mio compito sarà, quindi, di tutelare e assistere tutti gli italiani residenti allestero, facendomi portavoce di tutte quelle questioni aperte e mai discusse in maniera seria da parte del Governo italiano che deve, invece assumersi, le proprie responsabilità verso chi viene chiamato in causa soltanto nel periodo elettorale».

«In ultimo – ha concluso – il mio particolare ringraziamento va, oltre che al leader di IdM Orlandino Greco, al segretario federale America del Nord e Centrale, Alessandro Crocco, che ha inteso avvalersi del mio supporto nell’organizzazione e gestione del partito oltreoceano».

A Demartino fanno eco le dichiarazioni di Crocco, a conferma dell’impegno profuso in questi anni da parte di IdM anche nelle circoscrizioni estere: “Nel corso degli anni un enorme patrimonio di risorse umane ha lasciato il Paese per affermarsi altrove – ha detto Crocco – ma da sempre reclama una considerazione maggiore da parte della madre patria. IdM, attraverso i suoi diversi rappresentanti, intende promuovere e tutelare questi rapporti. A tal proposito – continua il segretario federale America del Nord e Centrale – con l’istituzione del dipartimento ‘Italia all’estero’ e la nomina di Demartino, che saluto positivamente, riconoscendo in lui grandi capacità di aggregazione e conoscenza delle tematiche, si propone di programmare una serie di azioni e di interventi tesi a supportare la creazione di relazioni istituzionali ed economiche, favorire la nascita di opportunità e di processi virtuosi e diffondere le tradizioni, la cultura, la conoscenza del Bel Paese».

«Dal ricordo malinconico (a volte retorico) del passato – ha sottolineato ancora – si deve necessariamente passare ad una progettualità seria e mirata a cui la politica deve tendere per mettere in campo una serie di attività che consentano di ricostruire quell’antico legame con gli italodiscendenti (italiani di seconda, terza, quarta generazione). Siamo sempre più convinti – conclude Crocco – che ciò sia importante per determinare un ritorno dimmagine, sociale ed economico notevole per il nostro Paese, che oggi ha un gran bisogno di ritrovare fiducia in se stesso e appartenenza anche grazie ai suoi connazionali all’estero». (rrm)

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