Orgogliosissimo delle sue origini calabresi, il grande giornalista Cesare Lanza, cosentino di nascita, non perde occasione per dare lustro alla sua terra e lascia la sua inconfondibile impronta nelle sue apprezzate iniziative. Come questa del Premio Socrate, consegnato stasera a Roma nel bellissimo Palazzo Artioli, nella sede di rappresentanza di Banca BPM, a un gruppo assortito di personalità accomunate dal merito, che è poi l’ispirazione principale del prestigioso riconoscimento. In un Paese dove il merito non viene riconosciuto quasi mai, Lanza, giustamente, ha inventato questo premio che, ad anni alterni, viene consegnato a Roma e a Milano per mettere in luce chi ha saputo crescere professionalmente e nella società grazie unicamente alla sua capacità e alla sua competenza. «Il giorno che faranno il ministero del Merito – ha chiosato Lanza – questo Premio probabilmente non servirà più». Per ora, invece, è importante che ci sia perché diventa una preziosa indicazione per i giovani sui modelli da seguire, sul successo che non dà mai alla testa quando è frutto di impegno e capacità.
Tra i premiati di quest’anno c’è anche il calabrese Roberto Sergio, direttore di Radio Rai, un protagonista del rinnovato successo delle reti radiofoniche della Rai, già protagonista di significativi traguardi anche a RayWay. Sergio, cosentino di nascita, ha un trascorso come amministratore alla Sipra, la concessionaria della pubblicità della Rai e ha fondato il prestigioso Premio di poesia Laurentum. È professore a contratto alla Link Campus University di Roma.
L’ambìto riconoscimento che Cesare Lanza riserva ogni anno alle eccellenze del merito è andato, in apertura, alle ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato il coronavirus, guidate da Marta Branca, direttore generale dello Spallanzani e coordinate da Maria Rosaria Capobianchi: Concetta Castilletti e Francesca Colavita. Quest’ultima biologa – ha evidenziato Lanza – da precaria ha finalmente ottenuto un contratto stabilizzato.
Il Premio Socrate 2020 ha inoltre riconosciuto il merito e le capacità di Luigi Gubitosi, attuale amministratore delegato e direttore generale di Telecom Italia, Ernesto Preatoni, ideatore e fondatore di Sharm el Sheik e dei suoi stupendi villaggi turistici tornati a nuovo splendore, Michaela Castelli, Presidente di Acea, e Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, nonché eccellente manager d’impresa con una struttura di comunicazione di respiro internazionale (D’Antona e Partner). Con particolare soddisfazione Cesare Lanza ha inoltre premiato il generale Mario Mori, straordinario protagonista della lotta prima al terrorismo e poi alla mafia e ha riservato un premio anche alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, trattenuta da una discussione in aula, e all’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio, impossibilitato da questioni di governo a presenziare. Di Maio, che ha molto gradito il riconoscimento, ha mandato a rappresentarlo e ritirare il Premio il suo Capo di Gabinetto Ettore Sequi.
Insomma, una bella serata all’insegna del merito con tanti protagonisti e due calabresi di grande prestigio in evidenza: il padrone di casa, Cesare Lanza, e Roberto Sergio, uomo Rai: entrambi figli orgogliosi della stessa madre, entrambi con la Calabria sempre nel cuore. (rrm)