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L’appello dell’Associazione “Pietro Porcinai” ai candidati: Aiutateci a salvare l’ex Valtur di Nicotera

Associazione Pietro Porcinai

L’Associazione “Pietro Porcinai” ha lanciato un appello ai quattro candidati alla presidenza della Regione, chiedendo un impegno concreto per salvare l’ex Valtur di Nicotera Marina, «un gioiello paesaggistico e architettonico della costa tirrenica, impedire altre mire dell’economia criminale e innescare un nuovo sviluppo virtuoso con un turismo ecosostenibile».

Concepito e realizzato da Pietro Porcinai, il più grande paesaggista italiano del Novecento, «”questa grande perla da contemplare e da godere” – così la definì Bruno Zevi – è lasciata da un decennio all’incuria e al degrado. Il futuro di un angolo tra i più suggestivi della Calabria è ancora sospeso tra il silenzio delle istituzioni e le ambigue mire speculative dietro cui si scorge l’ombra della criminalità organizzata».

Quello che l’Associazione chiede, dunque, su iniziativa del gruppo di lavoro composto da Mara Filippi, Marina Fresa, Giada Iovane, Ilaria Rossi Doria, Sofia Varoli Piazza è «di battersi per proteggere le bellezze di questa terra e valorizzarne le diverse potenzialità, rispettando – con scelte lungimiranti e coerenti – il suo patrimonio storico, culturale e ambientale».

«Il villaggio realizzato secondo la visione innovativa di Porcinai – viene spiegato nell’appello – precursore di una sensibilità ecologica e di una sostenibilità ambientale dello sviluppo, offre oggi straordinarie opportunità di promozione del territorio. Il futuro da perseguire per l’ex Gioia del Tirreno è investire nell’ecoturismo, in servizi ecosistemici, in attività improntate a preservare le risorse naturali (suolo, acqua, vegetazione) e a minimizzare gli impatti sul l’ambi ente (la pista ciclabile costiera, per esempio, già in parte esiste). Un futuro che va costruito attraverso nuove progettualità, competenze e sinergie».

«In linea con il Piano Strategico del Turismo nazionale e con il Green New Deal europeo – continua l’appello dell’Associazione – il recupero dell’area costituirebbe per la comunità locale e per il turismo calabrese, un volano significativo per creare occupazione in diversi comparti e sarebbe un argine ai pervasivi circuiti della criminalità organizzata. Un aspetto questo assai delicato in un territorio che in passato ha visto per tre volte in un decennio lo scioglimento del Consiglio Comunale di Nicotera».

«La ‘ndrangheta infatti – come hanno documentato le indagini giudiziarie che hanno portato al processo in corso Rinascita-Scotte i mezzi di informazione Report, Presa Diretta, Tutta la città ne parla, Sole 24 Ore, L’Espresso – si è attivata per mettere le mani sul l’ex Valtur – ha denunciato l’Associazione – per accaparrarsi il bene a prezzi stracciati e rivenderlo con la promessa di forti speculazioni edilizie. Non è quindi il momento di indugiare e assistere inerti al degrado e alle manovre dell’economia criminale».

«È il momento – ha concluso l’Associazione – di prendere piena consapevolezza dei pericoli che la vicenda ex Valtur segnala per la tutela di diritti costituzionali fondamentali: la difesa del patrimonio naturale e culturale e la piena libertà di goderne grazie a un sistema economico sano e sostenibile». (rcz)

 

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