L’eurodeputato di Fdi, Denis Nesci, ha ribadito la necessità di un approccio all’interno del mercato unico europeo.
«Nella grande platea dei consumatori, un ampio spazio è ricoperto dai minori, pertanto – ha spiegato – una risoluzione che vada nella direzione dell’irrobustimento della protezione degli utenti, è un passo importante per la costruzione di un ambiente online sicuro per tutti i fruitori. In questo senso – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – il sistema di etichettatura Pegi (Pan European game Information), attuato solo in alcuni Pese Membri, risulta essere uno strumento efficace nel fornire informazioni sull’età minima raccomandata e nel proteggere i minori da contenuti inappropriati nei giochi; o nell’intercettare gli elementi d’azzardo come scrigni con vincite aleatorie e “scatole misteriose” a pagamento, cosiddette ‘loot box’».
«Non è da sottovalutare – ha evidenziato – il fatto che il volume del gioco on line stia assumendo dimensioni sempre maggiori; l’Unione dunque, dovrà adottare misure in grado di governare il fenomeno, a tutela dei consumatori e soprattutto delle giovanissime generazioni. Il rischio è quello di esporle ad un percorso diseducativo e fuorviante rispetto ai valori di svago e di intrattenimento ai quali i videogiochi on line dovrebbero riferirsi».
«Perché sono convinto che i giochi digitali possano avere un ruolo decisivo per lo sviluppo dei minori e dei ragazzi in età adolescenziale – ha concluso Nesci – solo se in grado di favorire processi di apprendimento e di acquisizione di nuove competenze e soprattutto in grado di stimolare la loro creatività». (rrm)