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I 91 anni di Corrado Stajano e la Calabria

Corrado Stajano

di FILIPPO VELTRIIeri (venerdì 24 settembre) Corrado Stajano ha compiuto 91 anni. Auguri caro maestro, autore di libri indimenticabili sull’Italia a noi più vicina e che ha lasciato un segno anche sulla nostra Calabria con il suo rapporto su Africo che fece epoca, ma anche con un breve saggio che ha fatto da prefazione ad un libro mio e di Diego Minuti.

Era il 1990 e l’editore Abramo coraggiosamente accettò la nostra idea di pubblicare la valanga di lettere che giungeva a San Luca, identificato nel paese dei sequestri di persona. Lettere di odio e di risentimento, di violenza, che anticipavano anche il cambio di stagione politica non solo nel Nord Italia, ma in tutto il Paese.

Stajano accettò di scrivere la prefazione e lo face ovviamente da par suo, non lasciando spazi a buonismi di sorta ma affondando il coltello nelle piaghe della Calabria di allora senza sconti a nessuno ma cogliendo anche quello che in embrione stava nascendo nel paese: odio intriso a razzismo. Scriveva tra l’altro così: «…Questo libro può forse servire a far capire al di là dei fatti denunciati con il linguaggio viscerale delle leghe del settentrione com’è ancora acerba da noi l’idea di nazione e come sono gravi e pregiudiziali problemi irrisolti e lasciati a marcire da una classe dirigente incapace e corrotta».

Era il 1990, ben 31 anni fa. Il 9 dicembre di quello stesso anno quel libro vinse il Premio Sila, grazie alla tenacia e alla volontà di Giacomo Mancini e Pasquino Crupi. Altri tempi e altre persone che, ahimè ,non ci sono più.

Corrado resiste ed ha pronto un altro libro che uscirà a giorni. Tanti auguri maestro! (fv)

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