di GIORGIO CASTELLA – Alla parete della cucina si trova appeso il calendario 2020, mi avvicino per verificare quante settimane devono ancora trascorrere prima che arrivi il 2021, quando una voce mi scuote dicendo: noto che ogni mattina fissi il calendario con una espressione di rabbia. Hai tanta fretta per mandarmi via? Non mi sopporti più! Non ti sopporta più nessuno! Nonostante ciò hai il coraggio di parlare, quanti disastri hai causato? Il tuo virus silenzioso è stato inflessibile. Le famiglie hanno subito una sofferenza indescrivibile: non uscire di casa, scuole, attività commerciali, industrie, cinema, teatri, costretti a chiudere, non si incontrano gli amici, le famiglie non possono riunirsi e persino i bambini non possono giocare assieme ai suoi coetanei. Sai 2020, quanti anziani sono deceduti negli ospedali e nelle case di riposo in solitudine, senza avere il conforto della famiglia?
Caro ragazzo, mi assumo tutta la responsabilità di quanto mi accusi, ma siete stati voi che nei laboratori avete sperimentato le armi chimiche utilizzandoli per annientare altri popoli, da queste sperimentazioni avete creato il virus, di cui siete vittime. Comprendo il tuo risentimento, ma voi non siete migliore di me!chi ha inquinato il mare facendo ingoiare ai pesci la plastica che avete buttato nei fiumi!chi ogni hanno brucia i boschi creando il dissesto idrogeologico, chi sotterra la spazzatura o prodotti velenosi che inquinano le falde acquifere. Voi siete responsabili del disastro ambientale. Vi sentite così potenti tale da calpestare la natura, di poter dominare il mondo! Avete una distorta concezione della ricchezza. Il mio virus ha voluto punire il vostro modo di vivere, la vostra ingordigia, il mancato rispetto verso la bellezza della terra. Non dovete mai dimenticare che siete ospiti di questo pianeta ed avete l’obbligo morale di lasciare alle nuove generazioni la bellezza della natura. Il mio virus vi crea tanta paura, da costringervi a stare chiusi in casa, camminare con le mascherine, lavarvi le mani spesso per non contagiarvi.
2020 hai una bella faccia tosta a ricordarmi le sofferenze a cui sono sottoposto ogni giorno! Mi viene voglia di strappare il calendario per non vedere più scritto 2020. Non essere impulsivo, le mie provocazioni devono farti riflettere. Stare chiusi in casa ha prodotto aspetti positivi:parlare con i vicini di casa, amare la famiglia, ascoltare musica, leggere, imparare a lavorare da casa a livello digitale, assaporare il valore della vita. Spero che dopo il virus, ogni persona sia migliore. Ho costatato che molti faccendieri da questa pandemia hanno ottenuto grossi profitti illeciti, non curandosi delle sofferenze delle persone. 2020! Nonostante le tue considerazioni, non ci sono attenuanti alla tua spietata violenza. Sei stato un anno maledetto! Uomini, donne e bambini di tutto il mondo ti chiedono di andar via più in fretta possibile, non voglio pronunciare il tuo nome.
Fino all’ultimo giorno della mia vita vi terrò sotto scacco! Le vostre maledizioni non mi fanno paura! siete responsabili delle condizioni di salute del pianeta, avete prodotto la desertificazione delle foreste, lo scioglimento dei ghiacciai, avete inquinato mari e monti. Siete accecati dalla ricchezza pur di avere potere nella società, dimenticando che le bramosie dell’uomo svaniscono.
2020, non ti voglio più ascoltare!trovi sempre argomenti per giustificare del perché del virus. Bisogna resistere, resistere alle tue insidie, la tua ora è vicina! I colpi di coda non hanno più la forza per piegarci. La nostra mente guarda in avanti con fiducia e speranza. Siamo sicuri di costruire una società più umana, piena di valori dove la gente si abbraccia, e considera il denaro uno strumento per il vivere quotidiano. I cittadini del mondo si prenderanno per mano costruendo una catena umana di solidarietà. Nessuno sarà lasciato solo, nessuno soffrirà la fame o sarà discriminato per il colore della pelle. Riconquisteremo la libertà e ricominceremo i nostri viaggi per conoscere nuovi popoli, nuovi modi vivere e nuovi paesaggi. Anche questo sarà un nuovo modo di vivere. (gca)