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Il Comitato No Ponte: Con emendamento a ddl sicurezza a rischio i diritti costituzionali

L'Unical protagonista dei lavori geologi preparatori per il Ponte sullo Stretto

Il Comitato No Ponte ha evidenziato come l’emendamento presentato dalla Lega al ddl sicurezza per inasprire pesantemente le pene a chi “minaccia la prosecuzione delle opere strategiche”, «fa specie che segua solo di qualche giorno la bella e partecipata manifestazione».

«Proprio Salvini, da Ministro degli Interni – si legge – inaugurò con i suoi decreti “sicurezza” una nuova stagione caratterizzata dalla contrazione di diritti e dalla repressione di chi dissente. Una proposta emendativa quindi assolutamente consequenziale alla linea politica del ministro del Ponte e dell’attuale governo, che fa poco o nulla per nascondere la sua natura reazionaria e antiliberale».

«Un governo e un ministro che provano a mostrare i muscoli con i più deboli – viene evidenziato – ma proni e supini ai diktat dei potenti, come dimostra ad esempio il codice degli appalti promosso sempre da Salvini e che ha liberalizzato ulteriormente il sistema degli appalti, abbassando i controlli e favorendo il subappalto, alla faccia della “sicurezza” e delle quotidiane morti sui posti di lavoro».

«Quando abbiamo detto più volte che avremmo ostacolato in tutti i modi l’avvio di un cantiere infinito – perché è questo che vorrebbero fare e nient’altro – lo abbiamo fatto ben conoscendo il peso delle nostre parole, e non sarà di certo questo emendamento a farci paura adesso. Casomai – si legge nella nota – è proprio il segnale della loro di paura, dell’enorme difficoltà in cui si trovano dopo aver provato a cavalcare una propaganda fallimentare».

«Ma il punto non è quanto siamo impavidi o timorosi, né tanto meno è questione di Ponte Sì o Ponte No – conclude la nota – in questo momento ci sono in gioco la libertà di tutte e tutti a manifestare le proprie idee, la libertà ad informare correttamente senza subire intimidazioni, gli stessi diritti sanciti dalla nostra Costituzione. Per questo rilanciamo l’invito a partecipare all’assemblea già convocata per mercoledì 29 maggio alle 18 al Nuvola Rossa per discutere anche delle iniziative da organizzare per contrastare questa deriva liberticida». (rrc)

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