È stato un interessante viaggio alla scoperta delle testimonianze della città di Reggio Calabria, quello fatto da una delegazione di soci dell’Associazione Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, guidata dal presidente Francesco Arilotta, tra le città di Parma, Mantova e Ravenna.
Il viaggio, svolto nell’ambito del progetto Tracce della Storia di Reggio Calabria, ha portato la delegazione prima a Parma, nella Biblioteca Palatina della città dove, accompagnati dalla presidente dell’Associazione “Amici della Pilotta”, Ombretta Sarassi e da altri dirigenti della stessa Associazione, hanno visionato la copia (l’unica ancora esistente) del famoso ‘Commento al Pentateuco’ che fu stampato a Reggio Calabria nell’anno 5235, giorno decimo del mese di Adar, secondo il calendario ebraico, cioè il 5 febbraio 1475, secondo quello cristiano, in caratteri ebraici mobili.
Accolti molto cordialmente dalla dr. Paola Ciruni, direttrice, appunto, della prestigiosa istituzione bibliotecaria allocata nel monumentale complesso della Pilotta, essi hanno potuto così prendere contezza diretta (con un pò di emozione…) dell’antichissimo volume, perfettamente conservato, con il suo inchiostro rosso, malgrado i suoi 546 anni. Nella circostanza, Arillotta ha ricordato che, nel 2006, su sua richiesta, grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale dell’epoca e del Direttore della Biblioteca Civica reggina, dr. Domenico Romeo, si ottenne la predisposizione di una copia fotografica del volume, oggi conservata nella nostra Biblioteca de Nava.
È stato inoltre evidenziato che la pubblicazione di quel libro in epoca medievale testimonia l’alto livello di pacifica convivenza esistente a Reggio fra la cittadinanza cristiana e la comunità ebraica, tanto da indurre un tipografo ebreo tedesco – Abraham ben Garton –, molto probabilmente espressione di quel movimento editoriale che faceva capo al geniale stampatore Gutenberg, e i suoi finanziatori, di scegliere Reggio come sede di quella che certamente deve essere stata un imponente operazione di stampa d’avanguardia.
È stato, ancora, sottolineato che la preziosità del volume sta anche nel fatto che esso, per la prima volta nella storia della editoria, indica non solo la città in cui è stato realizzato, ma pure la data di edizione. E stato, infine, espresso l’auspicio che il ‘Commento’ ritorni, sia pure temporaneamente, a Reggio Calabria,, in un’operazione di grande valore culturale.
Nella medesima occasione, la delegazione si è portata a Mantova, ricevuta dal Presidente della Federazione Italiana Amici Dei Musei (FIDAM), dr. Italo Scaietta, per realizzare scambi di informazioni con studiosi di quella città, a proposito di una statua marmorea di Venere, scoperta nella prima metà del XVI secolo a Reggio, e donata all’Arcivescovo del tempo, il mantovano Agostino Gonzaga.
Come ultima tappa, la delegazione si è recata a Ravenna, dove, nella basilica bizantina di San Vitale, nel grande mosaico che rappresenta Giustiniano e la suaCorte, alla destra dell’imperatore, e quindi in posizione chiaramente di grande prestigio, è raffigurato Belisario, il comandante di quell’esercito bizantino che, nel 536, liberò Reggio dalla dominazione dei Goti, portando la nostra Città a far parte dell’Impero Romano d’Oriente.
Prossime destinazioni del Progetto «Tracce della Storia di Reggio Calabria» saranno le città di Torino, Londra e Istanbul. (rrm)