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E se il futuro sindaco di Reggio fosse una donna? Nuovi scenari con Giovanna Cusumano tra gli azzurri

Giovanna Cusumano e Francesco Cannizzaro

di SANTO STRATI

– A partire dal 1324, anno in cui si ha notizia del primo sindaco di Reggio, non c’è mai stato in alcuna epoca, né tantomeno dopo l’avvento della Repubblica, un primo cittadino donna. L’anno scorso l’ex assessore Angela Marcianò, dopo la rottura col sindaco Falcomatà, era sembrata per un brevissimo lasso di tempo una potenziale e ideale candidata “femminile” per Palazzo San Giorgio, ma varie vicissitudini hanno fatto poi scomparire il suo nome.

Per carità, è ancora presto per la fine della consiliatura, ma ormai in Calabria la navigazione a vista è diventata un’abitudine costante della politica. Ci sono in ballo troppi equilibri in estrema fragilità e non c’è niente di più improbabile di una qualsiasi indicazione per il futuro sindaco della Città Metropolitana. Proprio per questo le tele si disfano la notte per essere ritessute al mattino dopo.

Il giovane attuale sindaco, Giuseppe Falcomatà, è convinto di poter riproporre la sua candidatura sicuro di riuscire a raccogliere i consensi necessari, ma temiamo sia una fallace speranza, vista l’aria che tira a sinistra. I Cinque stelle, che, attualmente, non sono nemmeno rappresentati a Palazzo San Giorgio non sembrano avere appetiti a riguardo, vuoi perché manca il “personaggio” da proporre ai diffidenti reggini, vuoi perché l’attuale politica pentastellata riserva interessi marginali al Mezzogiorno, dimenticando – ahi! – la valanga di voti raccolti proprio nel Sud a favore di (senza offesa) tanti illustri sconosciuti che adesso siedono in Parlamento o a Palazzo Madama. Rimane l’incognita centro-destra con azzurri, lega e liste civiche di supporto, che storicamente ha trascorsi di consensi con percentuali bulgare, ma i tempi sono cambiati e neanche a destra tira aria tranquilla.

Il problema è che proprio a destra c’è qualche imbarazzo sui nomi, salvo a tirar fuori un jolly con il giusto anticipo per preparare il consenso. Le candidature escono la sera per evaporare nel primo pomeriggio, tra liti e posizioni divisive simili a quelle animano casa pd. Ecco allora una via d’uscita: e se fosse una donna? Il jolly – a nostro modesto avviso – potrebbe addirittura valere il doppio.

Così, appare, d’improvviso a schierarsi con Forza Italia, l’avvocato Giovanna Cusumano, persona più che per bene, una professionista apprezzata, che è già stata in Consiglio comunale e ha presieduto anche la Commissione regionale Pari Opportunità della Calabria. Ha dichiarato di riconoscersi in Forza Italia, accompagnata da un mentore d’eccezione, l’on. Francesco Cannizzaro, un autentico fuoriclasse della politica che sta spendendosi molto bene non solo in iniziative a favore di Reggio e Città Metropolitana, ma dell’intera Calabria. Cannizzaro è un uomo del fare e conosce molto bene la situazione reggina, che va preparata adeguatamente per affrontare sia le elezioni europee di maggio, ma soprattutto l’appuntamento di fine anno con il rinnovo del Consiglio regionale.

Lui – se permettete l’accostamento irrituale – è il Giacomo Mancini che è sempre mancato a Reggio (e a questo punto il ruolo del Misasi reggino si attaglia bene sul giovane senatore Marco Siclari): entrambi i politici cosentini, ai loro tempi, hanno radicalmente trasformato la loro città, qualche volta anche a “danno” di Catanzaro e Reggio, ma questo fa parte delle regole del gioco… I due “nuovi” parlamentari (Cannizzaro e Siclari) possono davvero “fare” il cambiamento di cui la Calabria ha disperatamente bisogno. La strategia parte dalle europee per puntare al Governatore (Mario Occhiuto?) e riconquistare Reggio (Giovanna Cusumano?). Con la Lega che non sta a guardare, ma deve comunque trovare una quadra che permetta l’intesa con Forza Italia e affini., con cui, in Calabria, non può permettersi di correre contro.

Il nuovo che avanza, insomma, potrebbe davvero marcare la differenza. Oltretutto, tra le voci di candidatura nel centro-destra, quella del dott. Eduardo Lamberti Castronuovo a capo di una lista civica di personalità, sembra abbia trovato solo tiepidi consensi, troppo deboli per sostenere una campagna elettorale che sarà logorante e imprevedibile ed è già troppo tardi per riconquistare spazi e simpatie, ma soprattutto sostegno adeguato.

E allora? La soluzione è molto più semplice di come possa sembrare: una candidata – la prima donna sindaco di Reggio (scusate ma “sindaca” non lo digeriamo) – in grado di coagulare sia la destra tradizionale, sia il centro che la società civile, quella, per intenderci, che turandosi il naso il 4 marzo ha votato cinque stelle e lega, in quest’ultimo caso dimenticando gli insulti razzisti e poco edificanti rivolti “prima” da quelli della Lega Nord.

L’ipotesi è suggestiva e gli interessati, probabilmente, non confermeranno con la scusa che è ancora troppo presto, ma – sotto sotto – siamo convinti ci stia lavorando proprio l’on. Cannizzaro. Reggio deve riconquistare, al pari delle altre città e del Capoluogo di regione, il suo ruolo e il primato nella politica. Servono uomini e (perché no?) donne di polso, con una grande serietà alle spalle. E non è cosa che riguarda solo la Città dello Stretto… (s)

Nella foto di copertina: l’avv. Giovanna Cusumano e l’on. Francesco Cannizzaro.

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