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Il presidente Occhiuto: L’Ok della Ue a Zes unica è un’ottima notizia

Pnrr, il ministro Fitto: Cercheremo di mettere in campo strategia per il Sud

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha evidenziato come «il via libera della vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager, alla proposta avanzata dal ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, per istituire un’unica Zona economica speciale per l’intero Sud Italia è un’ottima notizia per tutte le Regioni del Mezzogiorno».

«Le Zes sono strumenti fondamentali – ha evidenziato – per sburocratizzare le procedure, per avere agevolazioni fiscali e contributive, per semplificare le autorizzazioni, e di conseguenza per attrarre nei nostri territori imprese e investimenti. Con una Zona economica speciale unica per tutto il Sud – che andrebbe a superare le attuali otto realtà, coinvolgendo Calabria, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Sicilia e Sardegna – avremo più forza, maggior peso, un reale coordinamento e migliori opportunità per competere e sviluppare le nostre Regioni».

«Altrettanto importante – ha continuato – è la volontà espressa dalla Commissione Ue di rendere strutturale e permanente la misura ‘Decontribuzione Sud’, decisiva per sostenere concretamente l’occupazione nel Mezzogiorno. Grazie al ministro Fitto e al governo Meloni per il lavoro svolto e per questi importanti risultati».

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore regionale all’Organizzazione e alle Risorse Umane, Filippo Pietropaolo, sottolineando come «l’istituzione  della Zona economica speciale per l’interno Sud Italia può rappresentare una vera svolta per l’economia delle regioni meridionali, che potranno essere realmente competitive e attrattive per gli investimenti».

«Venendo dal mondo dell’impresa – ha spiegato Pietropaolo – ho sempre sostenuto che il modo migliore per supportare chi vuole avviare un’azienda, soprattutto al Sud, è quello di avere un quadro di misure certe e stabili e soprattutto assicurare la continuità della strategia dello Stato. L’imprenditore deve sapere di poter contare in qualsiasi momento sulle misure utili alla sua azienda, in modo da poter programmare gli interventi in una prospettiva di lungo termine senza essere costretto a rincorrere gli avvisi pubblici».

«La Zes unica va proprio in questa direzione – ha proseguito Pietropaolo – consentendo in maniera stabile e duratura di sburocratizzare le procedure per semplificare le autorizzazioni e ottenere agevolazioni fiscali e contributive. La scelta di estendere le semplificazioni burocratiche a tutte le regioni meridionali e uniformarle potrà contribuire a migliorare le politiche su tutti i territori, valorizzandone le differenze, ed evitando di complicare l’attività delle imprese a seconda della regione».

«È inoltre importantissima – ha concluso Pietropaolo – la volontà di rendere permanente la misura della Decontribuzione Sud, che si è dimostrata molto efficace e che già il governo aveva prorogato fino alla fine dell’anno. Il lavoro del presidente Giorgia Meloni e del ministro Raffaele Fitto merita un forte plauso, perché consentirà un reale rilancio dell’economia del Mezzogiorno consentendo alle imprese di creare sviluppo e vera occupazione».

Per il ministro per gli Affari Regioni e le Autonomie, Roberto Calderoli, «è senza dubbio positivo che la Commissione Europea abbia accolto positivamente la proposta del governo di istituire un’unica Zona Economica Speciale per tutto il Sud».

«Si tratta – ha aggiunto – di una iniziativa che può rappresentare un’importante opportunità di rilancio e sviluppo del mezzogiorno, puntando a ridurre i divari di questi territori con il resto d’Europa e anche all’interno dei confini nazionali. Dopotutto è lo stesso obiettivo che l’esecutivo si pone con la riforma sull’autonomia differenziata e la definizione dei Lep».

«Questi due processi insieme possono essere un volano che farà decollare il Sud, e con esso anche il Paese. Trasparenza, responsabilità, efficienza e buona amministrazione sono la colonna portante di queste iniziative che possono garantire crescita, semplificazione, sostegno alle imprese e nuovo slancio. Ciò che è emerso nell’incontro tra il ministro Fitto e la vicepresidente Vestager permette di guardare al futuro con fiducia, per cui avanti tutta in questa direzione», ha concluso il ministro.

L’europarlamentare ed il senatore di Fratelli d’Italia, Vincenzo Sofo ed Ernesto Rapani hanno dichiarato come «l’apertura fatta dal commissario europeo Verstager al ministro Raffaele Fitto sulla proposta del Governo italiano di istituire una Zes unica su tutto il Meridione è una notizia importantissima».

«Grazie a Giorgia Meloni finalmente al Sud e alla Calabria – hanno concluso –può aprirsi una grande opportunità di sviluppo che possa rimetterci al centro delle dinamiche economiche e geopolitiche non solo europee ma di tutto il Mediterraneo. Un plauso dunque a questo primo risultato ottenuto dal ministro Fitto che siamo pronti a supportare nell’ambito dei nostri ruoli affinché questa opportunità diventi realtà».

L’eurodeputato Denis Nesci ha evidenziato come l’ottimo risultato raggiunto dal ministro Fitto sia la dimostrazione di come «il Sud è al centro dell’agenda politica del Governo Meloni».

«Avere una zona unica speciale consente di sostenere fattivamente crescita del Sud Italia», ha detto Nesci, spiegando che «la proposta mira ad estendere a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure approvative e autorizzative e di sostegno alle imprese per le Zone Economiche Speciali. Per vedere un esempio virtuoso della grande opportunità delle Zes sia dal punto di vista dell’attrazione di investimenti e quindi di creazioni di posti di lavoro – ribadisce Nesci – si guardi per esempio al caso della Sbe Varvit che a Acerra ha assunto 63 persone 42 dei quali giovani periti industriali, oppure la Baker Hughes di Vibo Marina o la risoluzione della vertenza dell’ex Whirlpool».

«Questo Governo – ha concluso – ha tracciato una linea chiara che è quella di prediligere politiche di accrescimento del livello occupazionale, mettendo da parte la sola politica assistenziale che i governi precedenti avevano portato avanti. Con questa nuova Zes l’economia del Sud cambia passo. Il ministro Fitto ha anche l’aperto il confronto con la Commissione Ue per modificare e rendere strutturale la misura della Decontribuzione sud, che il Governo Meloni aveva già prorogato fino alla fine del 2023». (rrm)

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