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Il presidente Occhiuto: Nel 2025 al via cantieri in due nuove tratte della ss 106

Il presidente Occhiuto: Nel 2025 al via cantieri in due nuove tratte della ss 106

Gli oltre 3 miliardi di euro per realizzare due nuove tratte della Strada Statale 106 arriveranno in cinque anni e, inoltre, i lavori partiranno nel 2025. Sono queste le due novità emerse nel corso del vertice tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e isegretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil) e, in collegamento web, il capo della direzione tecnica di Anas, Luca Bernardini.

Le tratte realizzate saranno la Sibari-Rossano e la Crotone-Catanzaro. Un traguardo importante, anche se, per i sindacati, «c’è ancora molto da fare per la messa in sicurezza di un’arteria strategica per lo sviluppo dell’area jonica della regione».

Dal canto suo, il governatore ha evidenziato come «dopo decenni di parole sulla 106, finalmente ci sono dei fatti», anche se «c’è molto da fare ancora», ma sicuramente questi sono primi passi importanti nei confronti di una zona che è, purtroppo, isolata.

Per il governatore calabrese «ci sarà anche un impatto occupazionale importante che l’Anas quantifica in 1000-1500 unità, ma la cosa importante è che si creerà una via di collegamento civile a quattro corsie nella parte ionica della Calabria per troppo tempo inutilmente attesa. Ci sono anche buone novità per l’A2 perché anche lì è previsto un intervento in variante per permettere di risolvere i problemi che oggi sono determinati dal tratto tra Cosenza e Altilia».

Sul tema dell’isolamento, è stato lo stesso Biondo, infatti, a ricordare che «bisogna avere chiaro che c’è un terzo di Calabria, la Ionica, che è completamente isolato dal resto della regione, una regione che non è poi così connessa con il resto del Paese», oltre a sottolineare la necessità di «avere chiarezza su quello che manca perchè la statale 106 si realizzi. C’è stato un ritardo negli anni ma oggi sappiamo che c’è un cronoprogramma e dei lotti ben definiti su cui si sta lavorando».

«Mancano ancora tante risorse, 15 miliardi – ha ricordato – per il completamento, e ci sono ritardi di molti anni. Oggi abbiamo avuto contezza di un fatto positivo, e cioè che nel contratto di programma 21-25 è prevista la progettazione che va da Catanzaro a Reggio Calabria, ovvero l’unica parte della 106 per la quale mancano la progettazione e la cantierizzazione. Avuto il cronogramma e la progettazione dell’intera infrastruttura – ha detto ancora il sindacalista – bisognerà lavorare in sinergia e sintesi richiamando il governo alla propria responsabilità. In questo senso, il ponte è un’opera che nessuno mette in discussione però è chiaro che deve rientrare in un programma di legislatura che preveda che prima del ponte si intervenga su quelle che sono le infrastrutture di connessione fondamentali per la nostra regione».

«Noi abbiamo in programma una mobilitazione a fine gennaio – ha annunciato Biondo – proprio per richiamare l’attenzione del governo nazionale sul tema della 106 che non può certamente vivere periodi di emersione e altri di buio. Un merito va riconosciuto anche al presidente della Regione che in questi due anni attraverso il lavoro che si è anche fatto insieme con la vertenza Calabria, la 106 è diventata discussione pubblica non solo in Calabria ma anche a livello nazionale».

Per Angelo Sposato, «sulla Statale 106 bisogna fare velocemente, bisogna metterla in sicurezza per tutto il tracciato, chiediamo degli interventi da parte del governo e di Anas, perché quella statale non può più continuare a essere così. Bisogna essere coerenti con gli impegni e vogliamo capire bene cosa si vuole fare anche con l’Alta Velocità, sulla elettrificazione della ionica, sul completamento dell’A2».

Russo, infine, ha ribadito la necessità di conoscere i tempi di realizzazione, procedure e la copertura finanziaria «perché uno dei problemi che noi abbiamo in Calabria è che i cantieri si aprono e non si completano mai», ha evidenziato il cislino, sottolineando come «questa è un’opera importante, non solo dal fatto he purtroppo miete vittime quotidianamente, ma è un’opera che sta condizionando enormemente in negativo lo sviluppo di questa regione. Quindi il fattore tempo è importante». (rcz)

 

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