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Lega: Sulla 106 gravi responsabilità dell’Anas e dello Stato

Giacomo Saccomanno

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha ribadito che «sono oltre 30 anni che si parla continuamente della sistemazione della “strada della morte”, ma finora solo passerelle, finte inaugurazioni, flotte di ministri e parlamentari».

«Una vergogna planetaria! – ha detto –. Ha ragione Don Francesco Carlino quando, nel celebrare i funerali di Davide e Gabriele, le ultime giovani vittime di appena 29 anni, ha tuonato contro le istituzioni “fermate questa strage”, si tratta “di un omicidio di Stato”, “svegliatevi politici”. Tanto solidarietà e vicinanza ai familiari per l’atroce dolore. Ma, perdere tanti giovani per unastrada pericolosa e denominata oramai della “morte” è molto significativo. Ma nessuno è intervenuto, se non le solite passerelle! Mi domando e domando alle Autorità che dovrebbero controllare: ma questa strada è a norma? Si può percorrerla?».

«Vi sono responsabilità dei progettisti – ha proseguito – dei Direttori dei Lavori, degli appaltatori, dei responsabili dell’Anas, di tutti coloro che consentono di utilizzarla e di alimentare le morti di tanti giovani? Perché nessuno interviene e sulle morti, dopo qualche giorno, cade un silenzio più che omertoso? Forse è, veramente, il momento di svegliarci tutti e di chiedere a gran voce, anche con azioni eclatanti, di stanziare tutte le somme necessarie per completare la “strada della morte” e mettere fine a questo disastro, a questa vergogna di Stato».

«I calabresi non ne possono più di tante vittime – ha concluso – di tanti giovani che stroncano di dolore le proprie famiglie. Questo sud abbandonato, questo sud incapace, questo sud gestito per anni da incompetenti. Qui non si riesce a costruire una semplice strada in pianura, nelle altre regioni fioccano le superstrade, le autostrade, le gallerie! Questione meridionale o questione di evidente incapacità di una classe politica che ha distrutto questa meravigliosa terra. Bisogna muoversi subito e chiedere a gran voce a tutti di fare il proprio dovere e dare risposte ai calabresi. La Lega lo ha fatto, ma da oggi griderà sempre di più nei tavoli che contano». (rcz)

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