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La Triennale Milano presenta il nuovo numero della rivista cosentina “Abitacolo”

Fernando Miglietta

Oggi, a Milano, alle 18.30, la Triennale Milano presenta Identità e Visioni, il nuovo numero di Abitacolo, la rivista cosentina di arte, architettura e ambiente diretta da Fernando MigliettaAnna Maria Terremoto.

Intervengono Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Lorenza Baroncelli, Direttore artistico di Triennale, Fernando Miglietta, Direttore della rivista, e Franco Purini, architetto.

Identità e Visioni è un numero speciale, doppio, pubblicato in occasione del ventennale della rivista, edita dall’omonimo Istituto Internazionale di ricerca estetica, urbana e ambientale, Abitacolo (www.abitacolo.org), istituto senza fini di lucro, fondato nel 1995 da Fernando Miglietta con il supporto di un prestigioso comitato scientifico.

In questi anni hanno firmato “Abitacolo” figure storiche dell’arte, del design e della cultura, come Bruno Munari, che ne fu l’ispiratore con Miglietta, Gillo Dorfles, Pierre Restany, Mimmo Rotella, Alessandro Mendini, Achille Perilli, Renato Nicolini e ancora Paolo Portoghesi, Franco Purini, Massimiliano Fuksas e tanti altri.

Abitacolo è, oggi, divenuto un luogo privilegiato di incontro teorico e creativo della pluralità dei linguaggi e delle culture che agitano la contemporaneità e la globalità. 

In Identità e Visioni sono presenti i contributi dei maggiori protagonisti dell’arte, dell’architettura, e della cultura che hanno prodotto per l’occasione saggi e opere sul tema dell’identità, oggetto anche di una mostra itinerante, a cura di Fernando Miglietta, in programma a Roma dal 15 novembre al 22 dicembre 2021, Sala Dardi, all’interno delle iniziative 100 Anni Sapienza Architettura, promosse dalla Facoltà di Architettura – Valle Giulia – dell’Università degli Studi: dall’artista francese Daniel Buren, che ha realizzato il suo intervento in situ, su quattro pagine della rivista, allo scultore israeliano Dani Karavan, che ha svelato come nasce la sua identità, Michelangelo Pistoletto, impegnato a svelare il Terzo Paradiso attraverso il segno e dialogo con l’Infinito, Achille Perilli, con la storica geometrica identità, Achille Pace, sedotto dal suo filo identitario, Luca Maria Patella con la sua Revolution, Pablo Echaurren con Carte di identità.

E, ancora, gli architetti Stefano Boeri, alla ricerca dell’identità di un luogo, Paolo Portoghesi, che si interroga sul nemico dell’identità dei luoghi, Franco Purini, con le sue Dinamiche dell’Identità, Vittorio Gregotti, con L’Identità dell’architettura italiana, Fernando Miglietta, con la sua Identità libera e multiforme, Alberto Ferlenga, tra identità e riconoscibilità, Margherita Petranzan, tra identità e relazioni, Amedeo Schiattarella, con i fattori identitari di una cultura.

Orazio Carpenzano, con creatività e identità, Cherubino Gambardella con la sua Ansia meridiana, i designer Riccardo Dalisi, con le basi morali del design, Ugo La Pietra, con il suo Design territoriale.  E poi, teorici, come il filosofo Sergio Givone, tra Identità e Verità, lo scrittore Roberto Cotroneo, tra egemonie e frontiere, l’urbanista Marco Romano, attratto dalla Casa radice della propria identità, l’antropologo e artista Giorgio De Finis con L’Identità dell’Io e quella del Noi, il filosofo e critico d’arte Carmelo Strano, con il suo I rreale L-aboratorio di V-ita A-ssoluta. Accanto a loro Fiorenzo Zaffina, con il suo scavo alla ricerca dell’identità del vuoto, Elisa Montessori, con la sua equazione Identità è trasparenza, Gabriele Artusio, con la sua Ilva, Giangiacomo d’Ardia, con i suoi disegni per nuove scritture, Franz Prati, attento a esplorare l’identità.

Fulvio Caldarelli con i suoi appunti sulla città, Giovanna De Sanctis, in Autoidentificazione, Armando Marrocco, alla scoperta della Via delle stelle, Vittorio Tolu, immerso in un tempo e in un luogo, Sergio Miglietta, irradiato dalla luce, sublime identità, Franco Summa, con l’identità culturale, Paolo Gubinelli, con la sua identità di rilievo, Vittorio Spigai, che svela l’identità di un corpus prezioso, Jon Michael Schwarting, impegnato a riaffermare il pensiero utopico. 

Opere e pensieri per Identità e Visioni donate, anche in quest’occasione, all’Archivio Miglietta, un archivio divenuto negli anni un vero e proprio museo in progress di contributi originali, opere, disegni, progetti, carteggi, saggi, foto, ecc., che raccontano pagine, per molti versi inedite, dell’arte e della cultura italiana. (rcs)

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