Il consigliere regionale Pierluigi Caputi ha evidenziato che «bisogna prendere il coraggio a due mani e far capire al governo che non c’è più tempo da perdere perché a Cosenza e nel suo ospedale Hub la situazione è al collasso e il personale sanitario, ad ogni livello, è compulsato da ritmi di lavoro frenetici che intaccano la qualità stessa delle prestazioni».
«La grave carenza del personale sanitario – ha spiegato – evidenziata dalle organizzazioni sindacali sull’Annunziata di Cosenza va risolta immediatamente- sottolinea Caputo- procedendo, senza ulteriori indugi, a nuove ed urgenti assunzioni. Non è più pensabile di ricercare soluzioni temporanee procrastinando l’accorpamento dei reparti. L’ormai cronica carenza di personale e le prossime scadenze di contratto sono un pericolosissimo campanello d’allarme che, per fortuna, non viene ignorato dalla politica. Diverse sono le figure professionali che devono essere integrate per garantire una sanità più giusta e i livelli essenziali di assistenza. I Calabresi non sono cittadini di serie B ed hanno tutto il diritto di essere curati come si curano i pazienti toscani o milanesi».
«Quel che serve – ha rilevato – è un forte cambio di passo che segni una vera discontinuità con il passato in termini di efficienza sanitaria. Bisogna garantire ai dipendenti dell’A.O turni di lavoro meno stressanti e serenità in corsia, il tutto per permettere un’assistenza adeguata agli standard sanitari. Nell’ultimo Dca sono state previste per l’Ospedale Annunziata di Cosenza 201 nuovi operatori sanitari. Sono del tutto sconosciute– ha asserito Caputo – i rallentamenti del Commissario Straordinario dell’A.O. nel dar corso alle integrazioni. Si deve partire anche e soprattutto da questo».
«La vertenza è da tempo sul tavolo del Commissario alla Sanità Occhiuto – ha proseguito –. Il costante dialogo con il Governo Centrale avviato con la richiesta di cambiare – dove possibile – le regole per rendere più veloci le assunzioni ritengo sia una delle strade percorribili. Condivido la strategia del nostro Governatore che vede in una struttura centralizzata la soluzione per ovviare al deficit organizzativo dei concorsi da parte delle nostre strutture sanitarie».
«Il personale impiegato non deve sentirsi abbandonato – ha concluso – dopo l’emergenza sanitaria sono emerse ancora più difficoltà e l’impegno di tutti deve essere quello di dare risposte concrete e in tempi rapidissimi. È indispensabile una migliore organizzazione ospedaliera che sia in grado di assicurare un vero lavoro di squadra per superare anche modelli manageriali che hanno prodotto poco o nulla con scarsissime ricadute in termini di qualità assistenziale». (rcs)