La Calabria, come tutto il mondo, ha dato il via a diverse iniziative solidali per aiutare, come meglio può, la popolazione Ucraina. Da Amendolara, ad esempio, è partita una raccolta di indumenti «necessari ad alleviare i disagi della popolazione ucraina avvolta dal dramma dell’invasione militare russa».
Una iniziativa su proposta dell’Associazione Mediterraneo Interiore, coordinata da Antonio Pagano che coinvolge le associazioni del Paese delle Mandorle e non solo. Ma anche circoli politici, culturali e qualsivoglia sodalizio pronto a contribuire alla causa. Nella giornata di domani, 1° marzo, nella sede di Mediterraneo Interiore, alle 18, è previsto un incontro per definire i dettagli dell’iniziativa.
Intanto, i cittadini interessati a donare gli indumenti possono iniziare a prepararli tenendo conto del buono stato degli stessi, puliti e ordinati, in attesa, appunto, delle disposizioni per la consegna.
Anche Rende si attiva per aiutare i cittadini ucraini, aderendo alla raccolta di beni di prima necessità lanciata da Onco Med.
Da domani, fino al 3 marzo, chi vuole in piazza Matteotti nella sede Com del comune di Rende sarà possibile portare: presidi sanitari, (bende, cerotti, pannolini, assorbenti, pannoloni per anziani, alcool, cotone); vestiario invernale (soprattutto calze ed intimo); alimenti a lunga scadenza (riso, cibo in scatola, merendine, acqua, latte). E ancora, farmaci (Tachipirina, antidolorifici, analgesici, medicinali ad effetto antivirale e mucolitico).
Il tutto dovrà essere conservato all’interno di buste rigide o scatole ben chiuse. I beni raccolti verranno consegnati ad Onco Med che si occuperà del trasporto in Ucraina.
A Mormanno, invece, il vicesindaco Paolo Pappaterra ha annunciato che «Il Comune di Mormanno scriverà, nelle prossime ore, all’ambasciatore ucraino in Italia per dichiarare fin da subito la propria disponibilità. Un segnale di vicinanza verso le sofferenze del popolo ucraino che l’amministrazione comunale sottolineerà in occasione del mercoledì delle ceneri, 2 marzo, con una fiaccolata per la pace che si svolgerà per le strade del borgo del Pollino richiamando l’urgenza di un intervento della diplomazia per sanare le ferite del conflitto e far tacere al più presto le armi, ristabilendo un quadro di convivenza civile tra i popoli».
«La comunità mendicinese che in questi anni ha aperto tante volte le braccia a ragazzi e a famiglie provenienti dagli scenari di guerra in Africa o in Asia, ricevendoli nei centri d’accoglienza attivi sul nostro territorio e integrandoli nella nostra Città, sarà anche stavolta in prima linea», ha scritto il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo, annunciando che «offriamo, come in queste ore stanno facendo enti o associazioni, in primis l’Istituto degli Innocenti di Firenze, la nostra disponibilità al Governo, specie per accogliere a Mendicino i minori orfani ucraini a cui la guerra ha tolto l’amore dei propri genitori e per i quali è in corso l’attivazione di corridoi umanitari. Mendicino c’è e ancora una volta, – conclude Palermo – se ci sarà chiesto, faremo la nostra parte».
La Protezione Civile di Pizzo, «su richiesta delle comunità ucraine residenti in Calabria, in particolare Pizzo, Gioia Tauro, Reggio Calabria e Palmi, raccogliamo aiuti da inviare presso il Consolato Generale Ucraino di Torre del Greco per trasferirla, tramite canali umanitari, nelle città di Leopoli in Ucraina».
La raccolta avverrà nelle giornate di lunedì e mercoledì, dalle 16 alle 18, nella sede in Via Anile. Servono coperte, calzini caldi sia per adulti che per bambini, termocoperte, guanti monouso, abbigliamento, medicinali.