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Il Piano della Regione per contrastare il disagio sociale e la povertà

2 ottobre – Si è conclusa, in Cittadella Regionale, l’ultima delle tre giornate dedicate alla Formazione e alla presentazione del Piano Regionale di contrasto alla Povertà 2019/2020.
Nelle prime due giornate, si è parlato delll’inquadramento del Rei, del Piano Povertà e della presentazione dello Schema di Piano di attuazione locale nei confronti delle risorse umane di Regione Calabria e degli Ambiti Territoriali. Nell’ultima giornata, invece, si è data attenzione alla formazione degli operatori dei servizi sociali professionali dei Sette Ambiti Territoriali Individuati per la Sperimentazione degli strumenti operativi per la presa in carico e i progetti personalizzati.
Fortunato Varone, dirigente generale del Dipartimento Regionale al Lavoro e Politiche Sociali ha aperto i lavori spiegando i criteri con cui sono stati individuati gli ambiti territoriali per l’attuazione della Sperimentazione, sottolineando l’importanza di riuscire a costruire, da subito, un piano eccellente.
«Il Piano di Contrasto alla Povertà – ha commentato Fortunato Varone – e l’accesso al Rei è solo un pezzo del sistema del Welfare in che stiamo realizzando in Calabria. Spesso siamo stati bravi a lavorare nelle emergenze, ora ci è chiesto un salto di qualità. Dobbiamo imparare a lavorare nell’ordinario, costruendo un sistema e facendolo funzionare bene nel tempo».
«È questa la sfida – ha concluso Fortunato Varone -. Insieme all’Assessore Robbe stiamo definendo inoltre un nuovo bando, che presenteremo a fine ottobre, in cui sono previsti altri strumenti a sostegno del contrasto al disagio e alla povertà come i tirocini inclusivi da 12 a 18 mesi in cui contiamo di coinvolgere imprese, associazioni ed enti pubblici negli ambiti di riferimento del Piano».
«Si tratta – ha commentato Sonia Bruzzese, delegata dell’Ordine Regionale Assistenti Sociali – 
di attivare dei processi d’aiuto nei confronti di persone con disagio. Dobbiamo avere un approccio globale e olistico. Le fasi cruciali sono l’orientamento dei beneficiari e la valutazione, a cui fa seguito la progettazione personalizzata, Senza trascurare il monitoraggio e la verifica dei risultati attraverso una corretta calendarizzazione di incontri».
Gli aspetti tecnici e pratici sono stati, invece, affrontati da Ettore Uccellini e Mario Gatto, esperti della Banca Mondiale, l’Istituzione che segue la fase della Sperimentazione in Calabria dell’accesso al Rei.
Secondo l’Assessore Angela Robbe, c’è «la necessità 
di innescare processi che consentano di andare oltre l’emergenza, per lavorare su programmi organici in grado di produrre risultati e cambiamenti strutturali. Ciò è possibile costruendo percorsi integrati e che prevedano l’integrazione è la collaborazione tra i soggetti impegnati nelle attività sociali. In tal senso, la prima collaborazione dovrà realizzarsi tra gli ambiti, perché i sette ambiti individuati per la sperimentazione, sulla base di parametri definiti nelle linee guida, dovranno essere a loro volta bravi a trasferire informazioni e metodi agli altri ambiti che dovessero averne necessità”. Alla giornata odierna hanno preso parte il Dirigente di settore del Dipartimento Politiche Sociali Rosalba Barone e Renato Gaspari, componente di Segreteria della Direzione Generale». (rrm)

 

 

 

 

 

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