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Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria sulle condizioni del Pronto Soccorso dell’Annunziata di Cosenza

Il Sindacato Unitario Lavoratori Calabria sulle condizioni del Pronto Soccorso dell'Annunziata di Cosenza

Il Sul Calabria – Sindacato Unitario Lavoratori, ha espresso le proprie perplessità in merito alle reali condizioni in cui si trova il Pronto Soccorso dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, il cui quadro è stato delineato dal commissario straordinario Isabella Mastrobuono in una conferenza di inizio anno.

«Primariamente – scrive il sindacato in una nota – non è dato comprendere a cosa il Commissario faccia riferimento quando afferma che  bisogna dare informazioni corrette “per non creare allarmismo e panico”. Come se il problema dei pazienti ammassati in Pronto Soccorso e privi di adeguata assistenza fosse una  visione allucinatoria di qualche sindacato che si diverte a creare allarmismo! ».

«Come se i NAS nell’ultimo anno – continua la nota – non avessero più volte effettuato dei blitz improvvisi all’interno dei locali  del Pronto Soccorso, proprio a fronte dell’evidenza che il reparto versa in condizioni drammatiche.  Inoltre, nonostante da mesi il SUL abbia sollevato molteplici problematiche di carattere organizzativo e  soprattutto connesse alla drammatica carenza di personale del Pronto Soccorso, eccezion fatta per  generiche rassicurazioni del Commissario e del Direttore Sanitario, nulla di concreto è accaduto per  risollevare le sorti del Pronto Soccorso, oggi più che mai al collasso per la drammatica carenza di oltre il  50% del personale medico».  

«Un problema, quello dell’esiguità del personale – viene spiegato – che riguarda anche gli infermieri e gli Oss, sottoposti a turni  di lavoro massacranti, resi ancor più difficili dalla gestione dei pazienti Covid. Si ricorda che il SUL, nei mesi scorsi e comunque sin dall’insediamento del Commissario, ha acceso un  rilevante focus anche sulle condizioni di sicurezza del Pronto Soccorso, soprattutto in relazione alla  normativa vigente sulla sicurezza strutturale e non dei luoghi di lavoro. In merito a tanto, salvo l’iniziale parvenza di interessamento da parte della struttura commissariale locale, non vi è stata alcuna concreta modifica dello stato di cose presente».  

«Si tratta di carenze – viene specificato nella nota – di cui l’Amministrazione aziendale ha piena consapevolezza, tanto è vero che è noto  come stia tentando, per lo più senza successo, di sopperire alla drammatica carenza di personale del Pronto  Soccorso tramite l’invio provvisorio di altri dipendenti da reparti meno afflitti da condizioni emergenziali. La carenza del personale ha come insopportabile conseguenza l’impossibilità di realizzare l’assistenza e la  cura dei pazienti, i quali sostano per giorni e giorni nei corridoi senza alcun rispetto della dignità umana».  

«Al contempo – viene ancora evidenziato – si registra una frequente carenza persino dei presidi sanitari: barelle, sedie, letti che,  ovviamente a fronte degli elevatissimi numeri degli accessi quotidiani diventano sempre più insufficienti.  Lo scenario da terzo mondo cui assiste quotidianamente in reparto ci parla anche di oltre 50 pazienti  contemporaneamente ammassati sommariamente in ogni anfratto del reparto!».  

«Non è dato, pertanto, comprendere come si possa ritenere rasserenante la condizione del Pronto Soccorso» ha concluso il sindacato. (rcs)

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