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Il calabrese Marco Siclari premiato all’Ordine dei Medici di Roma

Prestigioso riconoscimento all’ex senatore calabrese e medico chirurgo Marco Siclari, che è stato insignito del Premio alla Carriera dall’Ordine dei Medici, per «una straordinaria vita professionale esempio di dedizione e cura».

Il riconoscimento è avvenuto nel corso della Festa del Medico, che ha visto oltre 700 medici presenti, l’intervento del ministro della Salute, del Governatore Regione Lazio, del Presidente dell’OMCeO. Assieme a Siclari, sono stati premiati altri sei medici e scienziati: i neurochirurghi Cristian Brogna e Giulio Maira, l’oncologo Francesco Cognetti, la radioterapista Alessandra Mirri, il cardiochirurgo Francesco Musumeci, il chirurgo toracico Pierino Rendina.

«Quando a premiare è il tuo Ordine Professionale… quando il tuo Ordine Professionale è quello dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma (il più grande di Europa con quasi 50.000 iscritti) e, decide di premiarti insieme ad altri 6 colleghi, scienziati, di fama internazionale che mi onoro di conoscere, allora significa che la mia attività di medico e di politico ha avuto un “senso anche nella vita degli altri” ed è stata “apprezzata” dal mondo della scienza, della medicina e dai cittadini».

«La frase più comune che mi hanno rivolto – ha proseguito Siclari – nella giornata di lunedì è stata: «hai avuto coraggio», «hai portato con te il camice in Parlamento anteponendo la salute pubblica alla tua carriera, prendendo posizioni difficili e dure in Senato, su un virus che ancora non era conosciuto. Hai agito giustamente e andando controtendenza quando tutti sottovalutavano la pericolosità del virus».
«Detto dai più grandi scienziati italiani, mi fa onore», ha proseguito, ricordando come «non è stato facile spingere il Governo di allora, a valutare soluzioni immediate per la prevenzione del Covid prima che il virus, sconosciuto, uscisse dalla Cina. Si, è vero, sono stato il primo a parlare di “pandemia”, di “utilizzo della mascherina”, di “trasmissione del virus da asintomatici”, il primo a presentare il “questionario per monitorare i portatori del virus” tutto questo quando ancora il visura era in Cina, e nessuno credeva alla sua pericolosità».

«La parola, invece, che ieri mi è stata riconosciuta era: “coraggio e altruismo” – ha concluso –.  A settembre uscirà il mio libro che racconta cosa accadde prima dell’arrivo della Pandemia che ha coinvolto l’umanità intera, la vita di ciascuno di noi e l’economia mondiale. Grazie a tutti per l’affetto dimostrato». (rrm)

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