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Il Centro Studi “Don F. Caporale” a Conte: in Calabria serve Bertolaso

Centro Studi Politico Sociali “Don Francesco Caporale

I componenti del Centro Studi Politico Sociali “Don Francesco Caporale fanno una proposta al Premier Giuseppe Conte: «manda a casa Cotticelli e sostituiscilo con un professionista dalle comprovate capacità nella gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia»: Guido Bertolaso.

Lo hanno chiesto Loredana Castagna , Alberto Tiriolo, Paolo Maria Ferrise, Francesco Saverio Macrina, Consuelida Patitucci, Pietro Romeo, Domenico Lomanni, Pietro Donato Ippolito, convinti che «in Calabria ci può salvare solo Guido Bertolaso», ma «non tra una settimana: subito».

I componenti del Centro Don Francesco Caporale, poi, si rivolgono al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì: «invece di riempie le strutture speciali di nomine clientelari, visto che – ti ricordiamo, il governo regionale è teoricamente in carica solo per ordinaria amministrazione – dato che le priorità in queste ore sono altre, che ne dici di accogliere i suggerimenti che ti abbiamo fatto pervenire a mezzo lettera, proprio ieri? Vale a dire assumere immediatamente personale medico e paramedico a tempo determinato; sollecitare il prefetto a requisire i posti letto disponibili nelle strutture pubbliche e/o private per come consente la legge ai sensi del decreto c.d. Cura Italia; e/o attivarsi nella sua qualità per acquisire la disponibilità di cliniche e case di cura private. E già che ci siamo, parlando di azzeramento, e di inadempienze, per non parlare di immobilismo, a casa si può mandare anche il soggetto attuatore per l’emergenza e compagnia bella: non si capisce perché mantenerlo al proprio posto visto che ha chiaramente fallito nella gestione di numeri e strutture che non sono arrivate, contribuendo a creare le condizioni per relegare la Calabria in zona rossa».

«E, comunque – hanno proseguito – visto che il nostro senso civico di cittadini che hanno a cuore la democrazia e la tutela del diritto alla salute, ce lo suggerisce, come Centro studi politico sociali “Don Caporale” di Catanzaro abbiamo ha dato mandato a un pool di avvocati – composto da Costanza Santimone, Antonio Torchia e Massimo Maruca – di valutare se sussistano le condizioni per intraprendere una azione legale. Oltre a questo – conclude la nota – abbiamo stipulato una convenzione con l’avvocato Paola Bellomo dell’Associazione avvocati “Difesa dei consumatori” al fine di coinvolgere nell’iniziativa anche i cittadini calabresi attivi che condividono gli stessi ideali del centro studi».

«L’associazione avvocati “Difesa dei consumatori” – conclude la nota – intende attivare una class action contro l’inerzia della Pubblica amministrazione che sta causando la lesione dei diritti dei cittadini per non avere adottato interventi urgenti al fine di evitare questa drammatica situazione di emergenza sanitaria, e ora economica, in cui versa la regione». (rrm)

 

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