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Il consigliere reggino Massimo Ripepi coordinatore regionale di Alternativa popolare

Il consigliere reggino Massimo Ripepi coordinatore regionale di Alternativa popolare

Massimo Ripepi, consigliere comunale e presidente della Commissione Controllo e garanzia del Comune di Reggio Calabria, è il coordinatore regionale di Alternativa popolare, movimento che fa capo a Stefano Bandecchi.

«Lusingato di ricevere questa nomina dal coordinatore nazionale Stefano Bandecchi e dal presidente Paolo Alli – dice Ripepi – che ringrazio per questo ulteriore attestato di fiducia nei miei confronti. Il grande successo del congresso nazionale di Terni e la ventata di freschezza, genuinità, energia, che ha portato Bandecchi, personaggio straordinario per intensità mentale, concretezza, veracità e lotta agli schemi farisaici della politica moderna, mi animerà in questo mio impegno per Alternativa popolare sul territorio calabrese, dove lavorerò senza risparmio per far raggiungere alla nostra regione una connotazione complessiva più consona alle sue grandissimi potenzialità. Oggi più che mai è necessario interpretare l’impegno politico con spirito di servizio e amore verso il popolo, che da sovrano è diventato suddito e schiavo della politica ipocrita al servizio di sé stessa».

La scelta, è scritto in una nota, dal «desiderio di radicarsi sul territorio calabrese attraverso una politica che riporti il cittadino al centro della scena, rivendicando in toto i valori fondanti del Partito popolare e dell’appello ai “liberi e forti” di don Luigi Sturzo, che con il suo storico manifesto invocò la partecipazione popolare e la trasposizione in politica dei valori sociali ed etici del cristianesimo».

La comunanza d’intenti fra il movimento politico guidato da Massimo Ripepi e quello coordinato da Stefano Bandecchi, si sostanzia «una volta di più nel conferimento della guida calabrese del partito Alternativa popolare al futuro candidato a sindaco di Reggio Calabria, reduce da un evento partecipatissimo al Teatro Cilea dello scorso 20 gennaio, che certamente resterà nella storia della città dello Stretto». (rrc)

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