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La Calabria avrà i suoi ospedali covid: sono 7 le strutture da convertire in tutta la regione

Ospedale Mater Domini CZ

La Calabria avrà gli ospedali covid, grazie all’ordinanza firmata dal presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, che prevede l’incremento di 234 posti letto covid più altri dieci di terapia intensiva.

Nello specifico, il provvedimento dispone: che nell’area nord della regione, per le strutture di Rogliano, Rossano Corigliano-Rossano e Paola-Cetraro, sia realizzata una riconversione di 74 posti letto di degenza ordinaria e l’attivazione di 10 posti letto di terapia intensiva, Covid-19 dedicati; che nell’area sud, per la struttura di Gioia Tauro, sia realizzata la riconversione dei posti letto attraverso la previsione di 40 posti letto Covid-19; che nell’area centro, per la struttura di Soveria Mannelli, sia realizzata una riconversione di 20 posti letto Covid; la riqualificazione e adeguamento della struttura “Villa Bianca” – già sede del Policlinico universitario di Catanzaro – per la realizzazione di 100 posti letto Covid.

Spirlì ordina, inoltre, che le Aziende sanitarie e ospedaliere cui afferiscono tali strutture avviino, entro 5 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, «le procedure per l’adeguata sistemazione dei plessi ospedalieri da convertire in ospedali Covid-19» e che degli adempimenti posti in essere «si debba dare tempestiva informazione all’Unità di crisi regionale».

In caso di inadempienza nei termini stabiliti, «si procederà all’adozione di provvedimenti sostitutivi regionali, sotto il coordinamento della Protezione civile».

«La Calabria – ha spiegato Spirlì – non poteva più aspettare: la lentezza e l’inadeguatezza dei commissari di Governo, e il mancato controllo da parte degli organi superiori, non potevano dettare i tempi e il passo al contrasto al Covid 19 in Calabria. Ho preso questa decisione perché la ritengo l’unica da assumere in momenti come questo. Non possiamo permetterci il tempo delle riunioni, dei confronti e delle proposte: la gente ha bisogno di certezze».

«Le preoccupazioni e le ansie aumentano – ha aggiunto – quando i rappresentanti del popolo dimostrano incertezze e dubbi. Credo che 234 posti di degenza ordinaria e 10 posti in terapia intensiva, che si sommano a quelli che in questi giorni – grazie alla precedente ordinanza – le Asp e le Aziende ospedaliere hanno attivato, possano essere già un numero tranquillizzante. Questo è il primo passo di un nuovo sentiero. Noi non molliamo, saremo a fianco dei calabresi a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche e al di là degli attacchi mediatici».

«Lavoriamo e non perdiamo tempo – ha proseguito il presidente f.f. – in pettegolezzi da social o in strane scritture di stampa provocatrice. Mi auguro che nei calabresi possa crescere la fiducia in chi li rappresenta, perché noi non indietreggiamo davanti a nessuno».

«Adesso, però – ha concluso Spirlì – la cosa più importante è che, con il nostro comportamento controllato e misurato, e utilizzando sempre tutti i dispositivi di sicurezza che ci sono indicati dalle autorità sanitarie (mascherine, distanziamento, detersione costante delle mani), i calabresi restino uniti perché solo insieme ce la faremo». (rrm)

 

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